Seduta n. 357 del 22/7/2010
...
GIUSTIZIA
Interrogazioni a risposta in Commissione:
FIANO e ANDREA ORLANDO.
- Al Ministro della giustizia.
- Per sapere
- premesso che:
la drammatica situazione di sovraffollamento dei nostri istituti penitenziari, con ormai 70.000 ristretti su una capienza di 45.000, sta determinando gravissimi problemi sia in ordine alla vita dei detenuti
che al lavoro del personale penitenziario ed in particolare alle attività svolte dalla polizia penitenziaria;
nonostante il Corpo della polizia penitenziaria sia sotto organico, con una carenza di oltre 5000 unità e più volte sia stato assicurato dai rappresentanti del Governo l'imminente aumento di 2000 unità, a tutt'oggi non c'è stato alcun intervento e le condizioni di lavoro risultano ormai al limite della legalità;
attualmente oltre 40 istituti penitenziari sono privi di un direttore titolare;
rispetto alle piante organiche anche le altre categorie di personale risultano abbondantemente sotto organico: mancano gli psicologi, nonché oltre 370 educatori, 500 assistenti sociali, 300 contabili, 1000 collaboratori di istituto 300 tecnici;
risulterebbero, alla luce di queste gravi carenze di organico, oltre 4000 agenti in servizio presso strutture esterne agli istituti di prevenzione e pena: 804 al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, 1.198 presso uffici e servizi in Roma, 756 presso i provveditorati regionali dell'amministrazione penitenziaria, 148 presso gli uffici territoriali per l'esecuzione penale esterna, 658 presso le scuole di formazione del personale, 456 sono addetti ai bar e agli spacci all'interno degli istituti, 184 presso altri enti ed uffici giudiziari -:
quale sia il piano del Governo per colmare le carenze di organico evidenziate e quali siano i tempi di realizzazione;
se il Ministro non ritenga opportuno ed urgente intervenire affinché venga ridotto il numero di agenti di polizia penitenziaria assegnati a compiti diversi da quelli di istituto, ridistribuendo detto personale sul territorio e, in particolare, in quelle realtà dove è più sentita la carenza di personale, in modo da alleggerire il carico di lavoro di quei lavoratori che spesso sono costretti ad effettuare turni massacranti e a non godere dei riposi e delle ferie per assicurare la sicurezza e la legalità all'interno delle carceri italiane.
(5-03278)
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GIUSTIZIA
Interrogazioni a risposta in Commissione:
FIANO e ANDREA ORLANDO.
- Al Ministro della giustizia.
- Per sapere
- premesso che:
la drammatica situazione di sovraffollamento dei nostri istituti penitenziari, con ormai 70.000 ristretti su una capienza di 45.000, sta determinando gravissimi problemi sia in ordine alla vita dei detenuti
che al lavoro del personale penitenziario ed in particolare alle attività svolte dalla polizia penitenziaria;
nonostante il Corpo della polizia penitenziaria sia sotto organico, con una carenza di oltre 5000 unità e più volte sia stato assicurato dai rappresentanti del Governo l'imminente aumento di 2000 unità, a tutt'oggi non c'è stato alcun intervento e le condizioni di lavoro risultano ormai al limite della legalità;
attualmente oltre 40 istituti penitenziari sono privi di un direttore titolare;
rispetto alle piante organiche anche le altre categorie di personale risultano abbondantemente sotto organico: mancano gli psicologi, nonché oltre 370 educatori, 500 assistenti sociali, 300 contabili, 1000 collaboratori di istituto 300 tecnici;
risulterebbero, alla luce di queste gravi carenze di organico, oltre 4000 agenti in servizio presso strutture esterne agli istituti di prevenzione e pena: 804 al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, 1.198 presso uffici e servizi in Roma, 756 presso i provveditorati regionali dell'amministrazione penitenziaria, 148 presso gli uffici territoriali per l'esecuzione penale esterna, 658 presso le scuole di formazione del personale, 456 sono addetti ai bar e agli spacci all'interno degli istituti, 184 presso altri enti ed uffici giudiziari -:
quale sia il piano del Governo per colmare le carenze di organico evidenziate e quali siano i tempi di realizzazione;
se il Ministro non ritenga opportuno ed urgente intervenire affinché venga ridotto il numero di agenti di polizia penitenziaria assegnati a compiti diversi da quelli di istituto, ridistribuendo detto personale sul territorio e, in particolare, in quelle realtà dove è più sentita la carenza di personale, in modo da alleggerire il carico di lavoro di quei lavoratori che spesso sono costretti ad effettuare turni massacranti e a non godere dei riposi e delle ferie per assicurare la sicurezza e la legalità all'interno delle carceri italiane.
(5-03278)
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