Ennesimo detenuto suicida, ieri sera nel carcere di Santa Maria Capua
"Ancora morte in carcere, ancora un detenuto suicida. Ieri sera nella Casa Circondariale campana di Santa Maria Capua Vetere si è tolto la vita un detenuto italiano di 40 anni, sieropositivo, posizione giuridica di "giudicabile". L'uomo si è suicidato inalando il gas delle bombolette che tutti i reclusi legittimamente detengono per cucinarsi e riscaldarsi cibi e bevande, come prevede il regolamento penitenziario. E' l'ennesimo fatto drammatico che testimonia ancora una volta l'urgente necessità di intervenire immediatamente sull'organizzazione e la gestione delle carceri, dove il numero esorbitante dei detenuti e la carenza di personale non consentono piu' alla Polizia penitenziaria di garantire i controlli necessari."
E' quanto dichiara Donato CAPECE, Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE – il primo e più rappresentativo della Categoria -, a commento della morte per suicidio di un detenuto ieri a Santa Maria Capua Vetere.
''Il modo in cui e' morto il detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere, analogo a quello posto in essere pochi giorni fa nel penitenziario di Reggio Emilia da un altro detenuto suicida, ricorda quello di un altro ristretto morto nel carcere di Pavia qualche anno fa; episodio per cui l' Amministrazione penitenziaria fu condannata a risarcire i familiari con 150.000 euro. Riteniamo che sia giunto il momento di rivedere il regolamento penitenziario, al fine di vietare l' uso delle bombolette di gas, visto che l'Amministrazione assicura il vitto a tutti i detenuti. Indubbiamente la carenza di personale di Polizia Penitenziaria, che è quello che sta nella prima linea delle sezioni con i detenuti 24 ore al giorno, e di figure professionali specializzate nonché il costante sovraffollamento delle carceri italiani sono due temi che si dibattono da tempo e sono concause di questi tragici episodi. A Santa Maria Capua Vetere sono ristretti più di 940 detenuti a fronte di 547 posti letto e i due terzi dei presenti sono imputati, cioè in attesa di sentenza definitiva. I detenuti stranieri sono circa il 25% dei presenti mentre le carenze di Personale di Polizia Penitenziaria sono stimate in circa 20/25 unità. Bisogna che sulle criticità penitenziarie si intervenga quanto prima e con estrema urgenza, per evitare l'implosione del sistema. E questo sarà quanto chiederà il SAPPE domani a Roma in un incontro già programmato con il Ministro della Giustizia Angelino Alfano."
Con cortese preghiera di diffusione
Roma, 12 aprile 2010
Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria
Segreteria Generale: Via Trionfale, 79/A – 00136 Roma
Tel. 06.3975901 (6 linee r.a) Fax 06.39733669 – Email: stampa@sappe.it