in edicola a maggio il nuovo numero del mensile
"VIVESSERE"
al suo interno
PER NON DIMENTICARE
INTERVISTA A RITA BORSELLINO
"VOLEVO FAR DIVENTARE PALERMO UNA CITTA' NORMALE"
"VIVESSERE"
al suo interno
PER NON DIMENTICARE
INTERVISTA A RITA BORSELLINO
"VOLEVO FAR DIVENTARE PALERMO UNA CITTA' NORMALE"
Il 7 maggio esce in edicola il nuovo numero del mensile VIVESSERE.
"PER NON DIMENTICARE", questo il titolo del servizio realizzato da Angela Iantosca, è un viaggio che, cominciando con la morte di Peppino Impastato (9 maggio del 1978) e proseguendo con la morte del giudice Giovanni Falcone (23 maggio 1992), dà voce ai giovani siciliani che portano in scena la storia de "I cento passi", delle giovani siciliane de "Larcadarte" che da anni realizzano cartoni animati sulla mafia, per raccontare anche a chi non c'era 20 anni fa, cosa è successo.
Nel servizio anche una intervista a RITA BORSELLINO: il suo ruolo in Europa, la delusione della politica, l'amore per le Istituzioni appreso dal fratello Paolo, l'andare avanti per il senso del dovere, il dolore per le accuse che spesso le vengono rivolte, la nascita della Commissione europea speciale di 45 membri che si occuperà anche di mafie.
In calce alcuni estratti dell'intervista di Angela Iantosca
"In questi mesi, quando ho deciso di candidarmi a Sindaco di Palermo, mi rimbombava sempre in testa una frase di mio fratello Paolo: "Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare". Parla con il sorriso Rita Borsellino, Europarlamentare nel gruppo Socialisti e Democratici dal 2009, da vent'anni in prima linea per costruire e rafforzare la coscienza antimafia in Sicilia e in tutto il Paese.
Da Sindaco cosa avrebbe voluto fare per Palermo?
"Volevo farla diventare una città normale, per poter fare quel salto di qualità tale da renderla speciale".
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