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giovedì 8 dicembre 2022

CS: ITALIAN GROOVE COLLECTIVE: L’ALBUM DELLE 55 ICONE DEL GROOVE ITALIANO

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COMUNICATO STAMPA

ITALIAN GROOVE COLLECTIVE: 
L'ALBUM DELLE 55 ICONE DEL 
GROOVE ITALIANO

E' il primo album del Collettivo Nazionale  dei Musicisti Professionisti uniti dalle sonorità Funk-Soul-Jazz

Il 9 dicembre 2022 esce il primo album dell'Italian Groove Collective (IGC), il collettivo nazionale che unisce il Groove al Jazz e al Funky.

Disponibile in tutte le piattaforme digitali ed in formato cd nei migliori negozi di musica.

 

Ben 55 musicisti molto conosciuti, tutti professionisti noti come solisti o come solidi membri delle band dei big della musica Italiana si sono riuniti durante il lockdown per dare vita a un progetto nuovo e che guarda in grande. Non solo la voglia di stare insieme e di fare musica ma ciò che li accomuna è anche la spinta a voler creare qualcosa di nuovo e di grande valore artistico ma allo stesso tempo che sia rappresentativo di un genere ben specifico ma anche di facile approccio anche per i non assidui seguaci di uno specifico genere musicale.

 

L'IGC, si articola in un progetto discografico gestito da MTmusic, unitamente ad una progettualità live. Il primo singolo, Smart Working è uscito in radio e in tutte le piattaforme digitali ad ottobre 2021 e il secondo singolo, Jump Through Hoops,  ad agosto 2022

 

 

TRACKLIST: 

 


1 - SMART WORKING (3:56)

(Costantino Ladisa - Gianni Vancini)

 


2 - PARADISE COVE (3:37)

(Federico Luongo - Gianni Vancini)

 


3 - YOU'RE MY EVERYTHING (5:57)

(Raymond Donnez , Jean Manuel Descarano , Leroy Gomes)

 


4 - FENKY 70 (3:44)

(Costantino Ladisa - Gianni Vancini)

 


5 - MY FANTASY (4:51)

(Danilo Riccardi)

 


6 - SOULFUL DISTANCES (5:16)

(Carlo Maria Micheli - Costantino Ladisa)

 


7 - PLAY TOGETHER (3:45)

(Enzo Anastasio - Gianni Vancini)

 


8 - BELIEVE ME (5:31)

(Gianni Vancini - Costantino Ladisa)

 


9 - JUMP THROUGH HOOPS (4:54)

(Donato Sensini)

 

10 - FEVER (5:12)

(Eddie Cooley - Otis Blackwell)

 

11 - 1993 (3:54)

(Marco Dirani - Gianni Vancini)

 

12 - A ME ME PIACE O BLUES (5:07)

(Giuseppe Daniele)

 

 

Ascolta l'album ITALIAN GROOVE COLLECTIVE_dal 9 dicembre: 

https://bit.ly/3udZoLC

 

 

INFORMAZIONI SU ITALIAN GROOVE COLLECTIVE

Tra i fondatori dell' IGC, Costantino Ladisa (Presidente della Nazionale Italiana Jazzisti e sax con collaborazioni  internazionali di rilievo alle spalle) e Gianni Vancini (una delle stelle Italiane del sassofono, considerato da molti "L'Ambasciatore Italiano del Jazz Contemporaneo". Con i suoi album è stato più volte nei primi posti in classifica negli USA,Canada, Netherlands, Sweden e Switzerland Top Jazz Charts; insieme al produttore Greg Manning ha composto Top Down, dichiarata Best Song of The Year 2019 della Billboard Smooth Jazz Chart). Altri prestigiosi sassofonisti: Donato Sensini, Enzo Anastasio, Carlo Maria Micheli.

Gli altri protagonisti del progetto Italian Groove Collective divisi per strumento che li rappresenta:

Batteria: Cristiano Micalizzi, Luca Trolli, Lucrezio De Seta, Andy Bartolucci, Ricky Roma, Bruno Farinelli, Paolo Rubboli

Basso: Lorenzo Feliciati, Francesco Puglisi, Matteo Carlini, Carlo Bianchi, Alessandro Benedetti, Marco Dirani, Diego Imparato, Christian Capasso

Tastiere: Danilo Riccardi, Antonio Iammarino, Emiliano Pari, Jacopo Carlini, Michele Bonivento, Mario Nappi, Andrea Bonetti.

Chitarra: Alfredo Bochicchio, Federico Luongo, Maurizio Grondona, Stefano Profazi, Stefano Zaccagnini, Lorenzo Salvatori, Elia Garutti

Fiati: Sandro Comini, Fabio Baù, Giancarlo Ciminelli, Sergio Vitale, Ambrogio Frigerio, Pietro Pellegrini, Alessandro Tedesco, Gianfranco Campagnoli, Luca Giustozzi, Gabriele Pistilli, Davide Vicari

Percussioni: Daniele Leucci

Voci: Valentina Ducros e Francesca Silvi

Archi: Rossella Zampiron (Cellos), Elisa Semprini (Violins)

Programmazione Archi: Vittorio Giannelli

Come outsider stranieri con legami al Groove inoltre: Stan Sargeant al basso, Matt Backer e Soren Reiff alle chitarre e l'icona disco Leroy Gomez Santa Esmeralda alla voce.

 


Italian Groove Collective: Ben 55 Musicisti Professionisti per la prima volta riuniti per dare voce al Groove

 

 

 

Label: MTmusic; Project Manager: Mary Tondato

 


Contacts:

 

https://www.facebook.com/ItalianGrooveCollective

 

https://www.instagram.com/italiangroovecollective/?hl=it

 

GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE

Ufficio Stampa MTmusic

Tel 377/2085423, Email: stampa@mtmusic.it, Sito Web: www.mtmusic.it 

mercoledì 7 dicembre 2022

Come far diventare gli infissi un elemento di arredo

Gli infissi possono diventare elementi di arredo? Le porte e le finestre sono tra gli elementi più importanti della nostra abitazione, sono anche i primi visibili dall'esterno, i più evidenti... Vediamo allora come sceglierli per migliorare lo stile di casa.

Per l'arredo i dettagli sono importanti

Gli infissi di casa hanno il compito di offrire protezione termica agli ambienti interni. Ma con il tempo, questi elementi, hanno iniziato a rivestire una funzione sempre maggiore importante tra gli elementi d'arredo e gli interior design hanno sempre iniziato di più a lavorarci come fosse un vero e proprio elemento decorativo.

Per ottenere al meglio questi risultati è opportuno fare attenzione ai dettagli: scegliendo il prodotto giusto, sia come struttura che per materiale, è possibile aumentare il fascino del nostro arredamento.

Ad esempio, la scelta di porte a scomparsa può rivelarsi sia una scelta pratica che estetica, creando continuità con le pareti dei nostri ambienti. Scegliere il giusto serramento significa trovare quello che si sposa nel modo migliore con la facciata, le pareti, i pavimenti e il resto dell'arredamento.

Quale materiale scegliere

Il primo punto da tenere in considerazione è il materiale in cui sono realizzate porte e finestre. Si tratta anche del primo punto di equilibrio tra qualità ed estetica: il materiale non solo determina le caratteristiche tecniche del serramento, ma anche le sensazioni che ci fornisce in relazione agli ambienti in cui è installato.

L'elenco dei materiali con cui può essere realizzato un infisso è cresciuto con l'affermarsi di nuove tecnologie e metodi produttivi, oggi si può scegliere tra:

  • il PVC, un materiale plastico che coniuga la duttilità dei materiali sintetici di nuova generazione alla durevolezza e al risparmio;
  • il legno, che offre il calore e quel senso di classicità che sono tipici di questo materiale;
  • l'alluminio che permette di creare infissi di grandi dimensioni che offrono l'eleganza del metallo;
  • l'utilizzo di materiali misti come legno/alluminio o alluminio/PVC permette di ottenere una soluzione doppia per coniugare al meglio design e resistenza del metallo nel profilo dei serramenti.

Il colore dei nostri infissi

Il materiale determina, molto spesso, anche il colore dei nostri infissi e questo incide notevolmente sulle sensazioni che riceviamo e su come possono arredare la nostra casa. A seconda del materiale e del modello prescelti possiamo avere a disposizione una grande varietà di colorazioni.

Ad esempio, se andiamo ad installare serramenti in PVC avremo a disposizione un materiale che si presta ad essere altamente personalizzato. Anche con gli infissi in alluminio possiamo ottenere una grande varietà di tonalità, mentre il legno ci permette di spaziare tra tutte le calde tonalità di questo materiale o si presta ad essere dipinto.

Il bianco dona eleganza e uno stile moderno ai nostri ambienti, le tonalità del legno offrono calore e uno stile classico, i colori intensi hanno carattere e interrompono la continuità cromatica delle pareti e dell'arredo; i toni scuri, per finire, creano contrasto con tonalità più morbide.

La tipologia di apertura

Come abbiamo anticipato prima, anche la tipologia di apertura scelta per i nostri infissi, incide sul risultato del nostro arredo. Anche qui la tecnologia gioca un grosso ruolo perchè ci permette di scegliere tra differenti soluzioni.

L'installazione di una porta scorrevole può fornire un senso di continuità tra gli ambienti e offrire luminosità alla nostra abitazione; ancora di più se scegliamo una porta scorrevole con profili a scomparsa: la luce che otterremo sarà ancora maggiore.

Con una finestra fissa possiamo ottenere pareti in vetro di grandi dimensioni ideali per dare all'ambiente un'aria illuminata, elegante e spaziosa. Porte e finestre ad anta e a anta ribalta sono la soluzione classica, ma anche questa può servire a dare un tono al nostro stile d'arredo.

Il design dei nostri infissi d'arredo

Il gusto estetico è una questione molto personale, comunque, dobbiamo ricordare che una volta scelti i nostri infissi, la tipologia e il materiale, le finiture sono una questione di gusto.

Per questo motivo non esiste una unica soluzione univoca per determinare lo stile migliore per le nostre porte e finestre, ma è possibile trovare differenti soluzioni con l'aiuto di un serramentista professionista. Esistono comunque tendenze d'arredo che ci possono ispirare nella scelta dei nostri infissi.

Lo stile industriale, ad esempio, dinamico, smart e dall'aria vintage. Uno stile "vissuto" composto da elementi in metallo nero, apparentemente “consumato”, ceramica e legno massello grezzo. Le finestre saranno grandi e di forma quadrata, ideali per lasciare passare una gran quantità di luce, con infissi in metallo o PVC. Oppure lo stile scandinavo: composto da forme essenziali e materiali naturali, presta attenzione alla funzionalità della mobilia; è dominato da tonalità chiare, come il bianco o il panna e gli infissi di porte e finestre sono in legno o PVC, in linea con l'ambiente e eco-sostenibili, garantendo l'isolamento termico.

Sicurezza e tecnologia dei nostri infissi d'arredo

L'importanza dei nostri serramenti viene, prima di tutto, dalla sicurezza che offrono alla nostra casa. Soprattutto negli ultimi tempi l'esigenza di serramenti sicuri è diventata un punto fondamentale. Non parliamo soltanto della inviolabilità della nostra abitazione ma anche di isolamento termico e acustico, caratteristiche essenziali per migliorare il comfort, la salubrità e il risparmio.

Vi è una fortissima richiesta di infissi di questo tipo e la tecnologia ci viene in soccorso con un'ampia gamma di prodotti per tutte le esigenze, ma, come abbiamo detto, a queste caratteristiche occorre unire il design, l'aspetto che rende l'infisso un elemento d'arredo in linea con il nostro gusto estetico.

 

Mancanza di pressione dell'acqua nel condominio, che fare?

Chi abita ai piani alti di un condominio o lavora in un palazzo alto può rendersi conto di come la pressione dell'acqua possa venire a mancare. Perchè succede questo? E soprattutto... come rimediare?

Poca pressione? Non un problema minore

La pressione dell'acqua che esce dai rubinetti di casa è il metro dello stato di salute del nostro impianto. Pressione e portata sono le tue misurazioni su cui si basa la costruzione degli acquedotti, dall'antichità fino ai giorni nostri e fino agli impianti delle nostre abitazioni.

La portata è la misura della quantità di acqua che scorre nella tubatura in un secondo, la pressione, invece, misura la forza con cui questa fluisce. La pressione, quindi, influenza anche la portata; se la pressione è troppo bassa il nostro getto d'acqua si trasformerà in rivolo scadente anche se il miscelatore è aperto al massimo.

Il problema di pressione dell'acqua può influenzare sia l'acqua fredda che quella calda, può ridurre il getto della nostra doccia e prosciugare i rubinetti del nostro bagno o della nostra cucina. Un problema non indifferente che può minare seriamente il confort della nostra casa.

Quanto deve essere la pressione dell'acqua nel condominio?

Solitamente il valore medio della pressione per l'acqua negli appartamenti e nelle case deve essere compreso tra 1,5 e 3 Bar. Si tratta del range corretto per garantire il giusto funzionamento di ogni rubinetto, e, di conseguenza, di tutti gli elettrodomestici collegati all'acqua corrente, come lavatrici, lavastoviglie e caldaie.

Un metodo per capirne l'effettivo valore è utilizzare un misuratore di pressione dei fluidi, come un manometro, per effettuare la registrazione dei vari rubinetti di casa.

Poca pressione dell'acqua: effettuiamo una analisi preliminare

Quando verifichiamo un calo nella pressione del flusso dell'acqua nella nostra abitazione le cause possono essere differenti. Prima di tutto ci potrebbe essere un problema con il servizio erogato dall'acquedotto, ad esempio una riduzione dovuta a un problema temporaneo. Se questo è il caso possiamo solo aspettare e rivolgerci al nostro fornitore.

Differente è la questione se il problema è legato al nostro impianto condominiale. In questo caso il motivo potrebbe essere una perdita nell'impianto o l'ostruzione dei tubi causata da calcare. Anche la parziale chiusura della valvola principale o un rubinetto bloccato possono provocare perdita di pressione.

Un problema di spinta

Ma, molto spesso, si tratta di un problema legato all'utilizzo dell'acqua da parte di più utenze contemporaneamente; in questo caso noteremo un calo durante la giornata ad orari specifici. Molto spesso il sistema non è adeguato a soddisfare il bisogno di nuclei abitativi sempre più esigenti.

Questo problema è riscontrabile più facilmente ai piani alti: fisiologicamente l'acqua deve essere spinta per servire gli impianti di un appartamento al settimo piano o una casa in collina, ma la spinta è insufficiente per erogarla nel migliore dei modi.

Possibili soluzioni al problema della pressione dell'acqua

Innanzitutto è bene analizzare le varie situazioni per trovare la soluzione migliore. Per questo, in presenza di problemi con il nostro impianto, è sempre bene consultare una azienda esperta nell'installazione e manutenzione di impianti idraulici.

Come prima cosa, controlliamo i nostri rubinetti: è importante che gli erogatori non siano ostruiti, si può andare a smontarli e effettuare la pulizia con acqua e aceto per vedere se il problema si risolve.

Controlliamo che la valvola principale dell'acqua sia correttamente aperta. Se riscontriamo continui consumi d'acqua anche chiudendo tutti i rubinetti è possibile che ci troviamo di fronte a una perdita, in questo caso possiamo rivolgerci al nostro idraulico di fiducia.

In casi più gravi può essere necessario effettuare una pulizia delle tubature e della caldaia per eliminare eventuali incrostazioni di calcare. Per risolvere è possibile installare un addolcitore d'acqua condominiale o per il proprio appartamento in grado di ridurre i sedimenti presenti nell'acqua che circola nelle nostre tubature.

Cosa è una pompa elettronica di sollevamento?

Se nessuna di queste soluzioni ha effetto e la pressione dell'acqua nel nostro appartamento all'ultimo piano è ancora vergognosa, allora potrebbe essere necessario potenziare la pompa di sollevamento.

Questa permette di spingere l'acqua verso l'alto in modo che raggiunga tutti gli appartamenti dell'edificio e che scorra dai rubinetti tutta con una pressione adeguata. Installare e manutenere una pompa elettronica per il sollevamento acqua garantisce un sistema sempre in perfetta efficienza.

Una pompa elettronica (o elettropompa) dotata di un inverter, è uno strumento di nuova generazione che si attiva automaticamente per fornire la giunta spinta all'acqua nel vostro condominio.

 

Cos'è e a cosa serve il formato vettoriale delle immagini

Se vi è mai capitato di lavorare con le immagini vi sarete imbattuti nella richiesta di una immagine di tipo vettoriale. Ma sai davvero di cosa si tratta e di che utilizzo ha?

I differenti tipi di file immagine

Iniziamo con il fare un distinguo sulle tipologie di immagini digitali. Fondamentalmente queste possono essere di due tipi: raster o vettoriali.

Le immagini raster

Le immagini raster (chiamate anche bitmap) sono immagini composte da pixel colorati, singoli puntini che vanno a comporre l'intera figura. Questi file sono caratterizzati anche dal fatto di avere una dimensione e una risoluzione propria. Questo significa che sono composte da un numero finito di quei pixel disposti su una dimensione precisa. Se queste immagini vengono ingrandite oltre la loro dimensioni originali notiamo subito come subiscano una perdita di definizione e appaiano sgranate e dentellate. Quest'effetto è chiamato, appunto, pixellatura.

Può sembrare uno svantaggio ma in realtà questo tipo di immagini può riprodurre un enorme numero di dettagli e sfumature, basti pensare alle fotografie digitali e a tutti i dettagli che offrono.

Le immagini vettoriali

Le immagini vettoriali differiscono dalle raster. Non sono composte da pixel ma sono generate da un insieme di equazioni matematiche che producono punti, linee e forme. Queste equazioni matematiche che definiscono le figure sono i cosiddetti vettori (da qui il nome) e hanno la caratteristica di essere indipendenti dalla risoluzione.

I vantaggi di una immagine vettoriale

Il formato vettoriale, rispetto a quello raster, ha i seguenti vantaggi:

  • Si tratta di una grafica scalabile all'infinito: come accennato è indipendente dalla risoluzione; questo significa che le forme generate matematicamente vengono ricalcolate ogni volta che si effettua un ingrandimento o una riduzione.
  • I colori dei file in vettoriale sono modificabili in modo semplice e veloce; basta selezionare una forma o una linea per andare a cambiare il colore che le è stato assegnato, è anche possibile passare da un profilo di colore ad un altro, ad esempio dall'RGB ad un Pantone.
  • Si può lavorare su questo tipo di immagini visualizzando solo i contorni; è possibile attivare e disattivare con facilità i riempimenti per tutti gli elementi che compongono l'immagine per visualizzare solo i bordi. Si tratta di un tipo di visualizzazione molto importante perchè permette di individuare gli elementi nascosti e rende possibile progettare guide per le attrezzature che effettuano tagli e incisioni.

I tipi di file vettoriali

Le immagini digitali in formato vettoriale sono caratterizzate da delle estensioni particolari e se dobbiamo lavorare con questo tipo di immagini assicuriamoci di aver salvato questo tipo di file.

I formati più importanti delle immagini vettoriali sono:

  • AI - Adobe Illustrator, il formato standard compatibile con i programmi della suite Adobe.
  • EPS - Encapsulated PostScript, altro formato standard per le immagini vettoriali compatibile con i maggiori programmi come Illustrator o Corel Draw.
  • SVG - Scalable Vector Graphics, un nuovo formato adatto alle immagini vettoriali per la creazione di siti web.
  • PDF - altro formato Adobe per la condivisione dei documenti, permette anche il salvataggio delle immagini vettoriali.

A cosa serve un file vettoriale?

La differenza tra i due tipi di immagine fa si che ogni formato sia più adatto per uno scopo preciso. In questo caso, i file vettoriali per le loro caratteristiche, sono molto adatti alla stampa.

Come prima cosa sono molto utili nel disegno tecnico, ad esempio in CAD e in ingegneria.

Ma si tratta anche di un formato prezioso utilizzato dai progettisti grafici per la creazione di loghi e della grafica coordinata perchè si tratta di elementi che possono servire sia su un biglietto da visita che su un cartellone colossale. Ma questo tipo di formato si adatta bene per qualsiasi progetto vada stampato su brochure, volantini, cartelloni o icone per software.

 

Le mansioni del dirigente in ambito salute e sicurezza sul lavoro

Quello di Dirigente è un ruolo di grande responsabilità, ma non tutti sanno che la normativa prevede che tra i suoi compiti ci sia anche quello di garantire la sicurezza sul luogo di lavoro e la prevenzione dei rischi. Ma di quali funzioni si deve occupare esattamente?

Chi è il Dirigente d'azienda?

Il Dirigente è la figura aziendale incaricata dal datore di lavoro di organizzare l’attività lavorativa dei dipendenti controllandone lo svolgimento.

Perché possa svolgere questa sua attività al meglio deve essere adeguatamente formato in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

In ambito sicurezza, è l'art.2 del D.Lgs. 81/08 (comma 1, lettera d) a fornire la definizione di dirigente, ovvero quella “persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa”.

Gli obblighi in ambito Sicurezza sul Lavoro

Gli obblighi del Dirigente, in materia di sicurezza sul lavoro, vengono definiti dall’art.18 del D.Lgs. 81/08. Sono, in realtà, gli stessi di quelli del datore di lavoro, che però possono essere estesi anche ai dirigenti, in base alle mansioni conferite loro.

Tenuto conto di ciò, il Dirigente può avere l’obbligo di:

  • nominare il medico competente per la sorveglianza sanitaria;
  • designare gli addetti antincendio e primo soccorso;
  • nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e sicurezza;
  • fornire gli adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI) ai lavoratori;
  • prendere le misure appropriate affinché solo i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e addestramento possano accedere alle zone che li espongono a un rischio grave e specifico;
  • richiedere che i singoli lavoratori osservino le norme vigenti e le disposizioni aziendali che riguardano sicurezza e igiene del lavoro, uso dei mezzi di protezione collettivi e DPI;
  • richiedere al medico competente l'osservanza degli obblighi previsti a suo carico;
  • adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, i lavoratori abbandonino il posto di lavoro o la
  • zona pericolosa;
  • informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;
  • fornire adeguata informazione, formazione e addestramento, in base agli articoli 36 e 37;
  • salvo eccezione motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, astenersi dal richiedere ai lavoratori di riprendere l’attività in una situazione di lavoro ove persista un pericolo grave e immediato;
  • verificare periodicamente la perdurante assenza di rischio, prendendo provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno;
  • adottare le misure necessarie per la prevenzione incendi, l'evacuazione dei luoghi di lavoro, e per casi di pericolo grave e immediato, in base all'articolo 43. Queste misure devono essere adeguate alla natura dell'attività, alle dimensioni dell'azienda o dell'unità produttiva e al numero delle persone presenti;
  • convocare la riunione periodica nelle unità produttive con più di 15 lavoratori;
  • provvedere all'aggiornamento delle misure di prevenzione in relazione ai cambiamenti organizzativi e produttivi o all'eventuale evoluzione della tecnica di prevenzione e protezione;
  • vigilare affinché i lavoratori con obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza l’idoneità.

Che formazione deve ricevere un Dirigente?

Il percorso formativo è dettagliato nell’accordo Stato del 21 dicembre 2011, in attuazione dell’articolo 37 del Decreto Legislativo 81/2008 in relazione ai compiti ed alle responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro. In esso sono definiti la durata ed i contenuti del corso.

Il corso fornirà le conoscenze base su sicurezza e salute nei luoghi di lavoro contenute nel D.Lgs. 81/2008, ed evidenzierà i compiti e le responsabilità del Dirigente nella gestione della sicurezza sul lavoro.

Naturalmente la formazione dovrà essere erogata da un ente accreditato in grado di fornire corsi per la formazione dei Dirigenti certificati. Vedremo più nello specifico il programma del corso in un prossimo articolo.

 

VoLTE disponibile su Ehiweb Mobile, per chiamare e navigare in alta qualità

Un mese dopo il debutto Ehiweb Mobile lancia il suo VoLTE, che consente contemporaneamente di chiamare in HD e navigare su rete 4G. Previste ulteriori novità per il 2023: 5G, promozioni e tariffe, arrivo delle prime eSIM.


Appena trascorso un mese dal lancio ufficiale, Ehiweb Mobile ha confermato le attese: con la gestione di oltre 200 ordini in tre settimane e la vendita di circa 300 SIM tra privati e aziende, il bilancio dei primi giorni è migliore delle aspettative iniziali.

Senza alcuna campagna pubblicitaria, i numeri generati confermano l'affidabilità e la reputazione di Ehiweb, il provider bolognese specialista di connessioni Internet e telefonia che ha aggiunto ai propri servizi anche le offerte dedicate al mobile.

Dopo aver presentato le proprie tariffe al pubblico, Ehiweb Mobile annuncia una novità prevista già dal suo esordio: la disponibilità del servizio basato sulla tecnologia VoLTE (Voice Over LTE).

Il VoLTE di Ehiweb Mobile, diffuso sulla rete Vodafone, offre ai clienti chiamate in alta definizione (HD) e isolate da rumori circostanti, con tempi di risposta rapidi e una qualità più nitida e ricca di dettagli. Contemporaneamente, è possibile restare connessi e navigare su rete 4G, ad una velocità massima di 60 Mbps in download e 30 Mbps in upload, senza rallentamenti o interruzioni, sfruttando così tutti i vantaggi della connessione LTE.

Il VoLTE è incluso, senza costi aggiuntivi, in tutte le tariffe per privati e business, ed è già in funzione per chi ha attivato la propria SIM Ehiweb Mobile. 
I possessori di iPhone (versione iOS 15.4.1 o superiore) possono già usufruire del servizio che presto sarà disponibile anche sugli smartphone con sistema operativo Android, in particolare su Samsung, Xiaomi e Oppo.

Ehiweb Mobile prosegue il suo impegno per aumentare la varietà di offerte e i servizi per i suoi clienti privati e business: nel corso del 2023 è prevista l'attivazione del 5G e sono allo studio nuove promozioni, tariffe con minuti illimitati e l'arrivo delle virtuali eSIM.

Proprio l'attenzione al cliente è un punto forte di Ehiweb Mobile, e lo conferma anche il commento che la Responsabile del Customer Care, Simona di Bartolo, ha rilasciato in merito al futuro di Ehiweb Mobile: "Neanche un mese fa abbiamo anticipato al pubblico la prima evoluzione tecnologica che ci avrebbe portato nel futuro della telefonia mobile: il VoLTE è la nostra prima promessa mantenuta. Da noi c'è sempre molto fermento, le sfide del 5G e delle eSIM sono un impegno che siamo contenti di prendere con tutti i nostri clienti, con le persone e le aziende che in futuro vorranno metterci alla prova, provare il valore di un customer care differente, e darci fiducia."


martedì 6 dicembre 2022

PROJECT – FABRIZIO CHINAGLIA E ANGELO LANGÈ PRESENTAZIONE

Angelo Langè è una persona che emerge dalla massa, che ha deciso di agire per smuovere il pensiero di tante altre persone e intervenire attivamente per aiutarle. Durante la sua carriera ha raggiunto grandi risultati in ambito lavorativo e nel suo percorso di vita, a mettersi in risalto non è solo la sua personalità ma anche il suo modo di gesticolare, un insieme di fattori che catturano l'attenzione di cui ne parleremo nei prossimi articoli che tratteremo.

In questo articolo abbiamo voluto parlare dell'Uomo Angelo Langè, di ciò che lo spinge ogni giorno ad agire. Sono tantissime le persone che vedono in Langè un vero e proprio punto di riferimento, è molto conosciuto e nonostante i suoi progetti molto celebri abbiamo deciso di parlare di lui per svelare un lato completamente inedito.

L'incontro con Angelo Langè

Angelo Langè è senza alcuna discussione un grande professionista nel suo settore ed anche una figura di riferimento per i giovani e per i più adulti.

Sono queste le ragioni che hanno spinto Fabrizio Chinaglia con la sua FC Agency a contattare diversi professionisti per far emergere il lato più personale di Angelo e non solo ciò che riguarda la sua grande carriera lavorativa.

Questa foto fra il noto agente Fabrizio Chinaglia e Angelo Langè aveva destato molta curiosità nella stampa. Sui social negli ultimi giorni sono state tantissime le persone che si sono chieste perché i due stessero insieme e se ci fosse qualche progetto in rampa di lancio, potremmo prepararci a qualcosa di davvero molto importante.

Il progetto, infatti, è stato presentato a molti capo redattori che hanno reagito con estremo interesse ed entusiasmo, gli articoli probabilmente verranno condivisi da decine di testate. Sono molti i giornali che conoscono anche la professionalità di Fabrizio Chinaglia, il suo nome è divenuto noto poiché da anni si occupa in prima persona dell'ufficio stampa di ogni tipologia di professionista, ma questa idea va sicuramente oltre. Si vanno a toccare delle tematiche educative e sociali con questo progetto che sarà una grande fonte d'ispirazione per molte persone.

D'altra parte, la personalità di Angelo presenta molte sfumature anche a dir poco uniche, abbiamo deciso di dedicare uno spazio a queste in un articolo che uscirà fra 20 giorni. Per coloro che lo seguono da molto tempo potrebbero scoprire degli altri lati davvero molto interessanti di cui non se ne parla molto e che pochissime persone conoscono.

La storia di Angelo Langè

Angelo Langè trascorre la sua adolescenza all'interno di una realtà popolare tipica della provincia, dove i ragazzi sembrano non poter aver un futuro roseo. Intorno a sé ci sono diverse situazioni di disagio, ma tutto cambia quando a 18 anni si arruola in Polizia, dove lavora come membro di spicco in una sezione specializzata nel contrasto alla droga.


Ha dichiarato in un'intervista: «Mi ha sempre fatto paura – racconta -. Ci cascava gente che conoscevo, vedevo come diventavano, il fratello del mio amico o il mio amico stesso, ragazzi con cui andavo a giocare a pallone o a scuola. A 16 anni, durante un'estate, sono andato al mare a Riccione in furgone con i miei amici. Qualcuno aveva portato un panetto di hashish. Sapevo che era una cosa che non si poteva fare, che chi usava quella andava a usare l'altra. Una sera, erano tutti attorno al falò col cannone, il primo ha iniziato a fumare e a fare il giro, ho pensato in un millesimo di secondo: "E adesso?". L'ho passato, e mi sono tolto un peso, rendendomi conto che ero uguale a prima».

Ultimamente è stato invitato anche nel famoso podcast di Fedez e Luis Sal: "Muschio Selvaggio", dove ha raccontato le sue operazioni contro i pusher. Er Chicoria invitato anche lui alla stessa puntata lo ha definito "predatore di spacciatori, un signor poliziotto che toglie la monnezza dalle strade". Angelo Langè nell'intervista ha voluto sottolineare come è sempre una quesione di scelte e che se non avesse intrapreso queste probabilmente non sarebbe stato in grado di fare del bene.

Angelo Lanè parla il linguaggio del marciapiede, delle scuole, della discoteca; sorride ma si arrabbia anche come tutti gli altri umani, non si sente superiore a nessuno ma allo stesso tempo svolge il suo lavoro al meglio grazie alla conoscenza approfondita delle dinamiche di strada. Odia i discorsi buonisti perché è una persona che compie fatti ma allo stesso tempo è un buono, non ha mai alzato le mani o umiliato nessuno, ma ha sempre cercato di preservare la dignità del prossimo. Questo lo contraddistingue da qualsiasi altra persona che si crede superiore nel momento in cui incontra un malintenzionato mentre compie il misfatto.

È un tipo alla Serpico, non è solo un poliziotto ma un vero e proprio artista. Racconta che disegna storie di droga, proprio come quelle che vede tutti i giorni a Milano dove la coca viene consumata quasi come se fosse un aperitivo. "La tirano tutti, nessuno ci fa nemmeno più caso. Disegno perché, forse, ne ho bisogno per scaricare, per svuotarmi. Prendo la bomboletta, e vado. Ma solo in posti autorizzati, sono sempre un poliziotto…".

Dopo che trascorre giornate e nottate si diletta nella realizzazione di Opere che in una città evoluta come Milano potrebbero apparire come un bello spot contro la droga. Nella sua vita ha realizzato diversi murales, in uno è presente una donna bella e sinuosa ma che allo stesso tempo presenta una siringa nel braccio. In un altro è presente una donna incinta con il ventre pieno di ovuli di cocaina. Queste sono storie che possono far venire i brividi, che non sono piacevoli da vedere ma che presentano al meglio la realtà, non si può fingere di vederne un'altra.

La sua attività lo porta ad essere spesso e volentieri artefice del destino del prossimo, lo rende spettatore inerme delle situazioni di disagio che la condizione umana contemporanea esprime.

Le sue emozioni di giorno in giorno cambiano ma gli spetti del passato riemergono spesso con forza ma lui è in grado di affrontarli a testa alta.

Ad oggi lavora come membro della 6° sezione della squadra mobile di Milano ed emerge per le sue abilità e per la sua capacità di ragionare come le persone "di strada" e nell'insegnare ai giovani poliziotti come agire ed interfacciarsi con il prossimo, anche nelle situazioni più critiche.

Oltre ad essere un grande professionista, Angelo Langè ha sviluppato delle carriere parallele come quella nel mondo televisivo.

Angelo ha partecipato al documentario in Rai "Cocaina allarme sociale" cha ha avuto un successo enorme. Dopo questa esperienza, il famoso attore Raoul Bova lo ha voluto come co-protagonista nel film "Sbirri" (un docu-film attinente alla realtà).

Successivamente ha scritto un libro di enorme successo: "Vite in Polvere" che lo ha portato alla ribalta a livello nazionale come figura di spicco alla lotta alla droga. Oggi va a parlare di queste tematiche in diversi istituti perché proprio parlando di queste tematiche ai giovani si può evitare che questi incadano in problematiche più gravi che potrebbero rovinare per sempre la loro vita.

Angelo, però, non è solo questo, non si può vincolare la sua figura solo ed esclusivamente al mondo della droga. Una persona della sua esperienza è in grado di affrontare tutti i disagi correlati a qualsiasi tipologia di dipendenza.

Who Is We – WIW la Maschera di ogni persona

Per comprendere al meglio perché le persone incadono nelle dipendenze è necessario comprendere il disagio che vivono. Proprio per questo Angelo ha creato il concetto di Maschera, rifacendosi al pensiero Pirandelliano. Ogni giorno le persone indossano delle maschere per soddisfare i bisogni della società e nascondono il loro vero "essere".

Questo accade perché si vuole evitare il giudizio altrui, si preferisce sempre la strada del socialmente accettabile, il volto delle persone diventa quindi una Maschera Mutaforma.

Da qui nasce il concept Who (il personaggio) Is We, ma vero pure l'ossimoro We Is Who [noi tutti siamo "lui" (inteso come chiunque altro).

Per comprendere al meglio questo concetto la domanda che bisogna porre è la seguente: "Se io avessi avuto le sue esperienze, possibilità, trascorsi, possibilità… sarei stato diverso?"

Bisogna instillare questo dubbio senza risposta, dare una chance alle persone di sentirsi liberi di perseguire le strade che più si avvicinano al loro IO.

I disagi in una società in continua evoluzione non fanno altro che mutare, proprio per questo motivo nascono anche nuove patologie legate anche alla tecnologia. L'errore molto frequente che commettono i giovani è quello di credere di creare costantemente legami online, quando nella realtà non è affatto così.

La lotta alla droga non è TUTTO ma ci sono tanti altri disagi che devono essere affrontati adeguatamente. Persone come Angelo sono fondamentali in una società sempre più menefreghista.

Questo progetto ha destato interesse per la FC Agency ma anche per molti altri capo redattori, proprio per queste ragioni questo articolo si troverà con un click nel report che In futuro ci saranno sicuramente molte novità sui progetti di Angelo Langè. In questi articoli la FC Agency vuole far emergere l'impegno di Langè non solo come uomo e poliziotto ma anche nel sociale, dando particolare attenzione ad ogni movimento del suo corpo.

Abbiamo voluto studiare approfonditamente la sua fluidità nei movimenti e la sua capacità di essere una vera e propria calamita per l'attenzione delle persone, ma di questo e di altri progetti di Langè e del suo impegno nell'educazione sociale ve ne parleremo in altri articoli che usciranno di qui a breve!

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