Carceri: Sappe, in poche ore altra aggressione agenti UcciardoneRoma, 21 giu. (Adnkronos) - "Abbiamo saputo di un nuova aggressione ad agenti di Polizia penitenziaria nel carcere di Palermo Ucciardone. A pochi giorni dalla violenta colluttazione in cui sono rimasti feriti 4 agenti, pochi istanti fa un collega dell'Ufficio Matricola, nel notificare un atto a un ristretto, e' stato da questi proditoriamente aggredito; colpito anche l'agente di servizio nel piano. Entrambi i Baschi Azzurri, cui va la nostra piena solidarieta', sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari del nosocomio palermitano". In poche ore, il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, Donato Capece, denuncia ripetute aggressioni agli agenti del carcere di Palermo Ucciardone.
"Questa ennesima aggressione ci preoccupa. La carenza di personale di Polizia Penitenziaria e di educatori, di psicologi e di Personale medico specializzato, il pesante sovraffollamento dei carceri italiani (68mila detenuti in carceri che ne potrebbero ospitare 43mila,con le conseguenti ripercussioni negative sulla dignita' stessa di chi deve scontare una pena in celle affollate oltre ogni limite) - fa notare - sono temi che si dibattono da tempo, senza soluzione, e sono concause di questi tragici episodi".
Il leader sindacale fa poi notare che "spesso, come a Palermo Ucciardone, il personale di Polizia Penitenziaria e' stato ed e' lasciato da solo a gestire all'interno delle nostre carceri moltissime situazioni di disagio sociale e di tensione, 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Le tensioni in carcere crescono non piu' di giorno in giorno, ma di ora in ora: bisogna intervenire tempestivamente per garantire adeguata sicurezza agli Agenti e alle strutture e impedire l'implosione del sistema''.
"Questa ennesima aggressione ci preoccupa. La carenza di personale di Polizia Penitenziaria e di educatori, di psicologi e di Personale medico specializzato, il pesante sovraffollamento dei carceri italiani (68mila detenuti in carceri che ne potrebbero ospitare 43mila,con le conseguenti ripercussioni negative sulla dignita' stessa di chi deve scontare una pena in celle affollate oltre ogni limite) - fa notare - sono temi che si dibattono da tempo, senza soluzione, e sono concause di questi tragici episodi".
Il leader sindacale fa poi notare che "spesso, come a Palermo Ucciardone, il personale di Polizia Penitenziaria e' stato ed e' lasciato da solo a gestire all'interno delle nostre carceri moltissime situazioni di disagio sociale e di tensione, 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Le tensioni in carcere crescono non piu' di giorno in giorno, ma di ora in ora: bisogna intervenire tempestivamente per garantire adeguata sicurezza agli Agenti e alle strutture e impedire l'implosione del sistema''.
Importa i tuoi contatti di Facebook. Chiacchiera su Messenger!
Nessun commento:
Posta un commento