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martedì 17 aprile 2012

sabato 28 aprile h.18.30 CHIARO SCURO una mostra di Thomas Corey

CITTA' DELLA PIEVE

Palazzo della Corgna – piazza Gramsci

 

Il sindaco Riccardo Manganello e l'assessore alla Cultura Maria Luisa Meo sono lieti di annunciare la mostra di:

 

THOMAS COREY

CHIARO SCURO

DAL 29 APRILE AL 21 LUGLIO  2012

Inaugurazione sabato 28 Aprile h.18,30

foto tom

Thomas Corey espone a Città della Pieve a Palazzo della Corgna.  Un pittore americano che vive dal 1975 in Italia e che ha fatto sue le luci,  il gusto, il mondo europeo.   La mostra dal titolo "ChiaroScuro" ci presenta tutto  il percorso artistico del maestro, dai pastelli alle ricerche degli ultimi anni: light boxes, tridimensione, nuovi materiali, dove si scopre il  dialogo intimo e segreto  tra architettura e colore , materia e luce, che caratterizza la ricerca d' artista.

Opere leggere e gioiose, in grado di suggerire relazioni tra concetti poetici, letterari e simbolici, all'interno di un territorio armonioso e consapevole , indice di un'attitudine costruttiva che conduce la matrice minimalista verso orizzonti sensibili ed evocativi.

Opere che dialogano con la sale affrescate del cinquecentesco Palazzo della Corgna per offrirsi allo sguardo del visitatore  come una parentesi di riflessione, quasi una forma di dichiarazione poetica legata all'idea di mettere in relazione due momenti diversi di vita dell'opera,  l'ideazione e l' esposizione.

 

 

Thomas Corey nasce a New York nel 1950.
Nel 1975 si trasferisce a Roma, dove quattro anni dopo terrà alla Galleria Futura la sua prima personale, curata per l'occasione da Maurizio Fagiolo dell'Arco.
Segue la sua partecipazione a importanti rassegne, tra cui "Selection 15" e "New Drawing in America", tenutesi rispettivamente nel 1981 e nel 1982 presso The Drawing Center a New York, e "Critica ad Arte" presso Palazzo Lanfranchi a Pisa, curata da Achille Bonito Oliva.
Del 1989 è la personale allestita persso il Centro di Cultura Ausoni a Roma, là dove convergono nell'arco del decennio gli esponenti di maggior rilievo della nuova generazione di artisti italiani.
Presentato da Marco Vallora alla Galleria Carlo Virgilio di Roma e da Elena Pontiggia alla galleria Antonia Jannone di Milano nelle personali del 1992 e 1993, è tra gli artisti selezionati da Marco Goldin per la rassegna "Venti pittori in Italia" inaugurata nel 1994 in Palazzo Sarcinelli e alla Galleria Comunale di Conegliano Veneto.
La Sapienza, museo laboratorio di arte contemporanea 1994 – personale.  Galleria dello Scudo, mostre personali 1995 – 1999.

Sillabario n°2 "libertà " Goffredo Parise 1982  pubblicazione: Indagine sui mutamenti dello stile. Il caso Thomas Corey.Americano a Roma.2007.

Il Polittico 2003, Galleria Beukers Rotterdam 2003;Gallerie Terrdeus Paris 2003; Studio Vivo Cremona 2005;Galleria C. Virgilio 2006 Roma.

 

 

DICONO DI LUI:

Lo splendore segreto delle cose

Dalle opere a pastello degli anni scorsi ai più recenti cicli pittorici, tutta l'opera di Thomas Corey è segnata da una rigorosa e costante ricerca di una luce che, partendo dall'osservazione del reale, si trasfigura assumendo una dimensione misteriosa e quasi metafisica in cui gli oggetti e la natura, grazie allo sguardo e all'azione dell'artista, rivelano un chiarore misterioso che si effonde nel mondo.

Nelle sue ultime opere Corey ha lavorato poi su una rimeditazione consapevole, efficace e personale della storia dell'arte e degli artisti nei quali ritrova alcuni echi del suo sguardo e di cui utilizza alcune suggestioni per ricomporre un linguaggio rinnovato dove il passato rivive e si rimodella addirittura grazie all'azione sincronica che lega il presente alla storia diventando lingua viva e fremente.

In questo modo Bonnard e Matisse, Monet e Guido Reni compongono alcuni e possibili approdi del viaggio a ritroso compiuto da Corey attraverso la sua idea "classica" e lucente di un'arte purificata e declinata mediante un alfabeto di intersezioni esistenziali tra la mano, il pennello e il colore, nel respiro di una pittura che vuole dare forma al mondo con una lieve e severa visione costruttiva fatta di segni vitali addensati sul palinsesto del supporto per donarci la rivelazione improvvisa dello splendore segreto delle cose.

                                                                                                                LORENZO CANOVA

 

TOM COREY

E' un momento questo in cui tutti ridiscutono tutto. Sembra che il mondo ceda e crolli di fronte ad una perdita forte di identità, di sistema, di civiltà. Le distanze attraverso internet sono scomparse, Skype ci consente di vedere in contemporanea un mondo che è dall' altra parte del globo. Quella brutta parola che è "globalizzazione" ha frantumato le leggi, fragili, della finanza, e sembra che sbricioli anche la nostra cultura. Eppure non è così, anzi.

La cultura è radicata nel  territorio d'appartenenza in modo incancellabile, così  come  in noi stessi. Per quanto viaggiamo, ci spostiamo, viviamo altrove, avremo per sempre la matrice culturale  della nostra origine, della nostra formazione. E' la nostra ricchezza, la merce di scambio della nostra creatività.

Tom Corey, è americano, della east coast, un americano di New York. Dal 1975 è un americano a Roma e  non è riuscito a rinunciare (ma perché lo avrebbe dovuto fare?) alla sua matrice culturale (tant' è vero che ha ancora quel dolce accento americano nel suo perfetto italiano).

Tutto questo è chiaro nella sua arte. Un' arte delicata e forte allo stesso tempo. Piena di citazioni dell' universo americano e anglosassone. Nel suo lavoro Corey porta, come messaggero intelligente, quel rapporto con lo spazio che non può essere altro che della sua terra. L' ampiezza, la vastità della natura, i panorami liberi; dimensioni che solo se sei nato in America,  impari a tener dentro. Non è un caso se con i celebri "irascibili" della scuola di New York le tele si fanno giganti, Pollock, Kline, Morris, De Kooning… Corey li raccoglie in dettagli contrappuntati da giochi grafici marcati dalla luce. Le luci di Georgia O' Keeffe e quelle di Eduard Hopper. Ne coglie anche qualcosa di più. Si ritrova certamente in David Hockney. Ma sempre con una consapevole propria personalità.  I suoi contrasti, il modo di stendere il colore, gli oggetti o ora le sue astrazioni, fanno brillare e desiderare i suoi lavori, sempre eleganti, leggeri e seri, come compagni dei nostri panorami anche più intimi.

                                                                                                                  ANGELO BUCARELLI

 

 

 

 

                                                            

Scheda tecnica:

artista:Thomas Corey

titolo: ChiaroScuro

Organizzata da: Maddalena Santeroni
In collaborazione con: Comune di Città della Pieve

ingresso libero

Quando: 29 aprile / 21 luglio
Orari: tutti i giorni (domenica compresa) 9.30-13.00 / 15.30-19.00

 

www.thomascorey.com

ufficio stampa: Maddalena Santeroni

maddalenasanteroni@hotmail.com

info:3926323491 


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Chiara Bauco
3313535476
 

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