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venerdì 17 aprile 2020

HANIA "Al centro di un amore" il primo Ep della band capitolina

In radio con il nuovo singolo "Emozioni in equilibrio" (Joseba Publishing) e nei digital store con l'EP "Al centro di un amore"

"Emozioni in equilibrio" arriva dopo il successo del singolo d'esordio "AL CENTRO DI UN AMORE" che ha superato le 500.000 visualizzazioni (https://youtu.be/Z_rk3xvNwmw) e ha dominato per oltre 1 mese le principali classifiche indipendenti radiofoniche italiane.

Il nuovo singolo estratto dall'EP "AL CENTRO DI UN AMORE" è già in tutti i digital store e parla della ricerca di equilibrio che l'uomo compie nella sua esistenza. L'ep presenta la direzione artistica di Gianni Testa ed è stato scritto da Vito Iacoviello con il supporto di Giacomo EVA.

- E' al superamento delle crisi esistenziali, date da momenti di profonda tristezza e dagli errori commessi, che emergono le rinascite più illuminanti, le gioie più memorabili. Concludiamo che le tensioni sono complementari alle risoluzioni, come due poli che si alternano necessariamente. Ci serve vivere emozioni forti che collidono in un'unica cosa: l'equilibrio -

Il gruppo di stampo pop/rock è composto dal cantante Vito Iacoviello (già noto per aver partecipato al programma TV, in onda su Canale 5, All Together Now), Michele Kraisky (chitarra), Laura Candela (Basso) e Luca Zamberti (Batte-ria).

Tra le numerose apparizioni ed i concerti live della band spicca fra tutte l'esibizione a Sanremo in Piazza Colombo sul prestigioso palco del Nutella Stage, durante il Festival.

E' stato realizzato un home video per presentare questa nuova uscita discografica, quello ufficiale uscirà prossimamente: https://www.youtube.com/watch?v=nhEVpDFhrFU

Ecco la tracklist dell'EP:

AL CENTRO DI UN AMORE
Autori: Runco Giacomo, Iacoviello Vito Antonio
Compositori: Runco Giacomo, Samuele Casale, Niccolò Coveri, Gaudenzi Giulio
Direzione artistica Gianni Testa, arrangiamenti Matteo Caretto, registrata presso Scene Music Studio Roma
Videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=Z_rk3xvNwmw

EMOZIONI IN EQUILIBRIO  
Autori: Runco Giacomo, Iacoviello Vito Antonio
Compositori: Runco Giacomo, Samuele Casale, Niccolò Coveri, Gaudenzi Giulio
Direzione artistica Gianni Testa, arrangiamenti Matteo Caretto, registrata presso Scene Music Studio Roma

IO & TE
Autori: Runco Giacomo, Iacoviello Vito Antonio
Compositori: Runco Giacomo, Samuele Casale, Niccolò Coveri, Gaudenzi Giulio
Direzione artistica Gianni Testa, arrangiamenti Matteo Caretto, registrata presso Scene Music Studio Roma

CLAUSTROFOBICO
Autori: Giovanni Segreti Bruno, Vito Iacoviello, Gianni Testa, Matteo Caretto
Compositori: Gianni Testa, Vito Iacoviello, Matteo Caretto

La band, al momento sotto contratto con l'etichetta discografica Joseba Publishing, con la direzione artistica di Gianni Testa, sta preparando un nuovo progetto con Giacomo EVA (Amici di Maria, ed autore per Francesco Renga, Dear Jack).

"Il rock non è arte, è il modo in cui parla la gente normale" (Billy Idol)

CORONAVIRUS: SOLO PER 0,15% PIENA IMMUNITÀ POST-CONTAGIO

CORONAVIRUS: SOLO PER 0,15% PIENA IMMUNITÀ POST-CONTAGIO

L'ESPERTO: "PRIMO STUDIO SU POPOLAZIONE SOTTOPOSTA A SCREENING ANTICORPALE. RISCHIO INUTILITÀ TEST, INVESTIRE IN PREVENZIONE"

L'ANALISI EPIDEMIOLOGICA SU UN CAMPIONE DI SOGGETTI DELLA CAPITALE


Sono poche le persone colpite da coronavirus nella capitale rispetto alla platea di chi potrebbe essere ancora contagiato. E, tra chi ha contratto l'infezione, solo una percentuale irrisoria ha guadagnato la piena immunità. E' quanto emerge da uno studio condotto da Altamedica Medical Center di Roma, che ha eseguito un'analisi epidemiologica su 617 soggetti del territorio romano (303 uomini e 314 donne di diverse classi di età) sottoposti a test sierologici per la ricerca di anticorpi contro il Covid-19 al fine di verificare l'esposizione all'infezione e lo stato di immunità completa. Tutti i soggetti hanno reso completo consenso informato e sono stati sottoposti a prelievo venoso a domicilio. Nessuno presentava condizioni critiche.

Lo studio, partito nel mese di marzo, ha esaminato il campione con metodologia multipla. Nel dettaglio è emerso che solo il 5% dei soggetti risulta essere stato infettato, mentre il 95% è potenzialmente ancora a rischio. L'infezione viene contratta più spesso dagli individui di sesso maschile (60%) che femminile (40%). Inpiù del 50% dei soggetti che hanno contratto il virus è stata rilevata assenza di sintomi (70% uomini e 30% donne). Tra i sintomi maggiormente accusati nei soggetti con anticorpi positivi il più frequente è stata l'ipertermia (43%), seguita dalla perdita dell'olfatto (29%). L'infezione, datata sulla storia naturale dei movimenti anticorpali, è concentrata nei due mesi precedenti gli ultimi 15/20 giorni. Infine, solo in un caso (0,15%) si è riscontrata una piena immunità con presenza di sole IgG.

"Si tratta del primo studio su popolazione sottoposta a screening anticorpale e sebbene il campione raccolto sia ancora esiguo si possono trarre importanti deduzioni che dovranno poi essere confermate in casistiche più ampie - spiega Claudio Giorlandino, ginecologo, Direttore Sanitario Gruppo Sanitario Altamedica e direttore generale dell'Italian College of Fetal Maternal Medicine - Se infatti venisse confermata una percentuale dello 0,15% di soggetti portatori di immunità acquisita, ricercare quello che impropriamente viene chiamato 'patentino di immunità' sembrerebbe destituito di ogni valore e utilità e la scelta sanitaria di screenare tutta la popolazione italiana risulterebbe insensata per il fatto che, comunque, si dovrebbe proteggere dalla infezione la stragrande maggioranza della popolazione che non ha contratto l'infezione. Le enormi risorse che si stanno impiegando per tali test potrebbero invece essere impiegate nella prevenzione e nel supporto sociale".

"La ricerca segue uno studio pilota sulla analisi della sensibilità e specificità di test sierologici che, anche se già perfettamente validati a livello europeo e registrati presso il ministero della Salute, sono stati sottoposti a verifica per conoscere la reale affidabilità - prosegue Giorlandino - In considerazione del fatto che nessun soggetto ha riferito di essere a conoscenza di aver avuto contatti con persone infette da meno di 15 giorni è lecito supporre che, nella maggioranza dei casi, i soggetti negativi non siano venuti a contatto con il virus, presupponendo che l'attività anticorpale si manifesti 15 giorni dopo l'inizio della infezione. Inoltre - ha concluso Giorlandino - in circa il 90 % dei soggetti l'infezione è occorsa negli ultimi 2 mesi, solo in un caso è stata riscontrata un'infezione risalente a oltre 80 giorni prima (seconda metà di gennaio) mentre in due casi si stima un'infezione occorsa da non oltre 15 giorni". 


giovedì 16 aprile 2020

Zalando amplia la Business Platform per aiutare i brand durante l'emergenza Coronavirus

Per il 2020, l’operatore e-commerce per il fashion e il lifestyle Zalando ha deciso di velocizzare la propria Business Platform: infatti, l’azienda ha introdotto nuove iniziative per supportare sia i fashion brand che i retailer durante l’emergenza Coronavirus.

Tale progetto permetterà ai partner di connettersi più agevolmente alla piattaforma targata Zalando e, quindi, di accedere alla sempre crescente base dei clienti dell’azienda stessa che annovera, al 31 Marzo 2020, circa 32 milioni di utenti attivi, evidenziando un incremento annuale pari al +17%.

In merito, Rubin Ritter, Co-CEO di Zalando, dichiara: “Nelle scorse settimane, abbiamo adottato misure decisive per proteggere i nostri dipendenti e la nostra azienda dall’impatto del Coronavirus. Per il futuro, concentreremo i nostri sforzi e investimenti sull’accelerazione della strategia della nostra piattaforma durante questa crisi. Per l’industria del fashion, è questo il momento di passare on line e possiamo fare la differenza supportando i nostri partner per far crescere il loro business sulla nostra piattaforma”.

Nel dettaglio, viene offerto un immediato supporto ai propri brand partner tramite il...

Continua su:
https://www.technoretail.it/news/item/3259-zalando-amplia-la-business-platform-per-aiutare-i-brand-durante-l-emergenza-coronavirus.html




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Artiness vince il bando Action for 5G con una soluzione di telemedicina da remoto

Vodafone annuncia il vincitore della seconda edizione di Action for 5G il bando dedicato a startup, PMI e imprese sociali che vogliono contribuire con le loro idee innovative allo sviluppo del 5G in Italia. Si tratta di Artiness, una start-up innovativa che supporta da remoto gli interventi chirurgici grazie alla realtà aumentata e al 5G di Vodafone.

Fondata nel 2018 da ricercatori e professori del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano, Artiness porta la realtà aumentata direttamente a supporto del personale medico. Con un focus particolare nel settore dell’imaging cardiovascolare e della modellistica di patologie cardiache, il team di Artiness, tramite algoritmi e metodi proprietari, ha sviluppato una soluzione che permette di trasformare le immagini mediche specifiche di un paziente in precisi e dettagliati modelli 3D visualizzabili come ologrammi in realtà aumentata dall’equipe medica, per supportare sia la fase di preparazione che quella di esecuzione di un intervento chirurgico. Un progetto che potrà evolvere ulteriormente grazie al 5G di Vodafone che permetterà ad Artiness di introdurre nella propria soluzione il supporto da remoto da parte di specialisti e medici esperti che potranno interagire con il medico in sala operatoria sui modelli virtuali olografici 3D in modo fluido e ad altissima definizione. Inoltre, il progetto sarà arricchito da algoritmi di intelligenza artificiale per identificare e visualizzare il device medicale con tracking real-time all’interno del modello olografico 3D durante la procedura di impianto.

Durante le prime fasi del programma Action for 5G, con il supporto finanziario, il know-how tecnologico e l’accesso all’Open Lab 5G messi a disposizione da Vodafone, Artiness ha potuto sviluppare un prototipo e una dimostrazione live in 5G simulando una procedura di riparazione della valvola mitralica su un cuore porcino attraverso l’utilizzo di un banco prova in vitro. Sempre attraverso il 5G di Vodafone, sono stati dimostrati benefici concreti abilitati dalla connessione da remoto per tutte le fasi della procedura, dalla pianificazione pre-operatoria con la ricostruzione olografica 3D paziente-specifica, al supporto nella fase di inserimento, posizionamento e impianto del device con condivisioni live a bassa latenza (audio, video-streaming e olografica).  Vodafone ha deciso di investire complessivamente su questa giovane startup milanese circa 1 milione di euro in finanziamenti e servizi. Ora, nella fase di “Sviluppo Prodotto”, Artiness potrà finalizzare la soluzione e validarla con trial tecnici e clinici in 5G coinvolgendo strutture ospedaliere interessate a sperimentare sul campo questa nuova tecnologia innovativa.

Attualmente è in corso la terza edizione di Action for 5G il bando annuale che Vodafone, in collaborazione con PoliHub – l’incubatore del Politecnico di Milano gestito dalla Fondazione Politecnico – promuove nell’ambito della sperimentazione 5G del Ministero dello Sviluppo Economico a Milano, per un investimento complessivo di 10 milioni di euro in quattro anni. Dal 2017 a oggi sono già sei i progetti finanziati attraverso i primi due bandi negli ambiti robotica, mixed reality e real time collaboration dove il 5G ha introdotto funzionalità avanzate e nuovi modelli di business.

Per info: www.actionfor5g.it

AiFOS: convegno via webinar su coronavirus e lavoro

Comunicato Stampa

Webinar gratuito: lavoro e sicurezza ai tempi del Coronavirus

 

Il 28 aprile 2020 si terrà un convegno gratuito in modalità webinar per raccontare la sicurezza e la quotidianità delle attività lavorative che, ai tempi del Coronavirus, non si sono fermate.

Per riuscire ad affrontare nei luoghi di lavoro l'emergenza COVID-19, correlata alla diffusione del virus SARS-CoV-2, è necessario innanzitutto disporre di corrette informazioni. Informazioni che non riguardano solo la situazione epidemiologica, in continua evoluzione, ma anche la quotidianità specifica e la prevenzione necessaria negli ambiti lavorativi che, in deroga alla normativa nazionale che ha sospeso molte attività industriali e commerciali, continuano le proprie attività.

Cosa sta avvenendo in queste attività che non si sono fermate? Come tutelare salute e sicurezza nelle attività in smart working? Cosa raccontano le testimonianze dei lavoratori che sono stati affetti e sono guariti dal COVID-19?

Il nuovo webinar sul lavoro ai tempi del Coronavirus
Per rispondere a queste domande e fornire utili informazioni, l'Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 28 aprile 2020 il convegno gratuito in modalità webinar "Lavoro e sicurezza ai tempi del Coronavirus - Esperienze a confronto".

Durante il convegno saranno presentate una serie di testimonianze di operatori che raccontano la quotidianità del lavoro durante l'emergenza con riferimento ad alcune realtà lavorative ancora attive.
Si parlerà, ad esempio, di assistenza sociosanitaria, di residenze sanitarie assistenziali (RSA), del lavoro degli operatori sanitari, dell'esperienze delle aziende alimentari, della raccolta e smaltimento di rifiuti, … Si affronterà anche il tema delle attività in smart working e verrà proposta un'interessante testimonianza di un associato AiFOS che è stato contagiato dal virus, che è stato ricoverato in ospedale e che è successivamente guarito.

In questa fase di sospensione, a causa dell'emergenza, di "ogni tipo di riunione o evento sociale e di ogni altra attività convegnistica o congressuale", il convegno si terrà a distanza in modalità webinar, un termine nato dalla fusione dei termini web e seminar e utilizzato per identificare sessioni informative e formative a cui è possibile prender parte attraverso una connessione informatica.

La sicurezza e il benessere nelle attività di smart working
Il convegno si soffermerà anche sui problemi e sulla salute dei lavoratori che continuano la propria attività in smart working o "lavoro agile", una modalità lavorativa effettuata al di fuori dei locali dell'impresa e con l'uso di tecnologie informatiche.

Lo smart working è una modalità lavorativa - indicata come una misura per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus SARS-CoV-2 - che 'può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti'.

Il programma del nuovo webinar su lavoro e sicurezza
Per fornire utili informazioni su come affrontare l'emergenza COVID-19 in molti ambiti lavorativi si terrà, dunque, martedì 28 aprile 2020 – dalle ore 14.30 alle ore 17.30 - il convegno gratuito in modalità webinar "Lavoro e sicurezza ai tempi del Coronavirus - Esperienze a confronto".

Il programma del webinar:

Apertura:
  • Francesco Naviglio, Segretario Generale AiFOS
Introduzione al tema:
  • Lorenzo Fantini, Direttore dei Quaderni della Sicurezza AiFOS, avvocato giuslavorista
Interventi:
  • Andrea Cirincione, Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni, Formatore esperto di Sicurezza sul Lavoro: L'esperienza delle RSA, come motivare e tutelare gli operatori sanitari
  • Elena Egivi, RSPP di Colla s.p.a., "Noi in seconda linea", l'esperienza dell'azienda alimentare
  • Federico Trolese, RSPP di Geofor s.p.a. socio unico Retiambiente s.p.a., Raccolta e smaltimento rifiuti: come è cambiato il lavoro durante la pandemia
  • Alessandro De Chellis, Consulente e facilitatore, Il lavoro prosegue anche da casa: il benessere degli smartworker durante l'emergenza
  • Giuseppe Nordio, Formatore e Consulente, "Cronache dal fronte: io, RSPP, positivo al Coronavirus. La mia esperienza da ricoverato in ospedale"
Apertura:
  • Rocco Vitale, Presidente AiFOS

Il link per avere informazioni e iscriversi al webinar:
https://bit.ly/Lavoro-sicurezza-coronavirus-webinar

Per informazioni:
Sede nazionale AiFOS - via Branze, 45 - 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia - tel. 030.6595035 - fax 030.6595040 www.aifos.it - convegni@aifos.it  

martedì 14 aprile 2020

COVID e Cuore: nuovo portale web per supportare gli specialisti

Per supportare gli specialisti nel trattamento dei pazienti cardiopatici, IRCCS Multimedica, con il contributo incondizionato di Daiichi Sankyo Italia, ha realizzato un nuovo portale web: COVID e Cuore.

I soggetti con malattie cardiovascolari pregresse e fattori di rischio cardiovascolare possono avere un rischio più alto di ammalarsi di COVID-19 oltre che una prognosi peggiore. Inoltre, sebbene nella maggior parte dei casi i sintomi da COVID-19 siano prevalentemente respiratori, ci sono report dai quali emergono quadri di insufficienza cardiaca acuta, aritmie, ipotensione, tachicardia e un alto numero di eventi concomitanti soprattutto nei pazienti ricoverati in terapia intensiva. Per supportare i sanitari nel trattamento di questi pazienti, è stato creato il nuovo portale 'COVID e Cuore', su iniziativa dell'IRCCS Multimedica con il contributo non condizionato di Daiichi Sankyo Italia.

Roma, 14 aprile 2020 – Secondo quanto emerge dalla letteratura scientifica finora disponibile, i soggetti con malattie cardiovascolari pregresse e fattori di rischio cardiovascolare possano avere un rischio più alto di ammalarsi di Covid-19oltre che una prognosi peggiore. Data l'eccezionalità e la rapida evoluzione dei fenomeni connessi alla pandemia causata dal SARS-CoV-2, la condivisione tempestiva e continua di informazioni ed esperienze cliniche provenienti da ospedali di diverse parti del mondo risulta fondamentale per gestire al meglio questo tipo di pazienti. Per accelerare tale condivisione e allineare tutti gli operatori sanitari in cardiologia, nasce il nuovo portale 'COVID e Cuore', un'iniziativa dell'IRCCS Multimedica di Milano, realizzata con il contributo non condizionato di Daiichi Sankyo Italia.

Il portale sarà attivo per 6 mesi, con accesso riservato ai medici, e raccoglierà e si aggiornerà con la letteratura scientifica riguardante il rapporto tra SARS-CoV-2 e malattie cardiovascolari. "Le esigenze ospedaliere nella gestione di pazienti con Covid-19 stanno richiedendo, per gli operatori sanitari in cardiologia, l'acquisizione di competenze da altre discipline nonché la modulazione dei protocolli organizzativi e di gestione delle patologie e degli interventi cardiologici. - Ha spiegato Gian Franco Gensini, Direttore Scientifico IRCCS MultiMedica di Milano, e coordinatore del comitato scientifico del progetto COVID-19 e Cuore. - Questo strumento di condivisione nasce con l'obiettivo di mettere a fuoco gli elementi utili a comprendere il rapporto tra Coronavirus e le problematiche cardiovascolari connesse, contribuendo così a costituire una guida per assicurare la gestione più efficace e sicura per i pazienti e per il personale sanitario durante questa pandemia."

Covid 19 e apparato cardiovascolare. Sebbene nella maggior parte dei casi i sintomi da COVID-19 siano prevalentemente respiratori, ci sono report dai quali emergono quadri di insufficienza cardiaca acuta, aritmie, ipotensione, tachicardia e un alto numero di eventi concomitanti soprattutto nei pazienti ricoverati in terapia intensiva. (1) Inoltre, una metanalisi di 6 studi includenti 1527 pazienti con SARS-CoV-2 ha riportato una prevalenza di ipertensione, malattie cardio- e cerebrovascolari e diabete rispettivamente del 17.1%, 16.4% e 9.7%.(2)

I pazienti che hanno richiesto ricovero in terapia intensiva erano più frequentemente affetti da queste comorbidità rispetto a coloro che non hanno richiesto ricovero in terapia intensiva. In un'ampia analisi condotta in Cina, è stata anche osservata una letalità più elevata in pazienti con malattie cardiovascolari (10.5%), diabete (7.3%) e ipertensione arteriosa (6.0%), rispetto a quanto osservato nella popolazione generale degli affetti da COVID-19 (2.3%).(3) Alcuni dati iniziali sulla popolazione italiana sembrano confermare l'aumentato rischio di letalità in soggetti con queste comorbidità.(4)

Questi e altri dati sono disponibili sul portale con la relativa bibliografia costantemente aggiornata e una sezione repository che raccoglie i commenti relativi ai più recenti articoli scientifici pubblicati nella letteratura internazionale. "Sono già emersi, ad esempio, alcuni elementi che spingono alla riflessione su alcune terapie farmacologiche utilizzate ampiamente nel trattamento delle malattie cardiovascolari, il cui impatto sulla patologia COVID-19 è ancora da definire compiutamente (ad esempio, ACE-Inibitori e sartani), o che potrebbero avere effetti e interazioni con terapie applicate a pazienti affetti da COVID-19 (esempio, beta-bloccanti), o ancora terapie proposte per COVID-19 con possibili ripercussioni cardiache (es: aritimie gravi da clorochina). Questa iniziativa, quindi vuole avere il ruolo di uno strumento snello, ed in continuo aggiornamento per i medici interessati a queste problematiche", ha commentato Giuseppe Ambrosio, Direttore della Cardiologia dell'Università di Perugia e membro del Comitato di Coordinamento Scientifico di COVID-Cuore.

Le altre sezioni del portale. Oltre alla letteratura scientifica, il sito contiene anche una sezione webinar, con funzioni avanzate per la condivisione e votazione in tempo reale, uno spazio per sottoporre al comitato scientifico le proprie esperienze cliniche sul tema, e una sezione 'domande e risposte', attraverso le quali si mettono in evidenza gli aspetti principali dei rapporti tra SARS-CoV-2 e malattie cardiovascolari nella gestione del paziente con storia di malattie cardiovascolare a rischio di COVID-19 oppure del paziente con storia cardiovascolare che sviluppa questa nuova malattia, sia per quanto riguarda gli aspetti diagnostici che le interazioni farmacologiche; infine si mettono in rilievo aspetti organizzativi di tipo ambulatoriale e ospedaliero volti alla protezione del personale sanitario e dei pazienti.

L'indagine Delphi. Un altro aspetto interessante del progetto, è l'utilizzo dell'indagine "Delphi", uno dei metodi più noti ed usati per guidare la formazione di un'opinione condivisa da un panel di esperti indipendenti, in mancanza di evidenze forti o linee guida strutturate, al fine di supportare le scelte al letto del paziente. Il raggiungimento di tale opinione condivisa richiede un metodo strutturato in più fasi, per raccogliere informazioni dal patrimonio conoscitivo di ciascun esperto in materia ed elaborare infine una conclusione operativa.

Il progetto "Covid e cuore" dispone di un comitato scientifico autorevole, coordinato da Gian Franco Gensini, Direttore Scientifico IRCCS MultiMedica, Milano, Giuseppe Ambrosio, Direttore Dipartimento di Medicina, Università di Perugia, IRCCS MultiMedica, Milano, Serafina Valente, Segretario Generale ANMCO, Direttore Cardiologia, AOU Le Scotte, Siena. La Faculty comprende specialisti in Cardiologia, Medicina Interna, Pneumologia, Infettivologia, Epidemiologia, Farmacologia, Immunologia, Gatroenterologia, Rianimazione, Medicina d'urgenza e altri settori.

Fonte: https://bit.ly/34xHE0a

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Contatti

Daiichi Sankyo
Elisa Porchetti Valeria Carbone Basile
Tel.+39 0685255-202 Tel: +39 339 1704748
elisa.porchetti@daiichi-sankyo.it valeria.carbonebasile@gmail.com

Daiichi Sankyo
Daiichi Sankyo è un Gruppo attivamente impegnato nello sviluppo e diffusione di terapie farmaceutiche innovative con la mission di migliorare a livello globale gli standard di cura e colmare i diversi bisogni ancora non soddisfatti dei pazienti, facendo leva su una ricerca scientifica e una tecnologia di prima classe. Con più di 100 anni di esperienza scientifica e una presenza in più di 20 Paesi, Daiichi Sankyo e i suoi 15.000 dipendenti in tutto il mondo, contano su una ricca eredità di innovazione e una robusta linea di farmaci promettenti per aiutare le persone. Oltre a mantenere il suo solido portafoglio di farmaci per il trattamento delle malattie cardiovascolari, e con la Vision del Gruppo al 2025 di diventare una "Global Pharma Innovator con vantaggi competitivi in area oncologica", Daiichi Sankyo è impegnata nella creazione di nuove terapie per l'oncologia e in altre aree di ricerca incentrate su malattie rare e disordini immunitari. Per maggiori informazioni visita il sito www.daiichi-sankyo.it

1) Istituto superiore sanità. Epicentro.
2) Li B, Yang J, Zhao F et al. Prevalence and impact of cardiovascular metabolic diseases on COVID-19 in China. Clin Res Cardiol 2020
3) Wu Z, McGoogan JM. Characteristics of and Important Lessons From the Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) Outbreak in China: Summary of a Report of 72314 Cases From the Chinese Center for Disease Control and Prevention. JAMA 2020
4) Porcheddu R, Serra C, Kelvin D, Kelvin N, Rubino S. Similarity in Case Fatality Rates (CFR) of COVID-19/SARS-COV-2 in Italy and China. J Infect Dev Ctries 2020;14:125-128

Carlo Spinelli (IDD) svela i retroscena del MES e le bugie politiche

Il portavoce del movimento Italia dei Diritti per l'emergenza da CoVid-19 cerca di fare chiarezza sul MES che ha acceso tante polemiche tra i politici italiani, in modo che gli italiani possano da soli senza strumentalizzazioni capire da che parte sta la verità.

Roma: Continua la moda tutta italiana di polemizzare e di fare propaganda politica alle spalle di chi soffre e muore. Si sono spenti ( per il momento ) i riflettori sui migranti ma si è accesa aspra la polemica sulla gestione dell'emergenza da Coronavirus, e ogni argomento è buono per scatenare le liti tra le opposte fazioni politiche che siedono sugli scranni del parlamento italiano. Italia dei Diritti, tramite il suo portavoce ufficiale per l'emergenza da CoVid-19 Carlo Spinelli cerca di fare chiarezza una volta per tutte sul Mes, su chi lo ha voluto, chi lo ha votato e a cosa porterebbe una rinuncia allo strumento che otto anni fa il parlamento europeo scelse per fronteggiare le emergenze economiche dei Paesi membri della comunità europea." Il progetto Mes nasce nel 2010 quando il governo italiano era guidato da Silvio Berlusconi con un esecutivo composto dal Popolo delle Libertà ( composto da Forza Italia e dagli ex di Alleanza Nazionale divenuti poi Fratelli d'Italia ) e dalla Lega Nord. L'undici Luglio del 2011 l'allora ministro delle finanze Giulio Tremonti portò presso il parlamento europeo il  via libera dell'Italia per l'entrata in funzione del Meccanismo Europeo di Stabilità benestare quindi che sarebbe arrivato da una maggioranza che vedeva anche l'onorevole Giorgia Meloni quale ministro per le politiche giovanili, e l'On. Matteo Salvini esponente di un partito che allora era favorevole al Mes. Lo strumento che doveva garantire liquidità ai paesi della comunità europea in difficoltà economiche – prosegue Spinelli -  fu ratificato dai 17 paesi dell'area euro e venne esteso anche ai Paesi membri che non avevano aderito alla moneta unica e divenne esecutivo nel 2012 ( un anno prima rispetto alla sua data di entrata in vigore inizialmente prevista per il 2013). A questo punto l'Italia prese atto dell'istituzione del Mes e, sotto il governo tecnico di Mario Monti lo votò con il favore del PD, del PDL ( del quale rammento sempre facevano parte coloro che poi sarebbero divenuti Fratelli d'Italia ) con il voto contrario della Lega Nord, mentre l'On. Giorgia Meloni si defilò dalla votazione risultando assente in aula, quindi, è vero che la Meloni non ha votato a favore del Mes ( come invece fecero coloro del suo stesso partito ) ma neanche votò contro, semplicemente non partecipò a quella votazione. Quindi per riassumere la prima votazione a favore del Mes nel 2011 vide il benestare di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega, la seconda, quando ormai lo strumento era divenuto a tuti gli effetti normativa europea, vide l'approvazione di PD, Forza Italia e Fratelli d'Italia con l'assenza di Giorgia Meloni. A questo punto entra in scena la polemica di questi giorni – va avanti ancora Carlo Spinelli -  con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, durante la conferenza stampa indetta per comunicare alla popolazione italiana il prolungamento delle restrizioni, attaccava duramente i leader dell'opposizione accusandoli di mentire sul Mes; sicuramente il presidente Conte ha sbagliato i tempi e i modi è quindi criticabile il suo comportamento dovuto forse ai continui attacchi che il suo esecutivo sta subendo in materia di gestione dell'emergenza da CoVid-19 ma questo non giustifica affatto le sue esternazioni durante un messaggio istituzionale all'Italia. Questo ha scatenato le repliche in particolar modo di Salvini e della Meloni, giustificate sicuramente dal comportamento non consono del Premier italiano ma che non dovevano sfociare in notizie false o quantomeno poco precise. Innanzitutto il Mes non è stato firmato dal governo attuale ma come abbiamo visto, la sua entrata in vigore risale al 2012, così come non è vero che l'On. Meloni ha votato contro questo strumento in quanto, come abbiamo visto anche in questo caso, lei non si è mai opposta al documento ne nel 2011 quando il ministro Tremonti portò l'ok dell'Italia al Mes ( ricordo sempre che la Meloni era un ministro di quel governo Berlusconi ) ne nel 2012 quando risultò assente alla votazione. In tutto questo Forza Italia ( che votò a favore del Mes ) sta facendo finta di niente non potendo incolpare il premier Conte ma neanche prendendosi le colpe ( o i meriti dipende dai punti di vista ) di uno strumento che l'allora premier Silvio Berlusconi aveva voluto. Ma cosa succede se l'Italia rinuncia al Mes? Il governo italiano insieme ad altri stati europei – va avanti ancora il portavoce IDD - propone per fronteggiare l'emergenza finanziaria la messa sul mercato europeo degli eurobond ( o coronabond come li ha definiti qualcuno ) proposta osteggiata in particolar modo dalla Germania ( anche se c'è stata una timida apertura da parte della Merkel ), dall'Olanda e dall'Austria ( paesi a guida centrodestra con esecutivi che vedono al governo anche esponenti del PPE quello stesso  PPE casa politica europea di Forza Italia ). Quindi se il nostro Paese dovesse rinunciare al Mes e gli eurobond non venissero istituiti ci potremmo trovare senza aiuti economici per fronteggiare la crisi economica del dopo CoVid-19. Ma quanto arriverebbe all'Italia tramite il fondo salvastati? Circa 39 miliardi di euro – continua Spinelli – da restituire in dieci anni: liquidità fresca ora ma un impegno economico non indifferente per i prossimi anni a venire. Ecco quindi come quel governo Berlusconi ( ed i suoi alleati ) dieci anni fa ci hanno condannati portando l'ok italiano per il Mes in Europa. Questa in sintesi è la storia del Meccanismo Europeo di Stabilità al quale hanno già fatto ricorso negli anni passati Grecia, Portogallo, Irlanda e Cipro, a al quale forse saremo costretti a far ricorso anche noi, magari l'Europa ci verrà incontro con qualche piccola agevolazione, magari ci accontenteranno su qualche nostra richiesta se ricorriamo a qualche piccolo ricattino politico, perché l'Italia comunque – Conclude Spinelli – essendo la terza forza rconomica europea è un Paese importante per l' Europa e nessuno vorrebbe la sua uscita dall'Eurozona".

Ufficio stampa Italia dei Diritti

Cell. 3929442156

 

La SoSpesa: una rete di negozi a sostegno di chi ha bisogno

Scandicci, 14 Aprile 2020 – Nasce nel Comune fiorentino La SoSpesa, il progetto che ha lo scopo di diffondere la spesa sospesa nella provincia toscana e oltre. L'idea è semplice: creare una rete di negozi e piccoli supermercati in cui i clienti possono donare uno o più prodotti, lasciandoli già pagati in negozio, affinché chi si trova in situazione di necessità possa prenderli. In questo periodo di emergenza, numerose sono le iniziative individuali che si stanno diffondendo lungo la Penisola, ma perché non riunirle in una? Una rete che ha la potenzialità di svilupparsi senza limiti di tempo o di spazio, per diventare un punto di riferimento per tutte quelle persone che si trovano in difficoltà, sia oggi, nel momento dell'emergenza, sia quando sarà finita.
Già ottima l'adesione nel Comune di Scandicci: in pochi giorni sono state coinvolte una quindicina di attività, tra cui l'intero quartiere de Le Bagnese, moltissime persone hanno donato e altrettante hanno avuto modo di ricevere in dono i prodotti dei cesti SoSpesi.
L'idea che sta alla base de La SoSpesa è quella di generare solidarietà diffusa, in cui tutte le parti in azione risultano vincenti: i titolari delle botteghe di quartiere, anima dell'economia delle città, che vedono aumentare gli scontrini grazie ai prodotti donati, i clienti, che hanno la possibilità di donare con canali diretti e le persone che hanno bisogno, che ricevono un aiuto per poter superare periodi di difficoltà. L'obiettivo è quello di creare risposte attive che coniughino iniziativa privata, commercio, solidarietà e lotta allo spreco, per quanto concerne i beni alimentari deperibili.
Il progetto è piaciuto anche al di fuori del Comune fiorentino, tanto che hanno aderito, per iniziativa di alcuni giovani abruzzesi, anche i commercianti di Rapino e Guardiagrele. L'iniziativa è gratuita e senza scopo di lucro.
In attesa di un riscontro da parte delle amministrazioni locali e delle associazioni di categoria, le promotrici vogliono inviare un appello a tutti i titolari di attività commerciali che desiderano aderire o ai privati che vogliono diffondere La SoSpesa nel loro territorio: "Contattateci e passate parola!".
Per maggiori informazioni o adesioni, potete consultare la pagina Facebook La SoSpesa Firenze o inviare un'email a lasospesa.firenze@gmail.com
La solidarietà, quando è condivisa, è ancora più bella!

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