Sardegna: affonda un barcone di profughi africani. EveryOne chiede all'ONU tutela dei diritti dei superstiti
Cagliari, 29 agosto 2010. Profughi africani in Sardegna. Una imbarcazione di 7 metri con 22 migranti africani (più di 25 secondo altre fonti) è affondata ieri a 50 miglia a sud di capo Spartivento, dopo essere stata avvistata, intorno alle 14.30 da un aereo lussemburghese della missione Frontex in pattuglia nel canale di Sardegna. Dopo il tentativo fallito di salvataggio da parte di un motovedetta italiana, una nave tanker algerina che si trovava in zona ha tratto in salvo gli occupanti della barca, che ormai andava a fondo. Un migrante ha perso la vita, mentre un altro è disperso; le possibilità di ritrovarlo in vita sono minime. Il Gruppo EveryOne ha trasmesso all'Alto Commissario Onu per i Rifugiati, Antonio Guterres, e al Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, una richiesta affinché siano chiarite le dinamiche del naufragio e vengano tutelati i diritti dei profughi alla protezione umanitaria. L'organizzazione per i Diritti Umani ribadisce inoltre - nel messaggio agli organismi umanitari internazionali - come le misure anti-immigrazione rendano sempre più ardue e pericolose le condizioni di chi fugge da paesi in crisi umanitaria per cercare asilo in Italia e nell'Ue.
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