COMUNICATO STAMPA
LISTE DI ATTESA RISCHIANO DI AUMENTARE DOPO GLI ULTERIORI TAGLI ALLE STRUTTURE DI MEDICINA ACCREDITATE
Roma, 25 maggio 2010
Intervento della dott.ssa Claudia Tulimiero Melis, Presidente di Ursap-Federlazio (Unione Regionale Sanità Privata).
"Le strutture di Medicina specialistica accreditata sono state convocate dal Presidente della Regione Lazio Renata Polverini per un ulteriore taglio del 2% al tetto di spesa in vista della scadenza del 31 maggio. Troppo poco il tempo concesso dal Governo alla Presidente della Regione Lazio appena insediata per adottare misure di contenimento della spesa e sbloccare i fondi FAS. In questa maniera si rischia di fallire ancora una volta nel piano di rientro penalizzando gli operatori del settore già in difficoltà per le tariffe ferme al 1991 e 1996.
La realtà della Sanità del Lazio è molto complessa e non può assolutamente essere paragonata ai modelli di Lombardia ed Emilia Romagna. Occorre un 'modello Lazio' che contempli le esigenze di tutti gli operatori senza discriminazioni ma al tempo stesso assicuri al cittadino una buona sanità rispettando i canoni della prevenzione e garantendo l'assistenza alla fascia debole della popolazione, come anziani, disabili e famiglie monoreddito.
Mentre si taglia alle strutture mediche specialistiche il Governo ritiene che nei farmacisti possa esserci una sorta di 'toccasana' dei problemi della sanità sul territorio. Il territorio è già occupato ampiamente da medici ed operatori del settore che potrebbero invece svolgere una buona sanità low cost avendone da subito le competenze.
Il Governo deve concedere più tempo alla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini perché si incontri con tutti gli operatori del settore e disegni la nuova realtà della Medicina specialistica sul territorio e non essere costretta ad adottare provvedimenti frettolosi finalizzati a sbloccare i fondi FAS, che danneggiano gli operatori del settore, colpiscono l'occupazione e alimentano le liste di attesa per il cittadino.
Se le tasse aumentano non si può tagliare l'assistenza sanitaria ai cittadini".