I DISTURBI ALIMENTARI SI CURANO ANCHE ON-LINE
Arriva in Italia il progetto Proyouth, destinato ai giovani
Ci si iscrive, in forma anonima. Si comincia a chattare. E si racconta. "Ho un problema, non riesco a smettere di mangiare", "Perché mi vedo così brutto?", "Passo giornate intere senza toccare cibo, che posso fare?". Dall'altra parte del pc, in ascolto, c'è lo specialista che annota, rassicura, consiglia. Il tutto gratuitamente. E' il progetto internazionale ProYouth, appena sbarcato in Italia dove è promosso da Studi cognitivi. Riguarderà giovani tra i 15 e i 25 anni. Nello staff oltre venti psicologi e psicoterapeuti coordinati da Giovanni Ruggiero e Gabriele Caselli. A finanziarlo è l'Agenzia europea per la salute. "Gli adolescenti hanno spesso difficoltà a comunicare il malessere agli adulti, – spiega Ruggiero - le difficoltà nel rapporto con il cibo e il proprio aspetto. È ancor più difficile per loro andare in prima persona presso i servizi di consulenza che il territorio offre. Con ProYouth possono raccontare le proprie difficoltà, porre domande e capire se hanno un problema senza bisogno di uscire da casa".
Le chat potranno essere individuali o di gruppo e sempre, rigorosamente, in forma anonima. La piattaforma Proyouth contiene anche un blog su cui i ragazzi, sotto la supervisione dello staff, potranno confrontarsi on-line, e ancora un forum e i questionari di monitoraggio che consentiranno di osservare a che punto è il disagio psicologico degli utenti: una specie di scheda dove riportare i propri progressi.
Il progetto ProYouth coinvolge anche Irlanda, Germania, Romania, Repubblica Ceca, Ungheria e Paesi Bassi. Lo scopo del progetto è quello di affiancarsi al sistema di cura convenzionale, non sostituirsi a esso, soprattutto in fase di prevenzione.
Monica Dellupi
Redazione Pro Youth Italia
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