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sabato 11 gennaio 2020

In arrivo a Tricase il presidente Andrea Maroè per la Quercia di Vallonea

Il presidente della Giant Trees Foundation, Andrea Maroè con la sua èquipe,
a Tricase dal 13 al 15 gennaio per esaminare la Quercia di Vallonea

Si apre la fase più delicata del contest europeo:
Dopo l'assegnazione del titolo Albero dell'anno 2019 che la comunità si mobiliti per far assegnare alla "Quercia dei cento cavalieri" l'ambito riconoscimento


Da Udine a Tricase. Dalle parole ai fatti. Una delegazione della Giant Trees Foundation, la Onlus che sostiene l'importanza della tutela e della salvaguardia dei grandi alberi e promotrice del contest internazionale, sarà aTricase il prossimo 13, 14 e 15 gennaio nel solco dello spirito del contest che assicura anche il supporto tecnico gratuito da parte del comitato scientifico di Giant Trees Foundation per il mantenimento dello stato di salute o la cura di eventuali problematiche dell'albero stesso. 
«Saremo a Tricase per effettuare delle riprese e produrre una documentazione fotografica da presentare per il contest europeo oltre che per stabilire gli interventi migliori per la gestione di eventuali problemi fitopatologici e di salvaguardia della pianta» – anticipa telefonicamente il presidente della Fondazione Andrea Maroè agronomo, arboricoltore, istruttore e tree climber professionista e responsabile tecnico alberi monumentali della regione Friuli Venezia Giulia.
Lui, che ha scalato in treeclimbing le vette di oltre diecimila alberi in giro per il mondo e misurato, quando ancora non ci aveva pensato nessuno, le sequoie americane, salirà sulla Quercia di Vallonea per un primo approccio conoscitivo con la pianta tanto amata dai salentini e dai pugliesi. «Il risultato straordinario che si è raggiunto finora è stato dettato dal rapporto emotivo che lega la pianta alla sua gente, non abbiamo premiato forse la più bella ma sicuramente quella che maggiormente è "radicata" con il proprio territorio». Chiarisce il presidente che è fiducioso nella candidatura  della Quercia di Vallonea al contest europeo ma c'è bisogno di un ulteriore sforzo, di sensibilizzare l'intero territorio così come è avvenuto nella prima parte del concorso. «Il secondo step è più delicato, ci piacerebbe che nascesse un movimento mediatico che porterebbe per la prima volta l'Italia con la Quercia di Vallonea a vincere il contest e ciò significherebbe dare un valore aggiunto alla tutela dei grandi alberi monumentali, una risorsa di bellezza e di storia del patrimonio naturale del Belpaese.»
"Un riconoscimento, Italian Tree of the year 2019quello ritirato ad Udine che riempie di orgoglio la nostra famiglia e che dimostra ancora una volta l'attaccamento della comunità al nostro albero. Per noi la quercia è solo "La grande signora"», commenta la biologa Mila Boso de Nitto. In epoca mussoliniana, negli anni 20 e poi negli anni 70 la costruzione di infrastrutture ha rappresentato un pericolo per la nostra Quercia che si è salvata grazie alla mobilitazione della sua gente. La sua stessa posizione, posta ad un bivio sulla strada che porta al mare, lo testimonia. «Lei è forte e resistente ma si vede già che è anziana. Prima aveva il rigoglio di una pianta spettacolare, adesso ha ridotto la chioma».
Sarà infatti la Quercia  di Vallonea (Tricase – Puglia) a rappresentare l'Italia in Europa nell'ambito del Premio  Tree Of The Year 2020. A decretarlo, lo scorso 30 novembre a Villa Florio di Buttrio (Udine)  nell'ambito delconvegno internazionale Giant Tree Days, il comitato scientifico della Giant Trees Foundation dopo l'incredibile risultato di preferenze registrate attraverso la piattaforma web del concorso dedicato alle piante monumentali che ha visto posizionarsi lì in vetta – è il caso di dirlo - con i 350800 consensi registrati proprio la Quercia di Vallonea che ha distaccato gli altri esemplari in gara ovvero la Quercia di Fossalta della zona veneta di Portogruaro (110.198 voti), il Leccio dell'Etna  (64.040 voti) e la Quercia delle Checche della Val d'Orcia in provincia di Siena (62.264 voti).


GTF, La Fondazione "Perché alle radici del mondo c'era un albero e solo gli alberi ci possono salvare"

LA Giant Trees Foundation, che ha sede a Tarcento (Udine)  è una fondazione senza scopo di lucro nata per conoscere, difendere e tutelare i grandi alberi. Dalla conservazione della biodiversità e dalla salvaguardia delle grandi foreste può dipendere infatti la prosecuzione della nostra stessa esistenza. Ecco perché la GTF si propone come obiettivo primario la conoscenza dei grandi alberi attraverso la loro corretta individuazione, il loro studio e la loro tutela. In questa maniera ritiene di poter contribuire in maniera efficace anche ad uno sviluppo ecosostenibile, sia delle popolazioni direttamente coinvolte con la vita della foresta, sia di tutta l'umanità. Con le sue spedizioni e iniziative culturali in varie parti del mondo pone l'attenzione alle interconnessioni esistenti tra la vita dell'uomo e dell'albero, per valorizzarle e migliorare di conseguenza la convivenza tra alberi e esseri umani.
Il comitato scientifico, che garantisce la bontà dei progetti di ricerca e di sviluppo, è costituito da illustri scienziati internazionali che studiano il mondo arboreo ma anche da esperti di altre discipline perché vuol essere uno sguardo a 360 gradi sul rapporto uomo-albero capace di esaltare, le proprietà fondamentali ancora poco valorizzate di questi grandi e ancestrali esseri che da milioni di anni ci proteggono, il più delle volte, a nostra insaputa. www.gianttrees.org

Il contest
Il contest "Tree Of The Year" è un concorso internazionale che nasce nel 2011 per valorizzare la storia degli alberi monumentali, la loro connessione con la popolazione, il territorio e l'ambiente.  Di anno in anno, il numero dei Paesi partecipanti ha continuato a crescere. Per la prima volta, dal 2019, l'Italia è presente ed attiva.
Ogni anno vengono scelti quattro alberi rappresentativi del territorio, scelti mediante una valutazione internazionale, e proposti attraverso un sondaggio online che raccoglie le preferenze dei propri estimatori. Nel 2019 il contest ha scelto le querce e la Quercia di Vallonea si è aggiudicato il primo step con il titolo di Tree of the Year 2019 per l'Italia e concorrerà alla fase internazionale durante lo step successivo che la vedrà competere con i vincitori degli altri round tenutisi nei Paesi europei, per aggiudicarsi il titolo di European Tree of the Year  che sarà assegnato nel 2020.

La Quercia di Vallonea
Posta su un bivio in una proprietà privata che divide i due sensi del traffico sulla strada che porta al mare, la provinciale Tricase-Tricase Porto, la Quercia di Vallonea è l'albero più antico del Salento: 700 anni, 700 metri quadrati di foltissima chioma ed un tronco di 4,25 metri.  Candidata a diventare patrimonio nazionale dell'UNESCO già nel 2000 il WWF l'ha identificata come "Albero-Simbolo" del Salento e della Puglia. Tra le leggende che ha suggerito nel tempo la sua maestosità c'è quella che la lega al re Federico II. Si narra che, in seguito agli scontri avvenuti a Barletta, trovò riparo durante un temporale con la sua armata proprio sotto la sua chioma, per questo viene chiamata la Quercia dei cento cavalieri.
Il suo nome scientifico è Quercus aegylops, sottospecie macrolepis, ed è originaria della Macedonia. In Italia cresce solo nel Salento  che ospita una piccola colonia di questa sottospecie e tale peculiarità la rende ancora più preziosa come preziosa è stata la presenza di questi alberi per l'economia del territorio: le loro ghiande, ricche di tannino, una sostanza colorante utile per la concia, sono state fondamentali per lo sviluppo nel sud Salento della lavorazione delle pelli. La quercia che appartiene alla famiglia De Nitto ricade nel Parco naturale regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e bosco di Tricase e rientra in quella parte della campagna tricasina che abbraccia il boschetto di Vallonee o Falanide con oltre 60 di questi alberi su un'area di circa 4.925 metri quadri. Il bosco con i suoi bellissimi esemplari in via di estinzione sono inseriti nell'ambito degli itinerari turistico-culturali finanziati dalla Comunità Europea e ritenuti monumenti arborei da conservare e tutelare.

Ancora segnalazioni di disservizi al NOC di Ariccia

Ancora segnalazioni di disservizi al NOC di Ariccia
Carlo Spinelli ( IDD ) denuncia ancora casi di malasanità che vedono protagonista il NOC che doveva essere il fiore all'occhiello della sanità laziale.
Roma 11 Gennaio 2020: Il nuovo anno purtroppo non ha portato miglioramenti nella sanità laziale, in particolar modo nella struttura ospedaliera che secondo i vertici regionali doveva essere il fiore all'occhiello della sanita della regione Lazio; il NOC. A denunciare un nuovo disservizio è il responsabile provinciale romano del movimento Italia dei Diritti Carlo Spinelli:" Abbiamo ricevuto purtroppo una nuova segnalazione di un caso di malasanità che si sarebbe  verificato presso il Nuovo Ospedale dei Castelli; un paziente ricoverato presso la struttura ariccina, proveniente da altra struttura sanitaria dove era in degenza per altre problematiche, è stato trasferito presso il NOC per una frattura al femore. Al paziente, sofferente di altre patologie alcuni anche gravi – continua Spinelli – venivano somministrati anche farmaci salvavita o comunque di vitale importanza ebbene dopo il ricovero presso il NOC, al paziente la somministrazione di questi farmaci  è stata sospesa senza che ai famigliari venisse data giustificazione. Gli stessi famigliari del paziente hanno quindi contattato la struttura sanitaria di provenienza del loro congiunto che prontamente ha inviato all' Ospedale dei Castelli tutta la documentazione dove venivano riportati i farmaci del quale il paziente necessitava, ma, a quanto ci ha riferito la figlia dell'uomo ricoverato, la somministrazione di questi farmaci di vitale importanza non è ancora avvenuta mettendo a rischio quindi la vita stessa del paziente. I famigliari – prosegue l'esponente IDD – sono preoccupati a tal punto da prendere in considerazione la possibilità di far trasferire l'uomo in altra struttura per una totale mancanza di fiducia verso i sanitari che operano nel NOC e stanno seriamente pensando di denunciare l'accaduto alle autorità competenti. La struttura, aperta in tutta fretta alla fine del 2018, torna quindi a far parlare di se in senso negativo e forse sarebbe il caso dopo le tante segnalazioni e l'insoddisfazione di moltissimi utenti che chi di dovere intervenga per predisporre controlli e verificare l'effettivo funzionamento dell'Ospedale dei Castelli. E pensare – conclude Spinelli – che questo ospedale a detta del presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti doveva essere l'eccellenza della sanità laziale; e meno male".
Ufficio stampa Italia dei Diritti provincia di Roma

REMIND CS CONCERTO DEL 12 GENNAIO ORE 19.30 "BEETHOVEN, UN MUSICISTA AL CENTRO DELLA STORIA" A CURA DELLA CAMERA MUSICALE ROMANA



GENTILISSIMI,

Sono ad invitarVi al concerto che si svolgerà all'interno della X Stagione Concertistica di Musica a cura della Camera Musicale Romana e sotto la Direzione artistica del Soprano Elvira Maria Iannuzzi.

Da quest'anno la stagione concertistica 2019-2020 si è spostata in centro presso la Cripta della chiesa di Santa Lucia del Gonfalone.

 

Pertanto faccio gentile richiesta di pubblicazione e diffusione tramite i vostri mezzi d'informazione e comunicazione del concerto "Beethoven: un musicista al centro della storia", musiche di Musiche di L. V. Beethoven.

Esegue:

 

Giovanni Auletta, pianoforte

 

dal testamento di Heiligenstadt, 6 ottobre 1802

"O voi, uomini che mi reputate o definite astioso, scontroso o addirittura misantropo, come mi fate torto! Voi non conoscete la causa segreta di ciò che mi fa apparire a voi così. Il mio cuore e il mio animo fin dall'infanzia erano inclini al delicato sentimento della benevolenza e sono sempre stato disposto a compiere azioni generose..."

                                                                                                                      L. van Beethoven

 

 Il percorso umano e artistico di un compositore che, per la prima volta nella Storia, è pienamente consapevole del suo ruolo centrale nella Storia dell'uomo, come intellettuale ed espressione della temperie Illuministica e poi Romantica. 

Il programma che apre la seconda parte della X Stagione della Camera Musicale Romana prevede tre Sonate, considerate emblema della sua travagliata esperienza musicale.

 


Il concerto che avrà luogo domenica 12 gennaio 19.30, si svolgerà presso la Cripta della chiesa di Santa Lucia del Gonfalone.

Inoltre colgo occasione per invitarvi a presenziare accreditandovi subito scrivendo a alessandro.decadi@gmail.com, vi aspetto.

Per ogni ulteriore chiarimento resto a Vostra completa disposizione.

 

Chiedo possibilmente un gentile riscontro alla Vs. pubblicazione.

 

Grazie

Cordialmente

Ufficio Stampa e comunicazione Camera Musicale Romana

Alessandro Decadi cell. 334 8321395

 

Per accrediti stampa: alessandro.decadi@gmail.com

 

Camera Musicale Romana Via delle Carceri, 8 – Cripta della chiesa di Santa Lucia del Gonfalone.

www.cameramusicaleromana.it

 

 

  

CAMERA MUSICALE ROMANA

Cripta della Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone

Domenica 12 gennaio ore 19:30

"Beethoven: un musicista al centro della storia"

Musiche di L. V. Beethoven

 

 

dal testamento di Heiligenstadt, 6 ottobre 1802

"O voi, uomini che mi reputate o definite astioso, scontroso o addirittura misantropo, come mi fate torto! Voi non conoscete la causa segreta di ciò che mi fa apparire a voi così. Il mio cuore e il mio animo fin dall'infanzia erano inclini al delicato sentimento della benevolenza e sono sempre stato disposto a compiere azioni generose..."

                                                                                                                      L. van Beethoven

 

Programma

L. V. Beethoven

Sonata per pianoforte op. 13 in do minore "Patetica"

Sonata op. 81a in Mi bemolle Maggiore "Les Adieux"

Sonata op. 110 in La bemolle Maggiore

 

 

 

 

Eseguono:

 

Giovanni Auletta, pianoforte

 

 

 

 

CRIPTA DELLA CHIESA DI SANTA LUCIA DEL GONFALONE

Via delle Carceri, 8 - Roma

 

 

 

Ingresso / Ticket € 15,00 - ridotto € 10,00 ( riservato ai soci, ai minori di anni 18, agli over 65 e agli studenti universitari e di conservatorio purché muniti di libretto)

 

Nuova sede:

Cripta della Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone

via delle Carceri, 8 -  Roma 

 

 

Servizio gratuito di prenotazione (vivamente consigliata)

 

Info e prenotazioni:

cameramusicaleromana@gmail.com

www.cameramusicaleromana.it

Tel.: +39 333 45 71 245/ 3498256457

 

giovedì 9 gennaio 2020

AiFOS: 2020, un nuovo anno tra speranze e realtà

Comunicato Stampa

 

Sicurezza sul lavoro: un nuovo anno tra speranze e realtà

 

Il bilancio del 2019 e le criticità da affrontare nel 2020 per migliorare realmente la tutela della salute e sicurezza sul lavoro in Italia. A cura di Rocco Vitale, presidente di AiFOS e sociologo del lavoro.

 

Il bilancio dell'anno appena passato dovrebbe portare, alla luce di quanto accaduto, a pensare e progettare la sicurezza sul lavoro per l'anno 2020 ed anche i prossimi. Nulla però di tutto ciò avviene.

I dati statistici degli infortuni accaduti sono sempre utili per riflettere, ma questi bilanci non si possono basare solo ed esclusivamente sui numeri. Del resto neppure i dati sono completi, esaurienti ed utili. Abbiamo, per semplificare, 22 sistemi di analisi dei dati. 19 Regioni e due provincie autonome, tramite le ASL (e le differenti terminologie di ATS in Lombardia ed in Sardegna, ULSS in Veneto, APSS nel Trentino, AS a Bolzano, USL in Emilia Romagna e Toscana, AUSL in Umbria e a Pescara (mentre dell'Abruzzo si chiamano ASL), ASUR nelle Marche, ASREM nel Molise, ASP in Calabria ed in Sicilia. Ogni regione fa a sé. Spesso non vi sono dati statistici completi a livello regionale né tantomeno un sistema unitario tra le stesse regioni.

Vi è poi l'INAIL, unico ente che presenta i dati a livello nazionale, regionale e provinciale. Vi sono alcune critiche rivolte all'INAIL per come vengono elaborati i dati ma ci si dimentica che l'INAIL è un ente di assicurazione e quindi i dati seguono il sistema assicurativo.

Ciascuno, insomma, ha propri sistemi di rilevamento e pertanto, spesso, questi dati rimangono solo numeri. Quanto era chiara la lezione di Kurt Lewin allorquando sosteneva che una ricerca di dati che non produce una azione conseguente è destinata a restare un volume negli scaffali (!).

Nell'accozzaglia dei dati una cosa però è chiara: gli infortuni aumentano e non si conosce quali sono o siano state le azioni di prevenzione.  Per carità di patria, non parliamo del SINP (Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione) che dopo 11 anni ha prodotto solo decreti, commissioni e tanta carta.

In questo quadro sconclusionato dove si è persa l'idea di sistema paese-nazione si sono maggiormente ed ulteriormente aggravate le differenze, da ogni punto di vista, tra nord e sud. A questo storico disequilibrio nazionale, nel campo della salute e sicurezza sul lavoro, si è aggiunta una ulteriore divisione. Questa volta non più tra nord e sud ma tra le aziende medie e grandi e le microimprese che, con meno di 9 dipendenti, rappresentano il 45,3% delle aziende italiane.

A dieci anni dall'entrata in vigore del D. Lgs. 81/2008 questo divario risulta sempre più evidente senza proposte non dico di soluzione ma anche solo di inizio di presa in seria considerazione di questo problema.
L'Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), pur senza velleità di sostituirsi agli organi istituzionali, ha realizzato una ricerca-monitoraggio sull'applicazione del D. Lgs. 81/2008 a dieci anni dalla sua entrata in vigore, il quale ha portato chiare evidenze di questa situazione. L'unico monitoraggio sulla salute e sicurezza era stato effettuato a dieci anni dopo il noto Decreto 626 del 1994 a cura delle Regioni. Persa la spinta propulsiva di una azione a livello nazionale ogni Regione è andata per conto proprio aumentando la burocrazia e le incombenze con: delibere, determine, circolari e via dicendo.

Bisognerebbe chiedersi, con serietà, che cosa di utile hanno apportato al sistema della sicurezza tutti questi interventi a fronte di un quadro che vede i morti e gli infortuni sul lavoro in costante aumento?

La nuova divisione sociale del lavoro, senza scomodare Durkheim, è ormai rappresentata non solo dal lavoro ma delle ore di lavoro che diminuiscono e con esse l'insicurezza sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. Nelle aziende strutturate management e sindacati dei lavoratori hanno organizzato quello che possiamo definire il "controllo sociale", la sicurezza fa ormai parte del sistema produttivo ed organizzativo. Dall'altro lato, come evidenzia la ricerca dell'AiFOS, nelle microimprese la sicurezza è ridotta, quando va bene, ad assolvimenti di legge solo formali fatti di carte ed attestati (quando non sono fasulli) dove non vi è alcuna sostanza.

L'azione più fallimentare è sicuramente quella della formazione che rappresenta il primo ed utile strumento per una azione di prevenzione.

Cosa fare in questa situazione?  Non rientra nelle priorità cambiare il D. Lgs. 81/2008 (anche se alcune modifiche sarebbero utili ed immediate per la sua semplificazione ed applicazione) e neppure invocare la decina di decreti che ancora devono essere emessi a dieci anni di distanza. Forse sarebbe più utile pensare a meno decreti che parcellizzano l'azione della legge e a rivedere molti decreti emessi. Basti pensare ai 5 Accordi Stato Regioni sulla formazione di cui da anni si parla (e nessuno si prende la briga di iniziare) per una loro unificazione che però deve essere unificata con altri decreti e a normative previste dalla legge. Altre 5 norme sulla formazione sono previste da decreti differenti e non avrebbe alcun senso riordinare gli Accordi Stato Regioni tralasciando gli altri decreti. Ne verrebbe fuori un'anatra zoppa!

E allora molliamo tutto? Speriamo che qualcuno si muova per fare qualcosa?
No. Non si molla per niente e la speranza non è la fiduciosa attesa di qualche cosa di desiderato. Piuttosto la speranza deve essere riposta in noi stessi per continuare con serietà, caparbietà, interessi e stimoli nuovi a fare bene il nostro lavoro ogni giorno per tutti i giorni.



09 gennaio 2020


Ufficio Stampa di AiFOS

mercoledì 8 gennaio 2020

CAMeC La Spezia: mostra di Michelangelo Penso fino al 22 marzo 2020




MICHELANGELO PENSO. Dimensioni infinite
A cura di Leo Lecci
CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia
Fino al 22 marzo 2020



Prosegue fino al 22 marzo 2020, al CAMeC della Spezia, Dimensioni infinite, mostra personale di Michelangelo Penso, a cura di Leo Lecci, docente di Storia dell'arte contemporanea all'Università di Genova. Con la personale dedicata all'artista veneziano, il Centro Arte Moderna e Contemporanea riprende, con un progetto inedito, una sua fondamentale mission: accogliere, segnalare e studiare le principali espressioni artistiche del presente.

Nell'occasione questo obiettivo è perseguito attivando una collaborazione con l'Università degli Studi di Genova - nello specifico con il DIRAAS, Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo e con l'AdAC, Archivio d'Arte Contemporanea - che ha proposto Michelangelo Penso come rappresentante delle esperienze artistiche condotte negli anni Novanta, nell'ambito di un corso monografico dedicato all'ultima decade del secolo scorso. La sua ricerca è stata inoltre indagata attraverso un workshop rivolto agli studenti dell'ateneo genovese, tenutosi presso la sede del CAMeC nel corso della mostra.

Michelangelo Penso (Venezia, 1964), che da diversi anni lavora a livello internazionale indagando le possibili connessioni tra ricerca scientifica e artistica, alla Spezia presenta un progetto espositivo concepito e realizzato appositamente per il museo e i suoi spazi.

Nelle sale del primo piano del CAMeC sono infatti allestite tre grandi installazioni accompagnate da diverse opere a parete che ne attestano la lunga ed elaborata genesi; installazioni pensate per dare forma plastica e visibile a dimensioni infinite, ossia a quei mondi poco conosciuti, esplorati quasi esclusivamente nell'ambito della ricerca scientifica: l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo.

Cronòtopo, concepita all'inizio del 2019 e qui presentata in un nuovo allestimento, è un'istallazione a pavimento che configura, attraverso un algoritmo, l'assetto dei pianeti del sistema solare, riproducendo le frequenze da essi generate. Pelagibacter (2019) e Roseobacter (2019) sono installazioni site e contest specific, create cioè appositamente per gli spazi del CAMeC e ispirate allo studio scientifico dei batteri marini: grandi strutture, costituite da cinghie industriali sospese nello spazio del museo creano forme, in scala 20.000.000:1, ispirate a microrganismi scoperti la fine del XX e l'inizio del XXI secolo, fondamentali per stabilizzare la temperatura del nostro pianeta.

Michelangelo Penso si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Venezia, sotto la guida di uno dei più importanti maestri del Novecento, Emilio Vedova, alla cui opera grafica il CAMeC ha dedicato una recente esposizione. Questa nuova mostra rappresenta così un ideale ponte tra passato e presente (l'allievo che espone negli stessi spazi del maestro), ma anche tra presente e futuro, considerando quanto il lavoro di Penso sia strettamente legato all'impatto che le scoperte scientifiche hanno e avranno sulla nostra esistenza, oggi e domani.

Michelangelo Penso sviluppa un nuovo concetto di scultura, usando materiali di origine industriale e lavorando in uno spazio compreso tra arte e scienza. Dal 1981 le sue installazioni sono state esposte in molti spazi privati e istituzionali, tra cui il MACRO di Roma (2019), la Reggia di Caserta (2018) e i Musei Civici di Bassano (2018). Tra le principali mostre si segnalano, inoltre, Exposition au Palais de Tokyo (Parigi, 2016), Nutrimentum (Galleria d'Arte Moderna Achille Forti, Verona, 2015), Circuito genetico RSBP (Palazzo Fortuny, Venezia, Italia, 2011), Nuit Blanche - Dazibao d'images, installazione per l'Università Pierre et Marie Curie (Francia, 2004), XLV Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia, Punti cardinali dell'arte (Venezia, 1993).

L'esposizione è visitabile fino al 22 marzo 2020, da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00 (chiuso il lunedì). Ingresso intero euro 5, ridotto euro 4, ridotto speciale euro 3,50. Per informazioni: tel. +39 0187 727530, camec@comune.sp.it, http://camec.museilaspezia.it.




martedì 7 gennaio 2020

Concerto del Duo Luca Troiani e Claudia D'Ippolito a Vergato

L'Archivio Museo Cesare Mattei onlus con il patrocinio del Comune di Vergato ed il patrocinio dell' Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese organizza in occasione del 211esimo anniversario della nascita del Conte Cesare Mattei (11 gennaio 1809).


Concerto Musicale del Duo Luca Troiani, clarinetto e Claudia D'Ippolito, pianoforte che si terrà il giorno 11/01/2020 alle ore 21 nella Sala Convegni della Biblioteca comunale di Vergato.

WORLD! 2020_ Esposizione conclusiva del Progetto WORLD! a cura dell'Associazione Simone Tetti_ 11 gennaio_ Numen Concept Space- Roma

Associazione Simone Tetti ONLUS
presenta

WORLD!2020
esposizione conclusiva del progetto WORLD!

Vernissage 11 gennaio 2020_ h. 16-19.

NVMEN - CONCEPT SPACE- Roma


L'Associazione Simone Tetti – Life is not breathing but doing ONLUS presenta sabato 11 gennaio presso il Numen- Concept Space, WORLD!2020, un vernissage,  una serata speciale tra arte, musica e fotografia.
Con l'apertura del nuovo decennio, l'Associazione Simone Tetti festeggia i grandi traguardi del progetto "World!" e si prepara a presentare una nuova campagna di raccolta fondi e un nuovo progetto di esposizioni fotografiche.
In mostra le immagini scattate da Simone Tetti, che ha combattuto l'osteosarcoma per 20 anni, senza riserve, lasciandoci un messaggio d'arte e un'esperienza di vita straordinari. Ad arricchire la serata le musiche di Paolo Monaldi alle percussioni e Sergio Varcasia alla chitarra.
Il motto dell'Associazione (life is not breathing but doing) riassume l'esperienza di Simone, il quale ha combattuto una forma tumorale, l'osteosarcoma, per venti anni, senza riserve, lasciando un enorme patrimonio umano ed un'esperienza di vita che non possiamo non scegliere di condividere. 
L'Associazione Simone Tetti – Life is not breathing but doing ONLUS sostiene il progetto volto a trasmettere un'esperienza fuori dal comune a coloro che sono stati coinvolti in una vicenda legata alle neoplasie, per motivarli a trovare l'energia per vivere al meglio ogni giorno, con la certezza che questo possa aiutare a contrastare la malattia.
Da qui l'iniziativa di promuovere eventi sociali a carattere artistico con lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca sull'osteosarcoma e offrire sostegno a coloro che sono gravati dalla malattia, mediante la diffusione di un'esperienza di particolare valore umano. La prima iniziativa dell'Associazione Simone Tetti – Life is not breathing but doing prevede la realizzazione del progetto World! attraverso la creazione del sito web e l'organizzazione di cinque eventi fotografici a Roma e nel mondo.
Un'occasione per farsi del bene e fare del bene, perché la vita non vuol dire respirare, ma fare.

Le foto saranno esposte dal 9 al 16 gennaio presso il Numen Concept Space.

Per la prima volta un'azienda di Pinerolo ospita il Corso di lettura ad alta voce YOWRAS

YOWRAS e iS ENERGY insieme per la diffusione della lettura: prende il via a Pinerolo l'edizione 2020 del Corso di lettura ad alta voce

Per la prima volta il Corso di lettura ad alta voce dell'Associazione culturale YOWRAS viene ospitato da un'azienda di Pinerolo che mette a disposizione la sua sala riunioni per svolgere l'incontro di presentazione e le dodici lezioni settimanali.



"La nostra azienda di riqualificazione energetica ha come mission ridurre gli sprechi nella gestione dell'energia negli edifici e, in generale, di evitare lo spreco di risorse. Dalla volontà di non "sprecare" uno spazio attualmente non utilizzato al 100%, nasce "Condividere iS Energy": l'iniziativa che offre alle associazioni pinerolesi l'uso gratuito della nostra sala corsi attrezzata, per attività sociali e culturali" queste sono le parole dell'Ing. Simone Scotto di Carlo, socio fondatore della iS ENERGY srl (via Giustetto, 7/N/1 - www.isenergy.it), l'azienda di Pinerolo presso la quale martedì 21 gennaio alle 17.00 si svolge l'incontro di presentazione del Corso di lettura ad alta voce dell'Associazione culturale YOWRAS.

Per venire incontro alle molte richieste, le lezioni si svolgono in orario preserale, dalle 17.00 alle 19.00, presso iS ENERGY, ogni martedì a partire dal 4 febbraio.

ll metodo, fondato sull'esperienza del docente Paolo Domenico Montaldo in campo teatrale (regia e scrittura scenica), trasforma, con il susseguirsi delle dodici lezioni di due ore, a cadenza settimanale, la lettura ad alta voce in un momento di condivisione permettendo di trasferire a chi ascolta le emozioni che l'autore ha creato sulla pagina fino ad arrivare a leggere "a prima vista" in modo coinvolgente ed efficace un brano sconosciuto.

"Siamo felici di poter collaborare con iS ENERGY e ringraziamo i titolari che hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti delle attività culturali del Pinerolese dandoci modo di realizzare questa nostra iniziativa" dice Nicoletta Fabrizio, presidente della YOWRAS. "Chi arriva insieme a noi al termine della dodicesima lezione si ritrova arricchito da una maggiore consapevolezza delle proprie capacità di comunicazione, di interazione con il gruppo, di interpretazione delle emozioni. Privilegiare e coltivare ciò che può essere utile nelle relazioni con gli altri, a tutti i livelli, attraverso la lettura, può essere un buon motivo per investire dodici settimane del proprio tempo".

Durante lo svolgimento di ogni lezione saranno forniti i materiali sui quali esercitarsi tra un incontro e l'altro. Gli allievi che avranno frequentato almeno il 75% del corso (pari a diciotto ore) riceveranno un attestato di partecipazione.

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Corso di lettura ad alta voce

12 lezioni di 2 ore - ogni martedì dal 4 febbraio 2020 dalle 17.00 alle 19.00 al raggiungimento di dodici iscritti.

Incontro di presentazione: martedì 21 gennaio 2020 alle 17.00 presso iS ENERGY srl - via Giustetto, 7/N/1 - Pinerolo
Per informazioni e preiscrizioni si prega di inviare una mail a: yowras@gmail.com


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YOWRAS Young Writers & Storytellers

Associazione culturale

www.yowras.it

La cultura è l'unico bene dell'umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande.
Hans Georg Gadamer

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