COMUNICATO STAMPA
Roma, 21 marzo 2014
OMOFOBIA, ZAN (SEL): BASTA DERIVE OSCURANTISTE DA AVVENIRE E NCD, GOVERNO RENDA UNAR PIU’ AUTONOMO E INDIPENDENTE
“In queste ultime settimane il quotidiano dei Vescovi, Avvenire, e una serie di soggetti, tra cui i Giuristi per la Vita, Manif Pour Tous Italia e il Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria, non hanno perso occasione di tentare di screditare il lavoro dell’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, con dichiarazioni pretestuose e attacchi più o meno indiretti al mio lavoro parlamentare”. E’ quanto sostiene l'on. Alessandro Zan, deputato di SEL ed esponente della comunità LGBT, recentemente intervenuto con un’interpellanza al Governo per chiedere la diffusione nelle scuole italiane degli opuscoli UNAR “Educare alla diversità”, realizzati dall’Istituto Beck contro il bullismo omofobico e transfobico e che si inseriscono nelle linee guida del Consiglio d’Europa e nella strategia anti-discriminazioni del Governo stesso.
“Da mesi” prosegue Zan, intervenendo a margine della discussione alla Camera di oggi dell’interpellanza presentata al Governo dall'on. Marzano sullo stato di attuazione della Strategia nazionale LGBT 2013-2015, “sostengo, assieme al mio partito, la necessità di rendere l’UNAR più autonomo e indipendente nell'esercizio di un mandato così delicato come quello della tutela dei diritti fondamentali: il lavoro dell’UNAR non può rimanere alla mercé di alcuni partiti della Maggioranza, come il Nuovo Centro Destra, arroccati su posizioni involutive e pericolose, e nemmeno di derive oscurantiste che intendono ostacolare il contrasto a discriminazioni e violenze. Auspico che quanto prima il premier Renzi e il suo Governo affrontino a testa alta la questione della autonomia dell’Ufficio e della sua necessaria estensione a tutti i fattori diversi da razza ed etnia, quali l’orientamento sessuale e l’identità di genere, con la trasformazione dell'acronimo da UNAR a UNA, ovvero Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni. Non esistono discriminazioni di serie A o B” conclude il parlamentare veneto di SEL, “essendo tutte frutto di una sottocultura che produce solo ingiustizia e violenza come dimostrano le cronache più recenti”.
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