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sabato 18 giugno 2022

Anton Berovski al violino e Claudia D'Ippolito al pianoforte in concerto a Borgo Condè

Giovedi 30 giugno 2022 ore20.00

Primo evento della rassegna " Note di gusto sotto le stelle" che si terra' nel corso dell'estate al borgo del Resort Conde' a Fiumana di Predappio.
Per il primo evento si esibira' il duo Anton Berovski al violino e Claudia D'Ippolito al pianoforte.

Mail priva di virus. www.avast.com

venerdì 17 giugno 2022

STIFANELLI “Tedesca” è il nuovo singolo del vincitore del Meeting Music Contest che racconta una storia d'amore adolescenziale.

Una storia d'amore adolescenziale per un brano leggero e spensierato, con una nota di malinconia.




In radio dal 17 giugno 2022



Un brano chitarra e voce da cui emerge inaspettatamente una band rock. Racconta una storia finita male in età adolescenziale, prendendo in giro gli stereotipi tipici di quell'età della vita. Testo leggero, ironico, quasi naive, ma con tratti malinconici, che vengono accentuati da un approccio vocale sporco e volutamente scarno.


«È la prima canzone che ho scritto, parla di una delusione amorosa che cerco di sdrammatizzare con ironia e battute taglienti. In ogni caso alla fine del brano mi deprimo comunque» Stifanelli



Etichetta: Amor Fati Dischi

Distribuzione: Ingrooves/Universal

Radio date: 17 giugno 2022



LINK SOCIAL

Presave/Ascolto: https://ingrv.es/tedesca-3ed-9 

Instagram: https://www.instagram.com/mattia_stifanelli/ 

 


BIO

Mattia "Stifanelli" è un cantautore nato nel 1999 e cresciuto in provincia di Lecce.

Ha studiato batteria per dieci anni, suonando principalmente funk e jazz in varie formazioni locali, ma nel 2017, complice il trasferimento a Venezia per intraprendere studi universitari e stufo di non riuscire a trovare progetti musicali che potessero assecondare le proprie ambizioni, ha deciso di prendere lezioni di canto e imparare a suonare la chitarra, iniziando a dedicarsi alle proprie composizioni musicali come cantautore con lo pseudonimo "STIFANELLI".

Le sue canzoni, dapprima acerbe, hanno iniziato a prendere sempre più forma, e sono giunte nel 2021, a vincere il Meeting Music Contest organizzato dal MEI, che gli ha dato la possibilità di registrare nei primi mesi del 2022 le canzoni che erano solo dei provini, facendole diventare il primo vero lavoro discografico, che avrà luce il 17 Giugno con il primo singolo "Tedesca" e che verrà supportato dallo stesso MEI e Amor Fati Dischi con distribuzione Ingrooves / Universal.


fonte: www.laltoparlante.it


mercoledì 15 giugno 2022

Maggiore Centro: visita il Lago Maggiore con un unico biglietto

Le Isole Borromee sono tra le attrazioni più conosciute sul Lago Maggiore, ma in realtà la zona offre molto di più da scoprire. Con il nuovo biglietto unico Maggiore Centro si può infatti viaggiare comodamente a bordo di battello, bus e funivia per un'intera giornata e visitare attrazioni turistiche fra sponda piemontese e sponda lombarda del Lago Maggiore.

Molte delle località che si affacciano sul Lago Maggiore si possono raggiungere tranquillamente anche senza auto, viaggiando con i traghetti della Navigazione Laghi, con i bus di linea e le funivie. Tra le tappe imperdibili sono sicuramente da ricordare la pittoresca cittadina di Stresa con il suo soleggiato lungolago e l'Eremo di Santa Caterina del Sasso che, arroccato su una sporgenza rocciosa, sembra quasi fluttuare sulle acque del lago agli occhi di coloro che si avvicinano via traghetto.

Per chi ama i panorami mozzafiato, il Belvedere sul Sasso del Ferro a Laveno offre una spettacolare vista sulle Alpi e i laghi del Nord Italia, fino alla Pianura Padana. Un'altra popolare località sul lago è Verbania, affacciata sul Golfo Borromeo, dove si trovano anche i Giardini Botanici di Villa Taranto, che con oltre 20.000 tipi diversi di piante, sono considerati tra i giardini botanici più belli del mondo.

Un viaggio comodo da pianificare

Se finora i viaggiatori dovevano comprare singolarmente ogni biglietto e poi organizzare il proprio viaggio in autonomia, adesso con Maggiore Centro hanno a disposizione un unico biglietto con diversi voucher che permettono di spostarsi comodamente per un giorno intero a bordo dei mezzi di trasporto coinvolti nel progetto.

"Lo scopo di questa iniziativa è di incoraggiare i nostri ospiti a scoprire di più del nostro territorio e a esplorare, anche durante un soggiorno breve, sia la sponda piemontese sia quella lombarda del Lago Maggiore" spiega Anna Maria di Sessa, direttrice del Consorzio Maggiore. "Con questo biglietto unico, che si può acquistare sul nostro sito (www.visit-lakemaggiore.com), e con gli orari che abbiamo messo a disposizione online, pianificare il viaggio è talmente comodo che si può tranquillamente lasciare il proprio mezzo di trasporto privato in hotel o al campeggio ed esplorare il lago per un giorno intero direttamente dalle sue acque. Insomma, nel modo più bello e più autentico." Con l'introduzione di questo biglietto ci si augura anche di diminuire l'uso di mezzi privati e di rendere il turismo sul Lago Maggiore più sostenibile, specifica di Sessa.

Un biglietto unico e circolare

Il biglietto Maggiore Centro permette di viaggiare per un giorno, seguendo un percorso circolare, nella parte centrale del lago, con partenza e arrivo allo stesso scalo. Naturalmente il viaggio può essere interrotto a piacimento e, prima di iniziare il giro, si deve solo precisare il senso di percorrenza, orario o antiorario, in cui si intende utilizzare il biglietto, dato che ogni tratta può essere percorsa solo una volta.

Un esempio concreto? Si parte da Stresa la mattina, si prosegue poi per circa 15 minuti con il battello fino a Santa Caterina del Sasso, dove c'è tempo a sufficienza per visitare senza fretta l'Eremo e la chiesetta con il campanile romanico e gli interni barocchi. Da lì si prende il bus per Laveno, dove di trova la funivia per raggiungere il belvedere sul Sasso del Ferro. Dopo una pausa per vedere il panorama si torna indietro con la funivia. Da lì si continua il giro con il traghetto e in 20 minuti si arriva a Verbania Intra. Dall'imbarcadero di Intra si raggiunge facilmente a piedi Villa Taranto, altrimenti con il battello di linea, in pochi minuti. Nel parco della villa, che si estende per 16 ettari, si ha poi abbastanza tempo per ammirare magnolie, azalee, rose, eucalipti e tante piante esotiche, prima di riprendere l'ultimo o il penultimo battello disponibile verso Stresa. Un'oretta rilassante sul lago di sera e si conclude così il giro.

Acquistabile online in due varianti

Il biglietto è disponibile in due varianti: Maggiore Centro A (29€ per adulti e 19€ per ragazzi fino a 12 anni) include tutte le tratte, ma non prevede il biglietto d'entrata ai Giardini di Villa Taranto, mentre Maggiore Centro B (38€ per adulti e 25€ per ragazzi fino a 12 anni) comprende anche l'entrata ai Giardini.
La variante da 38€ è quella più vantaggiosa: rispetto a comprare singolarmente ogni biglietto, con Maggiore Centro si risparmiano 7€.

PROTTO “Ordine” è il nuovo singolo dell’eccentrico cantautore che racconta una storia d’amore ormai finita.

Una canzone d'amore scritta quando l'amore è ormai finito e tutto ciò che resta è negli scatoloni pronti per il trasloco



In radio dal 17 giugno


Poi riporrai tutta una vita dentro a qualche scatola 

Che imballerai con chilometri di plastica

Che durerà ben più di noi

Ben più di me o di te

Almeno lei


Ordine è una canzone d'amore in cui Protto, in punta di voce, ci confida un episodio intimo di vita personale: la fine di una relazione, il trasloco e l'annesso cambio di vita a cui tutti noi, almeno una volta, abbiamo preso parte, tra tasselli, nastri di carta e volture delle utenze.

La voce malinconica e la tristezza di fondo stridono con l'ironia di alcune immagini assecondando quella che è l'immancabile cifra stilistica del cantautore torinese.  Il suono è spensierato e "spudoratamente" sixties.


«Mentre le stelle vengono svitate a colpi di cacciavite, una ad una, c'è una parte di noi che si illude ancora che la storia non sia veramente finita, raccontando a noi stessi che anziché un trasloco "volevamo solo fare ordine"». Protto



Etichetta: Moovon Label

Radiodate: 17 giugno 2022


SOCIAL 

Facebook https://www.facebook.com/nprotto

Instagram https://www.instagram.com/prottofficial/



BIO

PROTTO (cognome d'arte di Nicolò Protto) è un progetto inedito che nasce a Torino alla fine del 2016 e vede all'attivo due EP, "Di cattivo busto" (2018, CardioProductions, Torino) e "Dal vangelo secondo round" (2020, Moovon Label, Torino).

Il progetto viene selezionato tra i finalisti del Premio Bertoli 2018 (Modena) e partecipa al festival La città della canzone (Cremona, 2018), a tre edizioni consecutive del _resetfestival (Torino) dal 2018 al 2020 e a due Festival di Sanrito (Cuneo) nel 2020 e nel 2021.

Nell'ottobre del 2019 vince il concorso Duel Cantautori a Confronto (Torino), vittoria che gli apre le porte del Premio Bindi 2020 e del Festival MEI 2020.

Nell'autunno 2021 PROTTO prende parte ad Xfactor 2021, dove supera le auditions di fronte ai giudici con il brano Fossi ricco e arriva fino alla fase di selezione dei bootcamp, dove presenta l'inedito Jazz (A me piace il), pubblicato il 15 ottobre dello stesso anno.

Con il brano "Troppo a nord", che anticipa nel 2022 l'uscita di un nuovo EP, arriva secondo classificato al Premio Inedito le Colline di Torino 2021 nella categoria testo canzone.

Da aprile 2022 a luglio 2022 è stato impegnato nel Piano Punk Tour 2022, con oltre 20 date in giro per tutta Italia, e per inizio giugno è prevista l'uscita del nuovo singolo Ordine (2022, Moovon Label, Torino).



fonte: www.laltoparlante.it


MASSIMO BIGI “Bestemmio e prego” è l’album d’esordio per il musicista umbro prodotto dalla factory di Enrico Ruggeri

Un disco folk-cantautorale arricchito dalle preziose collaborazioni con Andrea Miró, Silvio Capeccia, Davide Brambilla, lo stesso Ruggeri e molti altri.


 

 

Massimo Bigi, musicista, direttore di produzione e tour manager di Enrico Ruggeri, scrive questo disco mosso dall'urgenza comunicativa delle proprie emozioni legate alle sue storie di vita, tra poesia e malinconia.

 «Un portentoso contenitore di cerotti da applicare alle ferite della vita, oppure una miracolosa pozione in parte lenitrice dei piccoli, trascurabili, dolori quotidiani. "Bestemmio e Prego" vorrei fosse questo, vorrei fosse la forza, l'intensità e la tenerezza racchiusa nella preghiera e nella bestemmia. La blasfemia non c'entra, almeno per chi è capace e così sensibile da ipotizzare che la bestemmia può essere, a volte, una soffice e delicata preghiera e la stessa preghiera contenere l'irruenza e l'indelicatezza della bestemmia.

Ne facciamo tutti uso, preghiamo e imprechiamo a modo nostro, una piccola libertà che ci concediamo.» Massimo Bigi. 

 

Le canzoni di questo album nascono d'inverno, di mattina presto tra il profumo dei caffè e degli inverni. Tutte scritte con la stessa chitarra, una chitarra elettrica assemblata dallo stesso Bigi: non l'ha voluta amplificare e suona piano, perfetta per le sue mattine che cominciano col buio, nel silenzio della sua casa, il sonno della gatta e di chi lo "sopporta da una vita".

 

«Dieci canzoni che spezzano il cuore e lo ricompongono, tra malinconia e sorriso, preghiera e sconforto, rabbia e sberleffo - afferma Enrico Ruggeri - La mia band ha fatto il resto, si sono aggiunti tutti quelli che lo hanno conosciuto, grandi musicisti che come me sono rimasti affascinati. Bisogna vivere intensamente per scrivere con intensità: per i grandi c'è sempre un momento particolare e, credetemi, ilBigi è un grande».

 

TRACK BY TRACK

 

1-COME SE FOSSE FACILE

Cantata con Enrico, racconta in maniera disincantata la differenza tra "essere" e "mostrarsi agli altri".  La chitarra slide di Paolo Zanetti sottolinea il clima di sospensione temporale nel quale fluttuano i pensieri.


2-IL RANDAGIO E L'UBRIACO

Entrano in gioco i personaggi, che Bigi descrive con spietata lucidità, sempre in bilico tra la voglia di vivere a pieno regime e la ricerca della pace interiore. Il sax di "Marlon" Marinoni sottolinea l'asprezza del tema, fino all'irruzione finale di Silvio Capeccia che rivendica le glorie di un passato punk.


3-CIRCO MERAVIGLIA

Prima grande stoccata poetica, in bilico tra la poetica del volo di un trapezista e i suoi struggenti pensieri. Una fotografia piena di sfumature, con un epico assolo finale al flicorno di Davide Brambilla che regala suggestioni felliniane.


4-DIO NELL'ULTIMO BAR

Tra sigarette, alcool, rimorsi e rimpianti un locale di quart'ordine diventa occasione di redenzione e speranza. Ancora il sax a rendere reale il senso di noia che si alterna a una inaspettata spiritualità.


5-UN'ALTRA ETÀ

Il mito dell'eterna giovinezza si alterna alla paura dell'ignoto. Un piccolo grande inno generazionale, con la voce di Andrea Miró ad aggiungere pathos ed energia.

6-PARTE DI ME

Con questa canzone Bigi raggiunge vette poetiche altissime, al punto che Ruggeri decide di includere la sua versione del brano nel suo album "La Rivoluzione". Il tema della perdita e della elaborazione di una assenza colpisce al cuore, con il violino ipnotico di Andrea Miró che aggiunge commozione.


7-ANDARE VIA

Altro duetto con Enrico in un brano "on the road" sulle suggestioni del viaggio come reale scopo di vita, non per la voglia di raggiungere un punto d'arrivo, ma per imprimere l'ultima svolta eroica alla propria vita.


8-LE OMBRE DELLA SERA

Su un tappeto percussivo suonato a sorpresa da Enrico Ruggeri si snoda un brano sognante e evocativo cantato ancora con Andrea Miró: la contrapposizione tra il sogno di mondi lontani e la malinconia diventa una ballata ipnotica destinata a rimanere nel tempo più dei pensieri dei protagonisti. 


9-ANIMA IN PENA

L'amore per il rock non ha mai abbandonato "il Bigi" che qui ci regala una cavalcata che esalta la sezione ritmica di Alex Polifrone e di Fortu Sacka (produttore del progetto con Enrico e tutta la band). Un brano che evidenzia la vocazione di tutto il gruppo a registrare "live" senza compromessi.


10-BESTEMMIO E PREGO

L'album si chiude con la title track, un brano che ha trovato vigore (e applausi!) nel tour teatrale di Ruggeri, che ha visto Massimo Bigi cantare e suonare con gli amici di sempre.
Rabbia, disperazione, poesia, ironia in una canzone già iconica per i fan del Rouge.

 


Etichetta: Anyway Music

Release album: ottobre 2020



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BIO

Massimo Bigi, anche detto ilBigi, nasce a Castiglione del Lago (Perugia) il 26 aprile 1958. 

Entra nella band dei Generation Gap diventandone leader anarchico indiscusso, e fonda poi il gruppo The Ramblers.

ilBigi inizia un percorso professionale che va da cameriere, a uomo delle pulizie, tassista, albergatore, cuoco, bagnino, giardiniere. Un giro capestro che lo farà ripassare dal via, quello della musica. 

Si ritrova per caso nel 1993 in tour con Enrico Ruggeri e qui scatta una celeste corrispondenza di musicali sensi. Prima come direttore di produzione e poi come tour manager, segue Ruggeri per anni in concerto in tutta Italia e non solo. I due diventano inseparabili compagni di mille avventure. Dopo anni di collaborazione però, sparisce per molto tempo. 


Nei periodi di pausa dai tour, Bigi pubblica due libri: "Grand Hotel des Guitar" nel 2010, una serie di racconti dedicati al mondo della chitarra, e "Giocando col Tempo" nel 2016, ventiquattro brevi racconti frutto di fantasia e ricordi, che ruotano intorno alla passione per il rock'n'roll, ma anche alle ferite di una vita vissuta senza risparmiarsi e senza risparmiare.


ilBigi non smette mai di scrivere nuovi brani che tiene per lo più per sé. Torna con un bagaglio di esperienze complicate che hanno prodotto canzoni sofferte e intense.

Un giorno ne fa sentire qualcuna a Enrico Ruggeri che ne rimane folgorato. 

Le canzoni si susseguono, si rincorrono, iniziando ad assumere forme sempre più convincenti, finché diventano dieci e portano la Anyway Music (Ruggeri) e Marco Poggioni alla pubblicazione dell'album "Bestemmio e prego".


fonte: www.laltoparlante.it


ANDREA TARQUINI “In fondo al ‘900” è Il terzo album del cantautore romano che racconta storie di vita comune attraverso sonorità legate alla musica americana.

Il nuovo lavoro discografico dell'artista milanese d'adozione, racconta di storie di vita comune, quotidiana, e di ricordi, attraverso sonorità legate alla musica americana.



Release album 17 giugno



Andrea Tarquini, il cantautore romano, milanese di adozione, nato come chitarrista del celebre Stefano Rosso, esce col suo terzo disco, prodotto da Fabrizio "Cit" Chiapello. 

I temi delle canzoni sono tutti riconducibili al mal di vivere, alle incertezze, ai rapporti che non sono sempre sani e in equilibrio, ad un paese dove sempre meno persone leggono, studiano, e ricordano, i temi della vita reale insomma, che ha bisogno di bellezza e di saperla ricercare con gli strumenti giusti.

Sulla copertina del disco compare l'opera di Alfred Drago Rens "La petite Gau"


«In fondo al '900 è il mio terzo album. Il secondo di canzoni scritte da me. Giusto per fare una battuta potremmo dire che è "musica per adulti", pur non essendo pornografia. Le canzoni sono piene di riferimenti generazionali che può cogliere solo chi ha la mia età ma allo stesso tempo le canzoni devono essere accessibili a chiunque. La scrittura non è talebana. In questo disco ci sono molte sonorità americane (e musicisti americani) perché vengo da una storia musicale legata al folk, al country, al bluegrass e al jazz acustico. Si tratta della naturale evoluzione rispetto al disco precedente uscito più di cinque anni fa ma con in mezzo due anni di pandemia.» Andrea Tarquini



TRACK BY TRACK


1) UFO ROBOT - Il brano di apertura è un brano "nostalgico spensierato" di cui Paolo Giovenchi e Primiano Di Biase ne hanno firmato l'arrangiamento. La Renault 4 dove trovarono Aldo Moro insieme a Goldrake fanno parte degli anni dell'infanzia dell'artista. Ufo Robot è un piccolo manifesto ideale di questo disco, un racconto che parte dal passato e arriva all'oggi, ossia ad un paese, come ritiene Tarquini, che istituisce giornate della memoria, ma lo fa spesso per auto assolversi dalla colpa di non custodire la memoria quotidianamente. Ed è per questo che termina con "tre Franceschi" (De Gregori, Bergoglio, Totti) che sono tutti nati nel '900 e sono tutti espressione di passioni antiche.


2) CANTAUTORI INDIPENDENTI - Con il featuring di Federico Sirianni questa canzone racconta il mestiere del cantautore indipendente. Un mestiere bellissimo, incerto, a volte doloroso ma irrinunciabile. Fatto di alcune memorabili serate e poi, anche di mille piccoli concerti in club talvolta sgangherati, dopo i quali ci si trova a tornare a casa con le ossa rotte di stanchezza, ma con negli occhi la luce di quegli sguardi del pubblico che ti spronano ad andare avanti, nonostante i tanti sacrifici e le molte difficoltà.


3) L'AMORE IN FRIGO - Questa canzone funky-reggae è un po' il seguito di "Monete", un brano presente nel disco precedente. Si tratta di una storia di coppia. Una coppia di pazzi, un rapporto malato. Lei va a casa di lui e gli fa le pulizie perché sennò lui affoga nella sporcizia, ovviamente non può farne a meno ma entrambi si accorgono piano piano che questa unione è basata più sul bisogno (e poi sul rancore) che non sull'amore e la stima. 


4) IN FONDO AL '900 - Una canzone autobiografica, ma con storie applicabili un po' a chiunque, coetaneo all'artista. Si tratta di un susseguirsi di "quadri", immagini, persone e situazioni nate nel secolo scorso. Nello svilupparsi del racconto si arriva a cose dell'oggi che sono comunque figlie del passato e di una memoria custodita. È un piccolo manifesto che coinvolge gli affetti personali mischiandoli con la storia del nostro Paese.


5) CASSA (IN) QUATTRO - Una canzone con una tematica sociale. C'è un gioco di parole continuo tra la "cassa quattro" del supermercato e la "cassa in quattro" della batteria in una canzone. Infatti è la storia di una ragazza che suona blues nei locali, ma che per vivere fa la cassiera in un supermercato. Questo lavoro le sta stretto ed è vessata al punto che una mattina, stufa del lavoro e delle vessazioni, prende il microfono degli annunci del supermercato ed inizia a cantare le sue canzoni blues. Questa azione ribelle le costerà il posto, ma lei se ne andrà felice al mare.


6) PARAKALO' - Questa country-waltz racconta la vacanza di un poeta, uno scrittore o un cantautore, su un'isola greca dove si è rifugiato per scrivere. Dalla sua terrazza questo personaggio assiste al passaggio, anche fuori stagione, di alcune bellissime ragazze greche che vanno in spiaggia passando per irti e spinosi sentieri e poi, la sera, rivede in piazza queste ragazze abbronzate e vestite per la sera. Si tratta di un'ode alla bellezza femminile mediterranea.


7) UVE AL SOLE (strumentale) - "UVE" è l'acronimo contratto delle iniziali di un amico recentemente scomparso e per il quale Tarquini ha scritto questa musica per chitarra acustica. Nel brano spicca il sax soprano di Luca Velotti, mitico membro della sezione fiati della band di Paolo Conte.


8) PIOGGIA D'ESTATE - È la storia di una giornata al mare passata da una coppia un po' sbandata e un po' punk-a-bestia. Lui e lei con i relativi cani decidono di passare una giornata insieme al mare pensando che faccia bene stare insieme, rilassarsi e parlare. Dalla periferia di Roma partono coi mezzi pubblici per andare a Ostia, ma anziché trovare il litorale estivo e festante con gli stabilimenti balneari, troveranno una Ostia pasoliniana e sporca dove poi scende anche la pioggia che si mischia alla sabbia e li chiude ancor di più nella loro incapacità di parlarsi.


9) ADIOS AMIGOS - Qui siamo ai saluti. È il commiato del disco, ma lo sarà anche nei concerti. È il racconto del prima e del dopo il concerto.



Etichetta: MoovOn

Release album: 17 giugno 2022



SOCIAL


FACEBOOK www.facebook.com/Tarquini.official 

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SPOTIFY https://spoti.fi/3KJzLrO 

YOUTUBE https://www.youtube.com/channel/UCAxRbJvthR1-0KS2Ehsf_eg 



BIO


Andrea Tarquini, romano trapiantato a Milano, esordisce negli anni '90 del secolo scorso come chitarrista e corista del mitico Stefano Rosso. Dopo molti anni di formazione passati a suonare musiche tradizionali nordamericane, Andrea Tarquini si sposta a Milano dove inizia un percorso didattico nel quale insegna le tecniche della chitarra acustica americana. Grazie all'amicizia con Luigi "Grechi" De Gregori, fratello maggiore del più celebre Francesco, nel 2013 con la produzione di Paolo Giovenchi, pubblica il suo primo disco, "REDS! Canzoni di Stefano Rosso" (Self) disco finalista alle Targhe Tenco 2013 nella categoria interpreti. Nel 2014 i buoni risultati del primo disco realizzato lo portano a diventare endorser di Bourgeois Guitars, uno dei più prestigiosi marchi di alta liuteria chitarristica degli Stati Uniti. Nel 2016, con la produzione di Anchise Bolchi pubblica "DISCO ROTTO" (Self-Ice Records) disco finalista alle Targhe Tenco 2016 come Miglior Opera Prima.

Sempre nel 2016 istituisce il premio per cantautori chitarristi Corde & Voci d'Autore presso l'Acoustic Guitar Village di Cremona che si tiene ogni anno all'interno di Cremona Musica Exhibition & Festival. Nel 2017 partecipa al Premio Bindi dove vince la Targa Beppe Quirici per il "Miglior Arrangiamento"

Tra il 2018 e il 2021 collabora con il rapper Jesto per il quale compone le musiche di molti suoi brani.

Nel 2019 amplia ulteriormente il suo rapporto di reciproca sponsorizzazione con alcuni marchi di strumenti di alta qualità tra i quali i microfoni Ear Trumpet Labs e l'italiana Acus, fabbrica specializzata nella produzione di amplificatori per chitarra acustica. Queste collaborazioni porteranno poi i marchi ad avviare attività di sostegno ai produttori di contenuti e live.  

Nel giugno 2022 pubblica il suo terzo disco che si intitola "In fondo al '900" (MoovOn-Altafonte-Self).


fonte: www.laltoparlante.it


martedì 14 giugno 2022

SILVIO CAPECCIA plays DECIBEL: “Piano Solo2” è il secondo volume del progetto del tastierista, gia’ membro fondatore dei decibel con Enrico Ruggeri

Una rivisitazione strumentale dei successi della band italiana culto anni '80, prodotta dall'etichetta dello stesso Enrico Ruggeri.




A breve distanza dal primo album solista Silvio Capeccia, confortato dalle ottime reazioni nei confronti di quello che poteva sembrare solo un esperimento, torna con "Silvio Capeccia plays Decibel-Piano solo2".

L'idea è rivoluzionaria: rivisitare brani del primo gruppo punk italiano, recentemente tornato sugli scudi con i tre album della loro clamorosa reunion, affidando suggestioni di matrice decisamente rock al solo pianoforte.

Il risultato è sorprendente, armonie e melodie estrapolate dal contesto originario mostrano la loro efficacia e la loro intramontabile originalità.


Le canzoni seguono un ordine cronologico, aiutandoci ad esplorare l'evoluzione di un progetto che, nelle sue due espressioni temporali, rimane unico nel suo genere.
Si parte con LSD FLASH e IL LAVAGGIO DEL CERVELLO, tratte dal primo album della band e Capeccia dimostra da subito il suo coraggio e il suo grande gusto musicale, sostituendo al trio chitarra/basso/batteria  la magia del suo pianoforte.
Se nel primo album Capeccia aveva privilegiato le canzoni più "pianistiche", qui il suo estro lo spinge a misurarsi senza paura con la matrice rock e new wave dei Decibel.
INDIGESTIONE DISKO è la prova della sua voglia di spingersi oltre il limite.
Dopo la scoppiettante IL MIO SHOW si torna al rock duro con DECIBEL: ancora una volta l'artista regge il confronto, riuscendo a valorizzare un altro brano mozzafiato.
Con la collaborazione di Fulvio Muzio, la terza anima dei Decibel, arrivano NOVECENTO e PRANAYAMA, tratte dai due album realizzati senza Ruggeri (Novecento e Desaparecida) per poi arrivare ai brani della mitica reunion degli anni 2017/2018.
È il momento dei pezzi puramente rock come MY MY GENERATION, GLI ANNI DEL SILENZIO e UNIVERSI PARALLELI e dopo la raffinata IL JACKPOT la potente LA BANCA, proseguendo con il surreale divertissement di SALLY GO ROUND! Per arrivare al finale epico con LETTERA DAL DUCA, la canzone portata a Sanremo con il mitico Midge Ure, che chiude in maniera gloriosa un lavoro unico nel suo genere per coraggio, gusto e creatività.



Etichetta: Anyway Music 

Release album: aprile 2022



Contatti e social


Sito: www.silviocapeccia.com 

Facebook profilo: https://www.facebook.com/silvio.capeccia 

Instagram: https://www.instagram.com/silviocapeccia57/?hl=it 



BIO

Nato a Milano il 30 giugno 1957, Silvio Capeccia manifesta presto la passione per la musica e le tastiere: nel 1972, all'età di quindici anni, fonda con il coetaneo Enrico Ruggeri la college band Champagne Molotov che si distingue sulla scena italiana per il suo repertorio rock innovativo (Roxy Music, Sparks, Bowie, Velvet Underground).

La band cambia presto nome in Decibel e, dopo aver lanciato tra mille polemiche il punk-rock in Italia, raggiunge il grande pubblico grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo 1980 con il brano "Contessa". Il clamoroso successo porta negli anni seguenti i Decibel in giro per l'Italia, fra tournée, trasmissioni radiotelevisive e servizi giornalistici. Esce in quel periodo l'album "Vivo da re" in cui Silvio Capeccia firma le musiche di cinque canzoni, inclusa la stessa title track.


Successivamente Enrico Ruggeri intraprende la carriera solista e i Decibel (Silvio Capeccia voce e tastiere / Fulvio Muzio chitarra e tastiere) realizzano due album: il decadente "Novecento", prodotto da Alessandro Colombini e Mauro Paoluzzi, e lo strumentale "Desaparecida", prodotto da Shel Shapiro e Marco Zanoni per l'etichetta californiana "Mp3.com", la prima storica piattaforma di musica indipendente in formato mp3.


Completati gli studi di pianoforte e composizione e laureatosi in Marketing all'Università Bocconi di Milano, Silvio inizia l'affascinante viaggio nel mondo della Ambient music.

Le produzioni ambient di Capeccia sono state utilizzate in esposizioni d'arte contemporanea, installazioni multimediali e monologhi teatrali. 


Silvio Capeccia ha inoltre composto il materiale sonoro di  "Psychoacoustic brain power", il progetto del musicoterapista Fulvio Muzio nel quale l'ascoltatore viene portato progressivamente dalla fase mentale di attenzione vigile al rilassamento profondo. Nel maggio 2014, presso la Facoltà di Psicologia dell'Università Cattolica di Milano, si è tenuto un workshop con dimostrazione live dell'intero progetto.


Il percorso musicale di Silvio Capeccia continua in parallelo sui due versanti ambient e rock. Insieme a Enrico Ruggeri e a Fulvio Muzio nel 2017 ricostituisce la storica band Decibel. Viene pubblicato per Sony Music il cofanetto celebrativo della reunion "Noblesse oblige" contenente brani inediti, al quale farà seguito un lungo tour teatrale. Nel 2018 i Decibel tornano al Festival di Sanremo con il brano "Lettera dal Duca" che vede la partecipazione straordinaria di Midge Ure, front-man della cult band inglese Ultravox. Contemporaneamente i Decibel pubblicano il secondo album post reunion "L'Anticristo". Nel 2019 esce il cofanetto "Punksnotdead-Decibel live" contenente le registrazioni audio e video di due concerti tenuti a Milano presso la discoteca Fabrique e al Teatro Nazionale, a coronamento di un triennio ricco di emozioni e di passione per la musica.


L'11 settembre 2020 è la data di lancio dell'album "Silvio Capeccia plays Decibel – Piano solo", rilettura in chiave pianistica di brani dei Decibel, ovvero punk rock e new wave visti da una diversa, affascinante prospettiva. Il lavoro viene presentato alla chiesa di S. Celso a Milano e a Salsomaggiore in occasione della manifestazione "Mangiacinema".

Il progetto si completa con la recente uscita nel 2022 di "Piano solo 2" dove vengono rivisitati brani estratti da tutti gli album della band.



fonte: www.laltoparlante.it


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