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venerdì 20 giugno 2025

I LIONS AL FIANCO DELLA COMUNITÀ DI COLLEBEATO

Consegnati 2.500 euro per l'acquisto di pacchi alimentari destinati alle famiglie in difficoltà

Mercoledì 18 giugno 2025, il Lions Club Collebeato ha incontrato la Giunta Municipale di Collebeato per consegnare una donazione di 2.500 euro, destinata all'acquisto di pacchi alimentari a favore delle famiglie bisognose residenti nel Comune.

La somma è frutto della raccolta fondi organizzata con la tradizionale "Maialata", pranzo solidale svoltosi lo scorso 28 aprile presso il Centro Civico "Le Porte del Parco", che ha visto la partecipazione di oltre 100 persone, tra cui il Sindaco Angelo Mazzoncini e l'Assessore ai Servizi Sociali Maria Del Pilar Moreno.

Alla consegna erano presenti il Presidente uscente del Lions Club Collebeato, Marco Avanzi, e una delegazione di soci del Club (Stefano Colpani, Carla Soave e Massimiliano Ferrari) a testimonianza di un impegno concreto e continuativo a sostegno del territorio.

L'incontro è stato anche occasione per rinnovare la disponibilità del Lions Club a collaborare con l'Amministrazione comunale in progetti a favore della cittadinanza, come già avvenuto lo scorso 22 marzo con l'organizzazione di un counseling senologico gratuito, affiancato da controlli della pressione, che ha coinvolto oltre 20 donne residenti, in collaborazione con il Comune e la Croce Bianca.

In un contesto economico segnato da un'inflazione crescente e da un conseguente aumento delle difficoltà per molte famiglie, il Lions Club Collebeato si conferma un punto di riferimento attivo e solidale per la comunità locale, offrendo un sostegno concreto a chi si trova in maggiore fragilità.

Per informazioni sulle attività del Club: lionsclubcollebeato@gmail.com

RSE traccia la rotta per la transizione energetica: ricerca pubblica al centro dello sviluppo sostenibile

Si è svolto il 18 giugno, presso la Sala Pininfarina della sede di Confindustria a Roma, l’evento “Energia, ricerca, innovazione. Analisi del triennio 2022–2024 e sguardo alle prospettive di sviluppo”, che RSE ha organizzato per riunire rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, stakeholder industriali, enti e centri di ricerca in un momento di sintesi, ascolto e visione condivisa sul futuro della transizione energetica. Nel corso dell’appuntamento è stato fatto il punto sui risultati conseguiti da RSE nel precedente triennio di Ricerca di Sistema ed è emerso il ruolo chiave della ricerca pubblica per l’evoluzione del sistema energetico nazionale e per la definizione di strategie e politiche sostenibili, orientate all’innovazione.

Ad aprire i lavori, il Presidente di RSE, Carloalberto Giusti, che ha sottolineato l’importanza strategica di un approccio sistemico ai temi della transizione energetica: “La fine del triennio 2022–2024 è un’occasione preziosa per condividere i risultati della nostra attività di ricerca, che tocca direttamente la quotidianità dei cittadini  e delle imprese. I nostri progetti, come Atlanti e Geoportali, sono oggi strumenti adottati e consultati da attori  pubblici e privati. Collaboriamo con decine di imprese, con i principali Ministeri, tra cui il MASE, con Regioni e  Università. Partecipiamo a progetti strategici a livello europeo e internazionale e abbiamo avviato importanti  sinergie con start up e autorevoli centri di ricerca negli Stati Uniti. Tutto questo è possibile grazie ai 400 ricercatori e collaboratori che ogni giorno mettono competenze e passione al servizio del Paese. La transizione  energetica –ha continuato Giusti– richiede un approccio sistemico e coordinato. Il ruolo di RSE, oggi più che  mai, è quello di fornire analisi e strumenti scientifici per prendere decisioni consapevoli e individuare direzioni  strategiche per la competitività del nostro Paese. Questo evento rappresenta non solo un momento di sintesi,  ma soprattutto un’occasione di ascolto e disegno delle nuove frontiere di ricerca”.

A seguire, Francesco De Santis, Vice Presidente per la Ricerca e lo Sviluppo di Confindustria, e Giovanni  Baroni, Vice Presidente e Presidente della Piccola Industria, hanno posto l’accento sul ruolo abilitante della  collaborazione tra impresa e ricerca pubblica per rafforzare la competitività e la sostenibilità del sistema produttivo nazionale, costituito da grandi imprese come anche da piccole e medie realtà imprenditoriali che puntano alla qualità, all’eccellenza e all’efficienza dei processi industriali. I saluti introduttivi dei rappresentanti del  mondo delle imprese hanno sottolineato quindi il valore dell’attività svolta da RSE e della comunicazione virtuosa tra le diverse anime dell’economia del Paese, industria e mondo della ricerca.

Lo sguardo si è quindi aperto sul contesto europeo, con l’intervento di Rosalinde Van der Vlies, Direttrice – Direzione Generale per l’Energia della Commissione Europea, che ha evidenziato il ruolo dei programmi europei di ricerca e innovazione e della cooperazione internazionale come leve strategiche per l’attuazione del Green Deal. Numerose, anche in questo caso, le sinergie tra RSE e l’Istituzione che coordina i programmi UE,  a testimonianza della trasversalità delle competenze dei ricercatori RSE e della visione olistica sul mondo  energetico e della sostenibilità che caratterizza l’attività di RSE. Stefania Crotta, Direttore Generale pro grammi e incentivi finanziari del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha posto l’accento sul valore strategico della Ricerca di Sistema per il raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali, valorizzando  il ruolo di grande responsabilità che ricoprono gli affidatari delle attività di ricerca, RSE, come anche Enea e CNR.

Stefano Besseghini, Presidente di ARERA, ha infine sottolineato come la ricerca pubblica contribuisca  ad aggiornare e a orientare le politiche regolatorie verso modelli energetici più innovativi, resilienti e sostenibili e come sia fondamentale il contributo dei ricercatori italiani per anticipare le future esigenze del settore energetico e del mercato elettrico nazionale.

Dopo gli interventi istituzionali, il programma è proseguito con un approfondimento sulla governance della  Ricerca di Sistema (RdS) e sulle sue prospettive evolutive. Eleonora Petrolati, Responsabile Area Programmi  di ricerca di CSEA – Cassa per i servizi energetici e ambientali, ha illustrato i meccanismi di programmazione  e monitoraggio alla base della gestione efficiente dei progetti RdS, sottolineando il ruolo di garanzia svolto  dalla Cassa e di responsabilità degli affidatari destinatari dei fondi assegnati alla ricerca. A seguire, Claudio  Cherbaucich, Responsabile Funzione “Sviluppo, Comunicazione e Valorizzazione” di RSE, ha offerto una  lettura di sintesi dei risultati e dei prodotti della ricerca, unitamente alle partecipazioni di RSE ai tavoli nazionali e internazionali di discussione delle politiche energetiche e alle interazioni con il tessuto industriale e il mondo  della ricerca. Inoltre, sono stati illustrati i temi dei 14 progetti sviluppati da RSE: un insieme organico di ricerche  orientate alla digitalizzazione, decarbonizzazione ed efficienza del sistema energetico, che trasferiscono benefici e applicazioni concrete dei risultati a imprese, istituzioni e territori.

Voce alle imprese, quindi, nella parte centrale dell’evento, con un ciclo di dialoghi tra RSE e alcuni dei principali  player del settore energetico e infrastrutturale italiano, a partire da Nicoletta Amodio, Responsabile Ricerca  e Innovazione di Confindustria, e Marco Borgarello, Direttore Unità tecnica “Uso efficiente dell’Energia per gli Usi finali e Territorio” di RSE, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione strutturata tra ricerca  pubblica e sistema industriale per favorire l’innovazione tecnologica e sostenere la competitività del sistema  produttivo nazionale, nello spirito della transizione energetica.

Anna Rita Carta, Head of Market Intelligence & Scouting, e Renata Viggiano, Head of Circular Economy di Eni, e Michele de Nigris, Direttore Dipartimento “Sviluppo Sostenibile e Fonti Energetiche” di RSE, hanno  approfondito il valore della circolarità come leva di sostenibilità, analizzando gli aspetti ambientali dell’evoluzione scientifica e presentando strumenti di misura, casi applicativi e iniziative con impatto sul territorio. Massimiliano Garri, Chief Technology Innovation Digital Officer di Ferrovie dello Stato, e Michele Benini, Direttore Dipartimento “Sviluppo Sistemi Energetici” di RSE, hanno discusso il ruolo della mobilità ferroviaria  nell’elettrificazione dei trasporti, nello shift modale e nelle strategie previste dal PNIEC per la riduzione delle  emissioni.

Nicola Rossi, Head of Innovation di Enel, e Luciano Martini, Direttore Dipartimento “Tecnologie di Generazione e Materiali” di RSE, hanno condiviso progetti congiunti sull’innovazione nei sistemi di generazione per  incrementare la flessibilità delle reti, elemento essenziale per l’integrazione delle fonti rinnovabili non programmabili.

Luca Orrù, Head of System Innovation Roadmap & Scenarios di Terna, e Claudio Bossi, Direttore Dipartimento “Tecnologie di Trasmissione e Distribuzione” di RSE, hanno evidenziato le soluzioni tecnologiche per  la resilienza e la sicurezza della rete di trasmissione e le metodologie da applicare per mitigare le minacce al  sistema elettrico dovute ai cambiamenti climatici.

Il panel conclusivo ha ospitato un dialogo tra istituzioni e industria sulle prospettive del nucleare in Italia. Aurelio Regina, Delegato per l’Energia del Presidente di Confindustria, e Franco Cotana, Amministratore Delegato di RSE, hanno quindi approfondito le prospettive del nucleare in Italia, tra filiere industriali, sviluppo normativo e formazione di nuove competenze. Il confronto ha preso le mosse dall’esperienza della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile (PNNS) per tracciare una direzione in termini di sviluppo di soluzioni  tecnologiche che possano integrarsi in un mix ampio e diversificato e che contribuiscano a raggiungere una  maggiore autonomia dagli altri Paesi nella produzione di energia.

“Il settore energetico, in continua evoluzione – spiega il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica  Gilberto Pichetto Fratin – richiede un lungo sguardo progettuale sul futuro. La nostra strategia per la sicurezza energetica e la decarbonizzazione può svilupparsi camminando soprattutto sulle gambe della ricerca, di  cui RSE rappresenta un riferimento di eccellenza. Dal nuovo nucleare sostenibile all’idrogeno, dalle bioenergie  all’economia circolare, nei consessi internazionali emerge il ruolo cruciale della ricerca scientifica per affrontare le sfide del nostro tempo”, conclude Pichetto. 

L’Amministratore Delegato di RSE, Franco Cotana, ha quindi anticipato le sfide che attendono il Paese: “RSE  celebra venti anni di ricerca (2005-2025) sul sistema energetico. In questi anni ha sviluppato prodotti di alta  qualità e nel quinquennio 2020-2024 ha scelto volontariamente di valorizzare le sue attività partecipando al  processo di valutazione della qualità della ricerca, promosso dall’Agenzia ANVUR. Il futuro energetico del  Paese passa anche dalla nostra capacità di investire con lungimiranza in tecnologie avanzate e ad alto potenziale, come la fusione nucleare. RSE è oggi pienamente coinvolta nello sviluppo di soluzioni innovative legate  alla fusione a confinamento inerziale, anche grazie ad accordi internazionali, come quello con la statunitense  Blue Laser Fusion. Questa direzione conferma il ruolo strategico della ricerca per garantire all’Italia opzioni  tecnologiche concrete, competitive e coerenti con gli obiettivi di decarbonizzazione. RSE, come centro di ricerca di eccellenza, ha già avviato percorsi di alta formazione per i propri ricercatori, organizzando sessioni di  aggiornamento e studio presso i laboratori del Department of Energy a Oak Ridge”.

A conclusione dell’incontro, i partecipanti hanno avuto la possibilità di visitare lo spazio espositivo allestito da  RSE, con un percorso guidato tra gli strumenti e i dispositivi sviluppati nell’ambito della Ricerca di Sistema. Presenti anche due postazioni in cui RSE ha raccontato le attività di ricerca attraverso l’intelligenza artificiale.

Link:https://www.rinnovabili.it/mercato/le-aziende-informano/rse-tre-anni-di-ricerca-per-dare-energia-al-paese/

giovedì 19 giugno 2025

ProPak Asia 2025: LAIeF porta l’innovazione del gelato industriale

ProPak Asia, giunta alla sua 32ª edizione, si conferma come l'evento di riferimento in Asia per le tecnologie di trasformazione e confezionamento nel settore Food & Beverage. L'edizione 2025 si terrà presso il Bangkok International Trade & Exhibition Centre (BITEC) dall'11 al 14 giugno 2025 a Bangkok (THA).
ProPak Asia 2025: focus su sostenibilità e innovazione
L'edizione 2025 di ProPak Asia si svolge sotto il tema Carbon-Neutral Pathways to a Sustainable Processing and Packaging Ecosystem, evidenziando l'impegno verso pratiche sostenibili nel settore. L'evento mira a promuovere soluzioni che riducano l'impatto ambientale attraverso l'adozione di tecnologie innovative e processi produttivi più efficienti.
Per LAIeF, questa è l'occasione per mostrare come le proprie macchine per la produzione di gelato industriale possano contribuire a una filiera più sostenibile, grazie a sistemi che ottimizzano il consumo energetico e riducono gli sprechi.
- STAND AW82 Hall 104 -
Un altro appuntamento imperdibile per il settore
Con oltre 2.600 espositori provenienti da tutto il mondo e una vasta gamma di conferenze e seminari, ProPak Asia 2025 si conferma come un punto di incontro fondamentale per i professionisti del settore. LAIeF invita tutti gli operatori interessati a scoprire le sue soluzioni all'avanguardia per la produzione di gelato industriale, contribuendo insieme a plasmare il futuro del settore in Asia.
Un'occasione strategica per LAIeF nel mercato asiatico
La partecipazione a ProPak Asia rappresenta per LAIeF un'opportunità significativa per consolidare la propria presenza nel mercato asiatico, in particolare nel segmento delle ice cream novelties. Questi prodotti monoporzione, come gelati su stecco, ghiaccioli, sandwich e torte gelato, sono sempre più richiesti in Asia grazie alla crescente domanda di snack freddi pratici e innovativi.
LAIeF presenterà le sue linee di produzione automatizzate, progettate per garantire efficienza, flessibilità e qualità nella realizzazione di gelati industriali, rispondendo alle esigenze di un mercato in continua evoluzione:
  • Macchine lineari e rotative per la produzione industriale di gelati su stecco, personalizzabili in tutti i loro componenti (stampo, dosatore, stecchinatrice, granellatore, linea di confezionamento) e idonee per una produzione di qualità di un numero elevato di gelati.
  • Differenti capacità di produzione: fino a 22.000 pezzi.
  • Macchine sandwich per la produzione di gelati biscotto: una vasta gamma che varia in funzione di flessibilità e capacità: da 3.000 fino a 15.000 gelati-biscotto all'ora.
  • Macchine per torte gelato estruse: il prodotto finale viene estruso in continuo su vassoi di plastica, trasportati con una catena a pioli lungo la linea di produzione.
  • Macchine incartatrici in acciaio inox, realizzate per le specifiche esigenze di una fabbrica di gelato, dove umidità e lavaggi con agenti chimici mettono a dura prova i materiali utilizzati.
  • I nostri Top Products, per ottenere gelati su misura per ogni nostro cliente.
ProPak Asia 2025: STAND AW82 Hall 104

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