Comunicato stampa 6 luglio 2012
Trasporto animali feriti, l'Ue sollecita gli Stati membri
Il Commissario Ue Dalli risponde ad Andrea Zanoni (IdV) sul caso del trasporto animali feriti destinati ai macelli. "Le misure adottate da alcuni Stati membri non sono sufficienti". Zanoni: "Controlli e multe sono indispensabili per garantire il rispetto della legge"
"Nell'ottica della Commissione le misure adottate dagli Stati membri in proposito non sono sufficienti, come menzionato nella relazione della Commissione sulla protezione degli animali durante il trasporto adottata nel novembre 2011". E' la risposta del Commissario Ue John Dalli all'interrogazione presentata da Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell'intergruppo Benessere degli Animali, sul trasporto al macello di animali non idonei nell'Ue. "Le infrazioni sono ancora diffuse in tutta Europa, Italia compresa, come ha denunciato l'Ufficio alimentare e veterinario europeo nella sua inchiesta condotta nel marzo 2010".
Zanoni aveva chiesto alla Commissione europea di accertare che in tutti i Paesi Ue il trasporto di animali vivi avvenga in condizioni conformi al Regolamento (CE) 1/2005 che prevede adeguate cure veterinarie e standard di tutela. "Ciononostante gli animali feriti o malati vengono spesso trasportati lo stesso al macello venendo in questo modo esposti a gravi e inutili sofferenze". A questo proposito l'Eurodeputato aveva ricordato alla Commissione i risultati dell'indagine condotta in Italia dall'Ufficio alimentare e veterinario (FVO) nel marzo 2010 (rapporto 2010-8388).
"La Commissione ha inviato agli Stati membri una lettera sul trasporto di animali non idonei" ricevendo "informazioni da tre Stati membri". Si legge nella risposta di Dalli. Ma "le misure adottate non sono sufficienti". Per questo l'Esecutivo informa Zanoni che sono in programma ulteriori riunioni con le parti in cause "essendo necessari ulteriori interventi in tale ambito".
"Bene l'interessamento dell'Ue ma male le tutele non garantite dagli Stati membri – attacca Zanoni – Sono passati due anni e mezzo da quando nel febbraio 2010 la Commissione ha inviato una lettera agli Stati membri richiamando la loro attenzione sull'importanza di aumentare i controlli a livello di macelli per scoraggiare il trasporto di animali non idonei. Eppure ad oggi le irregolarità continuano, come testimonia il vergognoso caso delle mucche a terra in Italia". "Attendiamo con impazienza l'esito delle riunioni convocate dalla Commissione europea e speriamo che i Paesi che continuano a trasgredire a queste regole di civiltà siano puniti come prevede la legge comunitaria", conclude l'Eurodeputato.
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