Roma, 30.05.2025:- "Il discorso tenuto da Giacomo Matteotti alla Camera dei Deputati il 30 maggio 1924 rappresenta la denuncia più chiara, forte, lucida e coraggiosa che la Politica resistente socialista del tempo seppe contrapporre alle violenze perpetrate dallo squadrismo fascista in occasione delle elezioni politiche dell'aprile del 1924, e fu anche per questo che Matteotti venne assassinato pochi giorni dopo." -cosi Vincenzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale Saragat Matteotti-
"In quella circostanza l'On. Matteotti denunciò i brogli elettorali, le intimidazioni e i pestaggi che avevano caratterizzato le votazioni del 6 aprile 1924, arrivando a chiedere l'annullamento delle elezioni con chiare e granitiche parole <<Contestiamo in questo luogo e in tronco la validità delle elezioni della maggioranza. [...] L'elezione secondo noi è essenzialmente non valida, e aggiungiamo che non è valida in tutte le circoscrizioni>> Terminato il discorso disse, rivolgendosi al collega ed Amico Giovanni Cosattini seduto accanto a lui, ed ai compagni di partito: «Io, il mio discorso l'ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me»; A distanza di centouno anni da quel discorso memorabile è ancora necessario ricordare la figura ed il coraggio di Giacomo Matteotti ed i suoi insegnamenti su democrazia, libertà e giustizia, nonché sul rispetto del Parlamento, snaturato e ridotto, oggi più che mai, ad un ufficio per la ratifica di decreti."
"Aggiungo -prosegue Enzo Pirillo- che l'attualità del pensiero matteottiano è perfettamente spendibile nei contesti internazionali e, in particolare, queste sue parole del discorso del 30 maggio <<Non continuate più oltre a tenere la Nazione divisa in padroni e sudditi, poiché questo sistema certamente provoca la licenza e la rivolta>> sembrano scritte appositamente per la drammatica situazione dei territori di Gaza, nei quali si sta consumando il GENOCIDIO del Popolo Palestinese ad opera di un criminale sionista, quale è indiscutibilmente Netanyahu, che con il suo agire sta anche creando un ondata di antisemitismo a danno del Popolo Israeliano."
"Noi non possiamo e non vogliamo restare in silenzio, oggi come allora, contro ogni vecchio e nuovo fascismo, nazismo o sionismo che dir si voglia. Siamo di parte, siamo matteottiani, ci sentiamo partigiani e in quanto tali parteggiamo per la PACE, nel solco delle parole del compianto Papa Francesco, e sogniamo un intervento risolutivo di tutti i conflitti bellici, ad iniziare dal massacro Palestinese, con la destituzione e l'arresto di Netanyahu e di tutti i leader guerrafondai, certi che il nostro caro Giacomo sarebbe d'accordo!"
Vincenzo Pirillo
Presidente del Circolo Culturale "Saragat - Matteotti"
Circolo Culturale "G. Saragat - G. Matteotti"
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