Emergenza carceri: "Castrogno caso emblematico. Bisogna intervenire"
I numeri sono impietosi nel delineare per l'ennesima volta le difficoltà in cui versa il sistema carcerario italiano: "Oramai a ritmo quotidiano - Eugenio Sarno, Segretario Generale della UIL PA Penitenziari - registriamo i nuovi record di presenze detentive all'interno dei penitenziari italiani. Nelle strutture penitenziarie italiane sono ristretti 68.058 detenuti (64.994 uomini e 3064 donne). Questo significa che in tutte le regioni si è superata la quota massima di ricettività e che il 99% delle strutture presenta un sovradotazione delle presenze rispetto al consentito". E non è che l'Abruzzo sia esente da queste problematiche: "Presenti in Abruzzo 1965 detenuti (1895 uomini e 70 donne) a fronte di una ricettività massima consentita pari a 1455 (1396 uomini e 59 donne). Situazioni di sovraffollamento a Lanciano (340 presenti, 181 previsti), Sulmona (423 presenti, 301 previsti, Vasto (282 presenti, 198 previsti), Chieti (127 presenti, 83 previsti) e Teramo (410 presenti, 231 previsti). In controtendenza L'Aquila (176 presenti, 205 previsti) e Pescara (207 presenti, 256 previsti)".
Il carcere di Castrogno quindi è uno dei luoghi di detenzione che presenta maggiori disagi sotto questo profilo: "Noi cerchiamo sempre di rifuggire dai facili allarmismi – continua Sarno -. Abbiamo in tempo e per tempo lanciato l'allarme su alcune realtà abruzzesi, senza retorica o demagogia. Oggi l'analisi degli eventi critici conferma che a Sulmona, Teramo e Lanciano vi è una situazione di particolare difficoltà su cui è bene che l'Amministrazione concentri ogni possibile sforzo. Dal 1 gennaio 2010 ad oggi nelle prigioni dell'Abruzzo si sono suicidati tre detenuti (uno a Teramo e due a Sulmona), 8 sono i tentati suicidi da parte di detenuti sventati dal personale di polizia penitenziaria (due a Lanciano, cinque a Sulmona, uno a Teramo). Due gli agenti feriti che hanno riportato prognosi superiore ai cinque giorni (uno a Lanciano e uno a Sulmona)".
Infine la nota pone l'accento anche su un altro endemico problema del sistema carcerario italiano, la carenza del personale: "Secondo la visione burocratica dell'Amministrazione gli organici del personale di polizia penitenziaria in Abruzzo sarebbero al completo. Noi contestiamo questi dati, confidando sulla certezza dei numeri. L'organico complessivo regionale è fissato in 1604. Per i soli servizi interni agli istituti sarebbero previste 1466 unità, invece ve ne sono solo 1362. 82 sono le unità impiegate in altre strutture non operative, come il Provveditorato e gli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna (UEPE). A conti fatti mancano pur sempre 22 unità. Senza dimenticare che a Lanciano è stato aperto di recente un nuovo padiglione e che Sulmona paga lo scotto di ospitare una sezione per infermi psichici, con quello che ne deriva in termini di gestione. Sul versante del personale amministrativo, rispetto agli organici determinati per legge, in Abruzzo mancano 15 educatori, 29 assistenti sociali, 9 contabili, 8 collaboratori d'istituto e 11 tecnici".
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