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Gentili amici,
segnaliamo due volumi di grande interesse per gli storici e per tutti coloro i quali vogliano approfondire i centocinquanta anni che hanno segnato, nel bene e nel male, il nostro Paese, magari con una angolazione dal Sud.
"Uniti per forza" di Federico Pirro e "Il fucile di Garibaldi" di Rosa Colonna e Vito De Bellis ripercorrono i temi salienti relativi all'unità d'Italia secondo itinerari storico-documentari e narrativi.
Questi volumi, così come tutti gli altri del catalogo, possono essere ordinati direttamente alla casa editrice, tramite e-mail, telefono, fax, o dal sito www.progedit.com.
Vi saranno inviati in tempi brevissimi.
Vi inviamo i più cordiali saluti
Progedit
Federico Pirro | ||
Uniti per forza 1861-2011 | ||
Collana: Storia e Memoria | ||
2010, 192, € 20.00 ISBN: 978-88-6194-096-3 | ||
Il libro Quali furono le profonde motivazioni che hanno portato e poi sancito lʼUnità dellʼItalia? E quali furono le reazioni e gli effetti dei provvedimenti sul territorio e sullʼintera popolazione? Di fronte alle odierne minacce scissioniste della Lega e ai molteplici nodi sullʼidentità italiana, emerge la necessità di scandagliare, attraverso una rivisitazione documentata, il processo che, a partire dal 1861, determinò lʼunificazione del mosaico territoriale italiano. Con lʼausilio di una corposa antologia, in questo volume, lʼautore ripercorre il secolo e mezzo trascorso, illuminando personaggi, fatti e luoghi dellʼidentità e rispolverando una ricca ed esaustiva documentazione conservata in armadi con le ante rivolte contro il muro, o troppo frettolosamente riposta negli stessi, come sempre accade, quando vanno preservate comode versioni ufficiali. Una rivisitazione critica di uno squarcio fondamentale della storia del nostro paese che, allo scoccare dei 150 anni serve a tutti, soprattutto ai giovani, per conoscere avvenimenti documentati, indagare e completare ricostruzioni troppo lontane dalle ragioni degli sconfitti. | ||
L'autore Federico Pirro è stato caposervizio alla «Gazzetta del Mezzogiorno»; dalla fondazione e per molti anni, corrispondente da Bari della «Repubblica»; capo redattore della sede Rai di Bari. Gli è stato assegnato nel 1997 il premio Saint-Vincent di giornalismo per una serie di servizi televisivi sullʼimmigrazione albanese. Impegnato a lungo nel sindacato di categoria, ha ricoperto lʼincarico di vice presidente nazionale della Federazione della Stampa. Fra i libri pubblicati, «Vilipendio di cadavere. La Dc barese nei giorni del dopo Moro» (1981), «Informare o dire la verità?» (2000), «Il generale Nicola Bellomo. Liberò Bari dai tedeschi, venne fucilato dagli inglesi» (2004), «La fame violenta. Lʼeccidio delle sorelle Porro» (2005), «Bari brucia. Trentʼanni di crimini culminati nel rogo del Petruzzelli» (2008). |
Rosa Colonna Vito De Bellis | ||
Il fucile di Garibaldi Romanzo storico | ||
Collana: Racconti | ||
2010, 224, € 19.00 ISBN: 978-88-6194-095-6 | ||
Il libro Questa è la storia di un commerciante che vive la fine dell'Ottocento in una città del sud. Il suo sguardo è bifronte: da un lato un Risorgimento che non c'è più, dall'altro un futuro pieno di incognite. La narrazione, in forma di diario, si sviluppa tra il 1887 e il 1900 su due livelli: da una parte il protagonista, Paolo Diana, l'anziano commerciante, commenta e riferisce fatti legati al presente (e quindi emergono le vicende della storia italiana di fine Ottocento, come la guerra d’Africa e i moti del pane del 1898), dall’altra rievoca e ricostruisce avvenimenti accaduti nell’intero corso della sua vita, dall’infanzia alla maturità, descrivendo anche dialoghi e testimonianze ricevute dai propri nonni e genitori. Incontrandosi con gli amici al caffè Risorgimento (storico locale ottocentesco effettivamente esistito, come tutti i luoghi citati nel diario), Paolo riflette e chiacchiera sui tempi nuovi che arrivano, sul nuovo secolo – il Novecento – che sta per nascere, e si chiede se il Risorgimento è stato veramente quello che lui e i suoi coetanei si aspettavano nei sogni entusiasti della prima giovinezza. Si snodano così, inframmezzati a vicende familiari e personali, tutti gli eventi del Risorgimento nazionale, in particolar modo quelli della Carboneria e del ’48, con salti temporali che arrivano al 1799, come limite a quo, e all’unità d’Italia. | ||
L'autore Rosa Colonna è laureata in Filosofia ed è docente nei licei. Dopo aver ricoperto l’incarico di tutor per l’insegnamento della storia del Novecento, è stata supervisore della SSIS (Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario) presso l’Università degli Studi di Bari. Vito De Bellis è laureato in Lettere ed è docente nei licei. Si è occupato a lungo di valorizzazione e tutela del territorio, ricoprendo per oltre vent’anni, nel Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, l’incarico di Ispettore onorario nella provincia di Bari. Rosa Colonna e Vito De Bellis hanno pubblicato insieme numerosi testi di storia locale, inserendola nel contesto più generale della storia della terra di Bari e del Regno di Napoli. I testi pubblicati sono: Arte e storia a Bitritto dal XII al XVIII secolo, Historia di Bitritto nelle fonti documentarie (1752-1945); Bitritto nell’obiettivo: cento anni di storia fotografica, Bitritto tra ʼ700 e ʼ900, Ritratti di personaggi illustri, Cassano: un casale medievale tra contese giuridiche e controversie fiscali (1085-1350); Bitritto nella storia della terra di Bari - dall’età peuceta all’area metropolitana, Bari: dal borgo murattiano ai lungomari del ventennio fascista (in via di pubblicazione). |
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