Da: avv. Eugenio Gargiulo (eucariota@tiscali.it)
L'idea dell'avv. E. Gargiulo : Vendiamo il nome dello stadio Zaccheria di Foggia ad uno sponsor per ricavarne i soldi per ristrutturarlo!
Nuvole grigie si addensano sul destino del glorioso stadio comunale "Pino Zaccheria" di Foggia, un tempo omologato per una capienza di ben 25.000 posti, tutti a sedere, ed oggi considerato idoneo solo per ospitare non più di 3.500 spettatori: infatti domani, 3 aprile, la ditta che ha realizzato e montato i pannelli di pre-filtraggio, smonterà gli stessi, non avendo ricevuto nessuna garanzia dal Comune di Foggia per ciò che aveva pattuito due anni fa al momento del montaggio della recinzione.
E senza recinzione di pre-filtraggio, la sorte dell'impianto sportivo più importante della città di Foggia è presto segnata: chiusura per mancato adeguamento alla normativa nazionale in tema di sicurezza degli stadi!
Dal Comune fanno spallucce e si trincerano dietro la scusante di una cronica mancanza di fondi nelle casse comunali per poter far fronte a tutto quanto sarebbe necessario fare per adeguare una volta per tutte l'intero impianto Zaccheria alla normativa in vigore.
Da tale situazione scaturisce l'idea brillante del noto avvocato foggiano e tifoso Eugenio Gargiulo, 43enne, il quale propone di vendere il nome dello stadio Zaccheria ad uno sponsor in modo da ricavarne soldi. Un'idea semplice semplice, ma, sperimentata altrove, senza dubbio efficace.
A promuoverla con passione e tanto di dati statistici, il giovane legale foggiano Eugenio Gargiulo, già conosciuto ai più come l'avvocato italiano più cliccato sul web che, evidentemente, tanto ci crede nell'iniziativa da voler avviare l'iter per predisporne una delibera di iniziativa consiliare, cosa rara visto che quasi sempre le delibere le fa la giunta e l'aula le approva.
Ma quando invece le delibere cominciano il loro cammino dall'aula, l'iniziativa diventa più forte e, spesso, viene approvata. Aspettando però l'esito dell'iter che seguirà la delibera, resta il fatto. Fatto che per Foggia è innovativo, soprattutto se si tratta di cambiare il nome tanto amato dello stadio Pino Zaccheria. «Sarebbe però un'occasione per il Comune di riprendere la gestione di un bene pubblico come lo stadio», spiega l'avv. Eugenio Gargiulo convintissimo della bontà della sua iniziativa.
Vendere il nome dello Zaccheria ad uno sponsor, dunque, per far cassa con soldi da reinvestire poi nella ristrutturazione dello stadio. Proprio come accade altrove. «Sono infatti noti i cambi di denominazione degli stadi dell'Arsenal — afferma l'avv. Eugenio Gargiulo— (da Highbury ad Emirates Stadium), del Bayern Monaco (da Olympiastadion ad Allianz Arena) e del Nizza da Stade Municipal du Ray ad Allianz Riviera)».
Esempi concreti, insomma. Anche perché «il Comune di Foggia, al fine di reperire i fondi per la ristrutturazione dello stadio Pino Zaccheria, che ha una capacità potenziale di ospitare fino a 25 mila spettatori a partita, ben può ricorrere a tale forma di sponsorizzazione al fine di offrire alla squadra cittadina uno stadio degno del valore sportivo e degno dei tifosi rossoneri foggiani».
L'avv. Eugenio Gargiulo ricorda, poi, nella sua proposta che «un serio progetto di ristrutturazione dello stadio, oltre ad offrire una migliore collocazione alla squadra tanto amata dai foggiani e dalla Capitanata tutta, rappresenta anche un'occasione di sviluppo del quartiere che sarebbe in grado di dare anche posti di lavoro per le tante attività che si possono immaginare nello stadio». Da qui, la proposta avanzata con tutta la solennità del caso «affinché — conclude l'avv. Eugenio Gargiulo— la giunta, nell'esercizio dei suoi poteri amministrativi», predisponga «tutti gli atti necessari a sollecitare proposte per il cambio di denominazione dello stadio Pino Zaccheria, ovvero in altre forme di sponsorizzazione al fine di reperire i fondi necessari alla ristrutturazione del massimo impianto cittadino».
Certo, dedicare il nome dello stadio ad uno sponsor significa fare soldi. Molti soldi. Ma rappresenta, generalmente, anche il cuore centrale di ogni accordo di concessione pluriennale per l'affidamento di uno stadio da un soggetto pubblico ad uno privato. Come potrebbe essere tra il Comune di Foggia e il Foggia calcio. Come potrebbe, appunto. Visto che l'accordo tra le parti appare sempre più complicato da trovare. Ecco perché al Comune di Foggia bisognerebbe cominciare a guardarsi intorno in cerca di uno sponsor forte. Rivoluzione o realtà? Si vedrà!
Foggia, 2 aprile 2014 Avv. Eugenio Gargiulo
Nessun commento:
Posta un commento