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sabato 2 ottobre 2021

Mirada de Tango Quartet

Manuela Turrini - Fisarmonica Alessandro Bonetti - Violino Roberto Salario - Contrabbasso Claudia D'Ippolito - Pianoforte
Mirada de tango quartet nasce a Bologna dall'incontro di quattro musicisti di formazione prevalentemente classica animati dal desiderio di riscoprire, studiare ed offrire all'ascolto brani di ASTOR PIAZZOLLA, in omaggio all'idea, maturata dallo stesso Maestro, che il tango sia una musica da suonare ancor più che da ballare.

Mail priva di virus. www.avast.com

giovedì 30 settembre 2021

NDC Green by Nastrificio di Cassano: etichette e tag responsabili e certificati danno voce alla sostenibilità nel rispetto dell’ambiente

La sostenibilità al 100% vive nel minimo dettaglio, a partire dall'etichetta, l'unico elemento in grado di raccontare la responsabilità. Esattamente per questo motivo, per essere un 'ambasciatore' realmente credibile, l'etichetta o il tag deve essere essa stessa responsabile. È per questo motivo che Nastrificio di Cassano ha creato NDC Green, il range premium, Made in Italy e interamente tracciabile che garantisce i più alti standard qualitativi nel rispetto del Pianeta.

"La sostenibilità non è un capriccio o una moda. Ma l'unica soluzione e la prima priorità che il consumatore contemporaneo si pone prima di acquistare un capo, è verificare subito l'etichetta." Commenta Lorenzo Ferraris, R&D di Nastrificio di Cassano. "Da sempre continuiamo a sperimentare e innovare per dare voce, valore, credibilità e coerenza al dettaglio parlante più importante di un capo".



NDC Green comprende 4 categorie, tutte con influenti certificazioni internazionali che attestano l'imprinting responsabile di Nastrificio di Cassano. Molteplici i nuovi valori di sostenibilità intrecciati nella collezione. Particolare attenzione è data al fine vita, ma anche alla scelta dei materiali, naturali e high-tech con un basso impatto ambientale. Un'ampia scelta che parla di innovazione responsabile, bellezza e funzionalità: caratteristiche che hanno portato C.L.A.S.S. (www.classecohub.org) ad integrare NDC Green nel suo Material Hub che "racchiude una selezione di fibre, materiali e tessuti accomunati da un DNA legato da una ricerca che dal 2007 riesce al alzare l'asticella degli standard, al fine di offrire innovazioni al passo con la richiesta del consumatore contemporaneo", afferma Giusy Bettoni CEO di C.L.A.S.S.

NDC Green comprende:

LABìO ECO-SOFT®: realizzato con filati certificati biodegradabili e compostabili certificati da TUV Austria, questo prodotto vanta proprietà performanti ed è resistente sino a 10 lavaggi domestici a 30°. La referenza è prodotta con un consumo d'acqua quindici volte inferiore rispetto alla produzione di cotone ed è rifinito con resina certificata GOTS

LABìO HANGreen è la soluzione smart per la creazione di cartellini rigidi, hangtags, di shopper e copri-abiti. Questo prodotto vanta caratteristiche responsabili interessanti in quanto è realizzato con materie prime compostabili e biodegradabili; inoltre è rifinito utilizzando una resina compostabile che rende il prodotto unico nel suo genere.

ACETATO NAIATM, il 'raso smart' che rispetta le foreste e gli oceani, è la soluzione mono-ingrediente NAIATM prodotto dalla Eastman: il filato di cellulosa 100% tracciabile, compostabile e biodegradabile sia nel suolo che in mare, rispetta il naturale ritmo di crescita delle foreste.

POLIESTERE RICICLATO: nasce da filato post-consumer riciclato da bottiglie PET certificato GRS. Disponibile sia in versione raso che taffetà resinato, garantisce ottima stampabilità e per un look elegante e sofisticato.
"Con le etichette e tag NDC Green la sostenibilità di un capo è comunicata da un elemento realmente responsabile. Non una promessa, ma una realtà, stampata e filata nel pieno rispetto delle persone e del pianeta", commenta Filippo Decio, sales manager di Nastrificio di Cassano.

mercoledì 29 settembre 2021

Ecdysis. Economics of mutation

7 - 28 ottobre 2021


Mostra personale a cura di Livia Savorelli Premio assegnato nell'ambito di Arteam Cup


La galleria di ricerca Amy-D Arte Spazio di Milano presenta, dal 7 al 28 ottobre, la personale di Alice Padovani, vincitrice del premio speciale Amy-d Arte Spazio ad Arteam Cup 2019.

Il progetto espositivo economART dal titolo Ecdysis. Economics of mutation, a cura di Livia Savorelli, è da concepire come un racconto diffuso e rizomatico intorno alla tematica del cambiamento – concepito come metamorfosi di stato fisico e metafisico – che si sviluppa negli spazi della galleria, attraversando idealmente la totalità della poetica dell'artista modenese che spazia dal disegno all'installazione, dalla fotografia alla performance.

In effetti Ecdysis, letteralmente "fare la muta", indica espressamente un cambiamento che a partire dallo strato più materiale ed esterno, la pelle, muove verso quello più profondo, che resta per lo più nascosto dalla struttura e talvolta dalle resistenze morali. Un processo di mutazione, che prendendo a modello la metamorfosi della forma nel mondo animale, assume una connotazione più ampia che a partire dall'artista la prima ad attivare su se stessa questo processo di distruzione, cambiamento e nuova nascita (emblematica in tal senso la serie fotografica Deimatico, realizzata in collaborazione con Massimiliano Camellini e scelta come immagine guida della mostra) – si estende idealmente a tutta l'umanità, manifestando l'urgenza di un'evoluzione, i cui resti sono abbandonati in favore di un corpo rinnovato, in una combinazione programmata o istintiva di distruzione e di crescita.

Il giorno dell'opening, giovedì 7 ottobre, è inoltre prevista un'azione performativa di Alice Padovani. Con (1) 1 performance per 3 movimenti di transizione, il cui sonoro è realizzato dalla band Le Piccole Morti, l'artista muove proprio dal cambiamento di stato e forma, attraverso tre movimenti che agiscono sulle tre forme transitorie del corpo di un insetto: le uova, la larva e il coleottero.



ALICE PADOVANI

Nata nel 1979 a Modena, dove vive e lavora. Laureata in Filosofia e in Arti Visive, dalla metà degli Anni '90 al 2012 si forma e lavora come attrice e regista nell'ambito del teatro contemporaneo. Il suo linguaggio espressivo spazia dal disegno, all'installazione e alla performance.

Fondendo la spontaneità dell'impulso creativo, al rigore del metodo scientifico, Alice Padovani propone nelle sue opere frammenti di una natura decontestualizzata e crea collezioni che sono, al contempo, cumuli e tracce: nature morte in cui fragilità e solidità giocano con la loro stessa materia e dove il tempo sembra aver perduto il proprio diritto di corruzione. Elementi vegetali e animali dialogano assieme ad altri objets trouvés nel tentativo di instaurare un equilibrio tra l'effimero del corpo organico e la solidità della forma inorganica.

Il rapporto con l'elemento naturale è ben spiegato in queste parole estratte da una recente intervista all'artista «la natura rappresenta per me il regno della molteplicità, del sensibile e della contraddizione perché in grado di suscitare sentimenti di gioia e disperazione, di dolore e di piacere. È vita e morte che si rincorrono in modo perpetuo del tutto fine a sé stesso, e ritrovandomi perfettamente nelle parole di Tolstoj, "già lo conosco, non cerco di sciogliere il nodo, ma mi accontento di questa oscillazione"». La natura è dunque un'entità da frequentare quotidianamente e "riclassificare" in maniera tutt'altro che scientifica, seguendo soprattutto il filo del tempo e dell'emotività.

Le sue opere sono state esposte in mostre personali, collettive e fiere d'arte a carattere nazionale e internazionale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2019: il Premio Umberto Mortari come sostegno alla carriera - London Artrooms Awards, il Premio residenza Fonderia Artistica Versiliese - London Artrooms Awards, il Premio residenza Festival for the Earth e il Premio speciale Galleria Amy D Spazio Arte Milano ad Arteam Cup 2019; nel 2018: Primo premio Scultura - Premio Nocivelli 2018, Premio speciale Galleria Guidi&Schoen - Arteam Cup 2018, Biafarin honor award Arte Laguna Prize, Paratissima Talent Prize - Paratissima Bologna.

I suoi lavori fanno parte di alcune importanti collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero.

 

Opening giovedì 7 ottobre alle ore 18

In occasione dell'opening l'artista realizzerà (1) 1 performance per 3 movimenti di transizione

 

Orari: lun-ven 11-19 Sabato e festivi su prenotazione

Dal ciclo di webinar sui virus alla giornata mondiale dell'alimentazione

Nuovi eventi in partenza per Fondazione Golinelli. Dal ciclo di webinar dedicato ai virus alle celebrazioni in occasione della Giornata Mondiale per l'alimentazione, una serie di iniziative in presenza e online dedicate a famiglie, studenti, ricercatori e curiosi:

 

CICLO DI WEBINAR "OLTRE LA PANDEMIA"

Il ciclo di eventi sarà introdotto da Raffaella Spagnuolo, Responsabile scientifico Laboratori e Program Manager Didattica 14-18 di Fondazione Golinelli. Gli appuntamenti saranno trasmessi online sui canali Facebook e YouTube della Fondazione.

 

Si può prevedere l'imprevedibile? La lezione del Covid per affrontare future pandemie e nuove malattie

(Mercoledì 29 settembre 2021, dalle ore 18.00 alle 19.30)

Nonostante l'epidemia di SARS-CoV-2 non sia l'unica pandemia della nostra storia, gli Stati di tutto il mondo si sono dimostrati impreparati ad affrontare l'emergenza. Cosa ci ha insegnato quanto successo nell'ultimo periodo? Sarà possibile in futuro prevedere altre infezioni? Le nuove biotecnologie saranno in grado di produrre test rapidi per individuare precocemente nuovi agenti patogeni e malattie che al momento non possiamo diagnosticare in tempi brevi?

A queste e altre domande cercheremo di rispondere facendo il punto con Vittorio Sambri, Direttore dell'Unità Operativa Microbiologia del Laboratorio Unico di Pievesestina dell'Ausl Romagna, e Alessandra Scagliarini, professoressa del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell'Università di Bologna.  Questo primo appuntamento sarà parte della Biotech Week, settimana di eventi e incontri a livello mondiale per raccontare le biotecnologie a un pubblico vasto ed eterogeneo.

 

L'uso dei virus e le tecnologie ad mRNA per i vaccini e le terapie

(Mercoledì 3 novembre 2021, ore 18.00-19.30)

Siamo ormai abituati ad associare la parola virus ad eventi estremamente negativi come infezioni difficilmente curabili, epidemie, pandemie. Ma i virus sono solo questo o possono essere importanti per l'uomo?  Gli scienziati negli ultimi decenni hanno studiato sempre più a fondo i meccanismi molecolari alla base delle interazioni virus-ospite, convinti che la comprensione di questi processi rappresenti un formidabile patrimonio di conoscenze utile in ambiti terapeutici e applicativi.

Grazie a queste ricerche è possibile studiare cure per patologie per cui oggi non esistono valide opzioni terapeutuche o che richiedono terapie croniche. Nell'ambito di questi studi all'avanguardia un posto di primato è da attribuire ai vaccini terapeutici ad mRNA importanti non solo nella lotta contro le infezioni virali ma anche per curare altre patologie. Ospiti dell'incontro saranno Renato Brandimarti, Ricercatore confermato - Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell'Università di Bologna e Stefano Persano, Ricercatore presso l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Modera la giornalista e divulgatrice scientifica Roberta Villa.

 

Comunicare la scienza al tempo del coronavirus

(venerdì 3 dicembre 2021, ore 18.00-19.30)

La pandemia di Covid-19 ha dato una visibilità imprevista alla scienza. Come si diffonde il virus? Come ci si può curare? Quanto tempo ci vorrà per avere un vaccino efficace? Sono tra le tante domande che hanno travolto esponenzialmente lo spazio mediatico. Gli scienziati, in breve tempo, sono diventati un riferimento importante, protagonisti di lunghi programmi televisivi, di interviste su giornali e in radio da cui spesso si ricavavano dati e notizie non sempre concordi. Questo pluralismo di risposte ha avuto diversi effetti sull'opinione pubblica, sulla fiducia negli esperti e nella scienza, e di conseguenza nella tendenza a seguire le disposizioni in materia di salute pubblica.

Perché se il disaccordo è un aspetto fondamentale del progresso della ricerca scientifica, lo è molto meno per il grande pubblico che cerca delle risposte univoche. In questo scenario come si può ricucire la frattura tra scienziati e società e aumentare la confidenza dei cittadini con la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica?

 

LA SCIENZA IN TAVOLA

Nel periodo in cui ogni anno la FAO celebra la Giornata mondiale dell'alimentazione, si terrà La Scienza in Tavola, una serie di eventi gratuiti, in collaborazione con Alce Nero sui temi di sostenibilità ambientale e alimentare, scienze della nutrizione e alimentazione, tecnologie applicate al cibo, benessere e salute delle persone e del pianeta.

Tra gli appuntamenti previsti:

 

Ciak, si mangia! – laboratorio in presenza

Sabato 16 ottobre, dalle 9.30 alle 19.00

 

Un'intera giornata dedicata a un laboratorio sulla tecnica dello stop motion applicato alla cultura del cibo rivolto a bambini e ragazzi da 7 a 13 anni.

Il cibo non è solo un mezzo che l'uomo utilizza per sopravvivere, ma da sempre è uno strumento di espressione e comunicazione della propria cultura. Numerosi sono gli aneddoti storici legati al cibo. Durante Ciak, si mangia!, i giovani partecipanti ripercorreranno alcune delle principali tappe che hanno segnato la storia della nostra cucina. Partendo da un piatto molto conosciuto e amato da tutti, con la loro creatività e immaginazione ideeranno personaggi che verranno poi animati in un filmato con la tecnica dello stop motion.  Per i più grandi si faranno dei riferimenti al cibo nello spazio e ai futuribili scenari di turismo spaziale.

Repliche alle ore 9.30>10.45; 14.30>15.45 e 18.00>19.15 (per fascia 7-10 anni); repliche alle ore 11.15>12.30, 16.15>17.30 (per fascia 11-13 anni)


Direzione Salute: buone pratiche per noi e per il Pianeta

venerdì 15 ottobre, dalle 18.15 alle 19.30 

 

L'Istituto Superiore di Sanità, durante la pandemia, ha invitato tutti a far leva sulle risorse personali per mantenere uno stile di vita salutare. Uno dei consigli principali era migliorare il rapporto con il cibo riservando più tempo alla preparazione dei pasti, recuperando la colazione come pasto più importante della giornata e aumentando il consumo degli alimenti come verdure e legumi. Nei primi mesi di pandemia si è registrato un numero più grande di visite su siti di cucina e un maggiore consumo di alimenti salutari e biologici che ci ha fatto presupporre l'adozione di uno stile di vita più sano. Abbiamo davvero imparato o c'è ancora del lavoro da fare? 

Saranno presenti all'íncontro Renata Alleva, Nutrizionista e Specialista in Scienze dell'Alimentazione e Fiorella Belpoggi, Direttrice Scientifica del Centro di Ricerca sul Cancro dell'Istituto Ramazzini di Bologna. I saluti introduttivi saranno a cura di Eugenia Ferrara, Vice Direttore della Fondazione Golinelli Modera l'incontro Raffaella Spagnuolo, Responsabile scientifico Laboratori e Program Manager Didattica 14-18.  Ai partecipanti in presenza verrà donato un kit Alce Nero

L'incontro è gratuito e si svolgerà sia in presenza - negli spazi di Opificio Golinelli (max. 50 posti), previa registrazione ed esibizione del Green Pass* - che online. Sarà trasmesso sul nostro canale YouTube.

martedì 28 settembre 2021

Body and mind


In occasione di Photofestival 2021, MADE4ART è lieto di presentare presso la nuova sede in Via Ciovasso 17 a Milano, nel cuore di Brera, un progetto espositivo dal titolo Body and mind, a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo, con opere degli artisti fotografi Maddalena Barletta, Giuseppe Giudici, Giovanna Magri, Alfio Sacco, Sergio Visciano.

Il rapporto con il corpo è sempre intimo e personale, proprio perché dipende in maniera preponderante dalla mente, dal punto di vista individuale e dalla percezione che si ha di se stessi e degli altri. Cinque artisti fotografi, tramite le proprie specificità tecniche e artistiche, sulla base della sensibilità e della personalità che li contraddistinguono, ritraggono il corpo come spunto per alludere a qualcosa di più profondo, utilizzando un linguaggio basato su forme e linee di muscoli e vene, pelle e capelli, ombre e proiezioni. Dalle poetiche composizioni a cavallo tra pittura e fotografia di Maddalena Barletta alle possenti statue classiche ritratte da Giuseppe Giudici in un'ideale ricerca di armonia e perfezione, dalle traslucide e oniriche presenze che emergono dalle opere di Giovanna Magri alle impalpabili ed effimere ombre in movimento di Alfio Sacco, fino alle originali interpretazioni dei canti della Divina Commedia di Dante studiate da Sergio Visciano: ogni artista ci racconta aspetti del mondo partendo da ciò che è il nostro filtro principale per rapportarsi con esso, il corpo umano.

Body and mind sarà aperta al pubblico dal 21 ottobre al 7 novembre 2021, visitabile prenotando il proprio appuntamento con una mail a info@made4art.it. Per i collezionisti e per coloro che desiderassero ricevere maggiori informazioni sulle opere o una consulenza per arredamento e interior design sarà anche possibile fissare un colloquio telefonico o tramite videochiamata Skype.

Body and mind
Maddalena Barletta, Giuseppe Giudici, Giovanna Magri, Alfio Sacco, Sergio Visciano
a cura di Vittorio Schieroni, Elena Amodeo

21 ottobre - 7 novembre 2021
Giovedì 21 ottobre preview su invito riservata ai collezionisti ore 15 - 20
Lunedì ore 15 - 19.30, martedì - venerdì ore 10 - 19.30, sabato ore 15 - 18
Esposizione visitabile esclusivamente su appuntamento
Si invita a verificare sempre sul sito Internet di MADE4ART eventuali aggiornamenti
sugli orari e le modalità di accesso allo spazio

MADE4ART
Spazio, comunicazione e servizi per l'arte e la cultura
Via Ciovasso 17, Brera District, 20121 Milano, Italia
Fermate metropolitana Lanza, Cairoli, Montenapoleone
www.made4art.it, info@made4art.it, +39.02.23663618

 

COME LEGGERE IL BILANCIO DELL’IMPRESA, il libro di Fabrizio Bava

In vendita su Amazon in formato cartaceo ed ebook.

Tutti dovrebbero saper leggere il bilancio di un'impresa. Molti pensano che sia qualcosa di noioso per specialisti. Ma non è così! È la scommessa di questo libro: spiegare con un linguaggio semplice e informale ma allo stesso tempo rigoroso, le basi del bilancio.
Qual è la differenza tra reddito e cassa? Tra profitto e ricchezza? Tra costi e investimenti? Perché le rimanenze finali incrementano l'utile? Sono alcuni dei numerosi quesiti a cui il lettore troverà risposta.
Introdotti i concetti chiave e un esempio di come nasce un bilancio,  sono illustrati i criteri di valutazione e il contenuto delle voci del bilancio. Acquisite le basi, il lettore potrà mettersi alla prova in prima persona con i bilanci della Lavazza e della Juventus. Un'idea nata dal successo degli articoli della sezione "come leggere un bilancio" del blog fabriziobava.com.
La presentazione del libro e un ampio estratto sono liberamente scaricabili dal blog.

A chi è rivolto
A imprenditori e manager, avvocati e magistrati, addetti degli uffici amministrativi, studenti degli istituti tecnici e studenti universitari dei corsi di economia aziendale e, più in generale, a chi è interessato a imparare a leggere i bilanci delle imprese. Saper leggere un bilancio è utile nella vita di tutti i giorni, indipendentemente dall'ambito lavorativo, per programmare le spese famigliari, quando si acquista sul web, così come quando si cerca un nuovo posto di lavoro.

Grazie al libro si potrà imparare a leggere un bilancio di un'impresa senza conoscere la contabilità (la partita doppia), perché è possibile, con un po' di impegno.

L'autore
Fabrizio Bava è professore ordinario di Economia aziendale nell'Università di Torino, Dottore commercialista e revisore con studio in Canavese, a Strambino. Svolge un'intensa attività didattica, dentro e fuori le aule universitarie e ha scritto numerosi libri e centinaia di articoli sul bilancio con i principali editori nazionali per professionisti. Con questo libro, per la prima volta, si rivolge ad un pubblico non specialistico.

lunedì 27 settembre 2021

Perché scegliere l'isola di Aruba per tornare a viaggiare a lungo raggio

Perché scegliere l’isola di Aruba per tornare a viaggiare a lungo raggio

Vi raccontiamo qualcosa di più su Aruba, piccola isola dei Caraibi del Sud elencata tra i possibili corridoi turistici presi in considerazione dal Governo Italiano

 

 

 

Settembre 2021 – Tra le destinazioni elencate dal ministro del Turismo Garavaglia per l’apertura dei corridoi turistici che permetterebbero di avviare la ripresa del turismo outgoing a lungo raggio, viene menzionata anche Aruba, piccola isola conosciuta come la One Happy Island e meta turistica ideale per chi vuole andare ai Caraibi. Ma dove si trova Aruba e perché sceglierla per il primo viaggio a lungo raggio dopo più di un anno di stop? Vi sveliamo qualcosa in più su questa isola dei Caraibi, perché sceglierla per la vostra prossima vacanza relax e quando visitarla.

  1. Il Paradiso in Spiaggia

Aruba custodisce due delle spiagge più belle dei Caraibi, che di per sé valgono la visita dell'isola. Sono le baie più famose, nonché quelle in cui sorgono la maggior parte dei resort di Aruba e si concentra la vita turistica: Palm Beach e Eagle Beach. Nell'incantevole Palm Beach si trovano i principali Resort, dotati di ogni genere di comfort, così come ristoranti di ottimo livello, negozi e naturalmente bar sulla spiaggia e centri per gli sport acquatici. Eagle Beach, riconosciuta più volte come una delle spiagge più belle del mondo dai viaggiatori di TripAdvisor, è invece ideale per gli amanti della tranquillità: un'oasi appartata in cui abbandonarsi al relax più totale. Qui è possibile ammirare anche gli alberi più fotografati dell'isola, i famosi Divi Divi: dotati di tronchi intrecciati come fili di lana, oltre a essere delle autentiche opere d'arte naturali, sono anche un ottimo angolo di ristoro per chi è in cerca di riparo dai raggi del sole.

  1. La natura selvaggia del Parco Arikok

Aruba non è solo mare: il 18% dell'Isola di Aruba è riserva naturale. Il Parco Arikok, situato lungo la costa Est, offre panorami incontaminati e selvaggi, scogliere a picco sull’oceano e distese di cactus, piante grasse e aloe, una vegetazione molto atipica per essere ai Caraibi. Tra le tante cose da vedere ad Aruba, in questo parco troverete alcuni siti storici, formazioni geologiche uniche e spettacolari e moltissime specie animali. È possibile scoprire le bellezze del Parco Arikok in bici, a piedi, a cavallo, in jeep o in quad, prenotando un'escursione organizzata oppure, per gli amanti dell'avventura, in totale autonomia affittando un mezzo 4x4 o camminando tra i sentieri del Parco.

  1. Il sorriso degli Arubani e il melting pot culturale

Vi siete chiesti perché Aruba viene chiamata One Happy Island? Certo, il contesto naturale e il clima soleggiato fanno la loro parte, ma la principale ragione è la sua popolazione, sorridente, ospitale e accogliente: un vero e proprio melting pot culturale che si riflette nella cucina, nella musica, nella cultura locale e nelle due principali cittadine di Aruba. La capitale Oranjestad, situata nella costa meridionale, è famosa per la sua pittoresca architettura, frutto della fusione tra lo stile olandese e quello spagnolo. San Nicolas invece, situata verso la punta Sud, offrirà ai visitatori la vera atmosfera autentica e caraibica, oltre a stupirli con i suoi variopinti murales creati da street artist provenienti da tutto il mondo in occasione dell’Aruba Art Fair.

  1. La ricchezza gastronomica

Grazie alla sua ricchezza culturale, Aruba vanta una tradizione gastronomica estremamente ricca e variegata. Con più di 200 ristoranti sull’isola, l’offerta gastronomica è un mix unico di cucina internazionale e locale. Le tre influenze dominanti nei piatti sono quella olandese, sud americana e caraibica, con il pesce fresco appena pescato a farla da padrona.

  1. L’onnipresenza del sole!

Infine, l'altra grande dote dell'Isola di Aruba è il clima: trovandosi fuori dalla rotta degli uragani, l’isola è al sicuro da piogge e temporali e vanta quindi un clima gradevole tutto l'anno. Aruba è l'isola dei Caraibi con più giorni di sole, ma riesce a essere piuttosto fresca grazie ai venti alisei, che soffiano ogni giorno. La temperatura media è di 28 gradi, senza umidità, con qualche picco verso l'alto nei mesi che vanno da maggio a ottobre e verso il basso da dicembre a marzo. In altre parole, il paradiso, a vostra disposizione, tutto l’anno!

 

28/9 ore 18 - "Gramigna. Storie di gente di Sicilia", di Sandra Vita Guddo






COMUNICATO STAMPA


"A tu per tu con l'autore"

PRESENTAZIONE LIBRI ONLINE


MARTEDI' ' 28 SETTEMBRE 2021  ORE 18

IN COLLEGAMENTO DALLA SEDE eCAMPUS DI PALERMO


"GRAMIGNA"di Sandra Vita Guddo (2021, Edizioni Porta Nuova)

Conversazione con il Rettore dell'Università eCampus, Enzo Siviero


In diretta sulla pagina Facebook Università eCampus, Youtube 

e sulla App eCampus Web Radio

https://it-it.facebook.com/unieCampus/

https://www.youtube.com/user/UniversitaeCampus


Riprende con i nuovi appuntamenti la rassegna editoriale "A tu per tu con l'autore" dell'Università degli Studi eCampus.


Si ricomincia il 28 settembre, alle ore 18, con il libro "Gramigna. Storie di gente di Sicilia", di Sandra Vita Guddo. 

L'appuntamento è con la diretta sulla pagina Facebook Università eCampus, Youtube di eCampus e su eCampus Web Radio (disponibile per tutti i dispositivi: smartphone, tablet e pc e sistemi operativi: iOS e Android) per una conversazione tra l'autrice ed il Rettore dell'Università eCampus, Enzo Siviero. 


Dopo "Ciciri. Racconti di terra di Sicilia", Sandra Vita Guddo si cimenta in un'altra serie di racconti dal titolo emblematico "Gramigna. Storie di gente di Sicilia" che, in definitiva, può essere considerata la prosecuzione ideale e storico-temporale della prima raccolta. L'intento è il medesimo: raccontare non la grande storia, quella scritta dai vincitori, ma la controstoria, costituita dalle piccole storie quotidiane dei vinti, che solitamente non si incontrano sui manuali scolastici: "Di quei siciliani" come direbbe Leonardo Sciascia "che parlano poco, che non si agitano, che si rodono dentro e soffrono".


"Sandra Guddo ci narra una storia con la S maiuscola - scrive nella sua recensione lo scrittore e giornalista Pierluigi Tamborini - adattandola a protagonisti di serie B. E lo  fa  usando  quella  macchina del tempo-spazio con la quale scorrazza per circa sette secoli con una buona dose di sana e coraggiosa sfrontatezza (...) Leggete questi racconti una alla volta e lasciateli decantare. Spargeranno intorno a sé il profumo del tempo".


"Matrimonio a Corleone! Già il titolo evoca non poca curiosità, per non dire notevoli aspettative e più di qualche interrogativo - annota il Rettore di eCampus, Enzo Siviero in riferimento al racconto finale - Ebbene, finalmente viene frantumato il negativo di questo nome per riportarlo alla sua vera identità positiva che pochi conoscono, con suoi intrecci umani uniti ad una puntuale lettura del luogo. Sandra Guddo sa, ad un tempo, entusiasmare e far riflettere.  Fa  conoscere  ciò che  si intuiva.  Riesce a dar voce ai vinti facendoli diventare i veri vincitori. La vita vera sono loro, con il problema atavico della sopravvivenza che nei vari racconti fa emergere eroi comuni, straordinari nella loro quotidianità".      

"Sandra si ribella - sottolinea Annamaria Amitrano, docente di Etnoantropologia dell'Università degli Studi di Palermo  - al linguaggio piatto e anonimo a cui ci hanno abituato mass media ma ricerca costantemente un linguaggio vivo e palpitante che diventi la testimonianza di una lingua storicamente e geograficamente connotata. Un registro linguistico che comprenda diversi toni che vanno dalla lucida analisi all'elegiaco e all'ironico. Che sappia, infine, visitare la stanza del cuore   per allargarsi ad altre destinazioni più rigorose".    


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SANDRA VITA GUDDO

Nata a Palermo dove vive ed opera, si è laureata in Filosofia con il massimo dei voti e pubblicazione della tesi di laurea in Filosofia della Storia, per poi ottenere l'abilitazione in Italiano e Storia e in  Materie Letterarie e Latino. Vincitrice nel Concorso nazionale a cattedra, ottiene la specializzazione in Scienze Umane, e viene inserita dal MIUR di Palermo, come Psicopedagogista, nel progetto contro la Dispersione Scolastica nei quartieri più a rischio della città. Da qui nasce la sua prima opera, Tacco 12 Storie di ragazze di periferia (2014), adottato successivamente da alcune scuole come testo base per la Scrittura Creativa e la Lettura. Nel 2016 pubblica il romanzo Le GeÔlier, un raffinato noir che ha confermato la sua abilità narrativa e per il quale riceve il "Premio Levi". Segue Ciciri Racconti di terra di Sicilia (2018), per il quale ha ottenuto il Premio Kaos 2019. Nel 2020 pubblica la prima silloge poetica Amo il chiaroscuro,  che ha ottenuto,  per alcune sue poesie, il Premio Internazionale di Poesia "Salvatore Quasimodo". Nel luglio 2021 pubblica Gramigna. Vincitrice di diversi importanti premi letterari, ha ottenuto anche il Premio Universo Donna da Accademia di Sicilia (2017), il Premio alla Carriera intitolato a Maria Costa (2019) e il Premio alla Cultura (2020). E' Presidente Emerita di UNIPOP e responsabile del blog UNICULT. Dal 2019 al 2020 conduce la rubrica radiofonica "Cucina Popolare siciliana tra storia e leggenda. Collabora con "Balarm" e altre testate oneline, tra cui "Galileo" (Direttore l'Ingegner Enzo Siviero).

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L'Università eCampus è un Ateneo che - attraverso una didattica e-learning e un programma personalizzato di studi - offre ai propri studenti 60 percorsi di laurea nelle facoltà di Ingegneria, Psicologia, Economia, Giurisprudenza e Lettere, oltre a numerosi master altamente professionalizzanti. Tra i vari percorsi di laurea, anche Scienze motorie e Biologia e tra quelli più innovativi, Ingegneria dei droni, delle app, Green Economy, E-commerce e Digital management, Artificial Intelligence, Cybersecurity, Veicoli ibridi ed elettrici.

Uno dei principali obiettivi di eCampus è la "Terza Missione", l'insieme cioè di tutte quelle attività con le quali l'Università, oltre a fare Alta formazione e Ricerca, entra in contatto con il contesto socio-economico attraverso il trasferimento e la valorizzazione delle conoscenze. Ciò sin dalla sua istituzione (Decreto del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca  del  30 gennaio 2006) e  grazie alla presenza capillare con proprie sedi  in tutte le principali città d'Italia. Info all'indirizzo www.uniecampus.it


Per informazioni: 

Tel. 091 58 30 46

Università eCampus 

Via Principe di Belmonte, 105

PALERMO


Ufficio stampa Università eCampus:

Giovanna Gueci  

tel. 06 70304949 

giovanna.gueci@uniecampus.it 

gueci@hotmail.com


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