Gli Sbandieratori dei Rioni di Cori, tra i più longevi d'Italia, festeggiano quest'anno il 50° anniversario della loro fondazione e condivideranno con la Città le celebrazioni dell'importante traguardo raggiunto con una serie di iniziative mensili in programma da Marzo e per tutto il 2016. Tra i principali appuntamenti iscritti nel calendario ci sono: il Laboratorio Europa – cultura open day sull'associazionismo; una mostra fotografica; varie giornate commemorative con esibizioni di tutte le "generazioni" che hanno fatto parte dei Rioni; un grande evento in occasione della festa della Madonna del Soccorso; il Convegno Internazionale del "Maneggiar l'Insegna"; la partecipazione al Torneo Over 35 – città di Faenza; la Presentazione del libro sulla storia del gruppo.
50 anni fa il prof. Giovanni Pistilli, primo Presidente dei Rioni, ed altri giovani coresi costituirono l'originario nucleo di Sbandieratori di Cori, unico gruppo organizzato nel centro Italia, tra i fondatori nel 1966 della Federazione Italiana Sbandieratori e capostipite di quello stile di sbandieramento corese ancor oggi esclusivo, che più si avvicina all'antica arte del maneggio della bandiera. In 5 decenni circa 300 ragazzi hanno svolto mediamente nel gruppo un'attività decennale. I Rioni sono stati ambasciatori di Cori in Italia e nel mondo, con più di 1.200 partecipazioni a rassegne nazionali e oltre 150 internazionali in tutti i continenti. Per il Cinquantennale è stato ridisegnato il logo dell'associazione e messo online un nuovo sito collegato alle principali piattaforme social.
La nascita degli Sbandieratori dei Rioni di Cori è legata al Carosello Storico dei Rioni di Cori, rievocazione storica in costumi del XVI° secolo, dove i protagonisti sono i tre Rioni della città (Porta Signina, Porta Romana, Porta Ninfina). Durante la sfilata del 1937 ricomparvero le bandiere, di foggia toscana, giostrate da giovani coresi in modo del tutto personale ed improvvisato. Bandiere di cui a Cori si hanno tracce fin dal XV° secolo quando, secondo gli Statuti, una rappresentanza di giovani Corani, vestiti di "panno e con bandera" partecipava ai Giochi del Testaccio a Roma. L'attenta opera di ricostruzione storica degli Sbandieratori dei Rioni di Cori è tutt'oggi visibile, a partire dai costumi che rispecchiano quelli della seconda metà del XVI° secolo, con i colori dei tre Rioni cittadini.
Le bandiere si compongono di aste in legno non piombate e drappi dipinti a mano, raffiguranti gli stemmi delle nobili famiglie coresi e i colori dei tre Rioni. Il folklore del gruppo, di origine militare e religiosa, propone coreografie spettacolari. Gli strumenti musicali, trombe e tamburi, riprendono quelli in uso nel XVI° secolo. Sulla base delle prime esperienze all'estero dei Rioni, nel 1974 si tenne la 1^ edizione del Festival della Collina® – Incontri con il Folklore Internazionale e per la prima volta Cori aprì al mondo le sue porte. Il Festival della Collina si ripeterà per altre XXXIII edizioni. Il gruppo, sempre proteso verso l'innovazione nel rispetto della tradizione, ha dato vita nel 2010 al Progetto Giovani Sbandieratori dei Rioni di Cori, la prima scuola di sbandieramento corese.
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