Basta alla vivisezione in Italia e nel mondo!
Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) appoggia la manifestazione nazionale contro la sperimentazione animale partendo dalla chiusura del canile lager di Green Hill. Manifestazioni anche in Veneto. "Basta a questa pratica inutile, medievale e barbara"
Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell'intergruppo Benessere degli Animali al Parlamento europeo, aderisce alla giornata mondiale contro la vivisezione (oggi 8 maggio). "Mi auguro che la mobilitazione di oggi serva a convincere le autorità italiane a chiudere una volta per tutte il canile lager vergogna di Green Hill e mandi un chiaro segnale al Senato italiano che domani voterà il recepimento della Direttiva europea sulla sperimentazione animale".
A Bruxelles per la sessione plenaria del Parlamento europeo e la riunione della commissione ENVI Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare, Zanoni esprime massima vicinanza a tutti gli italiani che scenderanno oggi in piazza per dire basta alla vivisezione. In Veneto sono previste manifestazioni a Treviso (Entrata principale della Stazione Ferroviaria di Treviso alle ore 19.00), Verona (Piazza Bra - Orologio alle ore 19.00) e Vicenza (Entrata principale della stazione ferroviaria di Vicenza alle ore 18.00). "Una pratica inutile, medievale e barbara! Italia ed Europa voltino pagina e diano l'esempio a il mondo intero".
900mila cani sacrificati ogni anno in Italia, 15 milioni in Europa e 115 milioni nel mondo. Queste, secondo il comitato Fermare Green Hill, sono le cifre terribili del massacro legalizzato dei cani utilizzati per testare di tutto, e non solo per la ricerca scientifica. "Come semplice cittadino e come Eurodeputato mi sono recato personalmente più volte a Green Hill (VIDEO), ho lanciato in più occasioni una serie di appelli pubblici per chiedere la chiusura di questo laboratorio di morte e mi sono anche rivolto ufficialmente alla Commissione europea (VIDEO) – spiega Zanoni – Purtroppo ad oggi la direttiva 86/609/CEE sulla vivisezione, ipocritamente denominata "direttiva relativa alla protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali e ad altri fini scientifici", che verrà abrogata dalla direttiva 2010/63/UE a decorrere dal 1 gennaio 2013, di certo non aiuta, dal momento che non vieta questa barbara pratica ma si limita a regolamentarla".
"Per questo – conclude l'Eurodeputato – è importante dare un segnale forte di partecipazione popolare alla causa anti vivisezione. Da Bruxelles, nei limiti del mio mandato, sarà una battaglia che non mi stancherò mai di combattere".
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