Quali sono le origini dell'omofobia? Gayburg ha pubblicato uno speciale del titolo "I filmati educativi statunitensi degli anni sessanta e la loro visione dell'omosessualità" dove si prendono in esame tutti quei filmati pseudo-documentaristici che venivano proiettati nelle scuole statunitensi fra 1945 e il 1970. Un riesame odierno di quei video ha sottolineato come il reale intento delle storie narrate in quelle pellicole non fosse tanto quello di informare gli studenti, ma piuttosto duello di forgiare una morale comune ed di indirizzare la loro moralità.
Gli argomenti trattati, infatti, non erano solo culturali, ma spesso anche sociali (dall'insegnamento di come ci si rapporta agli altri all'insegmanento della morale). Non mancavano riferimenti alla sessualità, sempre presentata come qualcosa di peccaminoso. La prevenzione dell'aids era spiegato presentando il matrimonio come unica soluzione (nelle storie mostrate i rapporti prematrimoniali finivano quasi sempre con la morte per malattie veneree) e l'omosessualità veniva trattata come un vero e proprio abominio. Non si esitava addirittura ad insegnare ai ragazzi che l'omosessualità era una malattia. In un filmato un poliziotto spiegava la situazione con queste parole: «Quello che Jimmy non sapeva è che Ralph era malato. Non una malattia visibile come il vaiolo ma non meno pericolosa e contagiosa. Vedete, Ralph era omosessuale».
Nei racconti non mancavano anche altre leggende urbane. Una di questa, presentata da una persona spacciata per serio ricercatore, riguardava la pornografia omosessuale, la cui esposizione per tempi prolungati anche in soggetti adulti era in grado di modificare i gusti sessuali di una persona.
In altre parole, un viaggio attraverso venticinque anni di insegnamento scolastico dove l'uomo nero era presentato come omosessuale.
Gli argomenti trattati, infatti, non erano solo culturali, ma spesso anche sociali (dall'insegnamento di come ci si rapporta agli altri all'insegmanento della morale). Non mancavano riferimenti alla sessualità, sempre presentata come qualcosa di peccaminoso. La prevenzione dell'aids era spiegato presentando il matrimonio come unica soluzione (nelle storie mostrate i rapporti prematrimoniali finivano quasi sempre con la morte per malattie veneree) e l'omosessualità veniva trattata come un vero e proprio abominio. Non si esitava addirittura ad insegnare ai ragazzi che l'omosessualità era una malattia. In un filmato un poliziotto spiegava la situazione con queste parole: «Quello che Jimmy non sapeva è che Ralph era malato. Non una malattia visibile come il vaiolo ma non meno pericolosa e contagiosa. Vedete, Ralph era omosessuale».
Nei racconti non mancavano anche altre leggende urbane. Una di questa, presentata da una persona spacciata per serio ricercatore, riguardava la pornografia omosessuale, la cui esposizione per tempi prolungati anche in soggetti adulti era in grado di modificare i gusti sessuali di una persona.
In altre parole, un viaggio attraverso venticinque anni di insegnamento scolastico dove l'uomo nero era presentato come omosessuale.
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