I ragazzi della via Stendhal.
Ritratto di una generazione.
Un romanzo che prende le mosse da una Milano ferita e offesa dal secondo conflitto mondiale. Un dopoguerra di stenti e povertà e un futuro prossimo, cioè i favolosi anni Sessanta. È in questo arco di tempo che nascono e si inseriscono le vite dei ragazzi della via Stendhal. Uno di loro si chiama Pietruccio Montalbetti, e diventerà il leader dei Dik Dik.
Uno spaccato di un’epoca sulla quale è stato detto e scritto molto, ma non tutto, specialmente sul fenomeno delle bande giovanili, preludio del cambiamento, della rinascita e della rivolta che, dal 1968, hanno mutato gli orizzonti culturali e politici, e sui quali l’autore si sofferma con schiettezza, con aneddoti curiosi e racconti coinvolgenti. Accompagnato dalla musica, dai capelli ribelli e al vento e da tanta voglia di affermazione, per trovare il proprio spazio nel mondo.
Un libro in cui la biografia di Montalbetti diventa il filo conduttore per raccontare spaccati di vita quotidiani, modi di pensare, abitudini, colori, sentimenti, storie nelle storie; da gustare prima di tutto con gli occhi della mente, appoggiando l’immaginazione sulle parole che scorrono fluide pagina dopo pagina. Spruzzate di emozioni e intrise dei ricordi di tanti viaggi intorno al mondo, viaggi speciali e lontanissimi da quella cosa chiamata turismo, e che diventano un modo per scoprire, nella verità della solitudine, gli inaspettati intrecci dell’esistenza.
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... fu per caso che Pepe, Lallo e io decidemmo di formare un gruppo, fu per caso che incontrammo Battisti e fu un caso che il nostro primo disco Sognando la California arrivò in cima alle classifiche di vendita con più di un milione di copie...