Giustizia/ Le proposte Pd per civile, organizzazione e carceri
Orlando: "Governo vuole provocare apposta il collasso?"
Riforma della giustizia civile, revisione dell'organizzazione degli uffici giudiziari, interventi decisi per affrontare la "situazione drammatica" delle carceri: sono i tre capisaldi della proposta del Pd in materia di giustizia, presentata oggi dal responsabile di settore Andrea Orlando. "Il Governo diminuisce le risorse ma non procede ad una riorganizzazione: questo significa condannare il servizio giustizia al collasso... Io non sono solito a dietrologie, ma ci sarebbe quasi da pensare che ci sia un disegno: provocare il collasso della giustizia per poi denunciarne l'inefficienza".
Nel documento del Pd si legge che "il programma fondamentale del partito per la giustizia si chiama Costituzione repubblicana". Si tratta di intervenire sulle "vere emergenze", le proposte illustrate oggi rappresentano solo un "primo approfondimento" dedicato alle "questioni esplosive che andrebbero affrontate prioritariamente".
Al primo punto c'è la giustizia civile, una "vera e propria ipoteca sulla competitività": c'è da intervenire innanzitutto sull'arretrato, "responsabilizzando" giudici, presidenti di sezione e capi degli uffici, e prevedendo anche una "premialità per quei giudici che abbiano in modo consistente e fattivo contribuito al programma di soluzione delle vecchie cause". Inoltre, va avviato un "piano di stage" per garantire "almeno due collaboratori" ad ogni magistrato. Andrebbero poi "unificati e semplificati i riti processuali" e bisognerebbe garantire il "calendario del processo. Il Pd chiede anche di "rimuovere gli ostacoli che non consentono la piena operatività della 'class action'" e la garanzia del "corretto funzionamento del patrocinio gratuito".
Sul fronte dell'organizzazione, il Pd propone la "revisione della geografia giudiziaria e delle dimensioni degli uffici giudiziari": un progetto che prevede anche un "piano per la riqualificazione del personale da 40 milioni di euro e 4.000 assunzioni, insieme alla cancellazione del blocco del turn over. Per quanto riguarda le carceri, la proposta prevede innanzitutto di "ampliare la tipologia delle misure alternative alla pena detentiva", per evitare che la giustizia "si accanisca contro chi ruba un motorino mentre tollera chi va a cena con Carboni...". Necessario poi "adeguare le piante organiche" della polizia penitenziaria, degli educatori, degli assistenti sociali e degli psicologi e rivedere le norme sulla custodia pre-cautelare e cautelare "limitandola a criteri più stringenti per il suo utilizzo".
Orlando: "Governo vuole provocare apposta il collasso?"
Riforma della giustizia civile, revisione dell'organizzazione degli uffici giudiziari, interventi decisi per affrontare la "situazione drammatica" delle carceri: sono i tre capisaldi della proposta del Pd in materia di giustizia, presentata oggi dal responsabile di settore Andrea Orlando. "Il Governo diminuisce le risorse ma non procede ad una riorganizzazione: questo significa condannare il servizio giustizia al collasso... Io non sono solito a dietrologie, ma ci sarebbe quasi da pensare che ci sia un disegno: provocare il collasso della giustizia per poi denunciarne l'inefficienza".
Nel documento del Pd si legge che "il programma fondamentale del partito per la giustizia si chiama Costituzione repubblicana". Si tratta di intervenire sulle "vere emergenze", le proposte illustrate oggi rappresentano solo un "primo approfondimento" dedicato alle "questioni esplosive che andrebbero affrontate prioritariamente".
Al primo punto c'è la giustizia civile, una "vera e propria ipoteca sulla competitività": c'è da intervenire innanzitutto sull'arretrato, "responsabilizzando" giudici, presidenti di sezione e capi degli uffici, e prevedendo anche una "premialità per quei giudici che abbiano in modo consistente e fattivo contribuito al programma di soluzione delle vecchie cause". Inoltre, va avviato un "piano di stage" per garantire "almeno due collaboratori" ad ogni magistrato. Andrebbero poi "unificati e semplificati i riti processuali" e bisognerebbe garantire il "calendario del processo. Il Pd chiede anche di "rimuovere gli ostacoli che non consentono la piena operatività della 'class action'" e la garanzia del "corretto funzionamento del patrocinio gratuito".
Sul fronte dell'organizzazione, il Pd propone la "revisione della geografia giudiziaria e delle dimensioni degli uffici giudiziari": un progetto che prevede anche un "piano per la riqualificazione del personale da 40 milioni di euro e 4.000 assunzioni, insieme alla cancellazione del blocco del turn over. Per quanto riguarda le carceri, la proposta prevede innanzitutto di "ampliare la tipologia delle misure alternative alla pena detentiva", per evitare che la giustizia "si accanisca contro chi ruba un motorino mentre tollera chi va a cena con Carboni...". Necessario poi "adeguare le piante organiche" della polizia penitenziaria, degli educatori, degli assistenti sociali e degli psicologi e rivedere le norme sulla custodia pre-cautelare e cautelare "limitandola a criteri più stringenti per il suo utilizzo".
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