Roma, 24 marzo 2010 - In relazione alla manifestazione di protesta contro il 'caro affitti', indetta quest'oggi da alcuni inquilini degli immobili di proprieta' della Cassa italiana di previdenza ed assistenza dei Geometri (CIPAG), davanti alla sede di Palazzo Corrodi in lungotevere Arnaldo da Brescia, il presidente della Cassa, Geom. Fausto Amadasi, ha ricevuto nei propri uffici una delegazione dei manifestanti.
Nel corso dell'incontro i delegati degli inquilini CIPAG hanno espresso preoccupazione per gli aumenti dei canoni di locazione, definiti 'eccessivi'.
Al riguardo la CIPAG per voce del suo Presidente ha precisato che "la necessita' di rivedere la politica degli affitti e' stata dettata dall'esigenza di adeguare i canoni, fermi da oltre 10 anni. Il che ha determinato il consolidarsi di pigioni irrisorie che non remunerano neanche il capitale investito, come piu' volte lamentato nel corso degli ultimi anni dai rappresentanti degli iscritti alla Cassa di previdenza e come ribadito dai numerosi organi pubblici di vigilanza''.
''Infatti, nel Comune di Roma – prosegue il presidente Amadasi - nelle zone in cui la Cassa Geometri ha le sue proprieta' immobiliari (Appia, Porta Portese, quartiere Trieste, circonvallazione Ostiense), a fronte di un prezzo di mercato che oscilla tra i 18 e i 25 euro mq/mese, i canoni effettivamente richiesti dalla CIPAG si attestano, in alcuni casi, ad appena un quarto del valore".
Il presidente della CIPAG ha riferito che ''per un appartamento tipo, di circa 80 metri quadrati, l'attuale canone percepito e di circa 400-500 euro al mese, oltre agli oneri condominiali. Chiunque conosca mediamente il mercato romano della casa sa che con questi importi si affitta a malapena una stanza o un box per due auto''.
''La CIPAG quindi – prosegue Fausto Amadasi - al fine di migliorare il rendimento della sua proprieta' immobiliare, che e' finalizzata (e' bene ricordarlo) al pagamento delle pensioni dei propri iscritti, ha inteso adeguare gradualmente i canoni di locazione delle singole unita' immobiliari, riconsiderandoli in occasione delle normali scadenze contrattuali. Gli adeguamenti proposti sono comunque ben al di sotto della media di mercato ed i canoni richiesti, seppure superiori all'importo dei precedenti, risultano ancora calmierati, come e' dimostrato di fatto dalla lunga lista di attesa di potenziali inquilini che continuano a proporre domanda di assegnazione, senza che l'Ente riesca a soddisfarla''.
Il presidente della Cassa Geometri ha quindi concluso: ''in ogni caso, fermo restando l'obiettivo di migliorare in modo significativo l'attuale redditivita' del patrimonio immobiliare, nel rispetto dell'interesse pubblico garantito dalla Cassa, che e' quello di erogare le pensioni in favore dei Geometri contribuenti (oltre 95.000 iscritti), i quali sono cittadini che hanno diritti fondamentali di pari dignita' rispetto a quelli degli inquilini, la Cassa Geometri non si sottrarra' a momenti di confronto con tutte le Istituzioni, locali e nazionali, che vorranno portare un contributo concreto alla soluzione del problema dell'emergenza casa a Roma''.
Ulteriori informazioni
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
06.32686- 441- 461 - e-mail: ufficio.stampa@cassageometri.it