Coordinamento dei Comitati Romani contro l'Elettrosmog
Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (A.M.I.C.A.)
WI-FI SUL LITORALE ROMANO:
ANCORA ALTRO ELETTROSMOG, E LA SALUTE?
Roma, 25 maggio 2010
Il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti prosegue la sua personale battaglia contro il presunto "apartheid digitale", esibendo con orgoglio l'avvio della tecnologia wireless sul litorale romano con il progetto "wi-fi spiagge". Si tratta di assistere all'installazione selvaggia di antenne in ogni angolo della Capitale e ora anche del suo Lungomare!
In pratica biblioteche, centri anziani, università, ospedali, centri di impiego, parchi, piazze e strade saranno a breve "colonizzate" da agguerriti operatori della telefonia mobile, pronti ad installare una lunga serie di hot-spot (mini antenne), per favorire la connessione ad Internet ovunque, ma qualcuno si è posto il problema dei rischi per la salute e ha coinvolto la popolazione locale in questa scelta? No!
L'inquinamento elettromagnetico intorno a queste infrastrutture potrebbe, pur restando al di sotto degli attuali limiti di legge, superare le soglie in cui sono osservabili effetti biologici, perché i limiti di legge non sono impostati sul principio di precauzione.
Cosa accadrà allora alla cittadinanza? Se si guarda a quanto avvenuto nel Regno Unito, per esempio, si potrebbe verificare un aumento dei casi di Elettrosensibilità, con mal di testa, nausea, insonnia, difficoltà di concentrazione, acufeni e molti altri sintomi invalidanti che hanno costretto molti a cambiare casa. Ad Ostia in particolare, già vivono persone elettrosensibili che hanno diffidato formalmente la Provincia dal proseguire con questo progetto per il Wi-Fi che li costringerebbe ad un vero apartheid, questa volta, cioé a cambiare città".
La scelta del Wi-Fi – è bene saperlo – dipende sempre da obiettivi unicamente economici e da una strategia commerciale che permetta alle aziende delle telecomunicazioni di risparmiare sulle infrastrutture del cablaggio, ma non ha nulla a che fare con criteri di minimizzazione del rischio per la esposizione umana e con il principio di precauzione invocato dallo stesso Parlamento Europeo nel 2009 che ha sollecitato i paesi europei a scoraggiare le comunicazioni senza fili, come appunto il Wi-Fi, a vantaggio delle connessioni via cavo, assolutamente sicure per la salute.
Il regime di precauzione dovrebbe valere, dunque, ancora di più per quelle sorgenti elettromagnetiche posizionate all'interno di locali adibiti alla permanenza umana (scuole, biblioteche, centri anziani, ospedali, centri di impiego, ecc..), soprattutto dei giovani che sono più esposti a rischio sul lungo termine derivante da queste tecnologie.
Tutto questo Zingaretti fa finta di non saperlo, ma per mettere al riparo la coscienza ha fatto sponsorizzare dalla Provincia una giornata di studio sugli scenari sociali e di approfondimento scientifico sugli effetti di queste tecnologie sulla salute umana. L'incontro, denominato "Punto Wi Fi", si è svolto il 18 marzo scorso, con la partecipazione di docenti universitari ed illustri esperti della materia, i quali - manco a dirlo - si sono avvicendati, tutti indistintamente, a sostenere senza alcun dubbio l'innocuità dei campi elettromagnetici emessi dal Wi-Fi ! La realtà delle posizioni scientifiche sulla sicurezza del Wi-Fi, però, non è stata affatto rappresentata in questo modo i cittadini non sono adeguatamenti informati sui rischi che correranno.
Pertanto, l'Associazione AMICA ed il Coordinamento dei Comitati romani contro l'Elettrosmog censurano l'assenza di criteri di condivisione per le scelte operate in questo settore ed auspicano un serio cambio di rotta delle istituzioni provinciali, improntato all'adozione dei principi di cautela e minimizzazione del rischio e hanno chiesto alla Provincia una tavola rotonda per un confronto sull'argomento prima che le nuove antenne vengano installate.
Giuseppe Teodoro
Coordinatore dei Comitati romani contro l'elettrosmog
3476643318 - g.teodoro@alice.it
Francesca Romana Orlando
Vice Presidente di A.M.I.C.A.