Crescono i cantieri in Irpinia ed aumentano gli importi delle opere edili avviate. Nel
A studiarne il settore un’analisi della Cassa Edile di Avellino: il report statistico esamina, in ottica quali-quantitativa, l’universo dei nuovi cantieri che, in ambito territoriale, sono stati aperti nell’anno oggetto di verifica. Lo screening, basato sugli ultimi dati utili (anno 2009), osserva il fenomeno in duplice direzione. Da un lato si sonda il comparto suddividendo in tre categorie i cantieri per importo di opere appaltate; dall’altro si cala la lente d’osservazione sulla natura dei lavori cantierati, la cui classificazione è ripartita in tre macrotipologie maggiormente rappresentative del settore.
CANTIERI PER IMPORTO
Nel 2009 il numero dei nuovi cantieri edili di importo inferiore a 200mila euro si attesta a 1.478 con aumento di 5,2 punti percentuali rispetto al 2008. Categoria che costituisce la parte preponderante nel comparto dell’edilizia in Irpinia. In seconda posizione le attività appaltate con importo superiore a 300mila euro. Qui i cantieri presenti sono 112 rispetto ai 108 dell’anno prima. Diminuiscono, invece, di 10 unità, nel raffronto 2008-2009, le attività cantierate con importo compreso tra i 200mila e 300mila euro. In totale il numero dei nuovi cantieri irpini che sono stati aperti nel 2009 è di 1.632 rispetto a 1.564 del 2008. Gli importi complessivi delle opere appaltate nel 2009 sono pari a 251.191.223 euro contro euro 192.069.199 del 2008. Variazione positiva che si traduce in un aumento di oltre 59 milioni di euro.
TIPOLOGIA – LAVORI PUBBLICI
Di segno positivo il trend 2008-2009 dei nuovi cantieri edili pubblici. L’incremento, in valore assoluto, è di 100 unità (+ 15,8 per cento). L’analisi suddivide il segmento lavori pubblici in tre sottoinsiemi: lavori stradali/ idrogeologici/piazze e arredo urbano; edifici pubblici/restauri/strutture in cemento armato, opere sportive. Con 392 opere cantierate prevalgono i cantieri edili per lavori stradali, l’arredo urbano e le attività idrogeologiche. Notevole l’evoluzione nel biennio d’esame: pari a + 62,6 per cento.
A seguire, in ottica quantitativa, cantieri per edifici pubblici e restauri (317 unità): dato che si flette rispetto al 2008 di 47 attività. Contrazione anche sul fronte delle opere sportive, dove i cantieri passano da 24 del
TIPOLOGIA – LAVORI PRIVATI
Sono rappresentati dalle ristrutturazioni, con 374 attività, i lavori più diffusi fra i nuovi cantieri nel 2009. L’andamento nel biennio analitico è di segno positivo: + 30,3 per cento. Medaglia d’argento per le nuove costruzioni (337 unità in calo, però, di 94 attività rispetto al 2008). I nuovi cantieri per ricostruzioni di edifici sono invece stati pari a 192 con flessione registrata di 25 attività.
In Irpinia, in totale, i nuovi cantieri privati sono 903: cifra che risulta inferiore a quella registrata nel 2008 dove le nuove attività cantierate erano risultate pari a 935.
COMMENTO AI DATI
“Seppur dinanzi ad un attuale contesto di recessione economica – dichiara Emilio Melito, direttore della Cassa Edile di Avellino – le risultanze dei dati esaminati dimostrano un incremento dei nuovi cantieri, nel numero relativo agli appalti pubblici e negli importi come dato complessivo, e testimoniano che l’edilizia irpina non si è fermata. Ci aspettavamo una contrazione significativa, cosa che non si è verificata. Con questo voglio dire che il settore dell’edilizia nel nostro territorio ha affrontato bene il periodo di crisi produttiva. Il dato comunque deve tener conto che diversi cantieri sono riferiti a gare per lavori pubblici aggiudicate nell’anno precedente, le cui opere sono poi state avviate nel corso del
“L’approfondimento dei dati sotto il profilo qualitativo - continua - ci fa capire come in Irpinia prevalga la tipologia del piccolo cantiere, circostanza questa che spiega la composizione strutturale del comparto sotto il profilo dimensionale degli organismi che in esso operano, dove l’impresa di piccole dimensioni, fino a 5 dipendenti, rappresenta il 75 per cento del totale delle imprese, 2.029 per l’anno
Sull’anno in corso, conclude il direttore Melito: “Secondo i dati previsionali diffusi dall’Ance per il sistema nazionale dell’edilizia, il 2010 sarà comunque un anno difficile soprattutto per quanto concerne la situazione degli appalti pubblici, per numero e valore delle opere da appaltare. Tuttavia, è lecito attendersi una tenuta del settore nella nostra provincia per effetto del trend favorevole dei nuovi cantieri aperti nel corso del 2009 e soprattutto per l’impulso che si produrrà nel settore dei lavori privati a seguito della proroga delle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni e per l’attuazione del Piano Casa. Fattori questi che potranno determinare apprezzabili benefici per l’intero comparto delle costruzioni”.
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