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martedì 14 febbraio 2023

Gran Finale del Carnevale di Capua con Marcello Cirillo e Demo Morselli

Dal 16 febbraio prende il via il Carnevale di Capua, nel Casertano,
tra i più antichi e famosi della Campania e di tutta Italia. Si tratta
di uno degli eventi più attesi dalla popolazione che, in occasione
della 136esima edizione, darà il via ad un calendario ricco di
iniziative che animeranno il centro cittadino fino al 21 febbraio.
Sfilate di carri allegorici, maschere, balli, spettacoli e fuochi
pirotecnici. Gran finale Martedì 21 febbraio con lo spettacolo di
Marcello Cirillo e Demo Morselli.

Per il gran ballo in maschera, martedì 21 febbraio in Piazza Dei
Giudici a partire dalle 21:00 ci sarà "Hit Parade Tour" lo spettacolo
di Marcello Cirillo e Demo Morselli. Uno spettacolo a tutto tondo con
Marcello Cirillo e Demo Morselli, due artisti poliedrici, completi,
capaci di divertirsi sul palco come se fosse la prima volta. Mai
banali, sempre curiosi e desiderosi di donarsi al pubblico. Uno
spettacolo ben dosato tra parole, musica e racconto. Le canzoni
storiche della musica italiana e internazionale, cantate
magistralmente da Marcello Cirillo, rievocano immagini di un tempo che
probabilmente non ci ha mai lasciati. Un tempo in cui una canzone
comunicava davvero un sentimento. Un tempo più autentico, puro, meno
scontato e più partecipativo. Un tempo che, chissà, magari un giorno
tornerà. O magari no. Per fortuna, però, esistono i ricordi ed esiste
la musica a ricordarcelo.

"Hit Parade Tour" è un'alchimia perfetta che mescola i mille talenti
di Marcello Cirillo e demo Morselli. Lo spettacolo nel corso degli
anni si è sempre evoluto; su ogni palco è avvenuto qualche naturale
cambiamento, e così avverrà anche nelle date future, cercando di
entusiasmare ed emozionare sempre le platee che incontrerà. "Hit
Parade" è un viaggio fra grandi successi, pezzi teatrali, canzoni
della tradizione napoletana, narrazione e improvvisazione. Lo
spettacolo è, dunque, una fusione fra raffinatezza e travolgente
energia, "Hit Parade Tour" non è solo un concerto, ma uno spettacolo
completo, con Marcello Cirillo che sul palco canta, balla, recita,
interagisce con il pubblico, regala gag giocando con la sua big band
diretta dal Maestro demo morselli, e insieme Cirillo e morselli Per
oltre due ore trasformano il palco in un luogo magico, una sorta di
paese dei balocchi, dove tutto è possibile.

lunedì 13 febbraio 2023

Cosa è una elettropompa e come funziona?

L'elettropompa è uno strumento importante, utile in diversi aspetti della nostra vita quotidiana, soprattutto per il comfort della nostra abitazione. Vediamo assieme come.

Lo spostamento dei fluidi

Una pompa è uno strumento progettato per lo spostamento dei liquidi, va da sè che si tratta di uno strumento di primaria importanza per la nostra vita quotidiana. Una pompa idraulica è composta da un dispositivo chiuso con un condotto di aspirazione e uno di mandata; uno strumento in grado di spostare liquidi sia orizzontalmente che verticalmente e i valori che ne determinano le prestazioni sono la portata e la prevalenza.

La portata è la misura della quantità di liquido che la pompa è in grado di spostare; è una misura espressa in unità volumetrica per unità di tempo e il suo valore è in litri al minuto o metri cubi all'ora.

La prevalenza di una pompa è il livello massimo che è in gradi di far superare al liquido; questo quantitativo è espresso in metri.

Le pompe idrauliche si differenziano anche, le une dalle altre, per la forza motrice che alimenta il loro cuore meccanico.

I vantaggi di una elettropompa

Le tecnologie moderne hanno portato all'utilizzo dell'energia elettrica come principale fonte di alimentazione per questi strumenti. Le elettropompe moderne sono un aiuto per differenti settori: dall'agricoltura, all'industria petrolifera, a quella meccanica, queste pompe in grado di spostare grandi quantità d'acqua sono davvero indispensabili.

Le principali funzioni di questo tipo di strumenti sono di recuperare acqua dai pozzi, di permettere la circolazione dei liquidi nelle tubazioni, di permettere il ricircolo e la pulizia dell'acqua, la desalinizzazione dell'acqua e la sua circolazione dalle case alle differenti abitazioni.

Una elettropompa è uno strumento utile sia nel campo industriale che in quello domestico, come le pompe elettroniche per il sollevamento acqua impiegate nei condomini o nelle abitazioni.

Le diverse tipologie di elettropompa

Esistono differenti tipi di elettropompa, ognuna di loro adatta ad un differente tipo di utilizzo, di seguito andremo ad elencare i principali modelli esistenti e le loro funzioni. Innanzitutto le elettropompe possono essere sommerse o di superfice, a seconda che siano immerse nel liquido da prelevare o lo attingano tramite il condotto di aspirazione. Quindi abbiamo:

La pompa centrifuga

Questo tipo particolare di elettropompa è utilizzata per conferire all'acqua una maggiore pressione. Si utilizza per portare o prelevare l'acqua dai serbatoi e per l'alimentazione di un'autoclave, per gli impianti di lavaggio a pressione e per il riempimento di vasche e piscine. La pompa centrifuga serve anche per l'irrigazione e per tutte quelle esigenze legate allo spostamento in piano o alla pressurizzazione. Di solito si installa ad una altezza simile a quella del punto di prelievo e dei punti di erogazione.

La pompa sommersa

Usata generalmente per l'estrazione e il pompaggio dal sottosuolo. Questo strumento consente di conferire pressione in uscita in modo da alimentare una colonna d’acqua in senso verticale. È dotata di un motore a tenuta stagna che permette la loro installazione in un liquido, anche a profondità notevoli, ad esempio elettropompe sommerse possono essere installate nei pozzi a un'altezza inferiore rispetto a quella del ponto di erogazione.

La pompa autoadescante

Le elettropompe denominate "autoadescanti" uniscono le funzioni di pompe centrifughe e sommerse, questo perchè la loro funzione è di estrarre i liquidi dal sottosuolo e conferirgli pressione in uscita. Generalmente sono installate in prossimità di un pozzo e alimentano una colonna d'acqua in senso verticale.

La pompa sommergibili

Questo modello si usa per l'estrazione e il pompaggio di liquido dalle vasche o dalle piscine. Sono anche utilizzate frequentemente per ripulire gli ambienti allagati dall'acqua o per svuotare i pozzi neri. Una pompa sommergibile è a tenuta stagna come una pompa sommersa e agisce in modo simile: immergendola nel liquido da pompare. Può essere predisposta sia per l'aspirazione delle acque chiare che per le acque sporche o luride.

Conclusioni sul funzionamento dell'elettropompa

Come anticipato, ogni elettropompa è caratterizzata da una finalità ben precisa, quindi, quando procediamo a sceglierne una, oltre ai valori di portata e prevalenza, pensiamo a cosa potrà servirci.

Un altro aspetto da considerare nella scelta è la rumorosità della pompa, legata al numero delle giranti. Maggiore è il loro numero, minore è la velocità a cui devono girare e, di conseguenza, minore sarà il rumore prodotto. I materiali di costruzione sono anche importanti: acciaio inox per i giranti e ghisa per il corpo della pompa.

Per le varie necessità sia domestiche che industriali, è sempre bene rivolgersi ad una azienda specializzata nella movimentazione acqua che possa prestarvi la propria esperienza.

 

Perchè si forma muffa sui nuovi infissi in PVC?

Avete cambiato da poco i serramenti di casa con nuovi modelli in PVC e avete notato la formazione di muffa e condensa? Si tratta di una spiacevole sorpresa ma non è un fenomeno così raro; scopriamo il perchè.

Muffa in casa: una spiacevole sorpresa

La muffa è un problema fastidioso, non solo è antiestetica ma si tratta di un elemento pericoloso che può provocare problemi alla salute, in particolare problemi respiratori.

Vedere all'improvviso condensa e muffa formarsi sulle pareti di casa dopo aver investito per nuovi serramenti in PVC più performanti è certamente avvilente, ma, come accennato, non è un fenomeno ne isolato, ne inspiegabile. Anzi, sappiate che le due cose sono strettamente collegate ed è bene attivarsi prima che la questione si aggravi ulteriormente.

Si tratta certamente di un apparente controsenso: l'installazione di nuovi serramenti avviene apposta per migliorare il comfort di casa e le prestazioni in termini di risparmio energetico e isolamento termico; quindi cosa causa questa situazione?

Relazione tra muffa e infissi in PVC

I serramenti in PVC di nuova generazione sono certamente molto più performanti di quelli dei nostri nonni, presenti nelle vecchie case. Le vecchie finestre producono spifferi in continuazione, per questo motivo si procede con la sostituzione degli infissi. I serramenti moderni sono talmente performanti che non lasciano passare più nemmeno uno spiffero d'aria, garantendo un perfetto isolamento, quasi come se fossimo in un'astronave o in un frigorifero.

Può sembrare un ottimo risultato, ma occorre effettuare una valutazione importante: questo tipo di isolamento non permette più all'umidità di sfogarsi verso l'esterno. Questa rimane intrappolata nella nostra abitazione e, a contatto con le superfici fredde, forma condensa e muffa.

Le porte e finestre dei nostri nonni, con tutti i loro spifferi, svolgevano una rudimentale funzione di deumidificatore, permettendo un isolamento, si scarso ma uniforme. In pratica, i vecchi infissi, anche se contribuivano ad alzare la vostra bolletta, evitavano la formazione di muffa e condensa.

Le cause dell'umidità in casa

Quindi è colpa dei serramenti in PVC? Ed esistono soluzioni in grado di rimediare a questa situazione?

La prima risposta è certamente no. Anche se i serramenti di nuova generazione rendono la nostra abitazione meno traspirante, le origini dell'umidità possono essere molteplici. E, a seconda del caso, esistono differenti soluzioni per smaltire questa umidità e godere sia del comfort di una casa ben isolata, che della salubrità di una priva di muffa.

Se nell'abitazione è presente un seminterrato, possiamo essere di fronte ad umidità di risalita. I cosiddetti ponti termici sono un altro punto debole: se è presente un davanzale passante realizzato in pietra o marmo, il freddo esterno può penetrare all'interno. Anche la normale vita di tutti i giorni, come l'utilizzo del bagno o della cucina o lo stendere i panni umidi all'interno, può farla aumentare.

In definitiva, però, una delle cause più comuni quando si verificano casi di umidità a seguito della sostituzione dei serramenti di casa e all'installazione di nuovi serramenti in PVC, questa è causata da una errata installazione.

La posa dei serramenti, quando non è effettuata a regola d'arte, soprattutto se va a sostituire altri infissi o è attuata in edifici particolarmente vecchi, può creare notevoli problemi e portare alla formazione di condensa e muffa. Anche se scegliete e acquistate il top di gamma degli infissi, prodotti di qualità e certificati, il vostro investimento potrà essere compromesso da una messa in opera frettolosa.

La posa a regola d'arte del serramento

Installatori meno avveduti possono ad esempio andare a ricoprire i vecchi telai in legno con lamiere in metallo, annullando l'effetto isolante dell'infisso.

Una installazione carente dal punto di vista della qualità crea dei punti della casa in cui la distribuzione di calore non è più uniforme. L'umidità tenderà a formare condensa nei punti più freddi della casa e questa condensa genererà la dannosa muffa. Questa apparirà sotto la finestra o lungo gli infissi, si spanderà non vista dietro ai mobili o nei vani dei termosifoni.

Raccomandiamo sempre, quando procedete all'installazione di serramenti in PVC di scegliere prodotti di qualità e professionisti esperti che procederanno a tutti gli studi del caso e potranno provvedere alla posa certificata. Posatori in possesso del patentino ufficiale ottenuto dopo aver conseguito corsi riconosciuti a livello Europeo.

 

Specifiche per ricoprire il ruolo di RLS in azienda

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è una figura prevista in tutte le aziende, ma quali specifiche caratteristiche occorre per ricoprire quel ruolo?

L'RLS è una figura che viene eletta dai lavoratori e non nominata dal datore di lavoro. Nelle aziende fino a 15 unità, l'RLS viene designato dai lavoratori al proprio interno mentre in quelle con più di 15 addetti viene eletto tra le rappresentanze sindacali.

I suoi compiti sono di tipo consultivo e di controllo sull’applicazione delle norme di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Non ha potere decisionale sulle azioni da intraprendere ma deve essere consultato in molte questioni “cruciali” come per esempio formazione, valutazione dei rischi, etc.

È presente alle verifiche delle autorità competenti ed è sua responsabilità segnalare loro eventuali falle nel sistema di protezione e prevenzione.

Responsabilità dell’RLS

L’RLS ha una responsabilità nei confronti dei lavoratori e degli altri soggetti coinvolti in merito all’esercizio delle funzioni che gli sono attribuite. Per questo motivo, è necessario che riceva un’adeguata preparazione anche sul piano tecnico.

Il d. Lgs. n. 81/2008, in ogni caso, non prevede sanzioni amministrative o penali a carico del RLS in quanto la responsabilità decisionale in materia di salute e sicurezza dei lavoratori spetta in ultima istanza al datore di lavoro.

Nomina del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

In base alle dimensioni dell’azienda cambia la modalità di nomina dell’RLS:

  • fino a 15 dipendenti il RLS è solitamente eletto dai lavoratori tra di loro.
  • oltre i 15 lavoratori è sempre designato dai lavoratori, ma all’interno delle rappresentanze sindacali aziendali.

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza non va confuso con il preposto, il quale è incaricato (in modo esplicito o meno) dal datore di lavoro a svolgere un ruolo di sorveglianza circa il rispetto delle norme antinfortunistiche da parte dei lavoratori.

La durata della carica è determinata dalla contrattazione collettiva e, generalmente, è 3 anni. Nulla vieta che i lavoratori confermino ogni anno la propria scelta. Nulla vieta che i lavoratori mantengano il proprio RLS eletto per un tempo indefinito, senza bisogno di nuove elezioni.

Ricordiamo che ai fini della nomina non potrà essere nominato RLS chi già ricopre il ruolo di RSPP per incompatibilità tra i due ruoli.

Formazione obbligatoria

L’art. 50, comma 1, del D. Lgs. 81/2008 prevede un corso di formazione obbligatorio per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

Essa deve tenere conto sia di informazioni di carattere generale rispetto alla sicurezza nei luoghi di lavoro, sia dei rischi specifici che riguardano l’impresa in cui si svolge l’attività lavorativa. La durata minima è di 32 ore, di cui 12 ore incentrate sui rischi specifici presenti in azienda e le misure di prevenzione e protezione adottate.

Il programma del corso per RLS verte sui seguenti argomenti:

  • Principi giuridici italiani ed europei,
  • Legislazione generale e speciale in materia di SSL,
  • Principali soggetti coinvolti e relativi obblighi,
  • Definizione e individuazione dei fattori di rischio,
  • Valutazione dei rischi,
  • Individuazione delle misure di prevenzione e protezione,
  • Aspetti normativi dell’attività di rappresentanza dei lavoratori,
  • Nozioni di tecnica della comunicazione.

Sussiste inoltre l’obbligo di aggiornamento annuale:

  • di durata pari a 4 ore per le imprese che occupano dai 15 ai 50 lavoratori;
  • di 8 ore annue per le imprese che occupano più di 50 lavoratori.

 

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