Ora le baggianate si chiamano provocazioni
Chiliamacisegua ringrazia il delegato irpino della Lac, Emilio Mauro Merola, che ha portato a nostra conoscenza, chiedendo il nostro intervento per divulgarla, l'Ordinanza datata 16 luglio e passata in sordina e ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla protesta sottoscrivendo la battaglia email mirata alla divulgazione di tanta scempiaggine civica, illegittima e illegale.
Volontari in prima linea, cittadini indignati, politici fuori dal coro, i media e le Associazioni che si sono adoperate con autorevolezza e durezza all'ottenimento, corale, della revoca di quell'obbrobrio, che ora un sindachetto "pentito", avvocato perdipiù, chiama provocazione!
E' ora di dismetterla questa moda, si sparano baggianate e quando si è sommersi da vagonate di mail di vituperio, le si contrabbandano per sortite di genialità, per attirare l'attenzione sul problema del randagismo!
Ora le baggianate si chiamano provocazioni.
Poco egregi politicanti, NON PROVOCATECI, che perdete la faccia, il vostro tempo e fate perdere a noi, il nostro!
Chiliamacisegua
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=117029&sez=CAMPANIA
Avellino, «sparate a vista ai randagi» Il prefetto blocca l'ordinanza-choch
AVELLINO (1 settembre) - L'intervento del prefetto Ennio Blasco, la disponibilità degli amministratori comunali al dialogo e le polemiche sollevate dalle associazioni animaliste porteranno presto alla revoca della contestata delibera sulla soppressione dei cani randagi.
Le basi per un provvedimento di tal genere sono state gettate nel corso dell'incontro avuto ieri in Prefettura. Concordati i passaggi successivi, che porteranno dapprima a un tavolo tecnico provinciale e poi alle modifiche da apportare all'ordinanza. Ma ormai la strada è tracciata. L'ordinanza del sindaco Alberico Villani sui cani randagi pericolosi ha intanto aperto un acceso dibattito oltre che presso il Ministero della Salute con il sottosegretario Francesca Martini, anche tra diversi studiosi di diritto.
Il provvedimento, secondo il primo cittadino di Altavilla si rendeva necessario dopo decine di segnalazioni giunte alla polizia municipale e trasmesse al servizio veterinario dell'Asl competente, riguardanti episodi di aggressione alle persone. Il sindaco, nell'ordinanza trasmessa alla Prefettura di Avellino il 16 luglio scorso, segnalava che «non è più possibile fronteggiare tale fenomeno attraverso l'ospitalità in strutture ricettive private convenzionate attesa la mancata cattura di tali esemplari».
Attualmente, il comune spende circa 45.000 euro annui per il ricovero dei cani randagi in una struttura privata e spesso la domenica, dopo il mercato settimanale, vengono ritrovati animali abbandonati da gente senza scrupoli, lungo le strade della cittadina che sono subito trasportati nel canile. «I ripetuti appelli all'adozione anche con incentivi economici attraverso una delibera comunale sono caduti nel nulla», dice il consigliere di maggioranza Gianluca Camerlengo.
Per il presidente della Federazione Provinciale dei Verdi Pasquale Puorro la revoca dell'ordinanza era l'unica strada percorribile. Una delegazione di amministratori altavillesi, come detto, nel pomeriggio di ieri, dopo una lunga riunione politica di maggioranza, convocati in prefettura per esporre le loro motivazioni, hanno concordato con il prefetto Ennio Blasco di modificare, solo dopo l'istituzione di un tavolo tecnico provinciale il provvedimento in maniera da risolvere definitivamente la questione sollevata in questi giorni.
Per i comuni diventa spesso insostenibile la spesa per il ricovero dei cani randagi, che sommata alle limitate risorse di uomini e mezzi dell'Asl su tutto il territorio irpino e alla priorità di salvaguardare la incolumità pubblica dei cittadini è già in partenza una battaglia difficile per affrontare efficacemente le diverse problematiche legate al fenomeno del randagismo.
Gli amministratori hanno del resto ribadito «la volontà di proseguire sul dialogo istituzionale con i rappresentanti governativi ed associativi pur rilevando che ciò nonostante il fenomeno ha assunto una dimensione davvero insostenibile e l'ordinanza sindacale di cui tanto si discute ha voluto rappresentare soltanto una provocazione al fine di sensibilizzare, tra l'altro, l'intervento degli organi preposti a verificare la effettiva pericolosità dei cani ed adottare gli atti consentiti dalla legge onde salvaguardare la incolumità dei cittadini.
Non corrisponde alla volontà, né alle più recondite intenzioni, consentire a nessuno di fare del male a qualsivoglia animale, specie ai cani, "amici più fedeli dell'uomo", al di là di ogni falsa retorica o luogo comune».
Roberto Vetrone
http://amicianimali2.myblog.it/archive/2010/09/02/altavilla-cani-randagi-il-sindaco-si-pente.html
02/09/2010
Altavilla, cani randagi: il sindaco si pente
Il prefetto: revocare l'ordinanza del Comune di Altavilla Irpina per abbattere gli animali
Ordinanza illegittima in contrasto col diritto: oggi il Comune di Altavilla Irpina dovrà provvedere in autotutela ad annullare la decisione del sindaco del paese irpino Alberico Villani di sopprimere i randagi "pericolosi". "Altrimenti lo farò io in settimana", assicura il prefetto di Avellino, Ennio Blasco. Per l'ordinanza che aveva scatenato le ire degli animalisti di tutt'Italia, il prefetto ha convocato il vicesindaco in rappresentanza del primo cittadino irpino che si trova negli Stati Uniti.
"Era solo una provocazione - fa sapere Villani - una risposta alle lamentele di alcuni cittadini". "Non si abbattono i cani - ricorda il prefetto - si mettono in canile, e poi sono decisioni che si prendono con la Asl". Villani sostiene che la sua amministrazione stanzia 40mila euro annui per gli animali. Gli animalisti, che hanno offerto collaborazione per risolvere il randagismo, chiedono al Comune di impiegare il finanziamento per sterilizzazioni e microchippatura, e di prevenire l'abbandono, punito con severe sanzioni quasi mai applicate.di STELLA CERVASIO
fonte:il mattino napoli
Ordinanza per abbattere cani randagi, il sindaco di Altavilla Irpinia replica: era una provocazione
(1 settembre) L'ordinanza non sara' revocata, ma non ci saranno altre soppressioni di cani randagi. Lo assicura il sindaco di Altavilla Irpina Alberico Villani per mettere fine alle polemiche e a eventuali azioni legali da parte delle associazioni animaliste dopo la pubblicazione, nel luglio scorso, di un'ordinanza con la quale veniva disposta la soppressione di cani randagi di "comprovata pericolosita'".
In una lettera, il primo cittadino del comune irpino, raggiunto all'estero dalle reazioni contrarie al provvedimento, spiega che "l'amore per gli animali da parte di questa amministrazione ha sempre rappresentato e rappresenta un sentimento fermo ed indiscusso nei fatti e non solo nelle parole". Villani sottolinea che nel bilancio comunale sono previsti 40mila euro annui per la cura degli animali e che l'ordinanza adottata e' stata una risposta alle continue lamentele di numerosi cittadini. "Negli ultimi tempi - scrive il sindaco - sono diventate sempre piu' numerose e pressanti le segnalazioni di cittadini rimasti vittime di aggressioni da parte di cani randagi pericolosi". Le polemiche con gli animalisti per Villani "hanno assunto una dimensione davvero insostenibile e l'ordinanza sindacale di cui tanto si discute ha voluto rappresentare soltanto una provocazione al fine di sensibilizzare gli organi preposti a verificare la effettiva pericolosita' dei cani". Infine la promessa: "Sin da subito sara' adottata ogni utile attivita' e azione che dimostri i veri e sinceri sentimenti di amore di questa amministrazione verso gli animali tutti".
Mail ricevuta con allegata la interrogazione
Gentile Presidente,
come concordato, le invio in allegato il testo completo dell'Interrogazione, presentata dal gruppo di minoranza, al Sindaco.
PS: la informo, inoltre, che nei giorni successivi alla denuncia, l'Amministrazione, per voce del Vice Sindaco Alberico Vassallo, affermava che l'Ordinanza in questione sarebbe stata una provocazione per risvegliare le coscienze e richiamare l'attenzione delle istituzioni sovraordinate sul problema.
Dal canto suo, il consigliere delegato al bilancio, tale Gianluca Camerlengo, affermava, invece, che l'Ordinanza (l'abbattimento) era già stata eseguita nel mese di Luglio per tre cani.
Contraddizioni evidenti che abbiamo sottolineato nei punti 14 e 15 dell'Interrogazione.
Cordialmente.
Adriano Maselli
I fatti raccontati da Chiliamacisegua
IL SINDACO DI ALTAVILLA IRPINA, FEDELE AL SUO MOTTO: "FATTI, NON PAROLE", ORDINA l'UCCISIONE DEI RANDAGI! CHE MENTE ILLUMINATA!
Altavilla Irpina: Di fatto L'Ordinanza dovrebbe essere nulla
A
info@lacoscienzadeglianimali.it;
prefettura.avellino@interno.it;
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