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sabato 25 giugno 2016

Продюсерский центр - ferapontoff.ru

Продюсерский центр – http://ferapontoff.ru



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FITTO A PARMA: IL CANTIERE RIPARTA DALLA PRIMARIE


Il leader dei Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto, ha accolto l'invito del leader della Lega, Matteo Salvini, e ha partecipato a Parma al "Il Cantiere per un nuovo centrodestra". Di seguito la sua dichiarazione

 

Il centrodestra ha bisogno di discutere di contenuti. Noi siamo sostenitori delle primarie e per questo riteniamo che questo sia l'unico modo per riportare il dibattito sul programma e portare la partecipazione degli elettori che ci hanno abbandonato. Mettere in campo un dibattito per scegliere la guida del centrodestra nuovo.


Si tratta di rianimare questo elettorato, la discussione tra moderati e lepenisti non interessa a nessuno. Dobbiamo costruire un centrodestra che abbia la capacità di costruire un'alternativa di governo a Renzi: se noi facessimo le primarie con la partecipazione di tutti, compresa Forza Italia, non sarebbe qualcuno chiuso in qualche stanza a decidere che fare ma sarebbero gli elettori. Non c'è strada migliore che decidere il centrodestra di domani sulla base di una partecipazione popolare.

Parma, 25 giugno 2016





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"Non ho paura. Sarò felice di morire come un martire". Testimonianza d'amore nei confronti della sua famiglia e di Fede dell'Autore Andrea Brusa nell'ultimo giorno del suo pellegrinaggio a Medjugorje.

Intervistato dopo aver preso la Santa Messa nella Chiesa di San Giacomo a Medjugorje lo scrittore Andrea Brusa rilascia delle dichiarazioni su cui noi tutti dovremmo riflettere. Dice lo scrittore: "Sono pronto a morire per i miei ideali e per la difesa della mia famiglia alla stregua di un martire. Il martire cristiano, come Cristo e mediante l'unione con Lui, accetta nel suo intimo la croce, la morte e la trasforma in un'azione d'amore. Quello che dall'esterno è violenza brutale, dall'interno diventa un atto d'amore che si dona totalmente. La violenza così si trasforma in amore e quindi la morte in vita. Il martire cristiano attualizza la vittoria dell'amore sull'odio e sulla morte. Ci sono martiri autentici e ve ne sono di falsi. Vi sono infatti testimoni veraci e testimoni falsi. Ma la Scrittura afferma: Il falso testimone non resterà impunito. Se il falso non resterà impunito, neppure il testimone verace resterà senza premi. Certamente fu cosa facile rendere testimonianza al Signore Gesù Cristo e alla verità del suo essere Dio; ma renderla fino alla morte fu un compito assai arduo. Ci furono alcuni capi dei Giudei, citati nel Vangelo, che avevano creduto nel Signore Gesù; ma, a causa dei Giudei - vi si dice - non osavano riconoscerlo pubblicamente.
Amarono perciò più la gloria degli uomini che la gloria di Dio. Ci furono, dunque, di quelli che, davanti agli uomini, si vergognavano di riconoscere Cristo; ve ne furono ancora altri, certo migliori, che non si vergognavano di riconoscere Cristo davanti agli uomini, ma erano incapaci di confessarlo fino alla morte. Infatti, i doni di Dio sono tali che talora si sviluppano nell'anima solo gradualmente...".
E conclude: "Fate attenzione, poi confrontate tra loro queste tre categorie di testimoni; la prima comprende chi crede in Cristo e arriva appena a bisbigliarne il nome; l'altra chi crede in Cristo e lo riconosce apertamente; la terza, chi crede in Cristo e, nella sua confessione, è pronto a morire per Cristo. Il primo è così debole che in lui prevale la vergogna sulla paura; il secondo confessa già a fronte alta, ma non ancora fino al sangue; il terzo corrisponde in pieno, così da esaurire tutte le possibilità. Adempie infatti quanto è stato scritto: Lotta fino alla morte per la verità. Ed io per la mia famiglia sono e saro' pronto a dar loro la mia vita!!!!!!! Mia moglie dovra' sapere quanto la amo!!!!!"

"Non ho paura. Sarò felice di morire come un martire". Testimonianza d'amore nei confronti della sua famiglia e di Fede dell'Autore Andrea Brusa nell'ultimo giorno del suo pellegrinaggio a Medjugorje.

Intervistato dopo aver preso la Santa Messa nella Chiesa di San Giacomo a Medjugorje lo scrittore Andrea Brusa rilascia delle dichiarazioni su cui noi tutti dovremmo riflettere. Dice lo scrittore: "Sono pronto a morire per i miei ideali e per la difesa della mia famiglia alla stregua di un martire. Il martire cristiano, come Cristo e mediante l'unione con Lui, accetta nel suo intimo la croce, la morte e la trasforma in un'azione d'amore. Quello che dall'esterno è violenza brutale, dall'interno diventa un atto d'amore che si dona totalmente. La violenza così si trasforma in amore e quindi la morte in vita. Il martire cristiano attualizza la vittoria dell'amore sull'odio e sulla morte. Ci sono martiri autentici e ve ne sono di falsi. Vi sono infatti testimoni veraci e testimoni falsi. Ma la Scrittura afferma: Il falso testimone non resterà impunito. Se il falso non resterà impunito, neppure il testimone verace resterà senza premi. Certamente fu cosa facile rendere testimonianza al Signore Gesù Cristo e alla verità del suo essere Dio; ma renderla fino alla morte fu un compito assai arduo. Ci furono alcuni capi dei Giudei, citati nel Vangelo, che avevano creduto nel Signore Gesù; ma, a causa dei Giudei - vi si dice - non osavano riconoscerlo pubblicamente.
Amarono perciò più la gloria degli uomini che la gloria di Dio. Ci furono, dunque, di quelli che, davanti agli uomini, si vergognavano di riconoscere Cristo; ve ne furono ancora altri, certo migliori, che non si vergognavano di riconoscere Cristo davanti agli uomini, ma erano incapaci di confessarlo fino alla morte. Infatti, i doni di Dio sono tali che talora si sviluppano nell'anima solo gradualmente...".
E conclude: "Fate attenzione, poi confrontate tra loro queste tre categorie di testimoni; la prima comprende chi crede in Cristo e arriva appena a bisbigliarne il nome; l'altra chi crede in Cristo e lo riconosce apertamente; la terza, chi crede in Cristo e, nella sua confessione, è pronto a morire per Cristo. Il primo è così debole che in lui prevale la vergogna sulla paura; il secondo confessa già a fronte alta, ma non ancora fino al sangue; il terzo corrisponde in pieno, così da esaurire tutte le possibilità. Adempie infatti quanto è stato scritto: Lotta fino alla morte per la verità. Ed io per la mia famiglia sono e saro' pronto a dar loro la mia vita!!!!!!! Mia moglie dovra' sapere quanto la amo!!!!!"

[Stampa - Nazionale] C.s. No Triv di solidarietà ai No Tav



COORDINAMENTO NAZIONALE NO TRIV

COMUNICATO STAMPA

SOLIDARIETÀ AGLI ATTIVISTI NO TAV COLPITI DA PROVVEDIMENTI REPRESSIVI

Il Coordinamento Nazionale No Triv esprime solidarietà agli attivisti NO TAV colpiti nei giorni scorsi da provvedimenti repressivi che vanno dal carcere, ai domiciliari e all'obbligo di firma.

Gli attivisti No Tav sono stati colpiti da questi provvedimenti per aver difeso il territorio dalla devastazione di un'opera sbagliata, quella dell'Alta Velocità Torino-Lione mentre invece la criminalità organizzata continua a trarre profitto dalla costruzione delle grandi opere e si moltiplicano gli scandali legati allo sperpero di soldi pubblici.

Nei giorni scorsi, con un altro evidente attacco alla democrazia e alla libertà, una studentessa, per aver presentato una tesi di laurea contro la TAV, è stata condannata a due mesi di carcere per concorso morale in violenza aggravata.

Siamo solidali con chi si batte contro lo scempio del territorio e vuole poter esprimere il proprio dissenso, come fa Nicoletta Dosio, storica attivista NO TAV, rifiutandosi di sottoporsi all'obbligo di firma e ad altre misure cautelari.

Queste odiose azioni repressive non piegheranno la resistenza dei NO TAV e di chiunque si oppone alle speculazioni e si batte per manifestare liberamente il proprio dissenso a difesa dell'ambiente, del territorio e, infine, della stessa democrazia.

Roma, 25 giugno 2016

Coordinamento Nazionale No Triv




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venerdì 24 giugno 2016

Caiazzo. Cotoletta alla "Musolino", cucinata dalla Cooperativa Sociale Beta, “secondo piatto” da leccarsi i baffi (Comunicati Stampa)

Distinti saluti.

Ufficio Stampa Cooperativa Sociale Beta.


Cooperativa Sociale Beta

Cotoletta alla "Musolino", cucinata dalla Cooperativa Sociale Beta, "secondo piatto" da leccarsi i baffi

 

Caiazzo (Caserta), 24 giugno 2016 – Fuoco amico al ristorante "La taverna dei briganti" a Villa Icaro. Il 23 giugno si è svolta, a Caiazzo, la seconda sfida de "I sapori dei briganti", gara culinaria organizzata per i disabili psichici, dal gruppo di lavoro del Progetto Meglio Insieme.

La cotoletta alla "Musolino", cucinata dagli ospiti della Cooperativa Sociale Beta, ha vinto la sezione dedicata ai "secondi" della gara gastronimica organizzata dalla medesima Cooperativa nell'ambito del programma riabilitativo.

I cinque giudici della competizione - il dottore Emanuele Del Castello dell' U.O.S.M. di Capua, il dottore Aniello Sacco e la dottoressa Rossella Montesano del Coordinamento Socio Sanitario dell'ASL di Caserta, il dottore Fiore Marro dei Comitati delle Due Sicilie e il cuoco Ennio Caprio - hanno premiato i sapori e la coerenza tematica di Beta.

La manifestazione è stata portata a termine con successo dagli utenti, con piena soddisfazione degli organizzatori e degli operatori coinvolti. Tali momenti sono tesi a favorire l'emergere di esigenze e abilità personali del soggetto, che attraverso linguaggi diversi, creativi, esprime un aspetto nuovo e originale della propria persona, rendendo possibile l'incontro tra riabilitazione e dimensione artistica. Questo è l'obiettivo principale del progetto Meglio Insieme, che cerca di normalizzare e allo stesso tempo migliorare la vita delle persone svantaggiate offrendo un alternativo programma riabilitativo da affiancare a quello dato dalle singole strutture. Fondamentale è, dunque, il lavoro svolto dagli Enti affiliati, come la Cooperativa Sociale Beta che si occupa della formazione professionale di persone occupate proprio nella produzione di prodotti alimentari e nella ristorazione.

L'iniziativa, che vede protagonista la cucina come strumento terapeutico per il disagio mentale, si concluderà mercoledì 29 giugno con il pranzo sociale, organizzato al ristorante La taverna dei briganti, presso Villa Icaro, in via Santa Cristina 2. I piatti vincitori della tre giorni di gare faranno parte del menù del pranzo sociale di quella stessa giornata.

Ricordiamo che i due primi piatti vincitori della gara del 16 giugno scorso sono stati  gli spaghetti "alla pulcinella" e i maccheroni lardiati preparati da SIR Pulcinella di Acerra, gestita dalla Cooperativa Mercurio D'Oro, e dal gruppo di convivenza di Galluccio, gestito dalla Cooperativa Aria Nuova.

Alla tappa finale di questo minigiro gastronomico prevista la presenza anche del sindaco di Caiazzo, Tommaso Sgueglia.

Nella realtà "riabilitativa", che comprende anche momenti di socializzazione come le gare di gastronomia, si inserisce con professionalità qualificate, la Cooperativa Beta, guidata dal presidente Luigi Principio e dalla dottoressa Francesca Giannini, che completa la sua attività formativa occupandosi dell'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, alle quali impartisce una formazione professionale nel campo della produzione di prodotti alimentari e della ristorazione, in particolare della gestione della Taverna dei Briganti. 

Le altre cooperative coinvolte nel progetto sono: Mercurio D'Oro, Aria Nuova, Sirio, Iride, Santiago, facenti capo al Consorzio Icaro.

 

Se ritenete, inviate un avviso di avvenuta pubblicazione presso: cooperativabeta1@gmail.com

 

Ufficio Stampa Cooperativa Sociale Beta

Tel  +39 3467669114 La dottoressa Francesca Giannini è disponibile a fornire ulteriori informazioni in merito all'evento in oggetto.

Fax  +39 0823890232

Casella e-mail: cooperativabeta1@gmail.com

 

Ulteriori informazioni e fotografie anche sulla pagina Facebook: Progetto Meglio Insieme



Franco Pecci BluePanorama avviato collegamento settimanale da Milano a Mérida

Da aprile 2015 il volo nel cuore della civiltà dei Maya parte da Malpensa e atterra a Mérida. Franco Pecci, fondatore di Blue Panorama Airlines afferma: "E' stato avviato un collegamento settimanale ogni lunedì da Milano per Mérida, per potenziare la connessione tra Italia e Messico, aprendo ai circuiti internazionali uno degli angoli più ricchi del mondo per le bellezze ereditate dalla civiltà Maya, il fascino dell'architettura coloniale spagnola e le incredibili spiagge caraibiche".

Il Messico è tra le mete estive più di tendenza degli ultimi anni. E sai perché? Ha tutto quello che un luogo di vacanza deve avere per essere un paradiso: mare stupendo, siti archeologici, ottima cucina, gente cordiale e… tanta fiesta!

1. Volare da Milano a Mèrida la capitale dello Yucatan

Inizia il tour dello Yucatan arrivando nella capitale della penisola: Mérida. I voli dall'Italia sono molto comodi, da Milano a Mérida con Blu Panorama, partono da 792 euro a tratta. Ma puoi partire anche da Roma e arrivare a Cancun e da qui procedere verso Mérida. In Messico si viaggia molto bene in autobus con le linee pubbliche e a costi contenuti, così potrai risparmiare sui trasporti.
Mérida è una città piena di vita, dove vale la pena sostare alcuni giorni per conoscere le usanze locali, visitare alcuni musei e fare shopping. Il punto di riferimento della città è la Grande Piazza, dove visitare la bellissima Cattedrale, ma soprattutto, non perderti la festa con bancarelle, canti e balli che tutte le domeniche pomeriggio anima il centro storico. Qui per fare festa basta davvero poco, un po' di musica e la gente che si riversa in piazza con il sorriso. Non lontano dal centro storico segna questo shop:Guayaberas TITA, nella 59esima strada. Potrai perderti nelle bellezze dell'artigianato locale. Per il pranzo nella capitale vai all'Hacienda Teya a 12 chilometri da Méridà verso Cancun, questo ristorante tipico ha giardini che incantano e ottimi piatti locali come la Sopa de Lima e la Cochinita Pibil.

2. Escursioni nello Yucatan: i siti Maya

Non c'è viaggio nello Yucatan che non contempli anche una visita ai siti archeologici. Sono la quintessenza della meraviglia architettonica, hanno la capacità di emozionare, farti fare un salto nel passato più lontano e far venire il capogiro quando arrivi in cima a uno dei tanti templi Maya. Dalla sommità del tempio vedi una terra ampia all'orizzonte e ricca di vegetazione che ti lascia senza fiato.

Di siti archeologici ce ne sono tantissimi, ma alcuni vale proprio la pena vederli. Tra questi la settima meraviglia del mondo, Chichen Itza, la città Maya più famosa. Qui non è possibile salire sul tempio ma tranquilla, potrai farlo altrove. A Chichen Itza troverai molto turismo, tra bancarelle con souvenirs e visitatori da tutto il mondo, ma non puoi perderti la vista del tempio di Kukulkan, lungo il quale, durante l'equinozio di primavera, la luce del sole crea un gioco di ombre e dalla cima sembra scendere un serpente fino alla base.

L'altra importante città Maya da non perdere è Tulum. Quando arriverai qui, camminando tra i resti della città, tra le piante rigogliose e il mare turchese che ti si apre all'orizzonte, capirai perché vale la pena esserci. Continua la tua escursione visitando altri due siti: Uxmal, dove potrai visitare anche il museo del cioccolato e assaggiare l'autentica bevanda Maya fatta di cacao e chili. E Cobà con la piramide più alta di tutta la penisola. Infine, segna questo sito tra i più recenti venuti alla luce e dove potrai salire, gradino dopo gradino, fino in cima al tempio: Ek Balam.

3. Fare il bagno in un luogo sacro: il chenote

Il Messico è pieno di chenote, queste piscine naturali di acqua dolce, usati dagli antichi Maya per i riti sacri. Fare il bagno in un chenote è un'esperienza unica. Essendo un po' in profondità, è come entrare nel ventre della terra e vedere il cielo disegnato da un cerchio. Nella regione di Quintana Ro c'è il Cenote Park, nei pressi di Playa del Carmen. Uno dei più visitati è il chenote di Ik Kil.

Continua …

FonteCosmopolitan

"Pregate per la mia famiglia, abbiamo bisogno di grandi grazie di guarigione, di liberazione dal potere e dalle insidie del maligno e da persecuzioni da parte di persone malvagie e invidiose che tentano di farci del male"

Queste sono le parole dell'Autore Andrea Brusa durante una intervista fatta a Medjugorje nel corso di un suo pellegrinaggio per ottenere una grazia al Signore: LA RICONQUISTA DELLA SUA FAMIGLIA E DI SUA MOGLIE CHIARA!!

Dice lo scrittore: "Pregate per la mia famiglia, abbiamo bisogno di grandi grazie di guarigione, di liberazione dal potere e dalle insidie del maligno e da persecuzioni da parte di persone malvagie e invidiose che tentano di farci del male, ci ostacolano sul lavoro e hanno reso la nostra vita sociale impossibile. Imploro Dio di avere pietà di noi e di loro, sia impedito il loro potere di farci del male e si convertano. Il Signore ci protegga, ci doni la guarigione del corpo e tenga unita la nostra famiglia, nell'amore e nella fede. Affido tutti noi e la mia bimba BIANCALAURA al Cuore Immacolato di Maria, la Vergine ci renda veri cristiani e fedeli servitori di Gesù".
Alla domanda: "Cosa e' per lei pregare la Madonna?" egli risponde: "Il Santo Rosario è, dopo la sacra liturgia Eucaristica, la preghiera che più ci riporta allo Spirito i misteri della fede, della speranza e della carità... Il semplice ricordo dei misteri ad ogni decade è un altro raggio di luce che sostiene nelle anime il lucignolo ancora fiammeggiante. Perciò il demonio gli ha fatto guerra! Il peggio è che è riuscito a illudere e ad ingannare anime piene di responsabilità per la carica che occupano! Sono ciechi che guidano altri ciechi! (Mt 15 , 13)... E vogliono appoggiarsi al Concilio e non vedono che il Sacro Concilio ha ordinato che siano conservate tutte le pratiche che nel corso degli anni sono state fatte in onore dell'Immacolata Vergine Madre di Dio e che la recita del Santo Rosario, o di una terza parte, è una delle principali a cui, tenendo conto di quello che è ordinato dal sacro Concilio e dal Sommo Pontefice, siamo obbligati, cioè dobbiamo conservare... Io ho una grande speranza che non sia lontano il giorno in cui la preghiera del Santo Rosario e la sua terzaparte sia dichiarata preghiera liturgica, si perché essa, tutta intera, appartiene alla sacra liturgia eucaristica. Preghiamo, lavoriamo, sacrifichiamoci, abbiamo fiducia che "alla fine, il mio Cuore Immacolato, trionferà e ritrovero' MIA MOGLIE E MIA FIGLIA e le RIABBRACCERO'!!!".

BREXIT, FITTO: NON E' DISASTRO E' OPPORTUNITA'


"E' evidente che si apre una fase complessa, ma il coro cupo di queste ore (di chi non aveva capito nulla per mesi, e ora ci spiega tutto) è fuori luogo. Gli elettori inglesi hanno deciso, e la democrazia è sacra". Così Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti. "Da David Cameron e' venuto ora un discorso onesto, che gli fa onore, come e' stato suo merito dare la parola ai cittadini. L'Inghilterra ci da' una lezione di come una democrazia dovrebbe funzionare, anche in termini di ricambio delle leadership. Ovviamente non esulto e non sottovaluto rischi e le incognite. Pero' la Brexit non è un disastro, ma - al contrario - può essere una opportunità. Cameron aveva seguito la via giusta con la rinegoziazione, chiedendo di cambiare regole e trattati. Ma a Bruxelles hanno fatto orecchie da mercante. Lui, allora, ha mantenuto la promessa e ha dato la parola agli elettori, cosa che burocrati e "Palazzi" non gradiscono mai. Occorre dunque una nuova rinegoziazione complessiva, che riguardi tutti, Italia inclusa. Naturalmente l'Italia deve stare attenta: il peso del nostro debito pubblico è una fragilità che dobbiamo sempre considerare, e che ci offre minori margini di movimento rispetto al Regno Unito. Come Conservatori e Riformisti, il 30 giugno prossimo organizziamo a Roma, con esponenti dei Conservatori inglesi, un appuntamento di analisi e proposta, proponendo un percorso:

1. Basta cessioni di sovranità a istituzioni che sono fuori controllo per i cittadini.

2. Basta all'accordo costante PPE-PSE, che è sempre più insopportabile per i cittadini europei.

3. No al ministro dell'economia unico europeo: sarebbe la "gabbia" finale, con le attuali regole assurde rese ancora più rigide.

4. Basta con un'ingiustizia per cui la Germania (e fa bene, per se stessa!) può respingere le norme europee con la propria Corte Costituzionale, mentre noi (i nostri Parlamenti) ci siamo autoimpediti questa possibilità. Rinegoziare tutto, e rinegoziamo anche noi".

Roma, 24 giugno 2016





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La collaborazione è fondamentale per la lotta contro l’intolleranza, dice la Bahá'í International Comunity


L’urgente necessità di combattere la discriminazione e i crimini d’odio in Europa e nel mondo richiede più alti livelli di collaborazione tra le organizzazioni della società civile, ha dichiarato l’ufficio di Bruxelles della Baha’i International Community (BIC) in un recente seminario, intitolato «Trasformare le parole in azione per affrontare l’antisemitismo, l’intolleranza e la discriminazione”.

Rachel Bayani (secondo da destra), rappresentante BIC a Bruxelles, parla in occasione del recente seminario dal titolo "trasformare le parole in azione per affrontare l'antisemitismo, l'intolleranza e la discriminazione", organizzata dal Parlamento europeo ARDI e dell'OSCE.
Ospitato dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e dall’Intergruppo del Parlamento europeo contro il razzismo e la diversità (ARDI) dal 16 al 17 giugno 2016 a Bruxelles, il seminario è stato organizzato per «l’urgente necessità di contribuire a sostenere e rafforzare il buon lavoro già intrapreso da coalizioni della società civile e per favorire la costruzione di ulteriori forti reti intercomunali e interconfessionali della società civile per prevenire e porre fine a tutte le forme di crimini d’odio e di discriminazione». Erano presenti oltre sessanta partecipanti, tra cui membri del Parlamento europeo e rappresentanti di svariate organizzazioni della società civile.
Nel suo intervento durante il seminario, Rachel Bayani, rappresentante della BIC, ha detto che le coalizioni devono costruire più robusti ponti di comprensione mediante il loro grande impegno negli sforzi di collaborazione al servizio dell’armonia sociale. «Le coalizioni devono essere incoraggiate a raggiungere livelli sempre più elevati di unità di pensiero e a sviluppare una visione comune del mondo che stiamo cercando di far progredire», ha dichiarato. «Noi, membri della società civile, indipendentemente dai gruppi specifici che rappresentiamo, non dobbiamo guardare solo ai nostri interessi specifici, ma dobbiamo cercare di favorire gli interessi di tutti i membri della società».
La signora Bayani ha spiegato che questo cambiamento richiede un lavoro difficile per costruire una maggiore unità. «Senza una visione comune, continueranno ad esistere visioni del mondo frammentate».
Si sta pianificando una serie di eventi organizzati dall’OSCE con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra le organizzazioni della società civile nell’ambito dell’intolleranza e della discriminazione.
Per leggere l’articolo in inglese on-line: http://news.bahai.org/story/1111

giovedì 23 giugno 2016

GAY, "DORMIMI ACCANTO", PRESENTATO A ROMA IL THRILLER-DENUNCIA SU 'TERAPIE RIPARATIVE'

Comunicato Stampa

GAY, "DORMIMI ACCANTO", PRESENTATO A ROMA THRILLER-DENUNCIA SU 'TERAPIE RIPARATIVE'

Fondate in America dallo psicologo Joseph Nicolosi, le terapie riparative nascono come mix fra religione e psicologia, e inquadrano l'omosessualità come una malattia, una devianza, che può essere curata



Roma, 21/06/2016 - "Mi faccio chiamare Maria Monica Sarli, perché se rivelassi il mio vero nome potrei farmi male. Sono una giornalista, ho 36 anni e, da tredici, mi occupo di cronaca e salute per un grande quotidiano italiano. Nel 2013 ricevo una mail: una giovane donna mi segnala un giro di affari legato alle cosiddette "terapie riparative", cui si sottopongono gli omosessuali che non accettano la propria inclinazione."

Inizia così la prefazione del romanzo-denuncia sulle terapie riparative in Italia, presentato oggi a Roma, che utilizza i codici del Thriller-psicologico per raccontare una storia "ispirata in parte a fatti realmente accaduti ad una delle tante innocenti vittime di queste terapia, che da diversi anni operano con l'obiettivo di "curare" - le virgolette sono d'obbligo - gli omosessuali."

Il libro traccia un business legato ad una organizzazione internazionale, che opera con la complicità di psichiatri, imprenditori e predicatori, mossi dalla religione di Dio o semplicemente dal dio denaro.

Scaricabile al momento in formato e-book su Amazon, la pubblicazione coincide con la proposta di Legge del Deputato Lo Giudice, che propone di vietare le terapie riparative in Italia.

La trama vede come protagonista una dottoranda in psicologia di belle speranze che collabora per uno psichiatra di fama internazionale. Serenella ha sempre sognato di diventare una psicologa, ma quando si accorge di essere parte di un uso deviato della psicologia, dovrà correre ai ripari per salvare la sua esistenza e quella di altre persone.

Fondate in America dallo psicologo Joseph Nicolosi, le terapie riparative nascono in origine come un mix fra religione e psicologia, e inquadrano l'omosessualità come una malattia, una devianza della psiche o del comportamento, che può essere corretta con l'analisi o l'astinenza.

Maria Monica Sarli accompagna il lettore nei meandri reconditi della psiche e dell'eros, per raccontare una storia di grandissima attualità.



SCARICABILE DA QUI
https://www.amazon.it/Dormimi-accanto-Maria-Monica-Sarli-ebook/dp/B01HAGW4P0/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1466533500&sr=8-1&keywords=dormimi+accanto

“FOTOGRAMMI” È IL SECONDO SINGOLO ESTRATTO DALL'ALBUM D'ESORDIO DEGLI AUDIOSPETTRO

 
Un brano che affronta i temi del viaggio e dell’amicizia attraverso un sound pop/rock su produzione dalla ET-Team.
 
 
Fotogrammi” parla di strada, di sogni, amicizia e libertà raccontando del viaggio introspettivo che tutti vorrebbero intraprendere. Un viaggio verso i propri desideri e la propria libertà, accompagnato da vento e sole che accarezzano il volto.
Il rock del brano proietta in un mondo dove quello che conta, per dirla alla Kerouac, non è la meta ma il viaggio stesso.
Si tratta di un percorso accompagnato da immagini, quasi un film, un rock melodico e dinamico come una Highway americana o una strada panoramica tra colline, laghi e montagne. Ma il brano cela anche un incentivo a seguire le proprie passioni ed il proprio istinto.
«Perché è solo seguendo ciò che piace che ci si può guardare attorno ed esclamare, soddisfatti, adesso è qui il nostro film». Audiospettro

 
 
Alpheratz” è la stella che dà il titolo all’ album da cui il singolo è tratto e deriva dall’ antica denominazione araba Sirrah o Ombelico del destriero, la stella è una Supernova, nel registro celeste (HIP) è al numero 677. È a questa stella che dal primo gennaio 2015 è stato affiancato nel registro celeste il nome degli Audiospettro.
 
 
BIO
La band si è formata nel 2013 dall'unione di 6 membri provenienti da diverse realtà musicali (band Cover Negrita, Limp Bizkit, Nomadi). Il sound identificativo è il pop-rock all’italiana. Reduci da numerosi successi riscossi in vari concorsi, aprono i concerti di Piero Pelù e J-Ax, Stef Burns e Giuseppe Scarpato. L’affiatamento è subito evidente ed in breve tempo viene alla luce il loro primo album dal titolo AUDIOSPETTRO (Alpheratz HIP-677).
Si segnalano, negli ultimi 2 mesi, collaborazioni con Ricky Portera (Stadio, Lucio Dalla), Maurizio Solieri (Vasco), Mogol (Spettacolo Il nostro caro angelo), e collaborazione nei brani con Matteo Gabbianelli (Kutso), Clara Moroni (Corista di Vasco), Cesareo (Elio e le Storie Tese), Ettore Diliberto (Custodie Cautelari).
 
 
Gli AUDIOSPETTRO sono:
Massimiliano Gravante (Batteria e drum machine), Ivan Siesser (voce), Oscar Siesser (chitarre cori), Jacopo Bordigoni (chitarre e cori), Corrado Martinelli (basso e cori), Manuel Codignoni (tastiere e campionatori).
 
Etichetta discografica ET TEAM / FERMENTI VIVI
Edizioni Musicali – AEREOSTELLA
Distribuzione – SELF
CONTATTI E SOCIAL:
SITO ETICHETTA: www.et-team.com
FACEBOOK: www.facebook.com/audiospettro

MILANO -con il Patrocinio del Comune di Milano - il nuovo singolo dei FUORICENTRO

MILANO - il nuovo singolo dei FUORICENTRO , con il patrocinio  del Comune di Milano

In uscita il nuovo singolo dei Fuoricentro dal titolo "Milano" che vuole omaggiare la citta' di Milano attraverso Musica e parole oltreche' un video che in pochi minuti ne riassume la bellezza stessa.
                                                                                                                  Milano, 23 giugno  2016
I Fuoricentro, band emergente nel panorama milanese con parecchi anni di attività musicale alle spalle, animata dal desiderio di comunicare attraverso la musica le proprie idee, i pensieri e gli stati d'animo. 
"Eclettici", cosi' da più voci critiche definiti, amano affrontare attraverso la musica anche le problematiche sociali del nostro tempo.

Il brano in uscita , "Milano",  nasce dall'ispirazione personale  del cantante Maurizio Camuti , un giovane di origine siciliana, che desidera cantare e omaggiare, attraverso un testo positivo e con l'ausilio di immagini dei punti più caratteristici, una città aperta da sempre a tutti . 
Attraverso l'oramai consolidata collaborazione con lo storico chitarrista della band, Roberto Arru , si e' voluto dar vita ad questo  brano melodico e di forte impatto emotivo che ne vuole omaggiare la bellezza ed il prestigio.  

In virtù della sua fortunata collocazione geografica e degli accadimenti storici che l'hanno vista protagonista, oggi Milano è infatti una metropoli fiera, dalla forte identità e culturalmente trainante, la cui popolazione, qualunque sia la provenienza, vive e fa sua la "way of life milanese" identificabile con un modello di onestà, operosità, lealtà. 

L'obiettivo principale della canzone è far conoscere e celebrare attraverso la musica e l'arte visiva una città discreta e piena di sorprese, intima ma molto passionale, una realtà ben diversa dalla stereotipo della metropoli fredda e anonima.
Una città che non urla la sua bellezza, ma che si fa scoprire pian piano da tutti coloro che si lasciano incuriosire, e che finisce sempre con l'affascinare."




                                                       

                                                  
                                       

                                                             contatti :                ( Fuoricentro  )
                                                                                               cell.                3332506473  
                                                                                             fuoricentrofficial@gmail.com

"Pregate per la mia famiglia, abbiamo bisogno di grandi grazie di guarigione, di liberazione dal potere e dalle insidie del maligno e da persecuzioni da parte di persone malvagie e invidiose che tentano di farci del male"

Queste sono le parole dell'Autore Andrea Brusa nel corso di una intervista fatta a Medjugorje nel corso di un suo pellegrinaggio per ottenere una grazia al Signore: LA RICONQUISTA DELLA SUA FAMIGLIA E DI SUA MOGLIE CHIARA!!

Dice lo scrittore: "Pregate per la mia famiglia, abbiamo bisogno di grandi grazie di guarigione, di liberazione dal potere e dalle insidie del maligno e da persecuzioni da parte di persone malvagie e invidiose che tentano di farci del male, ci ostacolano sul lavoro e hanno reso la nostra vita sociale impossibile. Imploro Dio di avere pietà di noi e di loro, sia impedito il loro potere di farci del male e si convertano. Il Signore ci protegga, ci doni la guarigione del corpo e tenga unita la nostra famiglia, nell'amore e nella fede. Affido tutti noi e la mia bimba BIANCALAURA al Cuore Immacolato di Maria, la Vergine ci renda veri cristiani e fedeli servitori di Gesù".
Alla domanda: "Cosa e' per lei pregare la Madonna?" egli risponde: "Il Santo Rosario è, dopo la sacra liturgia Eucaristica, la preghiera che più ci riporta allo Spirito i misteri della fede, della speranza e della carità... Il semplice ricordo dei misteri ad ogni decade è un altro raggio di luce che sostiene nelle anime il lucignolo ancora fiammeggiante. Perciò il demonio gli ha fatto guerra! Il peggio è che è riuscito a illudere e ad ingannare anime piene di responsabilità per la
carica che occupano! Sono ciechi che guidano altri ciechi! (Mt 15 , 13)... E
vogliono appoggiarsi al Concilio e non vedono che il Sacro Concilio ha
ordinato che siano conservate tutte le pratiche che nel corso degli anni sono
state fatte in onore dell'Immacolata Vergine Madre di Dio e che la recita del
Santo Rosario, o di una terza parte, è una delle principali a cui, tenendo
conto di quello che è ordinato dal sacro Concilio e dal Sommo Pontefice,
siamo obbligati, cioè dobbiamo conservare... Io ho una grande speranza che
non è lontano il giorno in cui la preghiera del Santo Rosario e la sua terza
parte sarà dichiarata preghiera liturgica, si perché essa, tutta intera,
appartiene alla sacra liturgia eucaristica. Preghiamo, lavoriamo,
sacrifichiamoci, abbiamo fiducia che "alla fine, il mio Cuore Immacolato,
trionferà e ritrovero' MIA MOGLIE E MIA FIGLIA e le RIABBRACCERO'!!!".

FAL, VENTOLA: UN'AZIENDA PUBBLICA CHE FUNZIONA

Cos' il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola, al termine della Commissione Trasporti dove è intervenuto il presidente delle Ferrovie Appulo Lucane, Matteo Colamussi


"Oggi in Commissione Trasporti abbiamo avuto occasione di ascoltare l'amministratore di un'azienda pubblica che funziona: le Ferrovie Appulo Lucane (FAL). Il presidente Colamussi ci ha spiegato come negli ultimi anni l'azienda abbia compiuto passi da gigante investendo centinaia di milioni di euro di finanziamenti per migliorare i servizi agli utenti, acquistando bus e treni nuovi, rinnovando linee e stazioni e facendo anche utili di bilancio a fine anno che vengono reinvestiti in ulteriori migliorie. Ci ha anche spiegato che i ritardi registrati negli ultimi giorni sono dovuti ai tanti cantieri presenti sulla strada e sulla ferrovia tra Bari, Altamura e Matera, garantendo che l'azienda sta mettendo in atto misure atte a limitare i disagi ai pendolari, come il cambio degli orari e l'eliminazione di alcune fermate.


Un quadro da cui emerge che per Fal, esattamente come per noi, i lavoratori sono il vero patrimonio aziendale e ritengo che il confronto in Commissione sia servito anche a confermare che il ruolo di un Consigliere regionale deve essere quello di garante dell'Istituzione, del bene comune, della meritocrazia non di garante di chi pensa che quando si lavora in un'azienda pubblica lo stipendio debba essere pagato a prescindere". 


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Tromboembolismo venoso: Arriva Edoxaban il nuovo anticoagulante Daiichi Sankyo

Contro fibrillazione atriale, ictus e Tromboembolismo venoso (TEV), in Italia arriva edoxaban, il nuovo anticoagulante orale

Il 52 % dei pazienti con fibrillazione atriale assume da 5 a 15 compresse al giorno, alcune delle quali assai poco maneggevoli, manifestando una forte esigenza di semplificazione del trattamento. Per il trattamento anticoagulante di questi pazienti esistono alternative alla terapia standard con il warfarin, ma a più della metà dei pazienti non vengono nemmeno presentate, negando di fatto la possibilità di modificare la terapia, e solo al 15 % di essi viene proposto il trattamento con i nuovi anticoagulanti orali. Sono alcuni dei dati italiani di una survey europea, presentati in anteprima in occasione del lancio in Italia di Lixiana (edoxaban), il nuovo anticoagulante orale in monosomministrazione giornaliera di Daiichi Sankyo

Roma, 22 giugno 2016 – Necessità di maggiore informazione da parte degli specialisti e sottoutilizzo delle nuove e più sicure terapie disponibili, sono due importanti aspetti che emergono da un sondaggio europeo sui pazienti affetti da fibrillazione atriale, effettuato dall'agenzia internazionale OpinionHealth su richiesta di Daiichi Sankyo.
I dati italiani della survey sono stati presentati in anteprima all'Heart Day, l'evento con il quale il Gruppo farmaceutico ha annunciato il lancio in Italia di Lixiana (edoxaban), il nuovo anticoagulante orale (NAO) in monosomministrazione giornaliera, che sarà disponibile nelle prossime settimane anche in fascia rimborsabile.
Ad aprire l'incontro è stata Trudie Lobban, fondatrice dell'Associazione internazionale di pazienti AFA, già parte attiva nella stesura del report europeo sul "Futuro dell'Anticoagulazione", presentato all'ESC 2015, e giunta a Roma per dare voce al punto di vista dei pazienti, raccontando gli ostacoli e le necessità delle persone affette da questa patologia. Le ragioni e i risultati del sondaggio sono stati invece presentati daMassimo Grandi, Country Manager Daiichi Sankyo Italia, "Per noi era fondamentale ascoltare la voce dei pazienti, capire fino in fondo le loro necessità, perché il focus sul paziente è nel DNA di Daiichi Sankyo sin dall'inizio della sua storia. E da questa survey abbiamo avuto conferma che, nonostante i nuovi anticoagulanti orali costituiscano una valida opzione al warfarin, essi sono ancora un'alternativa decisamente sottoutilizzata. E' vero anche – ha proseguito Grandi – che sino ad ora la classe dei NAO non era riuscita ad offrire una soluzione che unisse a efficacia e comodità anche un alto grado di sicurezza. Oggi siamo qui per dimostrare che edoxaban ci è riuscito". Le evidenze scientifiche di due studi che dimostrano l'efficacia e la superiore sicurezza di edoxaban come trattamento per la prevenzione dell'ictus nella fibrillazione atriale e come terapia a lungo termine per la prevenzione della tromboembolia venosa recidivante, sono state presentate rispettivamente dal Dott. Andrea Di Lenarda, Direttore S.C. Centro Cardiovascolare ASS1 di Trieste e nuovo Presidente ANMCO, e dal Prof. Walter Ageno, Professore Associato di Medicina Interna presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Universita' degli Studi dell'Insubria di Varese. E della convenienza e dell'appropriatezza terapeutica della terapia anticoagulante per il sistema sanitario nazionale ha infine parlato il presidente di CliCon s.r.l, Luca Degli Esposti, coautore dello studio osservazionale sulla fibrillazione atriale NEMAWASHI.

Sicurezza, efficacia, comodità: Che cos'è edoxaban

Edoxaban è il nuovo anticoagulante orale (NOAC – non-Vitamin K antagonist oral anticoagulant) in monosomministrazione giornaliera che inibisce in modo specifico, reversibile e diretto il fattore Xa, un importante fattore della cascata della coagulazione che conduce alla formazione di coaguli di sangue. A giugno 2015 edoxaban ha ricevuto l'autorizzazione dalla Commissione Europea per la prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica in pazienti adulti affetti da fibrillazione atriale non valvolare (FANV), e per il trattamento e la prevenzione delle recidive di trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP). Ad oggi è disponibile in diverse nazioni europee (Germania, Svizzera, UK) e in Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone. Ha già ricevuto l'approvazione in Taiwan e Hong Kong e attende l'autorizzazione regolatoria in molti altri Paesi, mentre in Italia la rimborsabilità è prevista nelle prossime settimane.
Quella con edoxaban è una terapia anticoagulante più sicura rispetto all'attuale standard terapeutico, anche nelle popolazioni di pazienti anziani e più fragili con condizioni di comorbilità, che gli studi sul farmaco hanno coinvolto estensivamente e con ottimi risultati, facendo registrare, in pazienti affetti da FANV o TEV, un'efficacia comparabile e una riduzione statisticamente significativa del rischio emorragico rispetto al warfarin.
L'aderenza e quindi l'efficacia della terapia, deriva dalla comodità e maneggevolezza offerte dalla monosomministrazione giornaliera, dalle scarse interazioni con farmaci e cibo, e dalla flessibilità dei dosaggi. La cinetica lineare di edoxaban, come quella degli altri NOAC, assicura un rapporto dose/risposta ed effetto anticoagulante prevedibile e quindi può essere somministrato a dosaggio fisso giornaliero, rendendo superflui i continui monitoraggi, necessari invece nella terapia a base di warfarin. L'assenza di interazioni con cibo e bevande, nonché la possibilità di adeguare il dosaggio in base alle caratteristiche cliniche del paziente, evita poi riduzione dell'efficacia o effetti indesiderati.

Efficace e più Sicuro nei pazienti più anziani, e in presenza di scompenso cardiaco

Gli antagonisti della vitamina K (AVK), tra cui il warfarin, per molti anni sono stati utilizzati per ridurre il rischio di ictus nei pazienti affetti da fibrillazione atriale; il loro utilizzo, tuttavia, si associa ad un aumento del rischio di sanguinamenti, in modo ancora più pronunciato nella popolazione anziana poiché l'età aumenta il rischio emorragico che può causare gravi complicanze e persino la morte. Ciò ha comportato, negli anni, un generale sottoutilizzo degli anticoagulanti in questa tipologia di pazienti. Oggi questo ostacolo può essere superato grazie alla terapia con edoxaban, come dimostrano i risultati dello studio "Efficacia e sicurezza di edoxaban nei pazienti anziani con fibrillazione atriale", pubblicati recentemente sulJournal of American Heart Association.
Questa analisi prespecificata, in cui venivano analizzati i risultati di efficacia e sicurezza nei pazienti suddivisi in tre fasce di età (75 anni), deriva dal mega trial ENGAGE AF-TIMI 48, che ha valutato l'efficacia e la sicurezza di edoxaban, rispetto al warfarin, per la prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica su 21.105 pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare. Con gli 8.474 pazienti di età uguale o superiore ai 75 anni arruolati, questo trial risulta ad oggi lo studio con un NAO con il più alto numero di pazienti anziani. Questi pazienti erano soprattutto donne e presentavano in misura maggiore caratteristiche di fragilità, quali basso peso corporeo e ridotta clearance della creatinina (ClCr). Ad illustrare i risultati dello studio è stato il dott. Andrea Di Lenarda, Direttore S.C. Centro Cardiovascolare ASUITS di Trieste e nuovo Presidente ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri): "Anche nella popolazione con età superiore ai 75 anni, in cui il rischio emorragico è aumentato, edoxaban conferma un miglior profilo di sicurezza rispetto a warfarin. Questo dato è ancora più evidente se si prendono in considerazione le emorragie intracraniche. Nei pazienti affetti da fibrillazione atriale, dove l'età è associata ad un aumento del rischio emorragico, edoxaban rappresenta quindi una valida alternativa agli AVK".
Non sono state riportate interazioni tra il trattamento con edoxaban e l'età per gli obiettivi principali di efficacia e sicurezza, in contrasto con quanto riportato nei risultati degli studi con altri NAO (RELY e ROCKET), in cui sono state registrate interazioni significative dei trattamenti con l'età per quanto riguarda i sanguinamenti.
Con 12.124 su 21.105 pazienti (57%), ENGAGE è anche lo studio che ha arruolato il più alto numero di pazienti con scompenso cardiaco. Edoxaban ha confermato il dato di efficacia e di aumentata sicurezza, rispetto al warfarin, indipendentemente dalla presenza o meno di scompenso cardiaco e dalla gravità di questo.

Efficace e più Sicuro come terapia a lungo termine per la prevenzione delle recidive di tromboembolia venosa

Nel corso della conferenza sono stati presentati anche i risultati di un'analisi post hoc dello studio Hokusai-VTE, il trial che ha valutato l'efficacia di edoxaban, in monosomministrazione giornaliera, nel trattamento e nella prevenzione delle recidive di tromboembolia venosa (TEV) in 8.292 pazienti affetti da trombosi venosa profonda e/o embolia polmonare. In questa analisi, pubblicata su Lancet Haematology, l'anticoagulante edoxaban si è dimostrato altrettanto efficace e più sicuro rispetto al warfarin nel trattamento a lungo termine.
Sono stati infatti confrontati i risultati della terapia a lungo termine (dai 3 ai 12 mesi) sui 3.633 pazienti trattati con eparina ed edoxoban e sui 3.594 pazienti trattati con eparina e warfarin. Il trattamento ha avuto una durata media di 9 mesi. Dopo i primi tre mesi, la recidiva di tromboembolia venosa è stata registrata nell'1,1% dei pazienti in terapia con edoxaban e nell'1,2% di quelli trattati con warfarin. Tra tre e sei mesi, il numero dei casi è stato di 0,7% e di 0,5%, rispettivamente, mentre tra sei e 12 mesi, i casi si sono ridotti a 0,2%, tra i pazienti trattati con edoxaban, contro lo 0,8% tra quelli in terapia con warfarin. L'analisi ha inoltre evidenziato la minore incidenza di emorragie maggiori nei pazienti trattati con edoxaban, che ha registrato una percentuale dello 0,3% rispetto allo 0,7% del gruppo trattato con warfarin (tra 3 e 12 mesi). "Il rischio di recidive è rilevante nei pazienti con tromboembolia venosa e molti di loro hanno bisogno di continuare ad assumere anticoagulanti anche per più di tre mesi, periodo raccomandato dalle linee guida,– ha spiegato Walter Ageno, professore associato di Medicina Interna presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Universita' degli Studi dell'Insubria di Varese – e questo studio dimostra che edoxaban fornisce una valida alternativa al warfarin per i pazienti che richiedono una terapia a lungo termine per la prevenzione secondaria di tromboembolie venose. Il trattamento prolungato con edoxaban si è dimostrato, infatti, non solo efficace ma più sicuro, perché associato ad una riduzione dei sanguinamenti maggiori rispetto al warfarin."

NAO sottoutilizzati seppure convenienti per il sistema sanitario nazionale – Studio NEMAWASHI

A confermare i dati della survey sul sottoutilizzo dei trattamenti con i nuovi anticoagulanti orali, e a mettere in evidenza la convenienza che un uso appropriato di queste terapie avrebbe sul nostro sistema sanitario, è stato il progetto NEMAWASHI, uno studio osservazionale sulla fibrillazione atriale sviluppato e condotto da CliCon S.r.l., con il supporto di Daiichi Sankyo. In una prima fase, grazie alla collaborazione di 5 Aziende Sanitarie Locali distribuite sul territorio nazionale, è stato misurato il grado di trasferimento delle raccomandazioni terapeutiche alla pratica clinica, rispetto alla terapia anticoagulante nei pazienti affetti da fibrillazione atriale. In una seconda fase, in un gruppo di regioni distribuite su tutto il territorio nazionale, è stato attivato un monitoraggio periodico volto al miglioramento dell'appropriatezza prescrittiva, intesa come riduzione del gap tra raccomandazioni terapeutiche e pratica clinica, nello stesso ambito. L'analisi preliminare dei dati ottenuti nella prima fase dello studio mostra che il 72 % dei pazienti ai quali è stata raccomandata la terapia con i NAO in realtà non la riceve (inappropriatezza per difetto), mentre dei pazienti trattati con i nuovi anticoagulanti orali, solo un 5% non presenta la raccomandazione terapeutica all'uso di tali farmaci (inappropriatezza per eccesso). Per ciò che riguarda il consumo di risorse sanitarie, invece, il costo medio per anno dei pazienti raccomandati e trattati con i nuovi anticoagulanti orali è sovrapponibile a quello dei pazienti che pur avendo le caratteristiche cliniche per tale trattamento non lo ricevono. "Infatti il maggior costo della terapia con i nuovi anticoagulanti orali risulta completamente compensato dai minori costi dovuti a ospedalizzazioni per malattia cardio-cerebrovascolare. – ha spiegato Luca Degli Esposti, Presidente CliCon s.r.l. – La riduzione dell'inappropriatezza prescrittiva, oggetto della seconda fase del progetto, risulta quindi essenziale ai fini di una riduzione di questo tipo di ospedalizzazioni e della minimizzazione del costo assistenziale del paziente affetto da fibrillazione atriale".

Contatti

Daiichi Sankyo
Elisa Porchetti
Tel.+39 0685255-202
elisa.porchetti@daiichi-sankyo.it

Valeria Carbone Basile
Tel: +39 339 1704748
valeria.carbonebasile@gmail.com

Daiichi Sankyo
Daiichi Sankyo è un Gruppo farmaceutico attivamente impegnato nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione di farmaci innovativi con la mission di colmare i diversi bisogni di cura ancora non soddisfatti dei pazienti, sia nei mercati industrializzati che in quelli emergenti. Con più di 100 anni di esperienza scientifica e una presenza in più di 20 Paesi, Daiichi Sankyo e i suoi 16,000 dipendenti in tutto il mondo, contano su una ricca eredità di innovazione e una robusta linea di farmaci promettenti per aiutare le persone. Oltre a mantenere il suo robusto portafoglio di farmaci per il trattamento dell'ipertensione e dei disordini trombotici, e con la Vision del Gruppo al 2025 di diventare una "Global Pharma Innovator con vantaggi competitivi in area oncologica", le attività di ricerca e sviluppo di Daiichi Sankyo sono focalizzate alla creazione di nuove terapie per l'oncologia e l'immuno-oncologia, con un ulteriore focus su nuove frontiere quali la gestione del dolore, le malattie neurodegenerative e cardiometaboliche, e altre patologie rare.

FONTEDaiichi Sankyo

Comunicato Stampa AiFOS: corso a Brescia per il Nebosh Certificate

Comunicato Stampa

Sicurezza sul lavoro: la più importante qualifica internazionale

Con un corso a Brescia a settembre sarà possibile ottenere il Nebosh International General Certificate, il riconoscimento professionale più importante a livello mondiale nel settore della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Esiste una qualificazione professionale riconosciuta a livello internazionale che permetta di acquisire tutte le conoscenze e competenze necessarie per adempiere efficacemente alle responsabilità in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, in aziende di ogni settore ed in ogni parte del mondo?
 
Questa qualificazione esiste. È la "International General Certificate" (IGC) rilasciata dal "The National Examination Board in Occupational Safety and Health" (Nebosh), un organismo di certificazione britannico che attraverso i propri centri, organizza, a livello mondiale, corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
 
Proprio per far conoscere questa certificazione e permettere ai professionisti italiani di acquisirla, l'Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha organizzato nel mese di settembre 2016 a Brescia un corso di 80 ore in 10 giornate formative (più una giornata per l'esame finale) dal titolo "Nebosh International General Certificate in Occupational Health and Safety".
 
Il corso, incentrato sui sistemi di gestione, sulle norme internazionali e sulla varie tipologie di rischio, permette non solo di acquisire le conoscenze e competenze necessarie in tema di salute e sicurezza in campo internazionale, ma anche di conseguire una certificazione - l'International General Certificate (IGC) – adeguata per tutti i professionisti che intendano lavorare presso grandi aziende che operano a livello mondiale o in multinazionali che già utilizzano standard internazionali. Una certificazione adatta anche a coloro che desiderino intraprendere una carriera internazionale nel campo della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
 
Ricordiamo che le qualifiche Nebosh sono largamente diffuse in tutto il mondo e sono riconosciute dai principali organismi professionali    internazionali, come, ad esempio l'IOSH (The Institution of Occupational Safety and Health) e il CIWEM (The Chartered Institution of Water an Environmental Management).
La qualifica Nebosh "International General Certificate" (IGC) si può dunque definire il riconoscimento professionale più importante e prestigioso a livello mondiale nel settore della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
 
Il corso "Nebosh International General Certificate in Occupational Health and Safety" (80 ore) si terrà a Brescia, presso la sede di AiFOS in via Branze 45, in due diverse sessioni di 5 giorni (orari 9.00/18.00, con pausa dalle 13.00 alle 14.00): dal 5 al 9 settembre e dal 19 al 23 settembre 2016 con esame finale il 7 ottobre.
 
Il corso si articolerà in tre diverse unità:
- IGC1: Management of International Health and Safety;
- IGC2: Controlling Workplace Hazards;
- IGC3: Health and safety practical application.
 
Ricordiamo che è previsto il rilascio di un libro di testo approvato dal Nebosh e che la qualifica IGC sarà conseguita al superamento di due prove scritte e un assessment pratico (project work).
 
Inoltre per frequentare il corso è necessario possedere una buona conoscenza della lingua inglese.
 
Il corso è a numero chiuso e le iscrizioni verranno accettate in ordine cronologico di arrivo, previa conferma.
 
Crediti formativi/aggiornamento: il corso è valido per 60 ore per RSPP e ASPP di tutti  macrosettori ATECO.
 
Per avere ulteriori dettagli sul corso, sui costi e per iscriversi, è possibile utilizzare questo link: http://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/organizzativa/organizzativa/nebosh
 
Per informazioni e iscrizioni:
Sede nazionale AiFOS - via Branze, 45 - 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia - tel.030.6595031 - fax 030.6595040 www.aifos.it  - info@aifos.it - formarsi@aifos.it
Gruppo Ambiente Sicurezza Srl - Tel: 06 64763266 - nebosh@gruppoambientesicurezza.it
 
 
 
23 giugno 2016
 
 
Ufficio Stampa di AiFOS
 
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Petralia Soprana; Notte Romantica


COMUNE DI PETRALIA SOPRANA

 

 

COMUNICATO STAMPA

                                                                   

 

PETRALIA SOPRANA. LA NOTTE ROMANTICA IN UNO DEI BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA

 

SABATO 25 GIUGNO A PETRALIA SOPRANA DALLE ORE 17,00 L'AMORE TRIONFERA'

 

                                                                         

Petralia Soprana 23 giugno 2016Affacciarsi dal balcone delle Madonie sarà come volare nel cielo, in mezzo alle stelle, assieme alla persona amata. Questa una delle possibilità che Petralia Soprana offre a tutti gli innamorati in occasione della notte romantica di sabato prossimo 25 giugno. Nel paese più alto della provincia di Palermo sognare ad occhi aperti si può grazie al fascino e alla bellezza del centro storico dove, il silenzio delle viuzze può essere interrotto dal saluto di una persona che ti incontra e  il venticello che scombina i capelli ti invita a stringerti alla persona che hai al fianco. Ingredienti semplici e naturali che a Petralia Soprana sono di uso quotidiano ma che in occasione dell'appuntamento "La Notte Romantica nei borghi più belli d'Italia", promosso dall'omonimo Club, saranno più gustosi. "Quest'anno i borghi più belli d'Italia vivranno una notte unica, accompagnata dal tema romantico. È un modo per rendere viva l'atmosfera dei borghi e dargli un colore, un contesto comune. Ognuno ha messo in campo il proprio programma. Anche Petralia Soprana darà vita alla notte romantica in coincidenza con la festa dei santi patroni Pietro e Paolo. Un programma semplice ma che vuole rendere piacevolissima la serata con luci, colori, suoni e versi nelle due cornici di bellezza di piazza Frate Umile Pintorno e i palazzi del marchese Pottino d'Echifaldo e Pottino di Capuano oltre alla Villa Sgadari". Il programma della manifestazione alla realizzazione della quale ha collaborato il Gruppo Cittadinanza Attiva e la Pro Loco inizia nel pomeriggio (ore 17:00) con la presentazione del progetto "Dipingiamo percorsi da sogno" – Diari di viaggio in cammino sulle Madonie  a cura dell'Ass.ne ITIMED. A seguire sarà inaugurata la nuova pavimentazione della Piazza del Popolo per poi continuare con la visita guidata in abiti d'epoca con "Tasting Tour" a casa del Marchese Pottino d'Echifaldo "Quattro vini in quattro tappe". I giochi di artificio nella piazza Duomo faranno da prologo alle letture poetiche di Agostino Messineo Alfiere "Petra e … Poesia" che si terrà in Piazza Frate Umile. Quindi sarà la musica ad inebriare gli innamorati nella lunga notte di Petralia Soprana.  "Frammenti Romantici" sono momenti musicali che risuoneranno all'interno dell'altro Palazzo Pottino, quello del Marchese di Capuano. Intanto nella villa Sgadari alle porte del paese oltre alle stelle possono essere ammirati i pianeti grazie a Massimo Arnone e i carretti siciliani grazie alla cooperativa PetraVivaMadonie. Un fine settimana all'insegna della tranquillità e della rilassatezza in uno dei borghi più belli d'Italia. "Come sempre – afferma il sindaco Pietro Macaluso – apriremo le porte e il cuore a tutti coloro che sceglieranno Petralia Soprana per passare un momento romantico e per scoprire la storia millenaria del nostro paese".  

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Portavoce del Sindaco per la comunicazione
G. La Placa
335/6671785

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