STEFANO BATTISTELLA
In uscita a febbraio 2014
il primo album
INTERRATO DELL’ACQUA MORTA
Il primo singolo “La professione di fede del biscotto savoiardo” (VIDEO - http://www.youtube.com/watch?v=bt7Rg8oencE) è un brano ironico e ispirato a Rousseau, una delle letture pomeridiane di Stefano che nei suoi testi prende spunto da riflessioni e situazioni che oscillano tra ironia e serietà, tra arguzie e istintivi moti di rabbia. A Febbraio 2014 uscirà il suo primo disco da solista Interrato dell’acqua morta.
Stefano Battistella nasce nel 1991 a Verona, in Valpolicella. Suona per tutta l’adolescenza con i No Land’s Man, una band veronese di post rock cui è frontman e per cui scrive testi e musiche. Terminata l’esperienza con i No Land’s Man inizia a scrivere pezzi in italiano.
Il disco nasce con i primi 4 o 5 pezzi registrati in uno studio in Valpolicella. Canzoni che piacciono subito al ragazzo che gestisce lo studio, tale Cristiano Tommasini (Sin Circus e O’ Ciucciariello), il quale a sua volta chiama un paio di amici, Bruce Turri (Le Maschere di Clara) e Giordano Sartoretti (September Groove). La band è fatta!
Ed ecco le dieci tracce che compongono l’Interrato dell’Acqua Morta, un disco e una via di Verona, un canale che è stato interrato dopo un’alluvione e un suono che ristagna nelle acque sporche del vissuto quotidiano del giovane artista alla sua prima esperienza da solista.
Stefano scrive ciò che sente, ciò che immagina o ciò che gli capita. La composizione con piano e chitarra gli dà il pretesto di buttare giù pensieri dell’umore del momento.
Contenuti immediati (Ne ho piene le palle), ironici e ispirati da filosofiche letture pomeridiane (La professione di fede del biscotto savoiardo, L’autodidatta), seguite da impennate di rabbia (La Sbronza del Secolo), banali esperimenti giovanili (Morte Nera), l’amore nelle sue declinazioni (Angelica e Perra sin amor), metafore biologiche (il mollusco Ascidia che, raggiunto lo scoglio cui attaccarsi, si libera del suo sistema nervoso).
Racconti e situazioni che sfuocano il confine tra serio e faceto, interpretate da una voce versatile e con un lavoro melodico e armonico tutt’altro che assente. In copertina la scelta di rappresentare la rabbia “impagliata”, una volpe imbalsamata il cui urlo si perde nell’infinito silenzio.
Contatti
www.facebook.com/interratodellacquamorta
@interratoacqua
Site: http://interratoacquamorta.com
Mail: interratoacquamorta@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento