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sabato 3 luglio 2010

Armando Algozzino,UIL PA: piano carcere fallira' se non si assumono piu' agenti,educatori,assistenti sociali.



COMUNICATO STAMPA 28 giugno 2010




Algozzino (UIL) :Ionta ci dica quando e come arriverà il personale



" Ormai siamo stufi di sentire il solito refrain sul piano carceri e sull'arrivo di nuovo personale. Sarà


pur vero che il piano carceri è nella sua fase d'avvio esecutivo , ma è altrettanto vero che nessun


atto amministrativo o normativo conferma che si procederà a nuove assunzioni di personale


penitenziario.


Prendiamo atto che il Pres. Ionta ha voluto rompere il suo assordante silenzio, ma avremmo gradito ben


altre comunicazioni "


E' questo il drastico commento di Armando Algozzino , Segretario Nazionale UIL PA Penitenziari,


all'intervista che il Capo del DAP, Franco IONTA, ha rilasciato questa mattina ai microfoni di


Isoradio –Rai nella quale il Commissario Straordinario per il Piano di Edilizia Penitenziaria, tra


l'altro, ha confermato , senza indicare alcun percorso, che arriverà nuovo personale.


" Sia Alfano che Ionta non mancano mai di annunciare nuove assunzioni. Nei fatti, però, nulla si


muove concretamente. Il tentativo di portare a casa duemila assunzioni straordinarie nella polizia


penitenziaria è naufragato in Commissione Bilancio, tantomeno si hanno notizie delle unità da


assumere a copertura del turn - over. Quello della polizia penitenziaria – continua Algozzino – è un


problema molto serio ed è certamente una priorità assoluta ma non bisogna dimenticare che dalle


piante organiche non mancano solo 5mila poliziotti penitenziari ma anche 58 dirigenti,


609 educatori, 530 assistenti sociali, 337 contabili, 109 collaboratori e 328 tecnici. "


La UIL Penitenziari ha già giudicato velleitarie i propositi del piano carceri


" Abbiamo buone ragioni per ritenere che i tempi previsti per l'edificazione di 11 nuovi istituti e 20


nuovi padiglioni saranno abbondantemente disattesi. E' difficile immaginare che in poco più di trenta


mesi queste strutture potranno essere rese fruibili. In ogni caso qualcuno dovrà dirci con quale


personale si intende avviarle e, soprattutto, come e quando questo personale sarà assunto. Si parla di


circa 9000 nuovi posti detentivi che equivalgono a novemila persone. Queste persone dovranno


essere sorvegliate, tradotte, educate e seguite nel processo riabilitativo. Se non si assume il


personale saranno solo novemila persone in più ammassate nelle nostre prigioni.


Ed ha ragione il nostro Segretario Generale, Eugenio SARNO, quando prevede che in attesa delle nuove s


strutture quelle vecchie rischiano di crollare. L'indiscriminato taglio alle risorse economiche destinate al DAP


impediscono un piano di manutenzione straordinaria necessario a impedire l'ulteriore degrado di edifici per lo


più fatiscenti.


Anche per queste ragioni il 9 luglio il personale amministrativo aderirà allo sciopero e quello della


polizia penitenziaria si asterrà dalla consumazione del vitto "


A riprova dell'allarme penitenziario Armando Algozzino indica la situazione della Casa Circondariale di


Catania Piazza Lanza


" Rispetto ad una capienza di circa 43.800 posti, oggi nelle carceri italiane sono ristretti poco più di


68mila detenuti. Una presenza record mai toccata nella storia penitenziaria d'Italia. In questo quadro di


criticità, illegalità, disorganizzazione, inciviltà e degrado vi sono alcune realtà davvero difficili e


certamente incompatibili con il concetto di umanità. A Catania Piazza Lanza , per esempio, a fronte di


una capienza massima di 361 detenuti, ne sono ospitati 630. Ciò significa non solo ammassare persone


in spazi che non ci sono, quant'anche non garantire servizi essenziali come la distribuzione del vitto. Le


cucine, infatti, non sono in grado di reggere il raddoppio degli utenti. Nè si possono sottacere le


infamanti, quanto afflittive, condizioni di lavoro. Ciò vale per tutti gli operatori penitenziari e per tutte


le carceri d'Italia. Per questo – chiosa il segretario Nazionale - ad Alfano e Ionta chiediamo meno



chiacchiere e più fatti"



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