“Premio Made in Italy”, il Presidente Alfani : “Normativa tesa a valorizzare la qualità frutto del nostro sistema”
La millenaria tradizione del gusto estetico e la qualità intrinseca dei prodotti sono stati gli elementi che hanno portato al successo i prodotti italiani nel mondo che per molti anni hanno varcato le frontiere e hanno fatto sì che le esportazioni raggiungessero un tasso di crescita di oltre il 10% annuo dando vita a quello che poi è stato definito il “miracolo italiano”.
Nasce da queste premesse il “Premio Made in Italy”, iniziativa (alla sua terza edizione) che vedrà Sant’Agata dei Goti quale capitale della produzione italiana dal 4 all’11 Luglio 2010 in un grande evento nel centro storico della cittadina sannita.
Attualmente il Made in Italy sta vivendo una battuta di arresto che può essere attribuita sostanzialmente a diversi elementi: la concorrenza di prodotti a basso costo, la scarsa propensione ad investire in innovazione da parte degli imprenditori italiani, i mercati orientali che hanno costituito un forte ostacolo all’esportazione della produzione italiana.
Nel corso degli anni i consumatori di tutto il mondo hanno imparato ad apprezzare i prodotti italiani ma ciò che ora serve al Made in Italy è una nuova spinta all’innovazione e l’uscita dalla competizione di prezzo che vede l’Italia perdente già in partenza. Questi risultati possono essere ottenuti grazie anche a politiche volte alla tracciabilità del prodotto e alla lotta alla contraffazione, politiche che possono essere rafforzate da accordi internazionali con altri paesi interessati alla protezione di produzioni tipiche.
Pienamente concorde il Presidente del Premio Made in Italy, Donato Alfani: “Il Premio deve essere inteso come punto di riferimento del Made in Italy”, afferma. “L’ evento è nato dopo una attenta analisi che non vedeva la presenza di nessuna manifestazione che premiasse i migliori nella produzione italiana. Dopo di noi, vista l’importanza del tema, molti hanno fatto propria l’idea ed è nato qualcosa di simile. Dietro a questo evento c’è una produzione che lavora e ha lavorato moltissimo per la buona riuscita dello stesso e devo dire – continua Alfani- che soprattutto quest’anno è notevole. Dal 4 all’11 Luglio Sant’Agata sarà il palcoscenico di saloni, workshop, incontri, percorsi del gusto, arte e musica, attività che hanno richiesto tempo e preciso lavoro di organizzazione”.
Riguardo la scelta di Sant’Agata il Presidente Alfani aggiunge: “La scelta di questo storico borgo sannita è stata fatta per dare al Sannio una vetrina del suo sistema produttivo. Abbiamo preferito che gli altri venissero da noi, che raggiungessero il cuore del Sannio”.
Sulla produzione italiana, sul 100% italiano Alfani aggiunge: “Bisogna lavorare molto di più per formare la piccola imprenditoria affinché i prodotti vengano venduti e apprezzati nel mondo. Noi abbiamo piccole imprese che fanno il grande Made in Italy ma purtroppo dietro a queste aziende non c’è l’idea imprenditoriale quale volano per la crescita. Visto il momento delicato dell’ economia italiana bisogna fare più sistema attraverso la creazione di consorzi per affrontare i costi che l’impresa non può sostenere. C’è più individualità che imprenditorialità. Molti imprenditori sono anni luce rispetto ai tempi d’oggi, preferiscono credere ancora in politiche locali che in nuove strategie di marketing”.
Infine conclude: “Il Made in Italy non vive di chiacchiericcio e promesse ma di realtà, di impegno quotidiano, di dedizione affinché la normativa sia sempre più a favore di una competizione sana e corretta a valorizzare la qualità frutto del nostro sistema”.
Annarita Lombardi
Ufficio Stampa “Premio Made in Italy”
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