"Il centrodestra candida un povero Cristo, Bertolaso, per fare da paravento al fallimento di chi ha cogestito con il consociativismo questa città per decenni". Così, il candidato sindaco di Roma, Alfio Marchini, ospite di 24 Mattino su Radio 24. "Il centrosinistra due anni fa cercò di nascondere il fallimento assoluto dei partiti che avevano governato per decenni con una mossa camaleontica, ovvero prendere un medico (Marino n.d.r) per fare la foglia di fico della società civile, con il risultato che sei mesi dopo è entrato in crisi e adesso rivotiamo. Il centrodestra sta facendo la stessa identica operazione. Ha preso un signore, Bertolaso, che stava in Africa fino ieri e hanno cercato di fargli fare da paravento al fallimento di chi ha gestito con il consociativismo questa città per decenni. Se Roma è in questo stato è colpa di chi ha gestito questa città per decenni e sono stati i partiti che nel consociativismo che di giorno facevano finta di litigare e di notte si spartivano tutto. Quindi, mettere un povero Cristo, ieri Marino e oggi Bertolaso, vuol dire condannarlo ad andare contro un muro 32 secondi dopo il primo consiglio comunale."
Marchini ha poi commentato a 24 Mattino su Radio 24 la possibilità di un appoggio alla sua lista da parte del leader della Lega Nord, Matteo Salvini: "Tutto posso fare tranne che mettermi nelle beghe interne degli altri partiti. Tra me e Salvini non c'è nessun patto segreto. Salvini avrà semplicemente preso atto che prima gli hanno detto di odiare Roma, poi gli hanno detto che i rom sono vessati e che avrebbero votato Giachetti, il candidato di Renzi e maggiore avversario di Salvini; posso comprendere umanamente una certa insoddisfazione". Queste cose le ha dette Bertolaso, candidato della destra, sostiene il conduttore: "Ecco esatto" e alla domanda se gli faccia piacere un appoggio di Salvini risponde: "Io mi candido come sindaco di quei romani che non si fidano più di quei partiti che negli ultimi hanno banchettato sulla pelle di Roma".
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