GEAPRESS – Soli e abbandonati dalle istituzioni. Questo lo sconforto dei volontari di Statte (TA) dopo il disastroso incendio che due notti addietro ha coinvolto la pineta, nella Gravina di Leucaspide. Fiamme alte che si sono propagate velocemente in tutto il comprensorio. Ben 100 ettari di terreno, ivi compreso quello ove vivevano una ottantina di cani.

Gli animali erano accuditi dai volontari coordinati da una socia dell'ENPA. In buone parte erano liberi, ma la velocità dell'incendio ha precluso le vie di fuga. Una quindicina sono stati trovati carbonizzati. Dei sopravvissuti, cinque hanno ustioni di diversa gravità e sono attualmente ricoverati in diversi ambulatori veterinari. Della rimanente parte, ancora nessuna notizia.

"La speranza è che si siano allontanati ma l'incendio – dice a GeaPress Andrea Lato, volontario della Protezione Civile – ha coinvolto l'intero comprensorio. E' stata una cosa devastante – aggiunge Lato – ed il timore è che se ne possono trovare altri morti".

Praticamente nullo l'interessamento delle istituzioni. A Statte i corpi carbonizzati dei cani, stanno decomponendosi al sole e nessuno li ha ancora spostati.

Un'opera meritoria, quella dei volontari, che accudivano i randagi abbandonati. Tutto in fumo, nonostante l'ingente schieramento di forze che ha dovuto fronteggiare il muro di fiamme. Ore di lavoro di Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Volontari di Protezione Civile, Polizia municipale. Per prevenire ulteriori danni sono stati disattivati pure i cavi dell'alta tensione dell'Ilva di Taranto, ma dei cani, volontari a parte, poche o nulle altre novità.

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