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giovedì 10 dicembre 2020

"HOPPER SI FERMO' AD ARCHI" di Nanni Barbaro - con Mimmo Calopresti

COMUNICATO STAMPA 

WEBINAR PRESENTAZIONE LIBRI 

 

HOPPER SI FERMO' AD ARCHI di Nanni Barbaro 

Prefazione di Mimmo Calopresti 

 (Ed. Città del Sole, 2020, pag. 304) 

 

Interviene il regista Mimmo Calopresti 

 

Introduzione del Rettore dell'Università eCampus, Enzo Siviero 

 

VENERDI' 11 DICEMBRE 2020 - ORE 18.30 

In diretta sui canali Facebook e Youtube di Università eCampus 

https://www.facebook.com/unieCampus/ 

https://www.youtube.com/user/UniversitaeCampus 

 

L'Università degli Studi eCampus presenta, all'interno della propria rassegna editoriale online, il libro di Nanni Barbaro "HOPPER SI FERMO' AD ARCHI" - Prefazione di Mimmo Calopresti (Ed. Città del Sole, 2020, pag. 304).  

 

L'appuntamento è per venerdì 11 dicembre, ore 18.30,  con il webinar on line sui canali Facebook e Youtube di eCampus, in compagnia dell'autore e del regista e sceneggiatore Mimmo Calopresti.  

 

Nanni Barbaro ci trasporta con leggerezza tra la sua gente semplice ed una natura incontaminata, dipingendo attraverso l'arte dell'umorismo e la prontezza dei termini dialettali ricordi di gioventù e di amicizia. Sole e mare, sapori e momenti che tornano intatti a distanza di tempo, racconti unici e scintillanti di un piccolo centro, sdraiato davanti allo Stretto come nel dipinto di Hopper, "Hills, South Truro", della copertina. 

«Nanni Barbaro - scrive Calopresti - è un cristone, la prima volta che lo incontro zoppica, si appoggia su un bastone per camminare e avvicinandosi mi dice che gli è caduta una bara sul piede mentre preparava l'interramento. Lo dice con un sorriso ironico spiegandomi che quel tipo d'incidente fa parte degli inconvenienti del suo mestiere, perché lui fa il custode al cimitero di Archi. Mi fa ridere pensarlo mentre scrive i suoi racconti, tra un morto e l'altro. Mi mette di buon umore l'idea che, mentre scrive, il panorama davanti a sé sono le tombe di quel piccolo cimitero di paese». (Dalla Prefazione di Mimmo Calopresti)  

 

«E due. Chi si è lasciato tentare dal divertimento del primo "Sulle sponde dello Stretto mi sono seduto e ho riso" sa come stringere a due mani questo delizioso secondo libretto, seguire la propria bramosia di lettore dentro le sue pagine incalzanti e farsi trasportare dalla medesima libido narrativa.  L'effetto, come in ogni impresa letteraria che si rispetti, piccola o  

 

 

 

 

grande che sia, è di farti entrare in un mondo... ...un mondo raccontato con la leggerezza, solo apparente intendiamoci, del linguaggio comico, oppure intessuto dai fili della rievocazione che seleziona secondo le sue misteriose attitudini e che, sovente, si accompagna alla tenerezza con cui si guarda alle cose che non ci sono più». (DallaPostfazione di Giuseppe Mate). 

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NANNI BARBARO  

E' nato ad Archi di Reggio Calabria il 10 dicembre 1956. Ha conseguito il diploma di assistente di Comunità Infantili ed è dipendente del Comune di Reggio Calabria, dopo esserlo stato del Comune di Bologna. Scrittore autodidatta, è autore di decine di commedie brillanti in vernacolo. Ha pubblicato una silloge poetica di intonazione civile, "Oltre il muro", nel 1990, con la prefazione di Mons. Italo Calabrò; per i tipi della Città del Sole Edizioni, nel 2016, "Sulle sponde dello Stretto mi sono seduto e ho riso" e nel 2018, "Si cunta, si cuntau". È stato allievo del maestro Rodolfo Chirico e ha frequentato numerosi seminari teatrali, letterali e cinematografici. Appassionato di musica, è parte della tribute band Cantando De André in qualità di cantante. Ad Archi è nato, ad Archi conta di finire i suoi giorni. Senza fretta. 

 

MIMMO CALOPRESTI  

Regista cinematografico, è nato a Polistena (Reggio Calabria) il 4 gennaio 1955. Approdato al cinema dopo un lungo apprendistato da documentarista, nel corso del quale ha affrontato tematiche socio-politiche, fin dal suo primo lungometraggio si è imposto nel panorama del cinema italiano per la capacità di analizzare le dinamiche dei rapporti interpersonali, rendendo con sensibilità e stile essenziale storie dense di emotività.  

 

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L'Università eCampus è un Ateneo che, attraverso una didattica e-learning, propone 56 percorsi di laurea e numerosi master altamente professionalizzanti. Tra i principali obiettivi, la c.d. "Terza Missione", l'insieme cioè di tutte quelle attività con le quali l'Università, oltre a fare Alta formazione e Ricerca, entra in contatto con il contesto socio-economico attraverso il trasferimento e la valorizzazione delle conoscenze. Ciò sin dalla sua istituzione (con Decreto del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca  del  30 gennaio 2006) e  grazie alla presenza capillare con proprie sedi  in tutte le principali città d'Italia. 

Info all'indirizzo www.uniecampus.it 

 

Per informazioni:  

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Numero verde: 800 41 03 00 

Ufficio stampa eCampus: 

Giovanna Gueci   

tel. 06 70304949  

giovanna.gueci@uniecampus.it  


NOTA STAMPA - Sicurezza informatica: Future Time amplia il portafoglio dei partner e presenta in Italia le innovative soluzioni Odix

Future Time, azienda romana attiva dal 2001 nella distribuzione di soluzioni per la sicurezza informatica, annuncia l'accordo per la distribuzione in esclusiva per l'Italia delle soluzioni di Odix, società israeliana proprietaria dell'innovativa tecnologia TrueCDR (Content Disarm and Reconstruction) per la prevenzione dei malware.

Future Time ha scelto di collaborare con Odix perché crede nell'approccio innovativo alla sicurezza informatica proposto dall'azienda israeliana: uno dei principali vettori di attacco ai sistemi aziendali è infatti il malware nascosto in un file che aggira i sistemi di sicurezza dell'organizzazione e che può utilizzare più canali di ingresso, quali e-mail, supporti portatili, download via web, file in transito, FTP e altro. Le tecnologie disponibili sul mercato forniscono soluzioni di rilevamento che controllano la presenza di virus o codice malevolo con lo scopo di bloccare il file che lo contiene.  Odix propone invece un modello di difesa che si basa su una nuova soluzione di prevenzione dai malware: la tecnologia CDR infatti non si basa sulla ricerca di virus o codice malevolo attraverso firme digitali con lo scopo di bloccare il file che li contiene, ma sanifica il file stesso e lo restituisce all'utente ripulito da virus o da altro codice non appropriato, senza avere alcuna necessità di aggiornare continuamente uno o più database di firme antivirus.

Grazie alla tecnologia CDR tutti i malware, inclusi gli zero-day, vengono individuati e l'utente ottiene una copia sicura del file eventualmente infetto. Il processo di sanificazione dei file Odix avviene in tempo reale, non influisce sulla continuità aziendale e non richiede l'intervento dell'utente, azzerando così i rischi legati ai comportamenti sbagliati degli utenti stessi.

La partnership con Odix è frutto dell'attività di ricerca e selezione delle migliori soluzioni di sicurezza presenti sul mercato che ha sempre contraddistinto Future Time, che da vent'anni collabora con successo con le più importanti aziende del settore per offrire ai propri partner le migliori soluzioni per soddisfare le complesse necessità del mercato della cybersecurity.

"Siamo lieti di collaborare alla crescita nel mercato italiano di un'azienda con una proposta per la cybersecurity così innovativa come quella di Odix" – Affermano Paolo Monti ed Emanuele Rammella, soci fondatori di Future Time – "Crediamo che l'approccio file-based della tecnologia Odix possa fornire ai nostri partner un'alternativa vincente all'offerta di soluzioni di sicurezza presenti oggi sul mercato, aiutandoli a raggiungere nuovi clienti e a incrementare così il loro business. La distribuzione in esclusiva di una gamma di prodotti tanto all'avanguardia permette alla nostra azienda di soddisfare pienamente le esigenze presenti nel panorama della sicurezza informatica".

La strategia commerciale di Odix prevede l'accessibilità della propria offerta di sicurezza non solo alle grandi aziende, ma anche alle piccole e medie realtà che costituiscono il tessuto imprenditoriale principale italiano; in quest'ottica, nell'imminente futuro, la società ha in programma di introdurre nuovi servizi SaaS dedicati proprio a queste realtà.

Secondo il CEO di odix, Dr. Oren Eytan: "Siamo entusiasti di proporre le nostre soluzioni avanzate di prevenzione del malware sul mercato italiano grazie al nostro partner di fiducia Future Time. Mai prima d'ora la minaccia del malware è stata così incombente, con un impatto simile su aziende, imprese e governi. Grazie alla consolidata presenza di Future Time nel mercato della cybersecurity in Italia e ai nostri innovativi prodotti CDR, ridurremo drasticamente la minaccia del malware per le aziende di tutte le dimensioni. "



NOTA STAMPA - Le principali minacce informatiche del 2020: il bilancio di Avast

2020: l'anno delle truffe che sfruttano il Covid, dello stalkware e degli adware

Avast, leader mondiale nella sicurezza digitale e nei prodotti per la privacy, guarda indietro ad alcune delle minacce informatiche più importanti del 2020. L'anno passato è stato sfortunatamente caratterizzato dal virus Covid-19 che ha colpito il mondo intero, compreso quello cibernetico: i criminali informatici hanno utilizzato la pandemia a proprio vantaggio, diffondendo truffe e attacchi di phishing per sfruttare i punti deboli delle persone durante i momenti difficili. Gli attacchi ransomware hanno continuato a prosperare anche nel 2020, prendendo di mira senza pietà le istituzioni mediche. Alcuni tipi di minacce, tra cui stalkerware e adware, sono fioriti a causa del lockdown e del maggiore tempo passato sui dispositivi mobili, colpendo in particolare il pubblico più giovane, tramite piattaforme social popolari come YouTube, TikTok e Instagram.
Truffe legate al Covid-19
 Oltre alle fake news, nel 2020 hanno spopolato i fake shops e i malware correlati al Covid-19. Sono circolate numerose truffe progettate per trarre vantaggio dalle persone che cercavano informazioni sul virus e su argomenti ad esso associati come forniture di mascherine e ventilatori. Avast ha identificato campagne di malvertising adattate alla situazione, falsi negozi e prodotti come cure e farmaci per il virus venduti online; inoltre il nome e logo dell'Organizzazione mondiale della sanità sono stati sfruttati per indurre le persone a scaricare inavvertitamente file dannosi contenenti malware nascosti in messaggi con il termine coronavirus e altri elementi correlati diffusi per mezzo di e-mail e SMS. Tramite la sua piattaforma mobile di intelligence sulle minacce, apklab.io Avast ha tracciato più di 600 app dannose, inclusi trojan bancari mobili e spyware, che si presentavano come app che offrivano una sorta di servizio correlato al Covid-19.  
"Per riassumere il 2020, le cose non sono sempre state come apparivano: è stato un anno di notizie false e truffe che hanno ingannato gli utenti approfittando della pandemia. Abbiamo osservato i criminali informatici adattare i loro attacchi per trarre vantaggio dalla crisi sperando che le persone, cercando ansiosamente informazioni, fossero più suscettibili nel cadere vittima di truffe. Inoltre, dato il lockdown e le altre restrizioni, le persone sono state più spesso online e di conseguenza il numero di potenziali vittime dei criminali informatici è probabilmente aumentato ", ha affermato Luis Corrons, Security Evangelist di Avast. 

Attacchi Ransomware

All'inizio dell'anno, Avast ha registrato un aumento degli attacchi ransomware nei primi mesi di pandemia. Il ransomware è cresciuto del 20% nei mesi di marzo e aprile 2020 rispetto a gennaio e febbraio dello stesso anno. Diversi di questi attacchi ransomware hanno preso di mira gli ospedali, nonostante gli autori delle minacce avevano dichiarato pubblicamente che avrebbero risparmiato dai loro attacchi proprio i centri medici. Avast ha collaborato nell'aiutare ospedali e altre aziende colpite dai ransomware, incluso l'Ospedale universitario di Brno nella Repubblica Ceca - centro di test per il coronavirus - che è stato infettato dal ransomware Defray777. Un altro ransomware che ha attaccato le istituzioni sanitarie è stato Maze, che minaccia di diffondere i dati degli ostaggi se il riscatto non viene pagato. "Quando le istituzioni sanitarie cadono vittima del ransomware, oltre a drastiche conseguenze economiche, l'attacco può avere implicazioni molto dannose, come la perdita di cartelle cliniche e ritardi o cancellazioni delle cure. In un caso molto sfortunato di quest'anno, una paziente ha perso la vita perché un attacco di ransomware ha costretto il paziente a essere trasferito in un altro ospedale."

Oltre agli attacchi ransomware contro le istituzioni sanitarie, aziende come Garmin, Jack Daniels e il Ritz London sono state colpite da ransomware nel 2020. Altre importanti vittime di attacchi ransomware in quest'ultimo anno, che hanno pagato milioni di dollari per richieste di riscatto, includono l'Università della

California di San Francisco, Travelex e l'appaltatore della difesa Communications & Power Industries (CPI) in California.

Le sfide del lavoro da casa

La pandemia ha costretto molte aziende a tenere i dipendenti a casa per lavorare da remoto. Secondo un sondaggio condotto dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, quasi la metà dei dipendenti europei intervistati ha lavorato a casa almeno per una parte del tempo durante la pandemia Covid-19 e di questi, un terzo ha riferito di aver lavorato esclusivamente da casa.

Molti dipendenti hanno portato a casa i dispositivi aziendali, il che ha ampliato la possibilità di attacco per le aziende, poiché l'infrastruttura della rete domestica di solito non è sicura come una rete aziendale. Inoltre, con milioni di lavoratori in tutto il mondo che utilizzano quotidianamente l'RDP (Remote Desktop Protocol) per accedere da remoto alla propria rete aziendale, questo strumento è diventato un potente vettore di attacco informatico. Nel 2020, Avast ha registrato un aumento degli attacchi specificamente progettati per sfruttare l'RDP al fine di sferrare attacchi ransomware diffusi.

"Non tutte le aziende erano preparate a far lavorare i propri dipendenti da casa con un preavviso così breve e non tutte le reti domestiche erano sufficientemente sicure, lasciando le aziende esposte a un maggiore rischio informatico", afferma Luis Corrons. "Secondo Gartner, le spedizioni di PC in EMEA sono aumentate del 20% nel secondo trimestre del 2020, probabilmente grazie alle aziende che hanno acquistato PC per consentire ai dipendenti di lavorare da casa".

L'ascesa dei deepfakes

I deepfakes, in particolare quelli pornografici e quelli espliciti degli utenti di TikTok, sono apparsi nel 2020. In un discorso alla conferenza virtuale Cybersec & AI Connected di Avast, il professor Hany Farid della UC Berkeley ha osservato come la tecnologia si stia evolvendo rapidamente, rendendo più facile la creazione di deep fakes, che a loro volta si diffondono rapidamente grazie ai social media.

Gli attacchi di phishing

Il phishing è un modo redditizio per rubare denaro e informazioni sensibili alle persone ed è una tecnica sempreverde utilizzata dai criminali informatici che non ha subito rallentamenti nel 2020. Mentre gli attacchi di phishing correlati al Covid-19 sono aumentati a marzo con il 7,9% di questi che utilizzava temi legati al virus, l'impatto di questo argomento sul numero complessivo di phishing è stato minimo, con meno dell'1% degli attacchi globali legati al Covid-19 durante tutto l'anno.

Adware per dispositivi mobili che sfruttano i canali dei social media per promuovere i loro "prodotti"

Tra tutte le minacce Android rilevate da Avast nel 2020, l'adware è stato il malware dominante, con una quota di quasi il 50% nel primo trimestre, oltre il 27% nel secondo e del 29% nel terzo trimestre.

La famiglia degli HiddenAds, un trojan camuffato da applicazione sicura e utile ma che invece bombarda l'utente con annunci intrusivi, si è distinta in modo speciale, poiché è stata riscontrata ripetutamente nel Google Play Store nel corso dell'anno. Avast ha anche trovato app truffa sull'App Store di Apple. Individuando in totale più di 50 app truffa su Google Play e Apple App Store nel 2020.

"Nel 2020 gli sviluppatori di adware hanno utilizzato sempre più i canali dei social media, come farebbero i normali professionisti del marketing, per aumentare il numero di download di app dannose. Gli utenti hanno riferito di essere stati presi di mira da annunci che promuovono app adware su YouTube e a settembre abbiamo visto l'adware diffondersi anche tramite i profili TikTok. La popolarità di questi social network, destinati a un pubblico più giovane, li rende una piattaforma pubblicitaria interessante anche per i cybercriminali, ", ha affermato Jakub Vávra, Threat Analyst di Avast.

Stalkerware

Lo stalkerware è una categoria di malware in crescita, con implicazioni inquietanti e pericolose. Avast ha identificato dei parallelismi tra l'uso di stalkerware e il periodo di blocco avvenuto in primavera. Lo stalkerware viene tipicamente installato segretamente sui telefoni cellulari, all'insaputa della vittima, da cosiddetti amici, coniugi gelosi, partner, ex partner e persino genitori preoccupati, e tiene traccia della posizione fisica della vittima oltre a monitorare i siti Internet visitati, i messaggi di testo e le telefonate.

Gli Avast Threat Labs hanno rilevato un aumento del 51% di spyware e stalkerware Android da marzo a giugno, rispetto ai primi due mesi dell'anno.

Secondo un documento pubblicato dai ricercatori della Brigham Young University negli Stati Uniti che ha confrontato le richieste di assistenza per violenza domestica in 14 grandi città degli USA prima e dopo l'inizio del lockdown nei primi mesi dell'anno, c'è stato un aumento del 10,2% delle chiamate.

Conclusioni

La pandemia non ha affatto disincentivato i criminali informatici, che anzi hanno colto l'opportunità data dall'aumento del tempo trascorso dalle persone online per adattare vecchi trucchi e diffondere vari tipi di fakes e truffe e per prendere di mira le principali aziende con ransomware.

"La tecnologia oggi è una grande risorsa per tutti noi per rimanere in contatto e portare avanti le comunicazioni e il lavoro, ma consigliamo alle persone di essere più consapevoli e rimanere caute su ciò che vedono online e di verificare le informazioni prima di fidarsi di notizie, app, link, vendite, offerte e persino contenuti video, poiché potrebbero essere manipolati", conclude Luis Corrons

 

Per ulteriori informazioni su questo argomento è possibile consultare il blog di Avast al link: https://blog.avast.com/2020-year-in-review-avast


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