Una favola nera.
Un palazzo che diviene luogo di tortura e di prigionia.
Protagonista una donna, murata viva.
Vittima di un amore fasullo, malato, crudele, che la riduce a icona della sofferenza. Subisce, senza mai opporsi. Viene privata dei sensi. Della libertà. Del contatto umano. Così vive di ricordi. E di sogni. Grazie ai quali la sua vita può ancora avere un senso. A volte la sua fantasia prende forma e le sembra di poter ballare di nuovo, sentire i suoni e i profumi del mondo
Uno spettacolo che denuncia la violenza sulle donne e la loro difficoltà a reagire di fronte ai soprusi. Ma qualcuna ce la fa e trova la forza di cambiare, di ribellarsi e gridare al mondo la sua verità: “Io esisto e attraverso la mia voce posso raccontare la mia storia. Dire chi sono. Costruire la mia identità.”
La scena è uno spazio vuoto abitato dalla sola presenza femminile. Quattro donne si alternano nel ruolo della protagonista. Ogni attrice interpreta una perdita, nutrendola di malinconia, di rabbia, di rassegnazione. C’è chi si rifugia nei ricordi dell’infanzia, chi nella vita felice di un tempo. Chi rischia di perdersi nella follia di una colpa che non le appartiene
“Ogni giorno che passa è un coltello che scava il suo segno sul mio corpo, mentre là fuori la vita pulsa.”
Ascoltare questa storia significa ascoltare la storia di molte altre donne.
INFO E PRENOTAZIONI
TEATRO KOPÒ
Via Vestricio Spurinna, 47/49
Tel. 06 45650052
botteghino@teatrokopo.it
Tessera associativa (2€) non inclusa nel prezzo
Ingresso 10€
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