CADE IL DIAFRAMMA DELLA GALLERIA DEL SAN GOTTARDO
Benito Sicchiero
Milano/Genova 15 ottobre 2010
– Oggi è caduto l'ultimo diaframma nel tubo est della galleria ferroviaria del San Gottardo, la più lunga del mondo: 57 chilometri. Un avvenimento, questo, di grande importanza non solo per la Svizzera, ma per l'Italia e l'intera Europa, in quanto parte fondamentale del "Corridoio 24", destinato a collegare Anversa e Rotterdam e le aree industriali situate lungo il Reno, via Milano, con il porto di Genova e il Mediterraneo.
Perciò, proprio a Genova la Svizzera (Ufficio federale dei trasporti) ha organizzato un evento di tre giorni, dal 14 al 17 ottobre, organizzato dall'UFT nell'ambito della sua attività di comunicazione a favore di AlpTransit, in collaborazione con Presenza Svizzera e con il sostegno dell'Ambasciata svizzera di Roma e del Consolato generale di Genova.
L'evento è stato accolto con soddisfazione da Assoedilizia di Milano il cui presidente Achille Colombo Clerici ricorda il contributo della più grande associazione territoriale dei proprietari immobiliari alla realizzazione dell'opera.
Infatti, negli anni '95-'96 erano intervenuti contrasti tra la "Camera Alta" più aperta ad una impostazione complessiva del progetto di attraversamento ferroviario della Alpi, che supponeva la realizzazione contemporanea di due direttrici in parallelo lungo gli assi Loetschberg-Sempione da un lato e Zurigo-Gottardo dall'altro; e la "Camera Bassa" che, ispirata ad interessi bernesi/vallesani, propendeva per privilegiare la prima linea, pretermettendo l'asse renano padano.
Si trattava di "rimontare" il pregiudizio di una decisione della Camera Bassa assai penalizzante gli interessi ticinesi.
Assoedilizia intervenne allora a sostegno del Canton Ticino conducendo in Italia un'azione politica e di opinione volta a far intendere che sussisteva un forte interesse del Pese alla realizzazione del Gottardo.
Tra le iniziative, un importante convegno organizzato con la Regione Lombardia, incontri tra esponenti politici a livello ministeriale, regionale e comunale.
L'esito alla fine fu positivo e determinante per le sorti del progetto; il voto della Camera Bassa fu ribaltato.
In data 17 marzo 1998 il parlamento federale decise: le due linee di direttrici ferroviarie avrebbero marciato in parallelo.
Intervenendo oggi sull'argomento Colombo Clerici, che presiede anche l'associazione Amici di Milano e l'associazione Nazionale Amici dei Grandi Alberghi, ha ricordato il progetto come "esempio mirabile di programmazione di opere infrastrutturali di portata storica": il progetto AlpTransit, del costo di 30 miliardi di franchi svizzeri, viene finanziato integralmente dalla Svizzera con una "tassa di scopo" costituita da una tassa sui trasporti pesanti, un aumento dello 0,6% dell'Iva e accise leggere su benzina e oli minerali. In Svizzera, ha aggiunto Colombo Clerici, si sta inoltre discutendo il raddoppio del tunnel autostradale del Gottardo: ed anche questa opera determinerebbe un ulteriore rilancio dell'economia ed in particolare del turismo, di tutta l'area padano-occidentale.
Assoedilizia, che sul tema dei grandi progetti infrastrutturali dell'area insubrico-ticinese mantiene uno stretto collegamento con il governo ticinese, auspica che, a proposito del raddoppio del tunnel, le Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte si colleghino con Bellinzona, al fine di esaminare strategie condivise per l'attuazione dell'impresa.
L'evento di Genova al quale partecipa, in rappresentanza di Assoedilizia, Giovanni Gramatica di Bellagio: nella centralissima Piazza Caricamento è stato eretto un cubo composto da container per il trasporto, nel quale uno show multimediale illustra l'importanza di Alptransit per l'Europa e per la politica dei trasporti su ferro.
Momento saliente dei festeggiamenti è stata la trasmissione in diretta della caduta del diaframma. Sempre oggi ha avuto luogo a Genova un convegno sulla politica dei trasporti cui hanno partecipato esponenti del mondo politico, economico e scientifico.
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