GAY, ZAN (SEL): BASTA CROCIATE MEDIEVALI SU EDUCAZIONE A DIVERSITA’
Dichiarazione dell’on. Alessandro Zan, deputato di Sinistra Ecologia e Libertà ed esponente della comunità LGBT
Quanto sta accadendo nelle ultime ore, con il cardinale Bagnasco che parla di “corruzione dei giovani” nelle scuole, il sottosegretario all’Istruzione Toccafondi che invoca la libertà dei genitori di educare i figli come credono, parlando di “indottrinamento LGBT”, e gli immancabili Giovanardi e Roccella che fanno da cassa di risonanza all’intolleranza denota quanto questo Paese stia sprofondando in un integralismo che rischia di sovvertire i valori costituzionali di eguaglianza, libertà e non discriminazione. Faccio appello al premier Matteo Renzi, al ministro Giannini e al Partito Democratico affinché fermino queste crociate medievali, prendendo una posizione netta a sostegno dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e del suo progetto “Educare alla diversità”, che segna un punto di svolta nella lotta all’omofobia e alla transfobia in ambiente scolastico e segue perfettamente gli indirizzi del Consiglio d’Europa in materia di lotta alle discriminazioni. Proprio chi parla oggi di “dittatura gender” da anni non fa che scagliarsi contro gay, lesbiche e transgender definendoli pericoli per la pace e minaccia per la famiglia tradizionale, istigando di fatto all’odio e alla violenza contro le diversità. A costoro vorrei ricordare che ogni giorno dei ragazzini - colpevoli solo di essere se stessi - sono vittima di insulti, vessazioni, umiliazioni proprio nei luoghi - come la scuola - dove si dovrebbe in primis insegnare il rispetto dell’altro. Il Governo deve porre un freno a questa deriva oscurantista, tipica del peggior regime, riportando la discussione su un binario di civiltà: l’Italia, gli italiani e lo stesso mondo della scuola sono stanchi di subire insulti gratuiti alla propria dignità.
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