Da: avv. Eugenio Gargiulo (eucariota@tiscali.it)
Ammessa la trascrizione del matrimonio celebrato all'estero tra persone dello stesso sesso: una svolta storica per il matrimonio tra gay!
L'Italia si apre alla possibilità del riconoscimento del matrimonio tra gay. Il Tribunale di Grosseto, infatti, ha riconosciuto la validità del matrimonio tra due persone dello stesso sesso effettuato all'estero, ordinando al Comune di trascrivere l'unione nei registri di stato civile (nel caso di specie si trattava di matrimonio fra due uomini italiani celebrato con rito civile a New York).
Secondo il giudice, nel Codice civile "non è individuabile alcun riferimento al sesso in relazione alle condizioni necessarie al matrimonio". Al contrario, l'ufficiale di stato civile del Comune si era rifiutato di trascrivere nei registri di stato civile l'atto di matrimonio, ritenendo che la normativa italiana non lo consentisse.
Secondo il Tribunale di Grosseto, invece, la trascrizione nel registro di Stato civile è lecita perché non è vietata espressamente da alcuna norma e, in assenza di divieti, si deve ritenere sussistente il diritto per i gay. Del resto, dice il giudice, la trascrizione nei registri di stato civile non ha natura "costitutiva" del matrimonio, ma certificativa e di pubblicità di un atto già valido di per sé.
Il giudice di Grosseto cita
È la prima volta che, in Italia, viene riconosciuto questo diritto, nonostante numerosi tribunali abbiano, in passato, rigettato lo stesso ricorso, sia in primo che in secondo grado. Con la conseguenza che, da oggi, Grosseto potrà essere considerata l' "escamotage", la porta attraverso cui far filtrare – con uno strumentale cambio di residenza – il matrimonio tra gay contratto all'estero.
Nello stesso tempo, però,Corte costituzionale e Cassazione avevano sottolineato la necessità che il Parlamento italiano legiferi sul matrimonio anche per le coppie omosessuali.
Foggia, 10 aprile 2014 Avv. Eugenio Gargiulo
Nessun commento:
Posta un commento