Da: avv. Eugenio Gargiulo ( eucariota@tiscali.it)
Commette un reato chi di notte dà fastidio ai condomini perché non riesce a tenere a bada i bambini!
Può incappare in seri problemi chi fa rumore durante le ore notturne nei condomìni, anche se il rumore non è voluto. Infatti, stando a una sentenza recentissima della Cassazione, il reato di disturbo della quiete pubblica scatta non solo per le condotte "dolose" ma anche per quelle "colpose", ossia non volute dal proprietario di casa, come nel caso in cui a fare frastuono siano i figli sonnambuli o poco educati. ( in tal senso Cass. sent. n. 12939/14 del 25.03.14.)
Di fatto, perché si abbia l'illecito penale è semplicemente necessario che il rumore sia avvertito da una pluralità indistinta di persone. Se, invece, ad essere disturbato è solo l'appartamento di uno o più vicini identificati (cioè se i rumori arrechino disturbo ai soli occupanti di una singola abitazione, e non ad altri soggetti abitanti nel medesimo condominio o nelle zone circostanti) si configura un illecito civile e il condomino disturbato dal chiasso non avrà altra strada che fare una causa civile per ottenere nient'altro che il risarcimento danni (senza, quindi, poter invece chiedere la sanzione penale nei confronti del colpevole).
Inutile dare quindi la colpa ai bambini sonnambuli o difficili da gestire, se i vicini restano svegli tutta la notte per i rumori che provengono dall'appartamento "incriminato".
Proprio di recente,
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