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venerdì 12 luglio 2019

Partitalia investe +7% in R&S e lancia la Blockchain per la gestione ambientale

L'azienda ICT di Lainate collabora con le Eccellenze e semplifica i processi della raccolta rifiuti


Partitalia srl, azienda italiana del settore ICT dal 2001, produce e commercializza smart card, tag e lettori RFID in tutta Europa. Per il prossimo biennio, prevede investimenti in ambito R&S e il lancio di nuove tecnologie, tra cui sistemi wearable e la Blockchain applicata alla raccolta rifiuti. Luca Del Col Balletto, CEO di Partitalia, annuncia così i cambiamenti futuri: «Gli investimenti previsti porteranno allo sviluppo di sistemi wearable volti a semplificare le procedure dei diversi settori applicativi, all'implementazione di tecnologie basate sull'intelligenza artificiale e a sistemi di Blockchain applicata anche alla raccolta rifiuti».

Gli investimenti in Ricerca & Sviluppo

Partitalia investe oltre il 7% del proprio fatturato annuo in R&S. In particolare, nel triennio 2016-2018 l'attenzione alla Ricerca e Sviluppo ha portato ad un incremento di più del 25% del fatturato. Gli investimenti si sono concentrati sulla produzione che, all'interno dello stabilimento di Lainate, è stata ottimizzata con sistemi per l'industria 4.0. Inoltre, ci si è focalizzati sull'evoluzione di prodotto attraverso l'introduzione di nuove tecnologie RFID indossabili per la raccolta di dati. A supporto di ciò, a partire dal 2017, Partitalia ha selezionato per l'attività di R&S tre Atenei di rilievo internazionale: la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, l'Università di Pisa e il Politecnico di Milano.
La Blockchain per la raccolta rifiuti
In parallelo, una collaborazione proficua per l'innovazione in ambito raccolta rifiuti, è quella attivata nell'ultimo anno con il consorzio Meditchain di Palermo, gruppo nato per mettere in campo le competenze tecnologiche in ambito Blockchain. Marco Di Marco, presidente Meditchain, riguardo alla partecipazione di Partitalia al consorzio, dichiara: «Partitalia per il nostro Consorzio Blockchain rappresenta un valore aggiunto molto rilevante, rispetto alla nostra mission, perché introduce l'utilizzo della tecnologia DLT (Distributed Ledger Technology) in un settore particolare e strategico dell'economia circolare, la gestione del ciclo e della valorizzazione dei rifiuti; questo tipo di economia nei prossimi anni avrà una attenzione e uno sviluppo molto importante e significativo perché servirà a combattere l'emergenza dell'inquinamento del nostro pianeta, il Global Warning». E, a proposito della Blockchain applicata alla raccolta rifiuti, aggiunge: «Riteniamo che Partitalia si candidi ad essere un primario player nazionale nell'ambito della gestione del ciclo dei rifiuti, creando un ecosistema certificato dalla Blockchain che permetterà di creare un sistema complessivo incentivante per il cittadino ed efficiente per la Pubblica Amministrazione e/o per le società Multiutility, che devono garantire un servizio preciso e puntuale basato sul calcolo effettivo dei rifiuti prodotti e conferiti per la discarica. In questo senso garantire la certificazione di tutta la filiera in maniera tecnologica e certificata è un obiettivo prossimo futuro non eludibile».
Bracciale e tecnologie wearable del futuro
Oltre al progetto Blockchain, di cui si parlerà approfonditamente a Ecomondo 2019 - Fiera di Rimini, Partitalia sta preparando il lancio di nuovi sensori indossabili per la raccolta rifiuti. Queste innovazioni – accanto al bracciale "Discovery Mobile", che identifica i dati dei tags RFID applicati sul sacco o sul bidone durante la raccolta puntuale (Tarip) – consentiranno il monitoraggio dei parametri vitali e ambientali durante le performance lavorative e una tracciabilità sempre più precisa dei conferimenti.

PR Boutique International: collaborazione tra Encanto Pr e un network di 23 agenzie boutique americane

Le 23 agenzie che lavorano con un alto grado di fidelizzazione per multinazionali come Pfizer, Nike, P&G, BurgerKing, per citarne alcune,  hanno sede in Portland, OR, San Francisco, CA, Garden Grove, CA; Los Angeles, CA, San Diego, CA, Denver, CO; Phoenix, AZ, Aspen, CO,  Minneapolis, MN, Washington, DC; Leawood, KS, Dallas, TX; Chicago, IL; Bradenton, FL,  Ft. Lauderdale, FL; Seattle (WA) Pittsburgh, PA; Philadelphia, PA; New York, NY, Trumbull, CT; Newton / Boston, MA.

Operano in tutti i settori del mercato dal Design al Food, dal Turismo alla Salute, all'Automotive, all'Energy, alla Tecnologia attraverso un modello di business che permette di offrire un servizio pari a quello di un ufficio interno, con I vantaggi dell'agenzia esterna.

"E' un network unico perché unisce alla flessibilità nei tempi e nei costi, la creatività dei migliori account che hanno scelto di aprire una loro realtà, oltre che la professionalità dei grandi gruppi di Pubbliche Relazioni, dalle quali, molti dei nostri professionisti provengono.- spiega Cristina Cobildi, co-titolare di Encato Pr - Con loro possiamo coprire tutto il Nord America in modo capillare sia sui media che sui social, organizzare eventi, partnership. Ovviamente si può scegliere di lavorare con una, più di una o tutte insieme a seconda dei bisogni e del tipo di progetto".

"Le agenzie associate a PR Boutique International – dichiara Amanda Foley, presidente di PRBI e co-fondatrice dell'agenzia Kiterocket di Seattle - spesso lavorano insieme per offrire ai clienti i migliori team di pubbliche relazioni e social media sulla base delle competenze e della posizione geografica. I proprietari delle agenzie si conoscono e si fidano l'uno dell'altro. Tutti i membri del nostro network vengono attentamente valutati prima di ottenere l'adesione al circuito. In questo modo, possiamo garantire un'alta qualità per tutti i clienti che lavorano con PRBI".

PR Boutiques International ™ (PRBI) è una rete internazionale di aziende di relazioni pubbliche "boutique". I dirigenti delle aziende associate sono professionisti esperti che hanno ricoperto posizioni di rilievo in grandi agenzie di PR e/o Aziende, ma ora mettono direttamente le loro competenze a disposizione dei clienti. Le agenzie PRBI eccellono nel soddisfare una vasta gamma di servizi in diversi settori, tra cui corporate , consumer , health care, investor relations, crisis management, business-to-business, economia, It, turismo e non profit,. I membri PRBI hanno vinto i più alti livelli di riconoscimenti professionali, con qualifiche che vanno da PHd a giornalisti di spicco, fanno inoltre parte delle più importanti associazioni di relazioni pubbliche e aziendali. Per ulteriori informazioni www.prboutiques.com. 

Encanto Public Relations è un'agenzia di pubbliche relazioni nata 20 anni fa dalla richiesta di importanti clienti, che cercavano un servizio simile a un loro "ufficio interno" per relazioni con i media e i social network,  per eventi, comunicazione di crisi e comunicazione interna. Un modello, quello dell'ufficio interno che ha portato in Encanto multinazionali da tutto il mondo, istituzioni pubbliche e anche ministeri di governi stranieri come quello della Corea del Sud e del Perù per i quali l'agenzia lavora in modo continuativo dall'anno precedente a Expo. Il successo è da attribuirsi al mix di competenze di una squadra di professionisti con esperienza consolidata tra giornalisti, relatori pubblici, social media manager ed esperti di web intelligence, ma anche partner in molti settori come il design e la ricerca..
Encanto è l'unico partner italiano di International Boutique Pr.
Tra gli attuali clienti ci sono Il Governo della Corea del Sud e quello del Perù e le aziende Solvay, Citterio, Gruppo Elior, Anicav, Italfarmaco, Gruppo Perini, Dekalaser, Poliù, Asseprim.


Ufficio stampa
Encanto Public Relations - 02 66983707
Benedetta Minoliti – benedetta.minoliti@encantopr.it

EMERGENZA RIFIUTI PALERMO, ESPOSTO IN PROCURA DEL M5S.“DISSERVIZI RAP, RISCHIO PER SALUTE PUBBLICA”


EMERGENZA RIFIUTI PALERMO, ESPOSTO IN PROCURA DEL M5S."DISSERVIZI RAP, RISCHIO PER SALUTE PUBBLICA"​

PALERMO, 12 luglio - I consiglieri comunali e di circoscrizione del Movimento 5 Stelle di Palermo hanno presentato oggi, venerdì 12 luglio, un esposto in procura per la nuova emergenza rifiuti che sta vivendo la città di Palermo. "La situazione è insostenibile - affermano gli esponenti del M5S - La città è ricolma di ingenti quantità di rifiuti a causa dei disservizi che sono stati registrati in queste settimane. Dai cumuli di rifiuti accatastati e dispersi nei vari angoli della città, è scaturita una situazione di degrado tale che sono comparsi ratti e gabbiani. Si sono verificati diversi roghi nel territorio, appiccati da cittadini esasperati per la mancata raccolta, con conseguente rischio igienico-sanitario per via delle elevate temperature che hanno reso l'aria irrespirabile. Per questi motivi, facendoci portavoce della cittadinanza, abbiamo chiesto nel nostro esposto alla Procura della Repubblica di disporre gli opportuni accertamenti, valutando eventuali responsabilità o lesione di diritti, primo fra tutti quello alla salute dei cittadini palermitani".



Di seguito il testo dell'esposto:
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO
 
OGGETTO: ESPOSTO PER DISSERVIZI RISORSE AMBIENTE PALERMO S.P.A. e presenza di ingenti quantità di rifiuti nel territorio comunale di Palermo. Rischio per la salute pubblica.
 
*****
Ill.mo Sig. Procuratore, con il presente esposto si intende sottoporre all'attenzione della Procura della Repubblica di Palermo i fatti di seguito riportati, allo scopo di consentire la verifica dell'eventuale sussistenza di responsabilità penali.
 
SI ESPONE QUANTO SEGUE
Il presente atto ha la finalità di porre all'attenzione di questa Ecc.ma Procura della Repubblica accadimenti che riguardano e coinvolgono l'intera collettività cittadina, principalmente, sotto il profilo igienico-sanitario e ambientale, affinché gli organi competenti possano eseguire gli opportuni accertamenti e valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione ai fatti dedotti.
Si segnala la necessità dell'intervento della Pubblica Autorità per la pronta risoluzione della vicenda descritta per la presenza di condotte che si ritengono contrarie alla legge.
 
PREMESSO CHE
 
I servizi di raccolta rifiuti urbani, raccolta differenziata rifiuti urbani e rifiuti urbani pericolosi, bonifica di siti igienicamente degradati ed eliminazione di cumuli di rifiuti e materiali diversi abusivamente abbandonati in aree di proprietà pubbliche, la gestione operativa del TMB e Discarica di Bellolampo sono affidati a RAP (RISORSE AMBIENTE PALERMO S.P.A.) che come noto opera per conto del Comune di Palermo in via esclusiva giusto contratto di servizio dell'anno 2014 (duemilaquattordici), il giorno 06 (sei) del mese di agosto (si allega CONTRATTO DI SERVIZIO);
Il   Comune di Palermo detiene l'intero capitale sociale della RAP  (RISORSE AMBIENTE PALERMO S.P.A.);
 
In atto, in tutto il territorio cittadino persistono una serie di criticità riguardo alla gestione dei rifiuti, relativamente alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, lo svuotamento dei cassonetti dell'indifferenziato nonché ai numerosi episodi illeciti di abbandono di rifiuti ed alle diffuse modalità non conformi ai regolamenti per il conferimento degli stessi e altresì alla raccolta differenziata e al mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge (in base alla documentazione fornita da RAP SPA risulta che nel primo quadrimestre 2019 la raccolta differenziata è al 18% circa (all. 5);
 
Nel corso dell'ultimo settimane nell'ambito del territorio comunale si è riscontrato un livello di disservizio da parte degli incaricati RAP così significativo che si è venuta a creare una situazione igienico-sanitaria di elevato allarme sociale, dovuta alla sistematica mancanza di raccolta dei rifiuti.
 
Con comunicato, diramato da ANSA il 27  giugno si apprendeva che  La discarica di Bellolampo chiudeva per alcuni giorni. Il provvedimento è stato preso dal presidente della Rap Giuseppe Norata. La decisione dopo i controlli della mattina del 27 giugno da parte dei carabinieri del Noe e dei tecnici dell'Arpa nell'impianto di conferimento dei rifiuti di Palermo;
 
Con un comunicato pubblicato in data 28 giugno 2019 l'amministratore Unico della RAP Giuseppe Norata comunicava che è stata convocata una riunione tecnico operativa con l'assessore all'ambiente Giusto Catania per affrontare le criticità emerse anche a seguito delle recenti visite ispettive presso il sito di Bellolampo effettuate della Autorità di vigilanza competenti e dopo un ampio confronto sono state individuate misure per evitare la chiusura di Bellolampo.
 
Durante una audizione del Consiglio Comunale a Sala Delle Lapidi  il 02 luglio 2019 l'amministratore unico della RAP Giuseppe Norata affermava quanto segue " A LUGLIO SARÀ ESAURITA LA CAPACITÀ DI ABBANCAMENTO DELLA VI VASCA E PURTROPPO LA REGIONE ANCORA NON CI CONSEGNA LA VII VASCA A BELLOLAMPO QUINDI QUALCHE PROBLEMA DI ABBANCAMENTO E DI STOCCAGGIO DI RIFIUTI LO AVREMO CON ONERI SICURAMENTE AGGIUNTIVI CHE STIAMO TENTANDO SIA ANCHE LA REGIONE A CONCORRERE A COPRIRE QUESTE SPESE."
 
Con un comunicato diramato in data 03 luglio 2019 fonte sito Comune di Palermo, a seguito di una riunione fra l'assessore all'Ambiente Giusto Catania, l'amministratore Unico di RAP Giuseppe Norata e i dirigenti della stessa azienda, per far fronte alla situazione determinata dal rallentamento della raccolta per i noti problemi di sovraccarico della discarica di Bellolampo, si è deciso che, a supporto del lavoro degli autocompattatori della RAP siano utilizzate pale meccaniche e bobcat di RAP, altre partecipate e del COIME ; L'Assessore Catania affermava che "Il sovraccarico subito dall'impianto di Bellolampo con i rifiuti portati dai comuni della provincia ed il contemporaneo incendio al TMB hanno determinato una situazione di evidente difficoltà;
Con D.D.G. n. 794 del 3 luglio 2019 il dirigente generale del Dipartimento Regionale dell'Acqua e dei Rifiuti dell'Assessorato Regionale Regione Sicilia autorizzava in via urgente e temporanea la RAP SPA al conferimento delle frazioni sopravaglio CER 19 12 12 e di sottovaglio CER 190501 per complessivi 235.000 T. presso impianti di discarica siti in Motta Sant'Anastasia (CT), Grotte San Giorgio in Catania –Lentini, Contrada Matarano in Siculiana (AG); (Vedi allegato 6)
 
Con un comunicato diramato il 06 luglio 2019 le Rappresentanze Sindacali chiedevano di avere chiarimenti circa il mancato pagamento dello straordinario accantonato considerato che a quella data risultano disattesi gli impegni assunti al tavolo sindacale. Nel comunicato si fa anche riferimento ad una strutturale carenza di personale e che la RAP ordinariamente continua a chiedere ai lavoratori di proseguire la propria attività in regime di straordinario. (vedi allegato)
 
Con un comunicato diramato in data 08 luglio 2019 fonte sito Comune di Palermo, l'amministratore unico della RAP Giuseppe Norata confermava che si è stimato che il venerdì precedente fossero in strada circa 9/10 mila tonnellate ritenuto dal sopra citato " un quantitativo esorbitante, non giustificato dall'evidente ed innegabile rallentamento della raccolta. Norata ha anche dichiarato che tutte le line del TMB di Bellolampo sono operative;
 
I rifiuti urbani nel frattempo da giugno alla data odierna si sono accumulati sulle strade con gravi conseguenze sul piano igienico e sanitario, amplificando il già forte disagio di interi quartieri di Palermo ; l'accumulo di rifiuti e il rischio ambientale è stato amplificato dalla pratica illegale del bruciare i rifiuti (con conseguente produzione di diossina);
La politica turistica del Comune di Palermo viene messa a rischio, in primo luogo sul piano dell'immagine, ma in taluni casi anche sul piano economico poiché se non si pone argine all'emergenza rifiuti, potrebbero giungere disdette alla prenotazioni alberghiere ed extraalberghiere;
 
Tale situazione è stata segnalata agli Enti competenti (ASP PALERMO, NOE Carabinieri, Comune di Palermo) senza alcun riscontro documentale (si allegano le comunicazioni ad RAP, ASL, NOE, COMUNE DI PALERMO);
Ad oggi la situazione di degrado è tale che sono comparsi ratti e gabbiani attorno ai cassonetti traboccanti di rifiuti, oltre che roghi, con conseguente rischio igienico-sanitario per i residenti, e per l'intera collettività, anche aumentato dalle elevate temperature, che portano a diffondersi nell'aria miasmi irrespirabili. Si rappresenta che nel quartiere Bonagia di Palermo nella via Impastato, via Dell'Antilope si sono registrati dei roghi ai cumuli di rifiuti (si allegano foto).
 
Quanto sopra è facilmente evincibile dalle fotografie che si allegano al presente esposto (all.3 foto) e che dimostrano che non si è in presenza di un mero ed occasionale disservizio ma di una vera e propria interruzione di Pubblico Servizio ai sensi dell'art. 331 del Codice Penale e violazioni delle norme in materia ambientale contenute nel decreto legislativo 152 del 2006.
4
 
CONSIDERATO CHE
 
Oltre al reato di interruzione di pubblico servizio già menzionato possono ritenersi sussistenti altri reati "satelliti" in materia di inquinamento ambientale.
 
Nonostante le rassicurazioni da parte dei vertici RAP e il supporto di altre partecipate e il COIME , la situazione dei rifiuti non è migliorata, e dà vita a timori per possibili ripercussioni sul piano sanitario e su quello igienico ; la spazzatura si accumula sulle strade e marcisce sotto al sole cocente, mettendo a repentaglio la salute dei residenti;
A parte il danno economico-patrimoniale per non usufruire i cittadini del servizio di raccolta rifiuti per cui versano il relativo contributo, la situazione denunciata rappresenta ed integra inoltre una grave violazione del diritto alla salute ex art. 32 della Costituzione, considerato che il pregiudizio patito dai cittadini stessi, oltre che di natura patrimoniale e biologica, può riguardare anche la qualità della vita. Infatti, secondo unindirizzo recepito anche dalle Sezioni Unite della Cassazione (n. 2515/2002), in caso di compromissione dell'ambiente a causa di un comportamento colposo e/o omissivo, è risarcibile anche il danno morale soggettivo da chi risieda o lavori in un certo contesto: il diritto alla salute in altri termini deve intendersi ed è inteso anche quale diritto ad un ambiente salubre.
Per il ruolo e le funzioni che competono agli scriventi ed in rappresentanza della cittadinanza  si ritiene doveroso ricorrere alla Autorità Giudiziaria affinché valuti la eventuale rilevanza penale delle condotte dei soggetti interessati, disponendo i provvedimenti più opportuni nei confronti di coloro che si riterranno responsabili per tutte le fattispecie di reato ravvisabili nei fatti presentati ovvero nelle indagini che verranno compiute; si ritiene altresì doveroso trasmettere il presente esposto a tutti i Soggetti e le Autorità in indirizzo, affinché vengano adottati senza altro indugio gli adempimenti di relativa spettanza e competenza.
 
Per tutto quanto sopra esposto e motivato, il sottoscritto Randazzo Antonino, n.q. di Consigliere Comunale, etc.
CHIEDONO
Che l'Ecc.ma Procura della Repubblica adita Voglia disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti così come esposti dettagliatamente in narrativa, valutando gli eventuali profili d'illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i soggetti responsabili al fine di procedere nei loro confronti ; Voglia verificare eventuali responsabilità commissive ed omissive a qualunque livello e per qualsivoglia ipotesi di danno, e/o lesione di diritti costituzionalmente garantiti, primo fra tutti quello alla salute ed alla salubrità dell'ambiente e la possibile fattispecie di epidemia colposa, connesse ai fatti su esposti;
Che l'Ecc.ma Procura della Repubblica adita Voglia in ogni caso adottare ogni più opportuno provvedimento volto a tutelare i diritti soggettivi e gli interessi legittimi dei cittadini residenti del Comune di Palermo, tutela cui deve tendere istituzionalmente ogni attività della Pubblica Amministrazione.
Con il presente esposto si intende, inoltre, formulare denuncia- querela, sempre in relazione ai fatti sopra descritti, nell'ipotesi in cui dagli accertamenti svolti dalle Autorità competenti dovessero emergere fattispecie di reato per i quali la legge richiede la procedibilità a querela di parte.
Con espressa riserva di costituirsi parte civile nell'eventuale successivo procedimento penale.
Chiede, altresì, ai sensi dell'art. 406, comma 3 c.p.p. di essere informato dell'eventuale richiesta di proroga delle indagini preliminari, nonché, di essere avvisato, ai sensi dell'art. 408, com
ma 2 c.p.p., circa l'eventuale richiesta di archiviazione.
Chiede, infine, ai sensi dell'art. 335 c.p.p., che gli vengano comunicate le iscrizioni previste dai primi due commi del medesimo articolo.
Con Osservanza


 
 
L'Addetto stampa
William Anselmo
Ufficio Territoriale M5S Palermo
Via Libertà 64/a 90143 Palermo


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www.CorrieredelWeb.it

giovedì 11 luglio 2019

Comunicato Stampa AiFOS: come partecipare al monitoraggio del D.Lgs. 81/2008

Comunicato Stampa

Come partecipare al primo monitoraggio del D.Lgs. 81/2008

 

Sono già oltre 2000 i questionari compilati per il monitoraggio nazionale organizzato da AiFOS sull'applicazione del D.Lgs. 81/2008. Disponibili dieci questionari destinati alle diverse figure della sicurezza individuate dal Testo Unico.

 

I dati forniti dall'Inail sugli infortuni e sulle malattie professionali denunciate nel 2018 mostrano come ci sia stato un incremento sensibile, rispetto al 2017, sia di infortuni mortali che di malattie. E anche i primi dati del 2019 non sono rassicuranti: nei primi quattro mesi dell'anno, rispetto al 2018, si è registrato anche un incremento del numero complessivo delle denunce di infortunio.

 

Di fronte a questi dati negativi è ormai indispensabile iniziare una seria opera di analisi dello stato della salute della nostra normativa attraverso il monitoraggio dell'applicazione del Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, il Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".

 

Il monitoraggio del D.Lgs. 81/2008

Ecco perché in occasione del decennale del D.Lgs. 81/2008 (e del successivo decreto correttivo D.Lgs. 106/2009), l'Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha avviato da qualche mese un vero e proprio monitoraggio relativo alla sua applicazione attraverso i dati forniti dalle figure della sicurezza individuate dal Testo Unico.

Con questa nuova e importante attività di ricerca, che verrà a costituire il Rapporto AiFOS 2019, l'Associazione AiFOS non si propone, chiaramente, di modificare direttamente il D.Lgs. 81/2008, ma di fornire un'attenta lettura e interpretazione sull'andamento complessivo del decreto al fine di fornire utili indicazioni per un suo idoneo aggiornamento e revisione. Una revisione coerente e razionale in grado di cogliere tutte le modifiche operate da altre norme, di risolvere le eventuali lacune, anche in relazione all'evoluzione del mondo del lavoro, e di colmare i ritardi delle norme applicative mancanti.

Come si articola il monitoraggio?

Il monitoraggio elaborato dall'Associazione AiFOS si concretizza in dieci questionari riferiti ciascuno ad una delle figure della sicurezza individuate dal Testo Unico: RSPP/ASPP, Formatori, Coordinatori della sicurezza, Medici Competenti, Datori di lavoro, Dirigenti, Lavoratori, RLS, Addetti al Primo Soccorso, Addetti Antincendio.

 

I dati raccolti nei questionari sono elaborati e analizzati esclusivamente in forma anonima e aggregata - nel pieno rispetto della normativa sulla privacy - e non sono riconducibili a singoli operatori o singole aziende.

 

A questo link è possibile accedere ai singoli questionari:

https://aifos.org/home/associazione/int/comunicazioni_associati/monitoraggio_aifos_81_2008

 

I risultati di questo monitoraggio si basano essenzialmente sulle risposte e sui dati forniti dalle figure della sicurezza individuate dal Testo Unico che in questi dieci anni hanno operato all'interno delle aziende con riferimento alle tutele e agli obblighi previsti dal decreto.

 

Come già raccontato anche nell'articolo di lancio del monitoraggio, l'efficacia di questa attività di ricerca si basa proprio su un'inversione di tendenza rispetto alle più usuali indagini accademiche: si parte direttamente dalla realtà vissuta dei soggetti coinvolti. E successivamente i dati emersi dal monitoraggio saranno messi a disposizione degli esperti, degli studiosi e di quanti inizieranno un'opera di analisi per una attenta revisione ed aggiornamento della normativa.

 

L'ottima partenza del monitoraggio

A distanza di pochi mesi dell'attività di monitoraggio sono già arrivati ben 2101 questionari compilati da vari professionisti, a conferma dell'attesa, anche da parte degli operatori, di un serio lavoro di ricerca sui possibili problemi correlati all'applicazione del D.Lgs. 81/2008.

 

Tuttavia per rendere questa attività di ricerca ancora più significativa e per raccogliere il maggior numero di dati utili ad una corretta revisione del D.Lgs. 81/2008, l'Associazione AiFOS invita tutti gli operatori che ancora non l'hanno fatto a contribuire attivamente al monitoraggio.

 

 

Chi volesse avere informazioni su come visionare, ricevere, utilizzare i questionari può fare riferimento a AiFOS via Branze, 45 - 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 - fax 030.6595040 www.aifos.it - relazioniesterne@aifos.it.

 

 

11 luglio 2019

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

ufficiostampa@aifos.it

http://www.aifos.it/

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CS SALUTE, QUANDO LA BILANCIA TI DICE DOVE ANDARE IN VACANZA UN ITALIANO SU DUE PREFERISCE NON MOSTRARE IL PROPRIO FISICO

SALUTE, QUANDO LA BILANCIA TI DICE DOVE ANDARE IN VACANZA


UN ITALIANO SU DUE PREFERISCE NON MOSTRARE IL PROPRIO FISICO 


ESPERTA SU PROVA COSTUME: NO A DIETE LAMPO E CONFRONTI SU RIVISTE E GIORNALI



Sole, mare e ansia da prova costume. Torna l'estate e come ogni anno l'idea di affrontare le vacanze in bikini mette in difficoltà. Tanto che, secondo un'indagine, a boicottare la spiaggia, per non doversi mostrare senza vestiti, è più di un italiano su due. Un connazionale su tre dichiara di sentirsi a disagio con il proprio corpo, mentre per due su tre il peso diventa un problema di autostima. 


"La prova costume si presenta ogni anno come un pensiero tormentoso - spiega Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente Eurodap (Associazione Europea per il Disturbo da attacchi di panico) e direttore scientifico del centro Bioequilibrium - Per alcuni passa in fretta, senza che vi diano molta importanza, mentre per altri può rappresentare una vera e propria difficoltà. Questo perché l'elevata considerazione per la propria immagine fisica diventa un serio ostacolo per vivere con serenità il periodo estivo". 


Un sondaggio realizzato da Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, ha voluto analizzare lo stato degli italiani rispetto al loro aspetto fisico. Dai risultati del sondaggio, a cui hanno risposto circa 650 persone, è emerso come il 38% si sente maggiormente a disagio con il proprio corpo rispetto all'anno precedente. Il 57% ha, infatti ammesso che la propria forma fisica influenza la scelta della meta della vacanza, preferendo un contesto in cui non si debba mostrare troppo il corpo. Il 69% prova a regolare la propria alimentazione nel periodo precedente alla prova costume; ed il 74%, afferma apertamente che la propria autostima sia fortemente condizionata dal peso.


"Il timore di non ricevere l'approvazione altrui dovuta, appunto, alla paura di essere giudicati negativamente per il proprio aspetto fisico è la condizione psicologica con cui ci si presenta ad affrontare la prova costume - spiega Vinciguerra - Questa sorta di rimuginio è in grado di esaurire mentalmente una persona a causa delle continue preoccupazioni, paure, stati d'ansia e stress che incidono, in ultimo, sull'autostima. Infatti, in casi estremi, la soluzione alla prova costume potrebbe essere trovata nell'evitare tutte quelle situazioni in cui il rischio di giudizio riguardo il proprio aspetto fisico è elevato (es. mare, piscina, terme, ecc…)".


Ecco allora alcuni consigli per affrontare con più serenità la prova più temuta dell'estate. "Bisogna innanzitutto evitare di saltare i pasti per dedicarsi a diete lampo, mentre è consigliabile cambiare le proprie abitudini alimentari adottandone di più sane consultando una professionista - afferma l'esperta - Inoltre è sempre bene praticare attività fisica ed evitare assolutamente di fare confronti sfogliando giornali e riviste di moda. Infine cercare di non rimuginare troppo sul proprio aspetto, ma viversi l'estate con ciò che questa offre". 


mercoledì 10 luglio 2019

Starkey Hearing Technologies spiega quali sono le differenze dei vari professionisti dell'udito

Quali sono le differenze tra i diversi specialisti dell'udito? Gli esperti di Starkey Hearing Technologies, azienda leader nel campo degli apparecchi acustici, spiegano qual è il ruolo di ciascun professionista
Milano, Aprile 2019 – A chi soffre di disturbi all'udito spesso viene consigliato di recarsi da uno specialista, con l'obiettivo di individuare la cura più adatta alla circostanza. In realtà, però, i professionisti dell'udito hanno diverse specializzazioni: audiologo, audiometrista, audioprotesista e otorinolaringoiatra svolgono ciascuno un ruolo diverso. Gli esperti di Starkey Hearing Technologies, punto di riferimento a livello mondiale nel campo delle protesi acustiche, spiegano come distinguere i diversi professionisti in modo da aiutare i pazienti a rivolgersi a quello più competente rispetto al problema uditivo da correggere.
Partiamo dagli audiologi, medici chirurghi specializzati in audiologia, ossia in quella branca della medicina che si occupa di diagnosticare e individuare terapie efficaci per i disturbi che riguardano l'apparato uditivo e vestibolare. I problemi trattati dall'audiologo, quindi, possono andare dalla sordità parziale ai disturbi dell'equilibrio, fino all'acufene. 
Gli audiometristi, invece, non sono chirurghi. Anzi, per esercitare questa professione non è necessaria la laurea in medicina, bensì in Tecniche Audiometriche, titolo che prepara il professionista a svolgere al meglio la propria attività, che consiste nel coadiuvare il medico nel trattamento dei problemi uditivi, eseguendo test non invasivi, misurazioni dell'udito e valutazioni psicoacustiche. 
Anche l'audioprotesista è un tecnico, impegnato in attività di prevenzione dei disturbi uditivi, che tuttavia è anche abilitato a correggere, svolgendo altresì riabilitazione per i pazienti. È proprio l'audioprotesista, inoltre, che applica gli apparecchi acustici, adattandoli alle diverse esigenze dei pazienti. Anche nel caso di questa figura professionale è necessaria una laurea in Audioprotesi.
Veniamo infine all'otorinolaringoiatra, un nome difficile che identifica un medico chirurgo specializzato nella diagnosi e nell'individuazione di terapie atte alla cura di disturbi che interessano l'apparato uditivo, così come il naso, la gola, la faccia e il collo. In altri termini, l'otorinolaringoiatra si occupa di orecchie, naso, gola e annessi e, pertanto, può specializzarsi ulteriormente in uno specifico settore: esistono quindi medici che si occupano prevalentemente del sistema uditivo, altri specializzati in chirurgia maxillo-facciale e altri ancora che hanno come principale oggetto di studio la laringe. 
L'importante, come sottolineano anche gli esperti Starkey, è avere un quadro ben preciso di ciascuna specializzazione, in modo da trovare facilmente il professionista più adatto per il trattamento del proprio problema uditivo.

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-successivamente rimanda l'acqua giu' nel terreno
e in ultimo crea uno schermo che impedisce all'acqua di risalire.
 
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Siamo Dottori dell'umidità: Diagnosi, Cura, Guarigione dall'Umidità.

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martedì 9 luglio 2019

COMUNICATO STAMPA : MISSIONE UMANITARIA O POLITICA? LIBERA CAROLA RACKETE: È CORSA DELLE ONG VERSO LE SPONDE LIBICHE A SALVARE O CERCARE (la differenza fra i due verbi sembra assottigliarsi sempre più!) VITE IN “PERICOLO”

Il Giudice per le indagini preliminari presso la procura di Agrigento, con la ormai nota ordinanza dello scorso 2 luglio 2019, ha disposto il rigetto della richiesta di applicazione di misura cautelare nei confronti di Carola Rackete al comando della Sea Watch 3, ordinandone l'immediata liberazione.

Come tutti ricorderanno l'applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Agrigento, preceduta dall'arresto in flagranza in reato, era stata sollecitata dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento in relazione a delitto di cui all'articolo 1100 del codice della navigazione (poiché Carola Rackete, quale comandante della motonave Sea Watch 3, compiva atti di resistenza e di violenza nei confronti della nave da guerra aperte "Vedetta V. 808" della Guardia di Finanza); nonchè in relazione al delitto di cui all'articolo 337 del codice penale (perché quale comandante della motonave Sea Watch 3, usava violenza per opporsi ai pubblici ufficiali presenti a bordo della vedetta della Guardia di Finanza mentre compivano atti di polizia marittima).

Le conclusioni cui è pervenuto il GIP di Agrigento sarebbero suffragate dalla ritenuta operatività della scriminante di cui all'articolo 51 del codice penale che ricordiamo, esclude la punibilità per il fatto costituente reato commesso nell'esercizio di un diritto o nell'adempimento di dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità.

A tale scopo il giudice delle indagini preliminari richiama la normativa sia nazionale che sovranazionale relativa al passaggio di una nave nel mare territoriale (articolo 18 della Convenzione sul diritto del mare, c.d. Convenzione Montego Bay); nonché l'articolo 1158 del codice della navigazione che sanziona penalmente l'omissione da parte del comandante di nave, nazionale o straniera, di prestare assistenza ovvero di tentare il salvataggio nei casi in cui ne sussiste l'obbligo a norma dell'articolo 490 dello stesso codice ossia allorquando la nave in difficoltà sia del tutto incapace di effettuare le manovre.

A far escludere la sussistenza delle delitto di cui all'articolo 1100 del codice della navigazione è stata l'errata considerazione della natura da attribuire alla motovedetta della Guardia di finanza: il Giudice per le indagini preliminari di Agrigento, citando una sentenza della Corte Costituzionale (la n. 35 del 27 febbraio 2000) ha ritenuto di poter escludere che le unità navali della Guardia di Finanza , possano essere considerate "navi da guerra" quando operano fuori dalle acque territoriali ovvero in porti esteri ove non vi sia una autorità consolare.

NULLA DI PIÙ SBALORDITIVO e lontano dalla verità: il giudice delle leggi si è pronunciato sull'argomento in occasione della richiesta di referendum abrogativo di varie disposizioni dell'ordinamento del Corpo della Guardia di Finanza e, in particolare, per l'abolizione del carattere militare della guardia finanza.

In detta occasione la Corte Costituzionale ha ritenuto di dichiarare inammissibile il quesito per la sua intrinseca incongruenza ed inidoneità a conseguire il fine per cui era stato proposto, atteso che il carattere militare della Guardia di Finanza continuerebbe a connotare l'assetto normativo del corpo, dal reclutamento all'avanzamento in carriera del personale; dallo stato giuridico alla disciplina e alla rappresentanza; dalle funzioni e modalità di esercizio dei compiti istituzionali e per taluni profili di carattere penale.

Nulla invece è stato disposto in ordine alla natura del naviglio della Guardia di Finanza!

Della questione si è invece occupata la Corte di Cassazione con la sentenza resa dalla terza sezione penale in data 21 settembre 2006 (Sentenza n. 31403/2006) quando, decidendo in un caso disciplinato dall'articolo 1100 del codice della navigazione, ha precisato che alla motovedetta va riconosciuta la qualifica di nave da guerra in quanto non solo comandata ed equipaggiata da personale militare, ma soprattutto perché lo stesso legislatore ricomprende il naviglio della Guardia di Finanza in questa categoria con l'articolo 6 della legge 13 dicembre 1956 numero 1409, recante norme per la vigilanza marittima ai fini della repressione il contrabbando marittimo.

Nel corpo della stessa pronuncia la Corte di Cassazione ha altresì chiarito come il reato di cui all'articolo 337 del codice penale che punisce la resistenza a pubblico ufficiale, concorre con quello di cui all'articolo 1100 del codice della navigazione, che a sua volta punisce la resistenza o violenza contro una nave da guerra, in ragione della diversità del bene tutelato, individuato rispettivamente nella tutela fisica o morale del pubblico ufficiale e nella tutela della polizia marittima.

E allora, non solo il Giudice per le indagini preliminari ha "forzato" il contenuto di una pronuncia di inammissibilità della Corte Costituzionale, ma ha addirittura escluso il concorso formale di reati appellandosi ad una scriminante (l'art. 51 del codice penale) che, al contrario, non sembra trovare spazi in una vicenda così caratterizzata, anche perché non si capisce quale ordine stesse eseguendo la Comandante della Sea Watch cui, la stessa Olanda, ha negato la sovranità nazionale, tanto da poter essere definita come nave pirata!

E allora, ci si chiede come possa non riconoscersi portata politica alle decisioni di certa magistratura che legittimando, anche a discapito della sovranità Nazionale, le attività di talune ONG di ispirazione religiosa e di sinistra, fanno dei profughi dei proiettili di una battaglia politica particolarmente intensificatasi dopo che il decreto sicurezza ha ridotto le diarie assegnate a chi si occupa dei migranti giunti illegalmente in Italia?

Ci si chiede ancora, come possa continuare ad applicarsi la speciale disciplina internazionale di salvataggio in mare di profughi, quando è ormai accertato che la stragrande maggioranza dei migranti hanno pagato fior fiori di dollari ai loro scafisti per essere portati in Europa?

Soprattutto ci si chiede perché le imbarcazioni continuano a spegnere i trasponder per non essere localizzate ogni qualvolta "casualmente" identificano una imbarcazione di migranti?

L'Italia non è la pattumiera dell'Europa e difendere i confini Nazionali non è il capriccio dell'ultimo ministro acclamato a furor di popolo, ma il dovere che ogni cittadino dovrebbe proclamare a gran voce, come farebbe per difendere il giardino della propria abitazione.

 STUDIO LEGALE GELSOMINA CIMINO

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Il PLM di Centric Software migliora l'integrazione di Adobe® Illustrator con l’aggiornamento di Adobe® Connect



L'ultima versione di Adobe® Connect dà più forza ai designer, accelera i tempi di sviluppo e facilita la creatività
CAMPBELL, California, 9 Luglio 2019 – Centric Software è lieta di annunciare che è ora disponibile la versione 6 di Adobe® Connect, l'innovazione di Centric che integra Adobe®Illustrator all'interno del PLM. Centric Software offre le soluzioni enterprise più innovative ad aziende di moda, retail, calzature, articoli per l'outdoor, prodotti di lusso e di largo consumo per aiutarle a realizzare obiettivi strategici e operativi di trasformazione digitale.
Perfettamente collegato a Centric 8 PLM e a Centric SMB PLM, Adobe®Connect consente a designer e sviluppatori di prodotti di realizzare schizzi, creare colori e definire altri dettagli per brief di progettazione e specifiche di prodotto all'interno di Adobe® Illustrator, l'applicazione di grafica vettoriale standard di settore per la realizzazione di schizzi, illustrazioni, loghi, icone e design tipografici. Progettisti e sviluppatori di prodotti accedono alle informazioni relative ai prodotti condivise da altri team in Centric PLM, quali dettagli su colori, tessuti, finiture e altri materiali, ma lavorando dall'interfaccia di Illustrator. I team creativi e tecnici possono collaborare ininterrottamente utilizzando le due piattaforme, usando l'esperienza utente che preferiscono, consentendo a designer, merchandiser, sviluppatori di prodotti, team di sourcing e retail di lavorare in modo armonioso.
Nella versione 6 di Adobe® Connect, i designer avviano la creazione di modelli e materiali all'interno dell'ambiente Illustrator lavorando su template o realizzando nuovi elementi, accelerando e ottimizzando il processo di inizio di un nuovo design.
"Adobe® Connect riduce al minimo le attività senza valore aggiunto per i designer, così che questi possano concentrarsi sugli aspetti creativi e tecnici dei prodotti", spiega Ron Watson, VP Product di Centric Software. "I designer caricano su Centric PLM i file da condividere tramite riporti o prodotti similari, eliminando la necessità di gestire un file separato per ogni singolo modello. Non hanno necessità di entrare in Centric PLM quando cominciano a lavorare su un nuovo concept, possono farlo direttamente in Illustrator e il loro lavoro viene costantemente aggiornato nel PLM, consentendo una più stretta collaborazione con altri team.
 "Con Adobe® Connect di Centric Software, per i nostri designer è più semplice concentrarsi sul lavoro creativo e, allo stesso tempo, rimanere nel loro ambiente preferito. La possibilità di accedere in modo fluido a tessuti, materiali e colori all'interno di Centric PLM ha permesso ai nostri team di progettazione di eliminare le rilavorazioni e il tempo impiegato nella ricerca di dati, con conseguente riduzione dei tempi di sviluppo del prodotto per tutte le nostre collezioni.  La profonda integrazione con Centric PLM offre un'esperienza più agevole e permette una maggiore collaborazione tra i nostri team", afferma Jorge Mario Serrate, Chief of Solutions di Studio F, un brand colombiano leader della moda femminile.
L'ultima versione include molte automazioni, come l'accelerazione dello sviluppo dei riporti, la localizzazione per soddisfare esigenze di traduzione, il ridimensionamento delle immagini, lo sviluppo del colorway e miglioramenti pratici per risparmiare tempo, quali la funzionalità type-ahead.
 "Siamo impegnati a creare soluzioni innovative e leader di mercato che soddisfino le mutevoli esigenze dei consumatori," afferma Chris Groves, Presidente e CEO di Centric Software. "L'ultima release di Adobe® Connect crea un ponte perfetto tra Adobe® Illustrator e Centric PLM, che potenzia i designer senza interromperne il flusso creativo e riduce, in definitiva, il ciclo di vita dello sviluppo del prodotto."
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Centric Software (www.centricsoftware.com)

Dalla sua sede nella Silicon Valley, Centric Software fornisce una piattaforma di Trasformazione Digitale alle aziende più prestigiose che operano nei settori della moda, del retail, delle calzature, dei prodotti per l'outdoor, dei beni di lusso e di largo consumo. Centric 8, la piattaforma PLM (Product Lifecycle Management) di punta dell'azienda, offre funzionalità enterprise di merchandise planning, sviluppo prodotti, sourcing, gestione della qualità e delle collezioni, specifiche per i settori fast moving consumer goods. Centric SMB offre tecnologie PLM innovative e importanti best practice di settore specifiche per brand emergenti. Centric Visual Innovation Platform (VIP) offre una coinvolgente e rivoluzionaria esperienza visiva attraverso dispositivi mobili e touch-screen di grandi dimensioni, che trasforma il processo decisionale e la collaborazione a livello creativo, concentrando obiettivi di time-to-market e product innovation. La quota di maggioranza di Centric Software è detenuta da Dassault Systèmes (Euronext Paris: #13065, DSY.PA), leader mondiale nel software di progettazione 3D, Digital Mock Up 3D e soluzioni PLM.

Centric Software ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti nel settore, tra cui l'inclusione da parte di Red Herring nella lista delle prime 100 aziende nel mondo nel 2013, 2015 e 2016. Centric ha inoltre ricevuto diversi excellence award da parte di Frost & Sullivan nel 2012, 2016 e 2018.
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