http://www.aduc.it/notizia/accesso+siti+pirata+procura+indaga+provider_123460.php
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Accesso siti pirata. Indagati provider. Quando si indaghera' su Marchionne?
Firenze, 13 luglio 2011. La Procura della Repubblica di Cagliari ha avviato le indagini su due Internet provider che non avevano ottemperato al suo ordine di inibire l'accesso ad un sito, 'Btjunkie', da loro considerato pirata in quanto infrange il diritto d'autore (1).
Al di la' del fatto specifico, cioe' non aver ottemperato ad un ordine, rimane grosso come un macigno un problema che non puo' essere sottovalutato o addirittura ignorato: la liberta' di comunicazione e di informazione. Cioe', puo' un giudice imporre ad un provider di inibire l'accesso ad un qualsivoglia sito, pur trattandosi di sito che a detta della specifica procura commette un reato?
A nostro avviso no!! Perche' il problema e', eventualmente, del navigatore in Internet che si rende colpevole di uno scaricamento illecito, ma non di chi ha consentito a questo internauta di poter essere in Rete. Il motivo e' semplice: quanti reati vengono commessi con le auto Fiat? Immaginiamo diversi. Di conseguenza, esiste una procura della Repubblica che abbia incriminato l'a.d. di Fiat, Marchionne, per aver dato il mezzo al delinquente? No, e nessuno ci penserebbe. Allora, perche' si agisce contro i provider che fanno andare in Rete coloro che poi li' commettono un reato. Qualcosa non torna, ed e' molto evidente. Crediamo che si tratti, soprattutto, di mancanza di cultura giuridica perche' certe norme vengano applicate nello stesso modo ovunque.
Continuiamo a farci male?
(1)
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Vincenzo Donvito, presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
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