CARCERI: FLERES, SONO INVIVIBILI, VA FERMATA ONDATA SUICIDI
(AGI) - Palermo, 19 lug. - "Il caldo, il sovraffollamento, la carenza di personale e la inadeguatezza delle carceri sono alcune delle problematiche che rendono invivibili le strutture penitenziarie". Lo afferma il senatore del Pdl Salvo Fleres, garante dei diritti dei detenuti in Sicilia, dopo l'ultimo decesso, ieri a Caltanissetta, dove si e' suicidato un detenuto, Rocco Manfre', in cella da soli due giorni. Secondo Fleres, "a poco valgono le circolari del dipartimento contenenti indicazioni per affrontare questi mesi estivi quando le strutture non sono in grado di garantire neanche l'ordinaria amministrazione. Le poche iniziative intraprese dal Governo devono immediatamente essere supportate da altre ormai divenute improcrastinabili. Il piano carceri, l'assunzione di psicologi ed educatori, il concorso per il personale di polizia penitenziaria, il ricorso a forme alternative al carcere, laddove possibili, sono delle misure da adottare con la massima sollecitudine". Il garante parla di condizioni che "evidenziano palesi violazioni di legge del tutto ignorate dalla magistratura che interpreta l'obbligatorieta' dell'azione penale con scandalose discriminazioni che non possono piu' essere taciute ne' ignorate dal ministero della Giustizia che, cosi' stando le cose, rischia di diventare complice di quella che, ormai, puo' ben definirsi 'la strage delle carceri'". (AGI)
(AGI) - Palermo, 19 lug. - "Il caldo, il sovraffollamento, la carenza di personale e la inadeguatezza delle carceri sono alcune delle problematiche che rendono invivibili le strutture penitenziarie". Lo afferma il senatore del Pdl Salvo Fleres, garante dei diritti dei detenuti in Sicilia, dopo l'ultimo decesso, ieri a Caltanissetta, dove si e' suicidato un detenuto, Rocco Manfre', in cella da soli due giorni. Secondo Fleres, "a poco valgono le circolari del dipartimento contenenti indicazioni per affrontare questi mesi estivi quando le strutture non sono in grado di garantire neanche l'ordinaria amministrazione. Le poche iniziative intraprese dal Governo devono immediatamente essere supportate da altre ormai divenute improcrastinabili. Il piano carceri, l'assunzione di psicologi ed educatori, il concorso per il personale di polizia penitenziaria, il ricorso a forme alternative al carcere, laddove possibili, sono delle misure da adottare con la massima sollecitudine". Il garante parla di condizioni che "evidenziano palesi violazioni di legge del tutto ignorate dalla magistratura che interpreta l'obbligatorieta' dell'azione penale con scandalose discriminazioni che non possono piu' essere taciute ne' ignorate dal ministero della Giustizia che, cosi' stando le cose, rischia di diventare complice di quella che, ormai, puo' ben definirsi 'la strage delle carceri'". (AGI)
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