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lunedì 24 febbraio 2014

Come evitare le lunghe e costose cause civili



Le controversie civili e commerciali. Cittadini in lite che devono
attendere anni, pagando compensi, per far valere le loro ragioni.
Conflitti tra controparti destinati a perdersi nelle sabbie mobili dei
tempi della giustizia ordinaria, resi ancora più problematici dagli
accorpamenti della riforma della geografia giudiziaria. Da settembre
2012 (dal 2010 per la facoltativa), con l'istituzione dell'art 5 comma
1/bis della Legge 28/2010, per tantissime materie, è obbligatorio
l'esperimento del tentativo di conciliazione che se non fatto è causa
di improcedibilità della domanda giudiziale (non si può fare causa
se rima non si fa la mediazione).

I cittadini, le imprese, le aziende le istituzioni pubbliche e private
possono risolvere da soli la controversia e se d’accordo anche
singolarmente, senza necessariamente affidarsi ad un “assistente”,
ma rivolgendosi direttamente all’organismo internazionale di
conciliazione e arbitrato dell’anpar., presente con circa 70 sedi
operative oltre alle delegazioni ed uffici di prossimità ed con più
di mille mediatori e professionisti attivi sull’intero territorio
nazionale. Le sedi operative dell’a.n.p.a.r. coprono la quasi
totalità delle circoscrizioni giudiziarie (cerca la sede più vicina
su www.anpar.it ).Forse non tutti lo sanno ma c’è un obbligo per le
parti, di partecipare personalmente al primo incontro di mediazione.
La Legge richiede questa obbligatorietà per consentire alle stesse di
capirne il procedimento e i numerosi vantaggi che la stessa offre, e
di decidere in piena coscienza se proseguire o meno. Se non si
prosegue nulla si paga. L’errore più grave che commette chi è
chiamato a mediare è quello di non partecipare alla mediazione o non
chiedere conto al soggetto al quale sono state rilasciate eventuali
deleghe o procure, di come si è svolto l’incontro ed i motivi del
mancato proseguimento.

Disinteressarsi o non informarsi di come effettivamente sono andati i
fatti potrebbe comportare gravissime conseguenze per tutte le parti in
mediazione. Ricordatevi sempre che la prestazione dell’avvocato è
una prestazione di mezzi e non di risultato e, dunque, comunque vadano
le cose il responsabile è e resta sempre il cittadino e/o
l’impresa.

Perché la mediazione: perché conviene a tutti.

Per esempio: in materia di lite riguardante il trasferimento di un
diritto reale o di sistemazione patrimoniali tra coniugi), le parti
che concludono con un accordo di mediazione la controversia, oltre al
risparmio dei costi di giustizia (avvocati, carta bollata, contributi
integrativi, brevità del procedimento, credito d’imposta fino a 500
euro),risparmiano ulteriori 4.500 euro per spese di registrazioni per
ogni parte. L'importo per avviare una procedura di mediazione è di
euro 48,80 (Iva compresa) e deve essere versato personalmente
all'organismo di mediazione dalla parte/i per poter usufruire del
credito d'imposta). Ma la cosa ulteriormente importante è il verbale
di accordo, il cui contenuto se non è contrario all’ordine pubblico
o a norme imperative costituisce titolo esecutivo per l'espropriazione
forzata, per l'esecuzione in forma specifica e per l'iscrizione di
ipoteca giudiziale. L'omologa rilasciata dal presidente del tribunale
da richiedere mediate l'organismo di mediazione è inoppugnabile,
cioè estingue per sempre la controversia.

L’a.n.p.a.r. è in grado di offrire assistenza disinteressata, non
solo in materia di mediazione obbligatoria e facoltativa ed arbitrato
ma anche in diversi altri settori (quali ad esempio richiesta di
esperti in materia legale, separazioni e divorzi, mediazioni fiscale,
di amministratori condominiali, di revisori legali per certificazioni
di bilancio, consulenti in materie fiscale, bancaria, assicurativa e
del lavoro, esperti in controllo aziendale interno ed esterno, esperti
in recupero crediti ecc.). Una volta ricevuta la consulenza, puoi
scegliere secondo la materia i professionisti iscritti al nostro
“albo dei consulenti” per chiedere un preventivo certo dei costi e
dei tempi di evasione della pratica.

Ma c'è di più, con l'organismo di mediazione e arbitrato
dell'a.n.p.a.r. è possibile sottoscrivere convenzioni unilaterali o
bilaterali oltre che per le procedure di mediazioni anche di
arbitrato. Queste convenzioni favoriscono parte e controparte/i nel
pagamento dell'indennità dovute al mediatore o all'arbitro e sono
molto convenienti per imprese che hanno grossi contenziosi (banche,
assicurazioni, società, enti pubblici, associazioni ecc).

Se, poi sei un laureato, diplomato e/o dipendente pubblico privato,
potresti frequentare uno dei tanti corsi che periodicamente vengono
calendarizzati. E' prevista per aziende pubbliche e private una
scontistica molto conveniente e certificata. Di seguito riportiamo un
prospetto con la tipologia dei corsi più frequenti. Per gli orari, i
nominativi dei docenti, i programmi e le quote di partecipazione,
cliccare sui titoli. corso per mediatore civile e commerciale ; corso
per arbitro ; corso di specificità ; corso per revisore legale ;
corso per amministratore di condominio .I corsi sono tenuti in tutti i
capoluoghi di regione , ma possono essere istituiti (con un minimo di
otto partecipanti) in ogni parte d'Italia.

I nostri corsi, costituiscono un’occasione per aggiornare,
migliorare, approfondire le conoscenze utili per gestire al meglio la
propria professionalità anche attraverso la richiesta di aperture di
sedi operative dalle quali poter ricavare ulteriori risorse.
L’a.n.p.a.r., associazione certificata UNI EN ISO 9001:2008, per
l’area della Formazione, da azienda internazionale accreditata in
materia di formazione professionale (settore EA 37), è in grado di
offrire anche formazione specifica per formazione continua ai
dipendenti di aziende pubbliche e private.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 089.274306 o
scrivere a info@anpar.it – fax 089.4826015

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