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sabato 2 maggio 2020

Bilancia digitale da cucina con display LCD AR1PA1 di Ardes

Dal design moderno ed essenziale, la bilancia da cucina digitale AR1PA1 Ardes è dotata di grande display LCD 4,5 x 1,6 cm che rende agevole la lettura del peso e di un’ampia superficie (20 X 16X 1,3 cm)  che semplifica la collocazione degli ingedienti da pesare.

E’ possibile inoltre porre comodamente diversi ingredienti in una sola ciotola, grazie alla funzione del calcolo della tara tramite tasto touch. AR1PA1 garantisce precisione mediante la graduazione da 1g e ha una portata massima  di 5kg.  Le unità di misura selezionabili sono i grammi e le libbre ed è anche possibile misurare il volume dei liquidi.

La bilancia è super compatta per una sistemazione salvaspazio all’interno dei cassetti ed è dotata di un foro passante che consente di appenderla in ogni momento alla barra della cucina.I piedini antiscivolo la rendono salda durante le operazioni di pesatura garantendo maggior aderenza alle superifici di appoggio.

Grazie alla superficie liscia e minimal sarà un gioco da ragazzi rimuovere residui di farina, latte o burro.

Con la  funzione di spegnimento automatico il risparmio energetico è garantito e, con le batterie in dotazione (1Xcr2032), AR1PA1 è subito pronta per l’utilizzo.

La bilancia AR1PA1 è disponibile in tre sgargianti colori: verde  lime, rosso rubino e ciano.
Semplice da usare è perfetta per studenti fuorisede, famiglie e cuochi provetti.

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Ardes
nasce a Milano nel 1962, specializzandosi nella produzione di fornelli elettrici ma nel 1992 l’azienda si sposta in Valle Seriana (Bergamo), ampliando l’offerta di prodotti realizzati in Italia. Nel 2015 la società diventa la divisione piccolo elettrodomestico di Poly Pool spa, azienda leader nella distribuzione di materiale elettrico. I prodotti a marchio Ardes sono realizzati e selezionati nel rispetto rigoroso delle norme vigenti e dei migliori parametri di qualità, con controlli interni ed esterni certificati. La mission è quella di offrire prodotti funzionali, sicuri, facili da usare, in grado di far fronte alle necessità di tutti i giorni. Ardes produce ancora in Italia, infatti è forte la volontà di avere un controllo totale della produzione, unita alla possibilità di realizzare prodotti su misura per i clienti, adattando l’offerta alle loro necessità. La produzione italiana è uno dei cavalli di battaglia che permette all’azienda di essere presente in più di 50 paesi del mondo.

Thomas Gentils nominato Chief Technical Officer di Generix Group

Generix Group, software vendor specializzato in solutions SaaS collaborative a supporto della supply chain, ha ufficializzato la nomina di Thomas Gentils a Chief Technical Officer e il suo inserimento nel Comitato Esecutivo. Gentils si occuperà di impostare la strategia tecnologica, di guidare sia lo sviluppo che le attività R&D e, in collaborazione con i product manager, dell’implementazione di nuovi prodotti e servizi in SaaS.

Dopo il conseguimento di una doppia laurea in Change Management per Centri d’Ingegneria presso l’École des Hautes Études Commerciales di Parigi e il Politecnico di Orléans, Thomas Gentils ha maturato un’esperienza manageriale di circa 20 anni presso grandi aziende a livello internazionale.

In particolare, è nell’ambito della digitalizzazione media che Gentils ha dato un significativo impulso allo sviluppo del concetto di agilità all’interno dei propri team e ha lavorato con leader di mercato come Google, Canal+ e Netflix.

Approdato in Generix Group, nel Settembre 2019, il manager è
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https://www.technoretail.it/imprese/item/3319-thomas-gentils-nominato-chief-technical-officer-di-generix-group.html

Per Italia dei Diritti ancora troppa propaganda politica sfruttando il Covid







Carlo Spinelli portavoce del movimento per l'emergenza da Covid-19 invita ancora una volta i nostri parlamentari a non sfruttare questo momento di dolore del popolo italiano per fini propagandistici e a trovare il modo di aiutare chi ancora si trova in difficoltà magari usando monetizzandoli i beni confiscati alle mafie

Roma 02 maggio 2020: Il 4 Maggio avrà inizio la fatidica fase due nella gestione dell'emergenza da Covid-19 che prevede una ripartenza soft il che ha subito alzato un polverone di polemiche tra il Premier Giuseppe Conte e gran parte della maggioranza e chi avrebbe voluto invece che l'esecutivo mostrasse più coraggio e allentasse maggiormente le restrizioni alle quali gli italiani sono stati chiamati con il lockdown. Sull'argomento interviene anche il movimento Italia dei Diritti fondato dal giornalista Antonello De Pierro tramite il portavoce per l'emergenza da Covid-19 del movimento stesso Carlo Spinelli :" Chi si aspettava un maggiore allentamento delle misure predisposte nei vari DPCM dal Premier Giuseppe Conte per il contenimento dei contagi da Covid-19 è sicuramente rimasto deluso. Giustificato è il dissenso di quella parte di cittadini che si trovano ancora ad affrontare un'emergenza economica a causa dalla mancata riapertura di alcune attività commerciali e produttive, meno giustificate a nostro avviso, sono le polemiche che soprattutto dall'opposizione ed in una piccola parte della maggioranza ( vedi Italia Viva) si sono alzate contro il Primo Ministro. Ma veramente questi signori pensavano che si potesse riaprire tutto e subito? Non osiamo nemmeno pensare – continua Carlo Spinelli - a quello che sarebbe potuto succedere da qui ad un mese; il rischio di una grave ripresa dei contagi era sicuramente molto alto. Già sono stati commessi errori all'inizio di questa pandemia con la mancata chiusura ad esempio di Alzano Lombardo e Nembro dovuta al possibile danno economico che la chiusura della zona avrebbe provocato e questo è costato caro alla Lombardia per il tributo di vite umane che ha pagato, un altro errore adesso che finalmente si intravedono spiragli di luce, sarebbe fatale per l'intera Nazione. Abbiamo sottovalutato all'inizio la forza di questo virus e non possiamo permetterci di sottovalutarlo ancora una volta. Purtroppo la convivenza con questo virus fino alla scoperta di un vaccino e di una terapia efficace sarà difficile e porterà inevitabilmente a delle restrizioni; la nostra vita fino alla fine di questo incubo non sarà più la stessa. Il Premier non sta facendo altro che attuare quanto scienziati e virologi suggeriscono, il Paese va riaperto per gradi monitorando di volta in volta l'andamento della curva dei contagi e gran parte dei Paesi colpiti dalla pandemia stanno ricalcando le orme del governo italiano, la Francia ad esempio che era possibilista ad un'apertura più ampia, ha cambiato idea spostando l'inizio della fase due non prima dell'undici maggio e ritornando sui propri passi su alcune riaperture che erano state annunciate. In Germania invece – continua Spinelli – che ha già allentato il lockdown, sta tornando a salire leggermente, il numero dei contagi, anche se a dir la verità, se la riapertura di alcune attività e una maggiore libertà di spostamento influirà negativamente sul numero dei contagi, lo vedremo tra due/tre settimane. Ancora una volta quindi alcune forze politiche, i loro leaders in particolare, stanno facendo polemiche futili e strumentali, con iniziative che sanno più di propaganda politica che altro, cercando di sfruttare la situazione drammatica che stiamo vivendo per accaparrarsi più consenso elettorale possibile. Salvini colpevolizza Conte di ascoltare troppo virologi e scienziati invece di prendere in considerazione il danno economico che deriva da una fase due troppo soft; vorremmo dire al leader leghista – prosegue l'esponente IDD –che a fine febbraio fu lui stesso ad invitare ad ascoltare proprio i virologi e gli scienziati per poter arginare la pandemia, perché questo cambiamento di idea? Forse adesso fa più comodo, per cavalcare l'onda dei malcontenti, affermare il contrario. Il Primo ministro italiano non crediamo si diverta a tenerci prigionieri in casa, non crediamo trovi soddisfazione a vedere fallire attività commerciali e produttive come magari qualcuno vorrebbe far credere, sta solo cercando di fare in modo che i contagi di ritorno non mettano l'Italia definitivamente in ginocchio, un errore adesso sarebbe fatale. Bisognerebbe invece lavorare per trovare il modo di aiutare coloro che ancora non riescono a ripartire subendo un ulteriore danno economico e questo deve essere fatto da tutti coloro che sono chiamati a rappresentarci in parlamento. Ad esempio, è possibile creare un fondo di aiuti attraverso i beni confiscati alle mafie? Ne uscirebbe fuori un gruzzoletto non indifferente che potrebbe ridare ossigeno a quelle categorie di persone che vedono ancora le loro entrate economiche precluse dalle misure di contegno del Covid-19. Non so se questo sia possibile anche se volere è potere, quello che è certo è che ancora non siamo usciti dall'emergenza e se le misure adottate in questi giorni siano giuste o meno ce lo dirà solo il tempo, magari alcune regioni, quelle con i contagi più contenuti potrebbero riaprire prima rispetto a dove ancora il virus è forte ma laddove il numero dei nuovi contagi è ancora alto ci vuole una maggiore attenzione. I sacrifici di oggi – conclude Spinelli - servono per ritornare il prima possibile ad un domani dove vivere nella normalità".

Ufficio stampa Italia dei Diritti


giovedì 30 aprile 2020

ALLA ROCCA PER GLI OSPITI DI BRAIN ONLUS IL TEMPO SI È FERMATO


ALLA ROCCA PER GLI OSPITI DI BRAIN ONLUS IL TEMPO SI È FERMATO, LE LORO VITE SOSPESEal fianco di altri eroi che dedicano la vita a chi ha bisogno.

Alla Rocca di Altavilla Vicentina, centro di recupero e assistenza per persone con disabilità causate da cerebrolesioni acquisite, sono rimasti 5 ospiti, isolati nella struttura dall’inizio di marzo, senza possibilità di contatti esterni. Gli operatori della cooperativa Sogno e Vita e dell’Associazione Brain Onlus, sono loro vicini e li aiutano a vedere i famigliari attraverso video chiamate, li tengono aggiornati su quanto succede fuori attraverso le notizie alla TV, perché siano consapevoli del momento critico che stiamo attraversando, ma per loro il tempo si è praticamente fermato.
Sono preoccupati per i loro cari che vivono e lavorano a contatto con altre persone, ma per loro no, non hanno paura per la propria salute perché si sentono protetti all’interno della Rocca e hanno compreso l’importanza di evitare tutti i contatti con l’esterno per fermare questo assurdo virus. “Certo mancano le uscite, le attività all’esterno, gli altri ospiti, chi viene a salutarli e tutti i professionisti che abitualmente li seguono nelle terapie riabilitative” racconta Edda Sgarabottolo presidente di Brain Onlus che ha fondato la Rocca, “La loro routine settimanale è cambiata, ma gli operatori continuano a creare attività alternative, orgogliosi del lavoro che svolgono quotidianamente e di tutte le cose che stanno realizzando. In mancanza della nostra super cuoca Paola, si sono cimentati in esperimenti culinari di ogni tipo, producendo: biscotti, pizza, gnocchi, lasagne, piadine e pane. Insieme hanno anche dipinto il bellissimo cartellone con l’arcobaleno e il motto che sta cercando di dare fiducia a tutti -Andrà tutto bene-“.
Comprendono il difficile momento che tutti stiamo vivendo, ma sono davvero convinti che tutto andrà bene e si troverà un vaccino presto, bisognerà continuare e proteggersi, ma si troverà una cura e si tornerà alla normalità. Alla Rocca sicuramente non è cambiata la voglia di farcela e di vincere sulle proprie paure e debolezze, loro sanno cosa significa affrontare grandi difficoltà, sanno quanto impegno ci vuole per superarle e per riguadagnarsi la propria quotidianità, con la testa e con il cuore sono pronti ad affrontare anche questa sfida!
Ricominciare a camminare, a parlare, a ricordare il proprio passato, riprendere ad avere amicizie, un lavoro e una vita sentimentale, Brain Onlus e la sua Presidente Edda Sgarabottolo operano da oltre vent’anni per assistere e aiutare le vittime di lesioni cerebrali causate da incidenti stradali, domestici e sul lavoro. Attimi in cui, persone di disparate età: bambini, ragazzi, adulti, uomini e donne, che prima avevano una vita del tutto normale, all’improvviso si ritrovano azzerate, obbligate a  ricominciare tutto da capo. Loro e le loro famiglie, dopo il ricovero ospedaliero, erano sole nell’affrontare tutto il complicato iter di recupero. L’idea della Casa Famiglia La Rocca ad Altavilla, sei anni fa vicino alla Chiesa della Rocca è nata per questo, un progetto pilota nel Veneto e fra i pochissimi in Italia dedicati in specifico a questi tipi di disabilità. Una struttura per seguirli nel recupero della propria autonomia personale, lavorativa e nel reinserimento sociale, in diretta collaborazione con le strutture pubbliche e private, con l’Ulss 8 Berica e il S. Bortolo in una logica di "rete di servizi" sulle cerebrolesioni acquisite.

mercoledì 29 aprile 2020

Obbligo di aggiornamento del DVR e della formazione obbligatoria

Con l'attuale situazione di emergenza venutasi a creare con il virus CoVID-19, scopriamo, insieme all'esperto consulente in sicurezza sul lavoro Riccardo P. quali sono le mosse da adottare per redigere il documento di valutazione dei rischi (DVR).

Devo aggiornare il DVR per il rischio da COVID-19?

NO, la valutazione e la gestione di un rischio biologico generale che trascende la singola Azienda e che minaccia la salute pubblica spettano alle Pubbliche Autorità – le uniche a ciò deputate e in possesso dei necessari strumenti istituzionali e scientifici; tocca a queste ultime indicare le misure di prevenzione necessarie.
Il DdL non ha né possibilità né capacità di fare tale valutazione, ma deve attuare al meglio e secondo le modalità più consone nella propria azienda (e dimostrare di averlo fatto in caso di controllo) tutte le “misure per il contrasto e la diffusione del CoViD – 19” dettagliate elencate nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro”, del 14 marzo 2020  tra Governo e parti sociali” senza rielencarle come appendice o come integrazione del DVR.
Deve quindi limitarsi all’attuazione coscienziosa e responsabile delle misure che le Autorità competenti hanno imposto, assicurando che tutto il personale le rispetti, regolamentandone le attività svolte in una prospettiva di coinvolgimento e di adeguamento alle indicazioni emanate a livello nazionale.
N.B. La revisione/integrazione del DVR diviene però necessaria, coinvolgendo tutte le figure aventi titolo, allorché a seguito dell’adozione di tali misure, o in conseguenze di scelte di mercato, si abbiano cambiamenti significativi nell’organizzazione del lavoro o dei processi produttivi, o nelle procedure di lavoro presenti o nell’utilizzo di macchine, sostanze ecc. Il che è poi quanto dice l’art. 29 comma 3 del D.Lgs 81/2008.
Ciò può avvenire, ad es., in caso di riduzione del personale all’interno di un’area o reparto in maniera da rispettare sempre la distanza di sicurezza o nel caso di riorganizzazione o di modifica/riconversione del ciclo produttivo.
Qualche esempio volutamente banalizzato: se una azienda riduce la propria produzione e fa turnare il proprio personale e, di conseguenza, in un reparto prima presidiato da due o più dipendenti, uno solo resta presente nel turno, nasce un rischio prima non valutato, quello del lavoro in solitario, che deve essere valutato nell' aggiornamento del DVR precedente..
Allo stesso modo, se una azienda di tendaggi e tovaglieria converte il proprio ciclo produttivo sulla fabbricazione di maschere acquisendo nuove macchine, nuovi materiali con eventuali modifiche di mansioni ecc., il precedente DVR va aggiornato: idem dicasi per una azienda che fabbrica detersivi e che si mette a produrre anche disinfettanti idroalcolici. In quest’ultimo caso non solo il DVR andrebbe integrato, ma potrebbero sorgere altri adempimenti collaterali da considerare, ad es. la verifica del CPI.

Devo aggiornare la mia formazione obbligatoria da poco scaduta o in scadenza?

NO:  ll “Protocollo condiviso” sopra citato, stabilisce che “Il mancato completamento dell’aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all’emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporta l’impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione (ad es. l’addetto antincendio o al primo soccorso possono continuare ad intervenire se richiesto; il carrellista può continuare a condurre il muletto, il RLS può continuare a svolgere attivamente il proprio ruolo).
L’aggiornamento del DVR dovrà essere prontamente completato una volta ripristinate le ordinarie attività formative nelle forme indicate dalla normativa vigente.
Attenzione che tale tolleranza non riguarda il completamento della formazione iniziale o di base; l’operatore privo di tale formazione di base non può assolutamente essere adibito al ruolo cui la tale formazione obbligatoria e/o abilitante si riferisce.

I sistemi di sicurezza meccanici per la nostra abitazione

Quali sono i sistemi di sicurezza più efficaci per la nostra abitazione? Esistono delle linee guida per poter dormire sonni tranquilli in casa?
La sicurezza della nostra casa, della nostra famiglia e dei nostri beni è una preoccupazione costante, soprattutto oggi che le abitazioni sono l’obbiettivo preferito dai ladri, anche rispetto a negozi e uffici.
Per assicurare questa sicurezza ci viene in soccorso la tecnologia: i sistemi di sicurezza si sono affinati con il tempo. L’elettronica e l’ingegneria hanno fatto grandi passi in avanti offrendoci una più vasta gamma di opzioni.
Quando pensiamo ad adottare un sistema di sicurezza per la nostra casa, innanzitutto dobbiamo valutare la nostra situazione: dove abitiamo? Quanto sono appetibili i nostri beni per un potenziale rapinatore?

Cosa valutare nella scelta dei sistemi di sicurezza

Una villetta a seconda sia in città o in campagna, presenterà differenti opzioni e vulnerabilità rispetto ad un appartamento e, anche in questo caso cambiano molto a seconda che sia situato ai piani inferiori o superiori del palazzo.
Nei primi casi le porte sono il sistema di ingresso preferito, altrimenti le criticità diventano le finestre. Occorre scoprire come proteggere ogni punto d’accesso alla propria abitazione.
Per fare questo andremo ad analizzare le tipologie di sistema di sicurezza dette meccaniche e impareremo a sfruttarle al meglio.

Sistemi di Sicurezza Meccanici

I sistemi di sicurezza meccanici comprendono sistemi di difesa passiva come serrature, inferriate e porte e serramenti blindati.
Questo tipo di sistemi possono dissuadere la maggior parte dei ladri che desiderasse fare breccia nella nostra abitazione.
Una buona porta blindata o serramenti di sicurezza potranno non resistere ad un rapinatore veramente determinato, ma lo costringeranno a perdere tempo e a provocare rumore, cosa che lo renderà identificabile e manderà a monte i suoi propositi.

Caratteristiche delle porte blindate

Porte blindate: la porta è il primo punto di accesso quindi, proteggiamolo con una porta blindata. Queste offrono una grande varietà ed è opportuno valutare le proprie esigenze prima della scelta.
Esiste una certificazione che va dalla classe 1 alla 6 (con livello di sicurezza crescente).
Quindi potremmo scegliere una soluzione più leggera in caso abitassimo in un condominio di città, piuttosto che una porta resistente anche a trapani e martelli per una abitazione più isolata.

Cos'è una serratura di sicurezza

Serrature: una serratura speciale è il cuore di un serramento efficace in termini di sicurezza, sia esso una porta o una finestra.
Oggi la tipologia di serratura più efficace è quella con cilindro a profilo europeo di sicurezza.
Sempre per garantire la sicurezza della serratura è importante avere un profilo elaborato per la fessura della chiave o un sistema antibumping.

Finestre antieffrazione

Finestre: sono un elemento particolarmente vulnerabile, spesso utilizzato come punto d'accesso dai rapinatori.
Una finestra di sicurezza dovrà presentare caratteristiche simili a quelle di una porta blindata (e anche per questo esiste una classificazione suddivisa per classi, da 1 a 6).
In più un serramento di questo tipo dovrà presentare un’apertura particolare, come un bottone o una chiave estraibile. I vetri dovranno essere classificati e certificati antieffrazione.
Una soluzione a costi più accessibili può essere costituita dall'installazione serramenti in PVC che presentano una resistenza più elevata dei normali serramenti ai tentativi di effrazione.

Le inferriate per la protezione dei nostri infissi

Inferriate: costituite da sbarre d’acciaio costituiscono uno degli strumenti di sicurezza più efficaci perché costringono i rapinatori a un grande dispendio di mezzi per essere superate.
Un punto a sfavore viene dal punto di vista estetico, ma oggi, per evitare l’effetto prigione, vengono utilizzate inferriate apribili (ma anche in questo caso sarà d’obbligo una serratura di sicurezza).
Esistono più tutta una serie di altri complementi come persiane e tapparelle rinforzate o blindate che possono completare il nostro perimetro di sicurezza di sistemi difensivi meccanici…
Ma ricordiamo di rivolgerci sempre a installatori di serramenti professionisti che possono offrirci un prodotto di qualità certificato.

Coronavirus e acqua del rubinetto, smontiamo la bufala

L’Italia e il mondo itero stanno vivendo, in questo periodo, un momento di altissimo ischio a causa del famigerato virus Covid-19 (anche conosciuto come Coronavirus).
Da quando questa malattia è balzata agli onori della cronaca per la sua virulenza e il tasso di infettività, a diffondersi non è stato solo il virus ma anche il panico e, con esso, molte false voci e notizie finte.

Coronavirus, prima del virus colpisce il panico

Queste false voci, spesso, sono dannose quanto la stessa malattia, rendendo più difficile il contenimento del virus e rendono più difficoltoso, da parte delle autorità, fare chiarezza sulle procedure più corrette per affrontare questa crisi.
Per fare fronte a questa ondata di “fake news” il Ministero della Salute ha diffuso dei comunicati mirati a fornire un approfondimento e fare chiarezza.
Ma vediamo insieme di fare luce su alcune delle bufale più eclatanti.

Una pandemia di false notizie

Dai decantati medicinali contro l’infezione, al bagno caldo che ucciderebbe il virus, fino alle notizie che coinvolgono i nostri amici animali, queste voci rimbalzano sui social network.
Qui, i meno informati, cercano spesso risposte veloci, finendo fuorviati.
Innanzitutto ad oggi non esistono ancora farmaci in grado di prevenire il contagio da Coronavirus. Anche se i laboratori medici di tutto il mondo sono impegnati per trovare una soluzione, oggi siamo ancora lontani da una “formula miracolosa”.
Temperature elevate, ne sotto forma di bagni caldi, ne connesse all’assunzione di cibi o bevande bollenti, sono efficaci per eliminare il virus dall’organismo.
Gli animali non sono “untori”. I nostri amici di casa non sono una minaccia alla nostra salute. Innanzitutto il nuovo Coronavirus Sars-CoV-2 proveniente dagli animali non si trasmette all’uomo.
Secondo, dopo una passeggiata, se si teme il contatto con superfici infette, non serve pulire le zampe dei ostri animali con candeggina ma basta semplice acqua saponata.
Una delle notizie che ha creato più panico, però, è quella che, l’acqua del rubinetto, potrebbe essere una fonte di contagio per il Coronavirus.

L'assalto ai supermercati per i generi di prima necessità

Quando le notizie sul contagio e sulle misure restrittive per la prevenzione, hanno cominciato a diffondersi, i supermercati e gli altri punti di vendita sono stati presi d’assalto.
Sono diventate tristemente note le immagini degli scaffali vuoti dei supermercati dopo il passaggio di tanti acquirenti preoccupati.
Per il timore della quarantena gli italiani hanno fatto incetta di generi di prima necessità: pasta, carne, farina, carta igienica e bottiglie di acqua minerale.

Coronavirus e acqua del rubinetto

Proprio l’ISS (Istituto Superiori di Sanità) è voluto intervenire sull’argomento con una nota che smentisce la necessità di acquistare acqua in bottiglia in grande quantità.
L’istituto chiarisce che non sia necessario riempirsi di bottiglie di plastica, inquinanti e ingombranti, per far fronte alla quarantena da Coronavirus, perché questo non si trasmette attraverso i nostri rubinetti.
Non ci si può infettare bevendo l’acqua del rubinetto.
I sistemi dei nostri acquedotti sono sicuri, i controlli sono efficaci per il controllo dei virus anche di quelli assai più resistenti del Coronavirus.
In più, nonostante la crisi colpisca anche le strutture di controllo ambientale e gestione idrica, in termini di carenza di risorse umane, i piani di emergenza attuati con le autorità sanitarie, hanno potenziato le misure di controllo.
Questo garantisce una continuità nella gestione della sicurezza dell’acqua potabile.

EtnaWay lancia i Trekking Tour sull'Etna per i Siciliani

Dopo il successo dei Jeep Tour e dei Bus Tour, EtnaWay lancia una nuova sezione di escursioni: i Trekking Tour sull'Etna. Escursioni guidate a piedi all'insegna della natura, per ammirare le bellezze del vulcano attivo più alto d'Europa. In questo periodo difficile, EtnaWay vuole essere vicino ai siciliani offrendo loro pacchetti personalizzati ad un prezzo agevolato. Rivalorizzare il territorio, ripartendo dall'Etna! Questo è il motto di questo tour operator specializzato in escursioni sul vulcano siciliano.
Presto verranno rilasciati maggiori informazioni riguardo i pacchetti, i prezzi e le modalità di esecuzione di questi tour. Il tutto sarà svolto all'insegna dell'igiene e del distanziamento sociale.
https://etnaway.com

EtnaWay è un prodotto di Legendary Sicily S.R.L. con sede a Taormina.

CAMeC La Spezia | R0 - DROWNING BY NUMBERS. Live stream performance di Eleonora Roaro | 3 maggio 2020, ore 11-18

R0 - DROWNING BY NUMBERS
Live stream performance di Eleonora Roaro



CAMeC | La Spezia
Domenica 3 maggio 2020, ore 11.00-18.00

La performance in diretta streaming di Eleonora Roaro - che ha luogo l'ultimo giorno di lockdown durante l'orario d'apertura del CAMeC, dalle 11 alle 18, presso l'abitazione milanese dell'artista - indaga temi come la viralità digitale e la disinformazione durante la pandemia del COVID-19, definita dall'OMS anche come infodemia. Il titolo "Drowning by Numbers" (letteralmente "essere sommersi dai numeri"), tratto dall'omonimo film di Peter Greenaway del 1988, pone enfasi sul senso di smarrimento causato dall'eccesso di fake news, informazioni inaffidabili e, soprattutto, numeri non obiettivi: questi ultimi sono spesso comunicati in maniera parziale e fuori contesto, invece che attraverso analisi statistiche e rigore scientifico.

Durante le sette ore della performance online, l'artista declama a voce alta i numeri delle visualizzazioni della performance: in questo modo crea un legame con il pubblico, in quanto i numeri sono in relazione al momento in cui ciascuno si collega durante la diretta streaming.

Poiché l'R0 - il numero di riproduzione di base che gioca anche con il cognome della performer R0aR0 - è un importante concetto nell'epidemiologia e ha un ruolo cruciale nella pianificazione sanitaria, l'artista ha deciso di comunicare la modalità di fruizione della performance attraverso una catena di Sant'Antonio, principale veicolo di fake news: alle ore 11 del giorno 3 maggio 2020 invia un messaggio tramite WhatsApp a dieci suoi contatti, nel quale li invita a inoltrarlo ad almeno altre dieci persone. L'evento è diffuso come se fosse una teoria cospirazionista, con pathos ed emoji, e non in maniera istituzionale con un linguaggio neutro e trasparente. In questo modo il progetto evidenzia una criticità dell'arte contemporanea, interrogandosi se i suoi argomenti possano realmente diventare "virali", e non solo come forma, o se siano destinati ad essere una nicchia auto-referenziale.

Per chi non dovesse ricevere il messaggio WhatsApp per mezzo della catena - unica modalità ideata dall'artista per partecipare al live streaming - il CAMeC renderà disponibile sulla sua pagina facebook dalle ore 18.01 un link che consentirà di visionare la performance in differita.

Eleonora Roaro (Varese, 1989) è artista visiva e ricercatrice, vive e lavora a Milano. Ha studiato Fotografia (BA - IED, Milano), Arti Visive e Studi Curatoriali (MA - NABA, Milano) e Contemporary Art Practice (MA - Plymouth University, UK). La sua ricerca si focalizza sull'archeologia del cinema, sulla video-arte e sulla relazione tra spettatori, architettura e spazio urbano in riferimento al cinema. Attualmente è in residenza presso Casa degli Artisti di Milano e ha appena terminato il progetto "Realtà aumentata e realtà virtuale per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale" presso l'Università degli Studi di Udine dove era assegnista di ricerca. Tra alcune esposizioni recenti: le mostre personali "Loops" (Luisa Catucci Gallery, Berlino, 2017) e "Instabilità, equilibro ed infinito" (Studio Dieci,Vercelli, 2014); i video-screening "Video del giorno" (MACRO asilo, Roma, 2019), Generazione Critica #6 (Fondazione Modena Arti Visive, Modena, 2019), VIDEOFORMES 2019 Festival International d'Arts Numériques (Maison de la Culture, Clermont-Ferrand); le mostre collettive "32th Festival Les Instants Vidéo" (Marsiglia, 2019), "Celeste Prize 2017" (OXO Tower Wharf Londra 2017); "La Luna è una lampadina" (Triennale, Milano, 2017), "Stoner. Landing Pages" (Spazio Alviani, Pescara, 2016), "Mediterranea17" (Fabbrica del Vapore, Milano, 2015), "28th Festival Les Instant Video" (Friche La Belle de Mai, Marsiglia, 2015). Ha partecipato a diversi festival come "The Gifer" (Galleria Sabauda, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Museo Nazionale del Cinema, Torino, 2017), "Miami New Media Festival2 (Whynwood, Miami, 2015). È contributor per Alfabeta2, D'ARS, Doppiozero ed Espoarte dove scrive prevalentemente di arte contemporanea e cinema. Il suo sito è www.eleonoraroaro.com.


Per informazioni: camec@comune.sp.it, http://camec.museilaspezia.it, www.facebook.com/museo.camec.






CSArt di Chiara Serri, Via Emilia Santo Stefano 54, 42121 Reggio Emilia, P.Iva 02390340350

Italia dei Diritti, MarcoOrsola nominato responsabile nazionale alla cultura

Italia dei Diritti, Marco Orsola nominato responsabile nazionale alla cultura
Il Presidente dell'Italia dei Diritti, Antonello De Pierro, ha conferito l'incarico a Marco Orsola, sindaco di Saracinesco e già rappresentante del movimento per la Valle dell'Aniene
ROMA, 29 Aprile 2020 Sarà Marco Orsola a guidare il dipartimento Beni Culturali dell'Italia dei Diritti, il movimento fondato da Antonello De Pierro nel 2006  e che si occupa delle problematiche legate alla tutela e alla difesa dei diritti dei cittadini. Sindaco di Saracinesco e  Presidente dell'Unione dei comuni della Valle del Giovenzano, Orsola - già rappresentante dell'Idd per la Valle dell'Aniene - è considerato un esempio di ottima amministrazione, ammirato e stimato per le indubbie competenze gestionali. "Accetto la nomina con orgoglio e gratitudine", commenta Orsola. "La cultura è patrimonio cognitivo di ogni comunità: locale e nazionale. Lavorerò per accrescere in termini qualitativi e quantitativi la possibilità di condivisione della conoscenza nei suoi diversi campi artistici e culturali".

martedì 28 aprile 2020

Don Cosimo il poeta di Dio, il poeta dell’Amore, il poeta dei record





Don Cosimo, il prete poeta che spopola sui social con più di centomila followers e sulle piattaforme musicali con milioni di streams torna il primo maggio con una nuova poesia audio dal titolo "Un raggio di sole" 

In questo tempo dove il Coronavirus ci ha costretti a rimanere a casa, don Cosimo Schena attraverso le sue parole e la sua voce inconfondibile ha reso questo tempo più leggero donando a tutti coloro che lo seguono tanta speranza.  Le sue poesie-preghiere ed i suoi messaggi ogni giorno infondono forza e coraggio, a più di centomila persone che nella semplicità delle sue parole assaporano il vero significato dell'amore ed è proprio questa semplicità disarmante che fa vibrare i cuori.
"Siamo stati creati da Dio che è Amore e non possiamo non amare" dice don Cosimo.
https://www.facebook.com/cosimoschenapoetadellamore/

STREET FOOD 25000 OPERATORI A RISCHIO DI CHIUSURA CON LE LORO FAMIGLIE SONO IN GRAVI DIFFICOLTA’ A CAUSA DEL LOCK DOWN PER IL COVID 19 PROPOSTE E RICHIESTE PER SUPPORTARE E RILANCIARE IL SETTORE – NEL RISPETTO DELLE MISURE DI PREVENZIONE

Sono ben venticinquemila gli operatori di street food in Italia, che da marzo ad oggi hanno perso quasi 200 milioni

di euro, oltre all'ulteriore danno di milioni di euro di merce invenduta, prossima alla scadenza. Queste sono le drammatiche ricadute economiche dovute al COVID-19, che pesantemente si stanno facendo sentire. Questi operatori rientrano nella categoria degli ambulanti, ma con la peculiarità di essere stagionali e di lavorare solo all'interno di eventi predefiniti, su tutto il territorio nazionale, tutti elementi che in questo momento li ha bloccati, una categoria che non ha entrate economiche e che è a rischio chiusura.

Alfredo Orofino, imprenditore di successo, ideatore ed organizzatore del Festival Internazionale dello Street Food, ha deciso di scendere in campo a tutela di questa categoria, facendo delle richieste economiche alle istituzioni nazionali, regionali e comunali per la categoria e proponendo un nuovo progetto per far ripartire rapidamente il settore, rispettando tutte le tutele richieste.

Orofino ha dovuto bloccare, per questa pandemia, il circuito di questo suo Festival, che quest'anno lo vedeva protagonista, in ben 100 piazze in Italia. Gli oltre 600 operatori di street food, che partecipano a rotazione ai suoi eventi, si sono trovati per questo, in grandissime difficoltà economiche.

Nuova campagna di malvertising che colpisce gli utenti di Internet Explorer. In Italia bloccati più di 10.000 tentativi di attacco


L' Exploit Kit Fallout utilizzato per distribuire il malware Kpot 2.0 attraverso siti a tema Covid-19

Gli esperti di Avast, una delle più grandi aziende al mondo di sicurezza digitale, hanno individuato una nuova campagna di malvertising che, sfruttando i siti dedicati all'emergenza Covid-19, distribuisce l'exploit kit Fallout. Questo tenta di insinuarsi tra le vulnerabilità delle versioni obsolete di Internet Explorer e di installare sul sistema dell'utente il malware Kpot 2.0, che è in grado di inviare al server C&C diverse informazioni personali tra cui il nome del computer, il nome utente di Windows, l'indirizzo IP e le credenziali di accesso di Skype e Telegram. A partire dal 14 aprile 2020, gli esperti di Avast hanno impedito 178.814 tentativi di attacco lanciati contro 96.278 utenti in tutto il mondo; l'Italia è al quinto posto tra i principali paesi interessati, dopo Canada, Stati Uniti, Giappone e Spagna e ha registrato 10.494 tentativi di attacco contro 6648 utenti.
La tattica fraudolenta di acquistare spazi pubblicitari dai grandi ADV network per proporre annunci malevoli era già utilizzata dai cybercriminali, che in questo periodo di grossa emergenza hanno deciso di sfruttare il Coronavirus mascherando le attività fraudolente dietro siti Web che sembrano ospitare informazioni relative all'emergenza sanitaria, dando quindi l'impressione di non essere dannosi. Il 26 marzo 2020 gli autori della campagna malevola hanno quindi registrato il dominio covid19onlineinfo [.] Com e da allora hanno aggiunto diversi altri domini su cui distribuire Fallout, registrandone circa sei al giorno nel tentativo di eludere i rilevamenti antivirus.
Per evitare di cadere in questo tipo di trappole, gli esperti di Avast consigliano di aggiornare costantemente i software, i browser, i sistemi operativi e di disabilitare Flash Player, a meno che non sia strettamente necessario. Questo strumento infatti non è più utilizzato da molti siti Web ma i criminali informatici continuano sfruttarne le vulnerabilità. Infine è necessario installare un valido software antivirus che fungerà da rete di sicurezza, rilevando e prevenendo attacchi dannosi come questo. In particolare la nuova funzione Password Protection di Avast Premium Security avvisa l'utente se un programma sta tentando di accedere a password salvate in Chrome o Firefox.
Per ulteriori informazioni su Avast è possibile collegarsi al blog di Future Time al seguente link: 
https://blog.futuretime.eu/2020/04/campagna-di-malvertising-che-sfrutta-covid-19-per-colpire-gli-utenti-di-internet-explorer-e-rubare-le-loro-informazioni/

lunedì 27 aprile 2020

I film per viaggiare in Perù con tutta la famiglia dal divano di casa

I film per viaggiare in Perù con tutta la famiglia dal divano di casa

Restare a casa e viaggiare grazie al cinema è un’esperienza capace di coinvolgere grandi e piccini.
I bambini, in queste lunghe giornate, hanno ancora più voglia di evadere con la fantasia, sognando e imparando cose nuove su affascinanti culture e luoghi lontani. Con questi titoli potranno avventurarsi alla scoperta del Perù, con tutta la famiglia, direttamente dal piccolo schermo. 

Aprile 2020 – Volare tra le cime innevate delle Ande, scoprire tradizioni dalle origini millenarie, attraversare i paesaggi mozzafiato della foresta amazzonica peruviana o seguire le avventure on the road di antichi sovrani, seppur dal proprio salotto, sarà un’esperienza emozionante sia per gli adulti sia per i più piccoli. I film dedicati a tutta la famiglia possono far viaggiare la mente, anche solo per qualche ora, tra i variegati panorami del Perù, una destinazione che riesce a far sognare anche in versione animata.

Con Pachamama, su Netflix, inizia uno splendido viaggio alla scoperta della cultura Inca, in bilico tra tradizione e futuro. La storia del giovane protagonista, Tepulpai, è strettamente connessa alle usanze e ai rituali tramandati di generazione in generazione. Tradizioni che affondano le proprie radici nella Madre Terra, la Pachamama, da pregare e da proteggere ad ogni costo. Così Tepulpai, che vive in un villaggio sui picchi delle Ande e sogna di diventare sciamano, si avventurerà in un’emozionante missione verso la capitale dell’Impero Inca, Cusco, per salvare i costumi del suo popolo e recuperare una statuetta sacra alla sua comunità.

Attraversare l’impervia Foresta Amazzonica Peruviana sarà ancora più coinvolgente grazie alle rocambolesche avventure di Dora e La Città Perduta, disponibile su Prime Video. In questo film, Dora, ormai teenager, insegue il suo sogno di trovare Parapata, una città Inca perduta. Tornerà quindi nel profondo della foresta peruviana e tra scenari unici, sabbie mobili, puzzle di rovine inca e perfino conversazioni in Quechua, l’antica lingua ufficiale dell'impero Incaico, cercherà di risolvere il mistero che si cela dietro la città Inca perduta.

Per chi da grande sogna di fare l’archeologo, non c’è niente di meglio che seguire Le Avventure di Taddeo L’Espoloratore, su Chili.  Taddeo, da muratore viene improvvisamente inviato in una spedizione in Perù, per salvare la mitica città Inca di Paititi da malvagi cacciatori di tesori. Una serie di reperti provenienti dall'antico impero precolombiano e la foresta peruviana fanno da sfondo ideale a questa avventura animata, segnata da luoghi iconici del Perù e dai suoi affascinanti enigmi.

Lama parlanti, misteriosi giaguari e pozioni magiche accompagnano le peripezie dell’Imperatore Inca Kuzco, che dopo essere stato vittima di un incantesimo vuole far ritorno a palazzo. I piccoli amanti dei classici Disney percorreranno leggendari territori peruviani, dalle Ande alla Foresta Amazzonica,  grazie al film di animanzione, Le Follie dell’Imperatore, disponibile su Disney +.

PROMPERÚ - La Commissione Peruviana per la Promozione delle Esportazioni e del Turismo l'organismo ufficiale specializzato in promozione turistica e marketing, collegato al Ministero del Commercio Estero e del Turismo del Perù.

Torna la Cicogna al Golf della Montecchia, un buon auspicio, pronti a ripartire

Torna la Cicogna al Golf della Montecchia, pronti a ripartire
Il golf, tra ampi spazi e natura, guarda al futuro oltre il Covid19

Al Golf della Montecchia il rispetto per la natura è sempre stato una priorità e in questo periodo di cure e manutenzioni del campo, in attesa della riapertura, è stata una gradita sorpresa rivedere la bellissima cicogna bianca, uccello al quale è legato un messaggio di buon augurio e di rinascita. Con lei è ritornata anche la coppia di gheppi che, come ogni anno nidifica sulla Torre del Mottolo, dalla quale domina il verde del campo da golf fino ai Colli Euganei. I gheppi sono dei rapaci, compresi nella famiglia dei  falchi che, essendo all’apice della catena alimentare, rappresentano un incontestabile indicatore ecologico per il parco della Montecchia. Non è un caso quindi che anche gli apicoltori dell’Atelier del Miele sviluppino quest’anno la stretta collaborazione con il Golf della Montecchia posizionando altri alveari per una nuova produzione del pregiato “Miele Millebuche”.
“La natura non si è mai fermata e noi con lei, abbiamo continuato a fare la manutenzione ai nostri percorsi, a promuovere il golf e la forma fisica con lezioni online, grazie ai maestri e ai preparatori della Montecchia Academy e del Performance Center. Un modo per stare vicino ai nostri associati e frequentatori sia golfisti che non, utile per il benessere fisico, ma anche per la compagnia e per il morale” spiega Paolo Casati, Presidente di PlayGolf54, gruppo che oltre al Golf della Montecchia riunisce il Golf Frassanelle, il Terme di Galzignano Course e la new entry di quest’anno, il Golf di Albarella. “Siamo pronti a ripartire, il golf di per sé è uno sport a norma anti Covid: spazi ampi, nessun assembramento e distanza fra i giocatori garantita dallo swing, cioè l’ampio movimento fatto per colpire la pallina. Le distanze di sicurezza per noi sono già indispensabili. Nel periodo di lockdown negli USA quasi il 50% dei campi da golf è rimasto aperto, mentre nei paesi Scandinavi le autorità hanno addirittura incentivato l’attività del golf come pratica sicura anti Covid. Anche il mondo professionistico si sta già preparando, con le dovute cautele, per le gare di giugno. Il Golf è quindi adatto e pronto alla ripartenza e per molti potrebbe essere l’occasione per avvicinarsi a questo bellissimo sport”.
Inoltre, per l’estate 2020 l’Isola di Albarella insieme all’omonimo golf, recentemente entrato a far parte del gruppo padovano PlayGolf54, si è candidata come prima spiaggia certificata antiCovid19 della Regione Veneto. Il protocollo di sicurezza prevede accessi limitati anche nelle aree comuni, piscine e parchi gioco, spazi fino a 40mq tra gli ombrelloni, sanificazione di tutti gli ambienti, dalla spiaggia ai camminamenti, all’arredo e alle golf car, con inevitabile obbligo di mascherina e ciabatte per gli ospiti. Gli appartamenti e l’hotel saranno igienizzati quotidianamente e dotati di disinfettanti. A gestire tutto il manuale di riapertura un Covid Manager, che coordinerà anche il servizio medico potenziato e istruito per gli iter sanitari anti coronavirus.
“Le stesse attenzioni e gli stessi iter consigliati dal sistema sanitario nazionale e regionale, saranno applicati a tutti i circoli del gruppo PlayGolf54, garantendo spazi e igienizzazioni”conclude Paolo Casati “vogliamo che la riapertura di maggio guardi al futuro e ci porti a superare questi mesi di restrizioni e sofferenze, un augurio che facciamo a noi e a tutti”.


Play Golf 54 | Montecchia Golf Academy  Via Montecchia, 12 | Selvazzano Padova Tel. 049.8055550


"Quarantenni in quarantena" il nuovo singolo dei Sedona

Dal 4 maggio in radio e negli store digitali "Quarantenni in quarantena", il nuovo singolo della band torinese Sedona, un brano pop che descrive con ironia e leggerezza l'esperienza della quarantena in famiglia (il duo Sedona è composto da marito e moglie), tra smartworking, autocertificazioni e disinfezioni estreme, con in sottofondo le dichiarazioni costantemente ripetute dai telegiornali.

Un ritorno per il duo nato artisticamente nel 2010, e che nel 2018 ha pubblicato il primo album "Verba Manent", da cui sono stati estratti i singoli "Alieno" e "Auf Wiedersehen", raggiungendo anche il secondo posto della classifica indipendenti italiani tra gli emergenti.

Videoclip: https://youtu.be/XHagRN2gdWA

DARIO: "Con QUARANTENNI IN QUARANTENA abbiamo voluto affrontare il tema della quarantena con un testo che mettesse in luce, in modo scherzoso e senza polemica, le contraddizioni che inevitabilmente si sono viste. Il video è un gioco col quale speriamo di strappare qualche sorriso in un periodo così critico"

ANNA: "Il brano è il preludio al nuovo album, che è quasi pronto e uscirà nei prossimi mesi. Le sonorità, pur senza tradire la vena rock che ci ha sempre contraddistinto, avrà sonorità un po' più elettroniche rispetto ai nostri lavori precedenti e tratterà alcuni temi sociali che ci stanno particolarmente a cuore"

I Sedona sono un duo electropop di Torino, che unisce sonorità elettroniche a melodie ispirate alla tradizione rock, formato da Dario Armenio (voce, chitarra, basso) e Anna Mantovani (voce, sintetizzatori, chitarra, cori).

Link social:
http://www.instagram.com/sedonasound
http://www.facebook.com/sedonasound

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SAMIGO PRESS
samigo@samigo.com

domenica 26 aprile 2020

UNALTROME è il debut single del cantautore SOLO

UNALTROME
il debut single di SOLO


UNALTROME è il titolo del brano del cantautore SOLO, primo singolo presentato sul mercato discografico dopo un attento lavoro di scrittura e registrazione, in radio dal 27 aprile.
Il brano, distribuito da GR Musica, racconta, in forma autobiografica, l'inadeguatezza, le fragilità e la difficoltà di chi si trova costretto a vivere in una società che spesso non accetta il "diverso" e lo condanna, senza mai cercare di comprenderlo veramente. Come evidenziato nel video ufficiale, l'artista esprime, in un percorso dal passato al presente, i sacrifici e le sofferenze che lo hanno sempre accompagnato, rifuggendo la sua immagine. In un tessuto sociale dove regna l'apparenza, UNALTROME è un urlo all'accettazione della propria immagine, fuori dagli stereotipi, e alla bellezza di essere, nonostante tutto, se stessi.



Mattia Rizzo, in arte SOLO, nasce nel 1996. All'età di 3 anni gli viene diagnosticata una rara forma di alopecia totale permanente, cosa che avrà un impatto profondo nella sua vita e, conseguentemente, nella sua scrittura musicale. 


Il cambio radicale della sua immagine lo ha portato a vivere un'infanzia tormentata, lottando contro i pregiudizi. Questo disagio lo ha condotto a creare un mondo tutto suo, dove potersi rifugiare per non sentirsi diverso o sbagliato. Per non sentirsi SOLO.


SOLO non è semplicemente un nome d'arte, ma una condizione umana, che ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, ha dovuto avere il coraggio di indossare, ed è il messaggio che l'artista vuole regalare, nella speranza di far sentire meno solo chi l'ascolta.


ufficio stampa
Gianni Rodo

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