Spettabile Redazione,
di seguito Vi trasmetto una nota stampa.
Nel ringraziarVi per la Vs. gentile attenzione,
colgo l'occasione per salutarVi distintamente.
Maurizio Ferraioli
TEL.329-8256232
NOTA STAMPA
FERRAIOLI (IDV):L'IMPERATIVO E' "IL SANTI DEVE CONTINUARE A VIVERE".
Nella normalità in qualsiasi società i servizi offerti da istituti, quali il Santi, con un back ground che consente di dire siano di enorme soddisfazione per gli utenti e per i loro familiari, vengono protetti, conservati con cura e con quell'attenzione che dovrebbe competergli di diritto in una sorta di interesse collettivo. Perdere l'esperienza e la professionalità del "Santi" sarebbe una grave perdita per tutto il territorio ed un grave atto di inciviltà. In ogni Paese civile anche nei momenti di crisi, anzi soprattutto nei momenti di crisi, vengono tutelate le persone che hanno maggiori sofferenze e tutte quelle istituzioni che contribuiscono in maniera armonica al raggiungimento del miglioramento della qualità della vita sono un patrimonio da non disperdere e da conservare con affetto, intelligenza ed una cura che dovrebbe diventare quasi maniacale.
Le famiglie dei disabili assistiti dall'istituto Santi hanno già una vita travagliata, sono già angosciati da una "croce" che il destino ha loro riservato e doverli vedere costretti a lottare per conservare quella dignità che compete loro di diritto mi sconvolge e mi fa sentire vicino a loro in questa battaglia di civiltà che non può non vedere coinvolti tutti gli attori.
Per questo motivo quando oggi, in piazza beverini alla Spezia, il consigliere comunale Bornia mi ha chiamato per firmare la petizione per salvare l'istituto Santi non ho avuto un attimo di esitazione. Alla Regione ed al Comune della Spezia non posso che ribadire che sarebbe un grave ed imperdonabile errore perdere il "Santi" e quindi l'appello è di ritrovare quell'unità d'intenti e quella capacità di sintesi per conservare in vita una realtà d'eccellenza per il nostro territorio. In poche parole se mancano i soldi che si trovino e nelle pieghe del bilancio si facciano saltare fuori le risorse indispensabili alla sopravvivenza dell'Istituto Santi. Il resto sono solo chiacchere inutili.
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