E' stata inaugurata oggi la Mostra sui Giardini di Svezia, che si svolgerà dal 15 giugno al 15 luglio presso la Casina di Raffaello di Villa Borghese con l'esposizione dei progetti e plastici realizzati dagli Studenti dell'Istituto Quasar, Corso di Habitat Design, Laboratorio di Giardini 2010.
CASINA DI RAFFAELLO – VILLA BORGHESE
Viale della Casina di Raffaello (piazza di Siena)
Oggi è stata inaugurata e presentata alla stampa la mostra sui "Giardini urbani in Svezia: dove il gioco della natura crea futuro", che si svolgerà da oggi 15 giugno fino al 15 luglio presso la Casina di Raffaello di Villa Borghese, con l'esposizione di 5 splendidi plastici sui progetti di giardini realizzati dagli studenti dell'Istituto Quasar, Design University Roma, che si occupa sin dagli anni '80 della cultura e della promozione della progettazione del verde, attraverso corsi, mostre, convegni ed altre iniziative.
La Conferenza Stampa si è svolta presso la Casina di Raffaello, nel cuore di Villa Borghese, nel bellissimo edificio del '500 con la prestigiosa partecipazione dell'Ambasciatore di Svezia in Italia, Anders Bjurner.
La curatrice della mostra, Sonia Santella (autrice del libro Giardini di Svezia. Passione e cultura del verde dall'Ottocento ai giorni nostri, Polistampa, gennaio 2009) durante la conferenza stampa svoltasi ieri mattina ha voluto sottolineare il valore del contributo degli Studenti del corso di Habitat Design dell'Istituto Quasar. Infatti i loro progetti, in piena armonia con il costante sentimento di amore e rispetto per la natura dei luoghi che caratterizzato da tutto il percorso espositivo, sono stati accolti favorevolmente dalla stampa e dai responsabili della mostra riscuotendo un notevole successo.
Con l'intento di rappresentare la "colonizzazione virtuosa" del territorio, sviluppatasi in Svezia a partire dall'inizio del XX secolo, soprattutto a margine delle aree metropolitane, gli Studenti dell'Istituto Quasar hanno deciso di cimentarsi in questo affascinante tema di sperimentazione progettuale, per apprenderne i meccanismi insediativi, paesaggistici e culturali che ne sono la matrice e, al contempo, per proporre possibili forme esportabili di sviluppo contemporaneo.
Gli studenti si sono pertanto virtualmente immedesimati nella figura, di accademica memoria, di "studenti in visita" presso il paese ospite, la Svezia, cercando di assorbirne le peculiarità culturali e paesaggistiche impegnandosi in una appassionante "design charrette" di circa 2 mesi, il cui risultato è esplicitato dai 5 progetti sviluppati in gruppi di progettazione che li hanno visti tutti direttamente coinvolti.