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Tasse e Berlusconi al Parlamento. Nulla di nuovo all'orizzonte. Parole, parole, parole...
Roma, 29 Settembre 2010. Abbiamo sentito l'intervento del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alla Camera dei Deputati e abbiamo prestato attenzione alle dichiarazioni sul fisco. Dunque il presidente Berlusconi vuole ridurre la pressione fiscale, disboscare l'attuale normativa in materia e lottare l'evasione fiscale. Ridurre le tasse? Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, lo aveva "immaginato" nel 1994 a due sole aliquote, al 23 e al 33%. Nel frattempo sono passati 16 anni. Lo aveva ripetuto, in occasione della campagna per le elezioni politiche del 2001, sottoscrivendo, nel corso della trasmissione televisiva "Porta a Porta" (Rai), un "contratto con gli italiani", formalizzato dalla presenza di un notaio. E' bene ricordare che il sogno del '94 non fu realizzato e il contratto del 2001 non fu rispettato, nonostante la lunga permanenza del governo Berlusconi, ben cinque anni, il piu' duraturo nella storia della Repubblica italiana e con una maggioranza
parlamentare mai vista prima. Aboliremo il bollo su auto, moto e ciclomotori. Lo promise il candidato a premier Silvio Berlusconi due giorni prima delle elezioni politiche del 2008. Siamo ancora in attesa. Il tutto ci ricorda la famosa canzone di Mina: parole, parole, parole…
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
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